La replica del Bayer Capuccini al P'73: "Se si fosse fischiato fallo 15 secondi prima, tutto questo non sarebbe successo!"Pubblichiamo integralmente la nota ufficiale della società ASD Bayer Capuccini in merito al comunicato (clicca qui) del Pietralacroce '73, in merito al concitato finale di gara tra queste due formazioni nel campionato di C1.
Nella nostra prima avventura nel massimo campionato regionale di futsal è un onore affrontare squadre che hanno scritto la storia delle Marche in questo sport. Lo è stato venerdì scorso quando abbiamo ospitato il Pietralacroce73, protagonista dell'ultima finale playoff nella quale eravamo presenti da spettatori... Suddetta società pubblica, tre giorni dopo l'incontro, un comunicato nel quale accusano un nostro giocatore di aver commesso un gesto antisportivo che, dicono testualmente, "non aver mai visto in 22 anni..." In breve la descrizione di quanto accaduto: Il nostro giocatore riserva, in piedi davanti la zona delle sostituzioni, è entrato in campo per mezzo metro senza attendere il compagno titolare che usciva, rallentando così la progressione dell'avversario lungo la linea laterale, a 3 secondi dalla sirena finale. Questo episodio è figlio di un clamoroso errore arbitrale in favore del Pietralacroce73, avvenuto 15 secondi prima, quando l'arbitro 1 sanziona con un fallo la condotta gravemente sleale (gergo del Regolamento che indica negare una chiara occasione da rete) del n°18 ospite, già ammonito, ma non estrae nessun cartellino (!). Con la conseguente superiorità numerica, questo gesto antisportivo non sarebbe MAI avvenuto. Come società stigmatizziamo tale comportamento non consono all'etica sportiva, il ragazzo in questione ha chiesto scusa agli avversari immediatamente dopo l'accaduto, scuse non accettate da 2-3 giocatori ospiti che non hanno effettuato il saluto finale in mezzo al campo. Senza alimentare ulteriori polemiche, buon campionato a tutti
Direttivo Asd Bayer Cappuccini Commenti (3)
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Paolo Del Grosso sul ruolo dell'estremo difensore: "Serve un portiere tatticamente sempre più intelligente"
Domenica 28 maggio Pesaro si è garantita la permanenza in Serie A. Questo traguardo sembra cosa da poco dopo la sfilza di trofei messi in bacheca dalla compagine biancorossa negli ultimi anni, ma spesso l’apparenza inganna. La stagione appena trascorsa è stata diversa da quelle precedenti, sotto quasi tutti gli aspetti. Ma qualcosa non è cambiato: l’estrema solidità del reparto difensivo. Parte del merito di questo risultato lo si deve a un lavoro costante, mirato e ben organizzato a firma Paolo Del Grosso, il preparatore dei portieri fanese che da ormai 5 anni allena e fa crescere gli estremi difensori della più titolata squadra delle Marche.
Ciao Paolo, dopo le tante finali giocate negli ultimi anni, quest’anno avete raggiunto la salvezza ai playout. Com’è stata questa esperienza? “Playout e playoff sono sempre partite difficili da affrontare, nonostante le pressioni per certi versi contrapposte. Anche se abbiamo conquistato la salvezza all’ultimo respiro, dal mio punto di vista anche quest’anno è stato un successo. Infatti, siamo stati la miglior difesa della regular season e dei playout.”
Che aria si respirava nello spogliatoio prima della gara di ritorno con il Monastir 360? “Soltanto in pochi avevano già disputato gare di playout in carriera, tra cui Tonidandel, Kytola e Murilo. L’aspetto più importante è stato quello di riuscire ad affrontare e gestire le paure e le emozioni in campo e fuori, visto che in passato gli spareggi playout per qualcuno avevano portato alla retrocessione.”
Tutto questo a pochi giorni di distanza dall’esonero di Colini. Tu e Daffo Bargnesi, vi siete così trovati al timone della squadra nel momento più difficile della stagione. Quanto ha inciso questo aspetto sul lavoro svolto? “Con Colini eravamo al quinto anno, le dinamiche di campo erano ormai chiare e ben definite. Dopo l’esonero, Daffo e io non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo subito accettato l’incarico. Lui in veste di allenatore e io come vice. Lo abbiamo fatto con serietà, dedizione, ma soprattutto serenità. Per quanto riguarda me e Daffo, ci conosciamo da 20 anni. Inizialmente io giocavo e lui era il mio allenatore, poi ci siamo ritrovati con lui sempre ad allenare e io che nel frattempo sono diventato preparatore dei portieri. Questo rapporto è servito da base per una collaborazione e una sinergia proficue, che hanno aiutato a trasmettere serenità all’ambiente e a raggiungere l’obiettivo salvezza.”
In questi anni a Pesaro hai allenato portieri di caratura internazionale, come Miarelli ed Espindola. Com’è stato il lavoro quest’anno, con Putano arrivato a stagione in corso?
“Ogni anno è una stagione a sé, a suo modo ricca e stimolante. Quest’anno non ha fatto eccezione. Abbiamo iniziato l’anno con due scommesse, Lopez e Cianni. Lopez proveniva da una categoria inferiore e richiedeva un complesso lavoro di preparazione per essere messo in condizione di affrontare la massima categoria nazionale. Per Cianni invece, al secondo anno a Pesaro, si prospettava una stagione piena di occasioni da cogliere. A loro si aggiungeva poi Vesprini, con cui abbiamo continuato il lavoro ormai iniziato parecchio tempo fa. Con l’arrivo di Putano a stagione in corso, i piani sono cambiati. Putano è un portiere di grandissima esperienza, anche se negli ultimi anni aveva militato in Serie B. Con lui ci siamo concentrati sul metterlo in condizione di disputare il maggior numero di gare possibili, lavorando in modo particolare sulla resistenza. Nel complesso il lavoro è stato soddisfacente. Putano ha garantito un ottimo rendimento, con in particolare una final four di grandissimo livello e solidità. Senza per altro saltare neanche una partita.” Oltre al lavoro con la prima squadra, a Pesaro ti occupi anche dei giovani portieri biancorossi. Qual è il bilancio dell’anno appena trascorso? “Sì anche quest’anno sono stato incaricato come responsabile del reparto portieri del settore giovanile, ma in più, rispetto agli scorsi anni, mi sono occupato anche di fare formazione. La società ha infatti deciso di puntare sulla formazione dei vari collaboratori del settore giovanile. Di comune accordo abbiamo programmato e gestito gli obiettivi dei portieri di tutte le categorie. I dati sono molto incoraggianti: in ogni categoria è aumentato significativamente il numero dei ragazzi che vogliono fare il portiere. Ma i miglioramenti sono stati anche di tipo qualitativo, basti vedere i risultati che le squadre hanno ottenuto sul campo, nei rispettivi campionati. Tra l’altro un portiere che quest’anno era a Pesaro - Petrucci (Futsal Potenza Picena) - è anche stato convocato per la rappresentativa Marche under 17 del Torneo Delle Regioni.”
