La carica di Simone Gallozzi: "Le Finali scudetto sono un traguardo storico. Il Cus Ancona saprà farsi trovare pronto..."
Quando vedi i loro occhi, prima di salire sul pullman che li porterà a Montecatini, vedi gli occhi di chi solo adesso si sta rendendo conto di dove è arrivato.
Una stagione fantastica, condita dalla vittoria della Coppa Marche e del Titolo Regionale, che ora, come il più lieto dei sogni, apre le porte a quello che tutti i ragazzi appassionati di Futsal desiderano: le Final Eight scudetto.
E’ pronto a salpare il Cus Ancona Juniores, accompagnato come sempre da mister Michele Pennacchioni e dai dirigenti Carlo Ulivi e David Caselino, autentiche colonne portanti di questa formazione.
Alla richiesta di un ragazzo da intervistare prima della partenza, lo staff dirigenziale biancoverde ci segnala Simone Gallozzi, il centrale difensivo classe 1998 da due anni in Via Grotte, e lo fa con un preciso motivo.
“Simone è uno dei pochissimi (insieme ovviamente a Fioretti) ad aver conosciuto la realtà giovanile del Futsal fuori dalle Marche, vogliamo sia lui a rompere il ghiaccio…”.
E proprio alla vigilia di quest’esordio storico per la società dorica in ambito nazionale giovanile, raggiungiamo il numero quattro biancoverde per tastare il polso dello spogliatoio e rivivere, in parte, la stagione fino a questo momento.
Prime Finali scudetto Juniores nella storia di questa società, come ci si è arrivati a questo traguardo?
“ E’ un traguardo storico, la doppietta Coppa – Campionato è riuscita a pochi soprattutto dopo una stagione particolare. Vinta la Coppa Marche contro il Fano abbiamo avuto un calo, mentale più che altro, pareggiando qualche partita di troppo e perdendo male con il Buldog Lucrezia. Proprio quella sconfitta (i gialloblu si imposero 6-0 nda) ci ha dato la consapevolezza che era ora di invertire la marcia. Così è stato. Da lì in poi l’andamento è stato perfetto essendo cambiate soprattutto le nostre convinzioni. Lo spareggio con il Real Fabriano è stato emblematico in questo senso. Perdevamo 5-1, poi ci siamo guardati negli occhi e abbiamo marciato alla nostra maniera. Quella gara finì 10-5 per noi ai supplementari, e probabilmente il campionato è stato vinto proprio là.”
La finale regionale con l’ASKL è stato un monumento al Futsal giovanile. Qual è stato il momento decisivo di quella gara?
“Ovviamente sapevamo sarebbe stata una gara difficilissima, ed è per questo che ci siamo preparati meticolosamente a questo evento. Abbiamo studiato l’avversario nei suoi punti di forza e nei suoi, pochi, punti deboli. Il momento decisivo è stato il ribaltare lo svantaggio iniziale grazie ai goal di Perucci e Rahali. Una volta sopra ero sicuro che ce l’avremmo fatta. Il loro successivo pareggio è stato estemporaneo, quel pomeriggio era scritto che dovevamo vincere noi. Poi il goal all’ultimo minuto e tutto quello che ne è seguito…”
Dopo lo spareggio con la Maran Nursia, le Final Eight. Tu che lo scorso anno con la Rappresentativa Allievi di Michele Ristè sei arrivato ad un solo rigore dalla conquista dello Scudetto, che livello ti aspetti di trovare?
“Un livello altissimo, anche più alto di quello del Torneo delle Regioni. Negli ottavi siamo stati fortunati, la Maran era un’avversaria alla portata, ma ora le cose si faranno senza dubbio più difficili. Così come quella spedizione, in cui pochissimi avrebbero scommesso su di noi, anche questa volta la mia speranza è quella di sorprendere tutti, arrivando il più avanti possibile, magari non perdendo all’ultimo rigore.”
Come puoi presentarci le altre contendenti e dove vi collocate voi?
“ Kaos e Napoli hanno qualcosa in più rispetto alle altre e questo è noto. Ci sono giocatori, italiani e non, di talento assoluto. Molti di loro giocano già stabilmente nelle Nazionali di categoria e hanno esordito in Serie A. Tutte le altre, chi più chi meno, si equivalgono. Noi possiamo essere la potenziale outsider. Rispettiamo tutti ma siamo consapevoli della nostra forza. Possiamo far male a chiunque perché siamo un grande gruppo”
A livello di statistiche sei il centrale che ha segnato di più in campionato e, dopo il portiere Marchionne, quello con il minutaggio più alto. Con queste premesse riesci a presentarci la filosofia di Mister Pennacchioni?
“ A dir la verità ultimamente sto segnando poco (risata). Al di là degli scherzi la stagione è stata molto positiva, a livello personale e a livello di gruppo. Il mister ha una filosofia di gioco che definirei bilanciata. Lo scopo è di prendere subito in mano le redini del possesso palla non tralasciando però una difesa aggressiva. E’ un gioco che porta tutti noi a muoverci rapidamente occupando gli spazi. Per questo motivo spesso chi parte da dietro si trova davanti alla porta, e magari segna.”
Per te tra Allievi, TdR e Juniores sono cinque finali giocate in due anni, come si preparano certi appuntamenti?
“Con carattere e consapevolezza. L’errore in questi casi può essere quello di scendere in campo con la paura dell’avversario. Come detto sopra noi rispettiamo tutti ma sappiamo che non siamo arrivati a Montecatini per caso e vogliamo dimostrarlo a tutti.”
Chi è stato decisivo fino ad ora e chi potrà esserlo nelle Final Eight?
“Sembrerà una frase fatta ma l’elemento decisivo è stato il gruppo. Nell’urlo pregara, negli allenamenti, nelle trasferte, nei selfie c’è un unione incredibile e questa poi si trasmette in campo. A livello individuale credo che Aimen Rahali possa dire ancora qualcosa di importante. E’ in una forma strepitosa e gli auguro, soprattutto per noi, di continuare così anche durante le Finals."
Domani l’esordio (ore 15.00 contro il CLD Carmagnola) …
“Si, e sarà importante il sostegno della gente. Sia di quelli che seguiranno la trasferta che di quelli da casa. Sapremo farci trovare pronti…”
Peppe Gallozzi
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