La nota ufficiale del P'73 in merito alla gara con il Bayer Capuccini: "In 22 anni di futsal non avevamo mai visto un gesto così antisportivo!"
Riportiamo fedelmente il comunicato stampa inviataci dalla società Pietralcroce '73 in merito a quanto accaduto nel finale dell'ultima gara disputata dalla società dorica in casa del Bayer Capuccini, valevole per la 6° giornata del campionato regionale di C1.
In 22 partecipazioni consecutive ai campionati federali di calcio a 5 non avevamo mai assistito ad un episodio così gravemente antisportivo come quello accaduto venerdì sera alla Palestra Don Bosco di Macerata.
Durante l’ultima azione della partita un nostro giocatore è stato fermato dall’ingresso in campo da un giocatore della panchina avversaria, che ha interrotto l’azione della nostra squadra lanciata a rete.
Un gesto contrario ad ogni principio sportivo. Un singolo giocatore, il capitano, ha deciso che un pareggio era più importante dello sport di cui lui stesso è protagonista.
A rendere ancora più grave l’accaduto è stata la terna arbitrale che con la decisione di non espellere il giocatore entrato deliberatamente sul terreno di gioco, ha indirettamente avallato il riprovevole gesto.
Di fatto, in assenza della presente nota, la vicenda sarebbe passata del tutto in sordina. Ci è sembrato, invece, doveroso raccontare l'accaduto a chi come noi è innamorato dello sport e ne sostiene i suoi valori.
Sottolineiamo che, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna scusa dalla società Bayer Cappuccini che venerdì sera plaudiva al gesto del proprio capitano.
Abbiamo deciso di non presentare ricorso, nonostante ci fossero i presupposti per l'errore tecnico arbitrale. Alla gara era presente anche il commissario di campo che, di conseguenza, avrà potuto valutare l'episodio.
Per noi a parlare è soltanto il campo, il rettangolo di gioco ha sancito il pareggio e tale rimarrà.
Lasciateci però chiedere il rispetto degli avversari, venuto meno in questa circostanza, e degli arbitri che dovrebbe essere i garanti dei principi di lealtà sportiva.
Ufficio Stampa Pietralacroce ‘73
Commenti
Prima cosa, sono molto curioso di sapere chi si cela dietro queste risposte anonime da paladina della giustizia perché mi gioco un centesimo che non c’è sicuramente uno stinco di santo.
Seconda cosa, il P73 ha PAGATO per le cazzate fatte e i nostri giocatori/dirigenti sono stati SQUALIFICATI per i comportamenti antisportivi avuti oltre che essere stati richiamati dalla società.
Poi continuo dicendoti che secondo me piuttosto che partire prevenuto vista l’antipatia che hai nei nostri confronti secondo me dovresti cercare di comprendere il significato di quanto scritto nel nostro comunicato. Non significa mica che non abbiamo mai visto UN gesto antisportivo ma che non si è mai visto QUEL tipo di gesto antisportivo. Se non lo vuoi definire antisportivo, chiamalo come vuoi.
Inoltre, aggiungo che non ci sono ancora state recapitate delle scuse anzi leggiti il loro comunicato ufficiale!
Questo è esattamente il problema, una società che piuttosto che punire il gesto difende il giocatore mentendo a tutti.
Come ho già scritto su Facebook nessuno dice che la società è responsabile di tale gesto nel momento in cui viene fatto perché è impossibile controllare un giocatore durante la partita se fa qualche cazzata come è anche successo ai nostri, la responsabilità subentra nel momento in cui tale gesto viene applaudito e difeso.
Detto questo, non risponderò ad ulteriori messaggi poiché credo di aver già perso troppo tempo. Buona vita
Non è difficile da capire .....anche x voi...credo....ahahhahaa
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