Con la fine della stagione i futsaliani vanno in vacanza. Per te l’estate significa l’inizio della stagione dei camp. A cosa stai lavorando? “Sarà un’estate ricca di eventi. Mai come quest’anno il panorama nazionale propone così tanti eventi. Anche io mi sono adoperato per uscire dai confini provinciali e regionali e organizzare eventi in giro per l’Italia. Infatti, oltre al Goalkeeper Camp Intensivo che si terrà a Pesaro dal 6 al 9 luglio, e che ormai da anni riscuote un grande successo, ho portato il mio Goalkeeper Camp On Tour anche a Venezia (22 e 23 luglio) e Prato (29 e 30 luglio). Ad agosto sono stato invitato negli Stati Uniti dalla società Rose City Futsal, con sede a Portland. Si tratta di una realtà che fa della formazione il proprio principio fondante. L’evento si dividerà in due fasi, una settimana dedicata al lavoro con i portieri, e due giorni a formare i preparatori.”
Di recente il tuo lavoro con i portieri si è anche digitalizzato. Che cos’è la Casa del Portiere? “ lacasadelportiere.com è una piattaforma di coaching online pensata e studiata per i portieri di ogni genere, età e capacità, che hanno bisogno di supporto, sia durante il periodo agonistico sia successivamente. Il principale obiettivo è quello di supportare tutti i principali aspetti che concorrono a formare un portiere: tecnico, tattico, psicologico e di gestione all’interno della squadra. Un sostegno a 360 gradi, con anche la possibilità di analizzare assieme situazioni tecnico-tattiche specifiche. La Casa del Portiere vuol diventare un punto di riferimento per i portieri. Con i miei collaboratori siamo partiti dal calcio a 5 per ovvi motivi, ma intendiamo includere altre discipline in futuro. L’idea di base è che, attraverso la contaminazione vogliamo dare spunti di crescita ai portieri, incentivando le loro capacità e invogliandoli ad alzare continuamente l’asticella del rendimento.”
Tu che conosci da vicino sia il maschile sia il femminile, qual è, secondo te, il livello dei nostri portieri? Abbiamo una buona scuola portieri in Italia? “A mio modo di vedere, la scuola portieri italiana è sufficiente se rapportata al sistema di gioco italiano, quindi ai nostri campionati. Ma in ottica internazionale siamo in ritardo rispetto a quello che viene oggi richiesto ai portieri di calcio a 5. La nostra disciplina richiede un portiere sempre più tatticamente intelligente, con una buona tecnica podalica e un’ottima lettura delle situazioni di gioco. Purtroppo non siamo ancora in grado di formare questo genere di portieri. Per riuscirci è necessario fare un lavoro importante sin dalle basi, così da formare atleti in grado di padroneggiare il campo, forti della propria proattività, sia in fase offensiva sia in quella difensiva. Per quanto riguarda il futsal femminile italiano è in ritardo su tutti gli aspetti, specialmente su quello atletico, ma anche tecnico e tattico. Anche per le donne vale lo stesso discorso del gioco con i piedi. Dando un occhio alla Serie A femminile, si può notare come gli unici portieri capaci di farlo, salvo qualche eccezione, sono stranieri. Tuttavia, il sistema di gioco che va per la maggiore in Italia, prevalentemente difensivo e con difesa a zona, ancora non lo richiede.”
Stagione 2023/2024, vedremo ancora Paolo Del Grosso in Serie A a Pesaro? “Lo spero. Io vorrei dare continuità a quanto di buono fatto fino a ora nei miei anni passati in biancorosso. La società lo sa. Così come il resto dei membri dello staff e dei giocatori, sono in attesa di conoscere il nome del prossimo allenatore. Se così non dovesse essere, nel mentre ho già ricevuto l’interesse di diverse squadre. Staremo a vedere cosa il futuro ha in serbo per me.”
Redazione Futsalmarche.it L’annuncio shock di Momi Marchegiani: “Mi dimetto con esecuzione immediata dalla Futsal Ancona per divergenze insanabili.”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato ufficiale con cui Massimiliano Momi Marchiegiani, dirigente e anima della Futsal Ancona, annuncia le proprie dimissioni con decorrenza immediata dalla società del presidente Giuseppe Marinelli, impegnata nella lotta promozione nel girone D del campionato nazionale di serie B ed oggi battuta dalla capolista Russi.
"Sono passati 8 anni da quando ho cominciato a credere e creare una società sportiva ed una squadra che, non solo, vince ben 4 campionati in serie C2 e C1, ma fa buone stagioni in serie B. Ho messo anima, passione e tante cose materiali e soprattutto ho vegliato e fatto tanto nonostante un lutto che avrebbe fatto abbandonare tutto all’istante, questo dimostra quanto tenessi alla squadra. Ho accettato scelte assurde e inconcepibili secondo la mia modesta competenza. RASSEGNO LE MIE DIMISSIONI CON ESECUZIONE IMMEDIATA PER DIVERGENZE INSANABILI E INCONCEPIBILI DIRIGENZIALI. NON DOVREI RENDERE CONTO A NESSUNO VISTO CIÒ CHE HO FATTO, DOPO AVER PERMESSO DI ROMPERE UN GIOCATTOLO PERFETTO, DICO BASTA! AUGURO ALLA SQUADRA, DOVE ANCHE QUEST’ANNO HO DATO E PORTATO TANTO IN TUTTI I SENSI IL MEGLIO, E SONO CERTO CHE, CON TRE PROMOZIONI E CIÒ CHE SI SPENDE E SI SACRIFICA, DI RAGGIUNGERE LA SERIE A. A FINE STAGIONE PARLERÒ DI TUTTO E DEI MOTIVI CON PROVE CERTE DELLA MIA DECISIONE. ADDIO AD UNA REALTÀ CHE MI ERO CREATA E CHE ADESSO NON SENTO PIÙ MIA!”
Momi Marchegiani La storia infinita di capitan Simone Fraschetti al REV Pagliare: "Mi sono sempre divertito. 13 anni dopo, sono ancora qua..."
Correva l'estate dell'anno 2009. L'afa agostana batteva gli ultimi intensi colpi. Un giovanissimo Simone Fraschetti, classe 1989, varcava per la prima volta la soglia del Palazzetto dello Sport di via Vecchi a Pagliare del Tronto che dal quel momento in poi sarebbe stato il teatro delle sue gesta sportive, la sua seconda casa e la dimora ospitale della sua passione calcistica. Una storia che continua ancora oggi (interrotta solo dall'infausta parentesi del Covid19) con la stessa intensità e forza delle origini. Capitano per meriti sportivi, una lunga militanza nelle categorie regionali, dalla serie D alla serie C1, un totale di 300 presenze in 13 stagioni condite da 350 gol, una media da capogiro per un giocatore che sa ricoprire in modo brillante ed efficace tutti i ruoli futsalcalcistici.
Eccoci qua Simone, anzi, parafrasando una celebre canzone di Vasco Rossi “io sono ancora qua...eh già!” “Beh in effetti hai proprio ragione, 13 anni sono veramente tanti. Devo dirti però che sono passati molto velocemente. Segno tangibile che mi sono divertito davvero tanto.”
Raccontaci i tuoi inizi se la memoria ti supporta. Come ti sei avvicinato a questo sport? “A dir la verità non ho una memoria da Elefante ma farò del mio meglio. Ricordo che dopo una partita di un torneo estivo si avvicinò a me Fabrizio Bizzarri, storico dirigente della società Eagles Pagliare [fusasi nel 2021 con la società Real Virtus Pagliare e dando vita all'attuale Real Eagles Virtus Pagliare ndr] chiedendomi se avessi intenzione di iniziare a giocare a calcio a 5. Non conoscevo questo sport, credevo si giocasse solo d'estate o dietro l'oratorio con gli amici. Avevo smesso di giocare a calcio a 11 per motivi lavorativi e d'orario e l'idea di praticare uno sport in orari a me congeniali mi piaceva. E così accettai la proposta.”
Quindi quest'avventura iniziò in modo casuale. In quale categoria militava la squadra? “Eravamo in serie D. La società aveva intenzione di iniziare un nuovo ciclo reclutando giovani leve da affiancare agli storici componenti di una squadra che, negli anni precedenti, aveva sfiorato addirittura l'accesso alla serie B. Un mix, quindi, di giocatori d'esperienza e ragazzi vogliosi di tuffarsi in una nuova avventura sportiva. A fine stagione chiudemmo a metà classifica e qualche dubbio, se continuare o smettere, mi venne. E' uno sport molto diverso dal calcio a 11, difficile da apprendere, richiede molta attenzione e concentrazione viste le ridotte dimensioni del campo. Tuttavia decisi di continuare.”
Le stagioni successive videro la squadra salire fino in C1. Cosa ti ricordi di quegli anni? “Scacciati gli ultimi dubbi iniziai ad impegnarmi con tutto me stesso ad ogni allenamento e ad apprendere quanto più possibile per migliorare le mie capacità. Col passare del tempo questo sport iniziò ad entrarmi dentro e ad appassionarmi in maniera incredibile. Ricordo benissimo la stagione del miracolo salvezza [stagione di riferimento 2011/12 ndr]. Alla fine del girone d'andata eravamo ultimi ad 8 punti, staccati nettamente dal treno salvezza. Furono ingaggiati nel mercato di riparazione i cugini Durastanti dalla Bocastrum ed un giovanissimo Andrea Valianti, alla sua primissima esperienza nel mondo del futsal. Grazie soprattutto a loro riuscimmo a totalizzare a fine campionato 38 punti che ci consentirono la permanenza in categoria con 2 giornate d'anticipo. Quella è stata una grandissima gioia. Così come l'anno della promozione in C1, davvero un'incredibile soddisfazione.”
La massima categoria regionale ha rappresentato per te un punto di arrivo? “Non ho mai pensato di giocare in categorie superiori o in altre squadre in quanto la mia volontà è stata sempre quella di impegnarmi e di dare tutto per questa squadra, per questa società, per il mio paese. Non è mai stato prioritario per me il valore della categoria o della squadra. Ho rifiutato molte proposte e non mi sono mai pentito di averlo fatto. La serie C1 ha rappresentato per me un orgoglio. Confrontarmi con giocatori forti, sfidare squadre organizzate e ben allenate, realizzare la media di un gol a partita [83 reti segnate in 84 presenze ndr] è stata una gran bella soddisfazione. Soprattutto nel primo anno [stagione 2014/15 ndr] eravamo molto forti con giocatori di categoria che ci hanno permesso di chiudere il girone d'andata al quarto posto. Poi alcune dinamiche interne alla società hanno fatto si che la squadra venisse smantellata ma finimmo comunque ben sopra la zona salvezza.”
Lasciamo i ricordi delle stagioni passate e concentriamoci sugli ultimi anni, molto difficili a tutti i livelli ma catastrofici a livello sportivo. Come hai vissuto l'esperienza del Covid-19? “Molto male. Non potermi allenare con i compagni, non poter giocare le sfide di campionato con le altre squadre ed essere recluso in casa ha generato in me profonda tristezza, come credo in tutte le persone. Smettere poi così, all'improvviso, dopo che sei abituato ad allenarti ogni giorno e a perseguire degli obiettivi è stato difficile. Anche per la mia conformazione fisica il periodo del Covid 19 è stato deleterio in quanto sono ingrassato, mi sono appesantito e ho perso anche quel minimo spunto in velocità che avevo. La ripartenza è stata lenta e complicata soprattutto a livello psicologico però devo darmi atto di non aver mollato e di aver sempre creduto che tutto potesse tornare come prima. Pian piano sto riacquistando l'elasticità muscolare ed il peso forma ottimale per poter incidere in campo.”
A vedere il tabellino dell'esordio in campionato contro l'Audax Montecosaro possiamo dire che sei tornato ad incidere in modo concreto e decisivo. “Si dai sono molto contento che i tre gol realizzati abbiano contribuito a raggiungere la vittoria e a conquistare i primi tre punti della stagione[vittoria per 3-4 ndr]. Quest'anno la squadra mi piace, siamo più agguerriti, più vogliosi di raggiungere i risultati in campo. Sono arrivati giocatori forti, di valore. Il ritorno dell' “Imperatore” Eugenio Neroni è stata la ciliegina sulla torta e ha destato in me enorme felicità. Ci conosciamo da anni e sono convinto riuscirà ad aiutarmi ad infondere nei ragazzi più giovani la giusta mentalità per poter vivere una stagione diversa da quelle del recente passato. Sento che possiamo fare bene.”
Come giudichi la novità regolamentare che permette ad un giocatore tesserato nella disciplina calcio a 11 di poter essere tesserato anche nella disciplina del calcio a 5? “La trovo un'ottima idea. La nostra società, con la fusione dello scorso anno, ha già iniziato a perseguire una sorta d'integrazione tra i due sport. Nella stagione passata alcuni giovani calciatori si sono già cimentati nel doppio sport aiutandoci nei momenti decisivi e migliorando nettamente le loro caratteristiche tecnico-tattiche. Credo sia solo un vantaggio per il calcio a 5, da sempre considerato il fratello minore del calcio a 11, ampliare il proprio raggio di conoscenza in modo da far appassionare un numero sempre più crescente di persone.”
Siamo giunti alla fine di questa piacevolissima chiacchierata. In ultima istanza ti chiedo: chi, tra i tuoi giovani compagni, ha le carte in regola per stupire in questa stagione e un giudizio sul girone C di serie C2. Quali squadre temi di più e dove potrà arrivare il REV Pagliare? “Come ho detto in precedenza sento che possiamo fare un buon campionato. Credo che lo spirito di gruppo, che ha sempre contraddistinto la nostra squadra, sarà decisivo per il raggiungimento di una buona posizione in classifica. Non mi sento di dare un giudizio sui singoli giocatori. Anche le mie prestazioni sono frutto sì delle mie qualità ma soprattutto dipendono dai miei compagni. Sono loro che mi mettono nelle condizioni di incidere. Per quanto riguarda le squadre, molte non le conosco, reputo però il Futsal Campiglione quella che mi ha impressionato di più lo scorso anno per collettivo e per qualità dei singoli. Sò che altre squadre si sono rafforzate come il Roccafluvione ed il Futsal Caselle però non mi voglio sbilanciare nel dare ad una specifica squadra il ruolo di favorita.”
Stefano Bachetti Ufficio stampa REV Pagliare Fabrizio Ciuti racconta la vigilia delle Finals: “C’è un’aria strana ma l’emozione è tanta. L’attenzione al protocollo sarà massima”
Il 6 gennaio si avvicina e l’Epifania del Futsal sarà contestuale all’inizio delle Iplex Futsal Finals Cup di Porto San Giorgio. Dalla Serie C alle giovanili saranno quattro giorni tutti da vivere sia dal Palasavelli, teatro della manifestazione, sia attraverso gli organi di informazione come Futsalmarche.it e Mmag Comunicazione. Storici baluardi delle Finals. Fabrizio Ciuti, totem del Sangiorgio calcio a 5 organizzatore dell’evento, ha raccontato le emozioni della vigilia:
“Quando si organizzano questi eventi l’emozione c’è sempre ed è tanta anche se onestamente si respira un’aria un po’ strana dettata dal Covid e dall’emergenza sanitaria. La nostra squadra sta facendo ripetutamente tamponi proprio per essere controllata al massimo. Dispiace veramente tanto che il Pietralacroce ’73 (che sarebbe stata domani sera l’avversaria nei quarti proprio del Sangiorgio calcioa 5, ndr) non prenderà parte alla manifestazione e mando un abbraccio a tutta la società anconetana”. Sull’organizzazione, sui protocolli e su qualche anticipazione... “Ci piaceva organizzare di nuovo una kermesse di questo tipo dopo averlo fatto in passato. La sicurezza viene al primo posto e, a tal proposito, la macchina organizzativa è partita da tempo.Garantiremo il massimo rispetto delle normative, anche aiutati da un impianto che si presto molto, con posti ben separati, punti di sanificazione, controllo del Super green pass ad ogni ingresso. Speriamo che si possa parlare solo di calcioa 5 e che vinca il migliore”.
Redazione Futsalmarche.it Una nuova realtà di futsal a Moie è pronta al suo esordio in FIGC, il CDC 2018: "Passione e amicizia, in campo e fuori!"
Dopo la tanto desiderata promozione in A1 nel campionato CSI avvenuta due stagioni fa, con il record di 14 vittorie su 14 partite, e dopo il lungo stop forzato dalla situazione pandemica, la squadra di calcio a 5 “CDC” di Moie debutta nel campionato di serie serie D. Nata dalla passione di quattro amici che hanno avuto la brillante idea di creare questa nuova realtà, il CDC si è trasformato in pochi anni da una piccola squadra di amici ad una vera e propria società che punta ora a dire la sua anche nel dilettantismo. Certamente non sono mancate difficoltà organizzative e burocratiche per compiere un passo così grande, visto anche il momento di difficoltà in cui tutti ci troviamo, ma l’impegno e la passione hanno ripagato tutti gli sforzi di questi ragazzi che hanno ora definito un nuovo organigramma dirigenziale con Marco Spuri nella veste di nuovo presidente. Gli allenamenti vengono effettuati presso gli impianti sportivi del Parco M. Montessori, nei pressi della chiesa Cristo Redentore e nel palasport comunale di Moie in via Torino, mentre le partite casalinghe, purtroppo per ragioni di orario e di spazi da dedicare anche a tutte le altre associazioni comunali, verranno svolte il sabato alle 14;30 nel Palasport Pompili di Castelplanio. La società e i tifosi sperano di poterle disputare presto nel Palasport di Moie o nel nuovo impianto di via Venezia che sarà disponibile a breve. La partita d’esordio sarà l’impegnativa trasferta di Osimo sabato 16 Ottobre alle ore 15:00, mentre il destino ha voluto che la successiva giornata sia subito quella del derby tra CDC e Virtus Moie, che si affronteranno sabato 23 Ottobre alle ore 14:30 presso il palasport Pompili di Castelplanio. E’ il primo derby in assoluto tra due formazioni moiarole nel calcio a cinque. La S.S. Virtus Moie è stata la prima società cittadina a debuttare nel calcio a 5 nella stagione agonistica 1992/1993. Nonostante il salto in una categoria più importante la filosofia della società rimarrà la stessa, cioè quella di portare all’interno del rettangolo di gioco la passione e l’amicizia che contraddistingue tutta la squadra anche fuori dal campo.
Ufficio Stampa CDC 2018 Capretti responsabile del C5 e vicepresidente del Consiglio direttivo: "Le Marche del Futsal possono ritenersi entusiaste"
Ha terminato il suo primo mandato da responsabile del C5 regionale, scelto dal calcio a 5, ed è stato letteralmente e simpaticamente “costretto” dalle stesse società di futsal marchigiano all’unanimità a ricandidarsi. Oggi, dopo essere stato rieletto nel suo ruolo, è anche l’attuale Vicepresidente del consiglio direttivo della Figc Marche a testimonianza che ormai il pallone a basso rimbalzo, nella nostra terra (e non solo), è qualcosa di più di un semplice sport. Marco Capretti si è messo di nuovo in moto ed è pronto, nel quadriennio 2021-2024, a far sentire ancora la voce del popolo. La voce dei club. La voce dei palazzetti. In sostanza, la voce del nostro amato mondo. Un mondo così magicamente diverso dagli altri. Un mondo, marchigianamente incontaminato, che ci teniamo stretti.
Nel prolungato day-after delle elezioni regionali (vittoria di Ivo Panichi) e nazionali (Luca Bergamini nuovo presidente della Divisione) le Marche possono ritenersi soddisfatte? “Direi entusiaste. Le società del regionale in maniera compatta hanno deciso il proprio responsabile, hanno eletto tre propri delegati assembleari (situazione unica in Italia) come Basso, De Rosa e Boiani e contribuito in maniera determinante all'elezione del presidente Ivo Panichi. I club che partecipano al campionato nazionale hanno fatto altrettanto determinando l'elezione del numero uno della Divisione Bergamini e la conferma – unica della passata gestione - del consigliere marchigiano Andrea Farabini”
Il sentore di aria nuova che si percepisce è solo un’impressione? “Ci sono la forza e le energie per fare bene, quegli stessi ingredienti che devono servire per supportare le società in maniera adeguata in questo momento particolarmente drammatico”
Capretti vicepresidente del Comitato. Può considerarsi un miscuglio tra oneri e onori? “Penso che sia una grande soddisfazione per le società di calcio a 5 essere rappresentate nel consiglio di presidenza. Dal punto di vista personale mi inorgoglisce la fiducia che il presidente Panichi ha riposto in me e di questo lo ringrazio. Come ogni nomina sono sicuramente più importanti gli oneri che gli onori”
Il biennio 2020-2021 si sta rivelando durissimo per le società. Qual è l’idea a riguardo? “Le società marchigiane hanno dimostrato in questi anni di essere più forti di tutte le disavventure che ci hanno toccato da vicino. Detto questo il comitato e tutte le istituzioni insieme devono dare il loro fattivo contributo”. Capitolo ripartenza. Ci dovrà essere necessariamente l’avvallo delle società? “Assolutamente sì, ma purtroppo anche con l'avallo degli organi compatenti e visto l'ultimo DPCM, la ripartenza non mi sembra ne prossima ne scontata”.
Il Futsal, inteso come movimento, sta ottenendo ciò che meritava in termini di visibilità e importanza? “Il futsal è uno degli sport più praticati in Italia ma non è riuscito ad ottenere la visibilità che meriterebbe. In questi anni si sono fatti dei grossi passi in avanti ma la strada è ancora lunga. Sono certo che la nuova guida della Divisione attui le giuste strategie in merito”.
Come te lo immagini il domani con il Covid alle spalle? “Abbiamo tutti una gran voglia di rivederci dentro un campo. Questa voglia che tutti abbiamo dentro non la fermerà il Covid e non la fermerà nient’altro. Sarà bellissimo rivedersi quando tutto questo sarà passato e resterà solo un brutto ricordo”.
Peppe Gallozzi – Futsalmarche.it Glauco Campolucci ci presenta il Città di Ostra: "La C2 più consona alla nostra dimensione. Puntiamo molto sul settore giovanile."
Da una sana rivalità cittadina come quella tra il Casine e l’Ostrense non poteva che nascere una collaborazione ancora più solida: l’Asd Città di Ostra.
Ciao Glauco e grazie mille per la tua disponibilità. Comincio col chiederti, perché questa fusione? Cosa vi ha portato a collaborare? “La fusione nasce da lontano, molto lontano in quanto abbiamo provato anche anni fa, ma non ci sono mai stati i presupposti per procedere. Quest’anno era tutto al posto giusto e abbiamo capito che solo uniti avremmo potuto provare a diventare qualcosa di grande è strutturato.”
Giovanissimo, ma già con un buon bagaglio di esperienza: Matteo Luzi. Cosa vi ha portato a riconfermare lui come allenatore? “La conferma di Luzi e’ stata una formalità. Ha ottime conoscenze tecniche e una grande gestione del gruppo. Riesce ad avvicinarsi ai ragazzi mantenendo quel distacco fondamentale tra tecnico e giocatori. Per il resto parlano i numeri.”
La società si è attivata anche per l’Under 19 e l’Under 17. Quanta importanza ha il settore giovanile, soprattutto per uno sport come il calcio a 5? “Il settore giovanile e’ linfa vitale per tutti gli sport a qualsiasi livello, per noi il futuro prossimo Made in Ostra.”
Perché la scelta di fare la C2 vista l’opportunità di fare la C1? “In questo 2020 di grandi difficoltà con una dirigenza che si conosce da anni fuori dal campo ma non ha mai lavorato insieme e con due rose da unire ed amalgamare, la C1 sarebbe stata troppo impegnativa ed avrebbe rischiato di essere un anno da dimenticare. La C2 e’ più nelle nostre corde quest’anno. La categoria superiore la dobbiamo ottenere, come sempre, sul campo.”
Non è stato ancora reso ufficiale nulla a livello di calciomercato. Hai qualche news da darci in anteprima sul roster che state allestendo? “Abbiamo seguito per molte settimane un portiere di livello per sostituire Fossi che ci ha chiesto di avvicinarsi a casa e ci ha lasciato. Non siamo riusciti poi a trovare la quadra, ma confidiamo molto nei giovani portieri che abbiamo e nei nostri due preparatori che sapranno tirar fuori quello che serve per farli stare tra i pali.”
Il vostro girone è già stato confermato: quale o quali sono le squadre secondo te più attrezzate? “Non ho idea di come si stiano attrezzando le squadre e anche se l’avessi questa stagione sarà impossibile avere delle idee sulla forza delle squadre. I giocatori sono stati fermi 6/7 mesi e riprendono le preparazioni in date completamente diverse. Difficile dire cosa troveremo in campo, sono sincero.”
Come neonata società quali sono gli obiettivi che vi siete posti? “Non ci siamo dati obiettivi per la stagione perché, come detto sopra, non sappiamo cosa sarà anche in casa nostra con la nuova squadra formata. Di sicuro c’è la volontà e la voglia di ampliare il settore giovanile e farlo crescere il più possibile. Il resto lo vedremo strada facendo, mentre costruiamo il futuro del Città di Ostra.”
Adelaide Lelli Il grande ritorno di Mirco Massa al Città di Falconara: "Sono felice di mettere a disposizione i miei 20 anni di esperienza."
Ai nastri di partenza per la Serie A, ottava stagione consecutiva nella massima serie femminile di calcio a 5, il Città di Falconara parte col botto per rinforzare lo staff dirigenziale con il ritorno del monumentale Mirco Massa. The One, il simbolo per antonomasia del futsal femminile marchigiano, capace di portare il CdF dalla Serie C ai playoff scudetto nel 2014-15, torna in via dello Stadio come direttore sportivo e responsabile del settore giovanile.
L’obiettivo è quello di allestire il roster della prima squadra coniugando grandi talenti a giovani promesse Under 19 “per far fare loro le ossa e chissà che qualcuna di loro non possa raggiungere grandi traguardi in futuro” spiega Massa. “Sono stato felice della chiamata di Bramucci – aggiunge – e ho accettato con tanta voglia di mettermi in gioco. Metterò a disposizione i miei 20 anni di esperienza nel femminile. Un grazie sentito anche al general manager Lorenzo Mondini: anche le sue parole sono state importanti per convincermi a tornare a Falconara”. Un curriculum invidiabile quello di Massa con panchine nel calcio a 11 (Vigor Senigallia, Fabriano, San Severino) nel calcio a 5 (con Dolphins Fano, Dolphins Ancona, Città di Falconara, Real Lions Ancona, Dorica Femminile) e in bacheca tutto quel che si poteva vincere a livello regionale, compresi due scudetti Csi. “Ci eravamo lasciati male con Mirco, inutile essere ipocriti – ammette il presidente Marco Bramucci - Ma nello sport il rancore non deve esistere e il tempo ci ha aiutato ad aggiustare tutto. Già da un annetto avevamo ripreso a frequentarci da buoni amici quali siamo. E galeotta è stata la quarantena. Se esiste il futsal femminile a Falconara, e forse nelle Marche, lo dobbiamo a Mirco Massa. Ci ha presi che eravamo dei bambini alle elementari. Ora che siamo all’università e cerchiamo di prendere la laurea, abbiamo ritenuto giusto portare di nuovo a casa il nostro maestro. Il re insomma è tornato. E Falconara ne gode. Lunga vita al re”. Secondo il gm Lorenzo Mondini “Mirco Massa è uno dei maggiori esperti nel mondo del futsal femminile. Siamo partiti dalla riflessione che una squadra forte deve avere una dirigenza forte. Cercavamo qualità e competenza e guardandoci intorno, all’unanimità, è venuto fuori il suo nome. Personalmente sono molto contento del suo arrivo”.
Ufficio Stampa Città di Falconara Nel mondo della Mantovani con Massimiliano Pierabelli: "La scuola calcio il nostro vanto. Un campionato nazionale il nostro sogno."
Un percorso di settore giovanile iniziato qualche anno fa quello dell’Acli Mantovani Calcio a 5, nato da un gruppo di 5 ragazzi di Piazzale Camerino, con la preziosa collaborazione di Don Giancarlo Sbarbati. Massimiliano Pierabelli, responsabile del settore giovanile, ci racconta questa realtà colma di entusiasmo contagioso, formata da persone che hanno deciso di imparare la lingua dei più piccoli.
La storia del settore giovanile è iniziata circa 6-7 anni fa grazie alla collaborazione con la chiesa di Piazzale Camerino, tant’è che il presidente onorario è Don Giancarlo. Come siete riusciti a creare tutto questo? “E’ venuto fuori un po’ per gioco il fatto di creare una scuola calcio. Abbiamo iniziato con i bambini della parrocchia, con il Pala Massimo appena fatto e quindi per scherzo, io ero un istruttore da due anni fermo, anche un po’ per pubblicità Don Giancarlo durante la messa ne parlava e piano piano abbiamo iniziato e tutto è venuto fuori da lì. Una casualità e piano piano siamo partiti alla grande.”
C’è tanta attenzione per i più piccoli, infatti la scuola calcio è il fiore all’occhiello della società. “Si, è il nostro fiore all’occhiello, abbiamo un sacco di giovani ed il livello è molto alto. E noi puntiamo a farlo diventare ancora più alto per questo tipo di sport che non è il calcio. Il calcio a 5 è molto più difficile e spesso i genitori pensano che il calcio sia uguale ma non lo è.” All’interno del settore giovanile abbiamo Under 15 e Under 17 e Under 21. Una società completa a parte l’Under 19 che non siete riusciti a formare quest’anno, puntando più su due gruppi di Under 15. Sei soddisfatto di ciò che avete costruito in così breve tempo? “Siamo molto soddisfatti, purtroppo l’Under 19 non siamo riusciti a farla, pur avendo qualche ragazzo, però purtroppo non ce la siamo sentita, per i pochi ragazzi. Ci è dispiaciuto molto, però alla fine sono venute fuori due Under 15 e per noi è motivo di grande soddisfazione, anche perché c’è molta richiesta, soprattutto nel calcio di quell’età lì, 2004-2005.” La Mantovani aveva una tradizione storica nel futsal. Poi, dopo una pausa, avete ripreso con la prima squadra nel 2007. Adesso Mister Gigante e i suoi ragazzi stanno disputando il campionato di serie C2. Come valuti la stagione in corso? “Complicata. Complicata perché una prima squadra, in una società sportiva, dovrebbe essere il fiore all’occhiello, piuttosto che esserlo il settore giovanile, però dipende molto dalla categoria. Il nostro obiettivo è far crescere i ragazzi dell’Under 21 e mandarli in prima squadra. Non abbiamo mai puntato al vertice per via degli alti costi da sostenere. Noi ci siamo sempre salvati, ma c’è molta soddisfazione, anche quando giochiamo in casa. Il Pala Massimo è il nostro fortino ed è difficile da espugnare. Ogni venerdì abbiamo 100-150 persone a vedere la prima squadra. Quello per noi è motivo di vanto assoluto.” Con l’arrivo di Massimo Battistoni si è concretizzata anche la squadra femminile a livello di FIGC, attualmente iscritta al campionato di Serie C. “Il progetto c’era, noi avevamo una squadra di bambine piccole miste a juniores e per poterle far giocare le avevo iscritte al CSI. A fine anno dell’anno scorso è partito il progetto e con l’avvento di Battistoni abbiamo preso in massa le ragazze di Filottrano ed il Mister, con qualche telefonata, ha invogliato anche altre ragazze. Appena ha conosciuto la società è rimasto entusiasta, anche perché chi non lo sarebbe, siamo un gruppo di 15 persone, quasi una famiglia! Collaboriamo in tutto e per tutto, dalle giovanili alla prima squadra. Siamo un direttivo dove decidiamo all’unanimità.”
Quali sono gli obiettivi che vi siete posti per questa stagione? “L’obiettivo principale, per quanto mi riguarda, è rimanere in C2 per la prima squadra. Se parliamo di sogni nel cassetto ne ho tanti. Uno di questi è partecipare ad un campionato nazionale. All’inizio mi bastava l’Under 19, dove comunque arriveremo. Però il sogno più grande è un campionato nazionale fatto dai ragazzi che abbiamo cresciuto noi. Per il resto c’è tanto da lavorare, ognuno ha il suo compito. Lo facciamo perché ci piace, non per soldi. La mia passione la porto avanti, come tutto lo staff del Mantovani, con tanta grinta. Io sono orgoglioso di aver contribuito a creare tutto questo. Quindi bene così, andiamo avanti sperando di vedere avverarsi i nostri sogni.”
Adelaide Lelli |
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- Mister Pizzichini si riprende la C1 e lancia il Potenza Picena: “Due anni per centrare la B, ora pensiamo a crescere. Mercato? Non è chiuso…”
- Il Buldog Lucrezia saluta Osimani e presenta il "nuovo" mister Elia Renzoni: "Un'emozione tornare dove tutto ebbe inizio."
- Giovanni Mancini sulla super stagione del Corinaldo: “Non ci aspettavamo di essere qui. Oggi col Mestre? Partita molto difficile.”
- Il comunicato della Pol.Victoria: “Ieri a Passo di Treia ha perso il futsal marchigiano. In campo ci si entra per divertirsi, non per sfogarsi.”
- Mister Monaldi e il suo sorprendente Tre Torri Sarnano: "Inizio di stagione al di sopra delle aspettative. Il segreto del Sarnano? La fame".
- Parla il responsabile del calcio a 5 marchigiano Marco Capretti: "Siamo cresciuti. Ma bisogna continuare: ora Over 40 ed esordienti."
- Il debutto del Flaminia in serie A secondo Alessandra Imbriani: "Non sarà propriamente facile, ma siamo contenti di esserci."
- Top mister per il mese di Aprile è Roberto Pace, guida del Castelbellino: "La salvezza la cosa più bella della stagione"
- Il top mister di C2/B a dicembre è Emanuele Melchiorri: “Dopo la Coppa vogliamo far rivivere al Montelupone queste emozioni.”
- La carica di Simone Gallozzi: "Le Finali scudetto sono un traguardo storico. Il Cus Ancona saprà farsi trovare pronto..."
- Stefano Zengarini e il primo storico successo del Flaminia in Coppa Marche: “La mia dedica va a tutte le ragazze e alla società.”
- Serie C: ampliamento della C1 e altre richieste. Sei società si rivolgono al presidente della Figc Marche Paolo Cellini
- La presa di posizione della Tenax contro la Divisione: "Non pubblicate la classifica di A2/B prima delle sentenze della Procura Federale"
- Moreno Del Bianco saluta il 2019 del Grottaccia: "E' stato un anno fantastico ricco di di enormi soddisfazioni."
- Piero Gatti presenta la Futsal D&G: "Alla base del progetto la grande passione comune. Mindoli e Dorinzi due acquisti super."
- L’amaro sfogo di Andrea Farabini: “Contro di me in atto una campagna diffamatoria per giustificare certi comportamenti sleali e ingiusti.”
- Il comunicato ufficiale del CSI Stella: il nuovo allenatore è Guido Di Russo al posto del dimissionario Antonio Di Battista
- Un anno dopo il ritorno in campo di Silvia Giosuè: “Amo troppo questo sport. Il Civitanova Dream Futsal farà una grande stagione!”
- MVP per il mese di Aprile in Serie C2/A è il capocannoniere Giacomo Pacenti dell'Ostrense: "Sono orgoglioso di questo gruppo"
- Matteo Mulinari, l’MVP di C2/B a dicembre sul Campocavallo: “Gran bel gruppo dove si può fare molta strada. Lo dedico a Matteo Bravi!”
- Una delle regine del futsal giovanile marchigiano, il Cus Ancona. Fabio Carletti: "La nostra arma in più è la passione."
- Il cantore di Coppa Gianmarco Malaspina, campione con il Futsal Coba: "Lascio perdere le chiacchiere, mi godo la vittoria."
- Le parole di mister Enzo Bargoni, confermato al Recanati: "In B con lo stesso organico. Che rammarico la Coppa Italia!"
- Il presidente Massimo Cottilli sul suo Futsal ASKL: “Non mi aspettavo un inizio del genere. Mister Sapinho è stato un colpo sensazionale.”
- Per aspera ad Astrogol. Sgolastra sul magic moment del Cobà: “Con Borsato e Hozjan mi trovo a meraviglia. Gruppo coeso il nostro.”
- Roberto Furlanetto, baluardo del Circolo Collodi e volto del futsal anconetano: "Ci sono i presupposti per far bene, i giovani sono il futuro!"
- Eleonora Baldi a qualche ora dalla semifinale con la Ternana: “Essere qui l’obiettivo della Dorica Torrette. Adesso sognare non costa nulla!”
- Luca Berardi del Pian di Rose è l'MVP del mese di Marzo: "Un anno intenso, bello, rovinato dalla retrocessione ai playout"
- L’MPV a gennaio di C2/C è Giacomo Cassaro della Nuova Juventina: “Il primato merito di tutti. Sarà decisiva la sfida col Real San Giorgio.”
- Simone Cherubini ci guida dentro il mondo Mantovani: "Gli unici nelle Marche col settore giovanile completo. Ed ora il Futsal Day!"
- Il super triangolare in memoria di Antonia Bellini. Sabato 2 settembre in campo ad Ascoli Pesaro, Kaos Reggio Emilia e Real Rieti
- Massimiliano Pierabelli, responsabile del settore giovanile dell'Acli Mantovani: "Struttura e qualità i nostri punti di forza."
- Un super Jacopo Zampa oltre la delusione: "Arrivare a giocare gare come questa è già un'emozione. Il Goal? Schema provato!"
- Il presidente Loriano Nunziato sul suo Recanati, super protagonista del futsal marchigiano: “Siamo un gruppo meraviglioso.”
- Marco Vagnarelli sullo storico debutto vincente in B del Grottaccia: "Speravo nella vittoria. Per noi la salvezza sarebbe un sogno!"
- Dentro il mondo della Tenax Torfit Castelfidardo: "Vogliamo crescere ancora. Da questo secondo anno di A2 al settore giovanile."
- Lorenzo Purgatori è il Top Mister di Marzo in Serie D/B: "Il Monserra ha fame di imparare. Premio frutto del lavoro di squadra"
- Diego Petrolati, tecnico dell'Audax S.Angelo, è il Top mister di Marzo in C2/A: "Nella seconda parte espresso il meglio di noi"
- L’MVP di serie A/A2 rosa a febbraio è Claudia Catena: “Nel mese scorso il Chiaravalle è rinato. Ora possiamo puntare ai play off, ce lo meritiamo.”
- Il miglior allenatore di C2/C a gennaio è Marco Cionfrini della Futsal Silenzi: “Ci siamo sbloccati. Era un problema di mentalità.”
- Giuseppe Monteferrante, l’MVP di novembre di C2/B: “Inizio duro perché in molti nuovi, ma ora il Campocavallo sta alzando il tiro.”
- David Cecchini dirigente del Corinaldo Allievi: "La vittoria in Coppa è solo il primo tempo. C'è un campionato da onorare."
- Le Allieve del Civitanova principesse di Coppa. Greta Frontini: "Siamo amiche, è ancora più bello condividere la vittoria!"
- Il Cerreto d'Esi ringrazia le sue avversarie e le istituzioni per la disponibilità mostrata nelle inversioni di campo
- Parla Marco Belloni, neo capitano del Cus Ancona: "La fascia è un grande onore. Ci teniamo a fare bene in tutte le competizioni."
- Enrico Ricordi ed il debutto vincente in serie A difendendo la porta del Mantova : "Non avrei mai creduto di poter arrivare qui."
- Vanni Pincini dell'Anconitana è l'MVP per il mese di Marzo in Serie D/B: "Contento per i goal fatti ma volevo i playoff"
- Luca Dominici, artefice della splendida stagione del Pianaccio, è il Top mister di Febbraio: "Il nostro lavoro è partito tre anni fa"
- Mirco Massa è il coach N°1 di A/A2 femminile a febbraio: “La Dorica Torrette sta crescendo di partita in partita. E vogliamo continuare.”
- Il top coach di C2/C a dicembre è Jon Malvestiti: “Il Futsal Monturano è un ottimo gruppo. Vogliamo arrivare più in alto possibile.”
- Francesco Rinaldi, top mister di C2/B a novembre: “Ringrazio tutto il Cerreto c5. Speriamo di continuare su questa strada”.
- Fabrizio Giorgi e Brecce Bianche Juniores: "Ampliare il settore giovanile e costruire una prima squadra con tutti ragazzi del posto."
- Rivincita ASKL. Gli Allievi sconfiggono il CUS Ancona, conquistando la Coppa. Mister Bartolomei: "La dedico ai ragazzi."
- Col DS Stefano Foresi dentro il mondo del Montelupone: "Il nuovo impianto ha dato qualità. Quest'anno obiettivi salvezza e Final Eight."
- Il Corinaldo, la Serie B, l'annuncio ufficiale e poi il dietrofront. Tutta la verità del Tenente Max Tinti sulla sua rinuncia alla panchina
- Marco Pierini, da un esonero in C1 a campione d’Italia col Pesaro: “Una rivincita. E vincere da marchigiano nelle Marche un grande orgoglio.”
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