Simone Cherubini ci guida dentro il mondo Mantovani: "Gli unici nelle Marche col settore giovanile completo. Ed ora il Futsal Day!"
Mantovani C5 e Brecce Bianche, l’una dentro l’altra per dar vita a un sodalizio più grande, più strutturato, più ambizioso.
La novità della scorsa estate, almeno nel panorama del futsal anconetano è stata proprio questa.
Il risultato? Un settore giovanile completo, dai primi calci fino all’Under 21 e la prima squadra nel Girone B di serie C2.
Ed ora anche l’onore e l’onere di organizzare per le Marche, sabato 6 gennaio al Pala Massimo il Futsal Day (clicca qui per sapere tutto).
Ci illustra il tutto Simone Cherubini, ex Brecce Bianche, ora nel Direttivo della Mantovani.
Come è nato e come si è sviluppato il progetto per cui la Mantovani C5 ha inglobato il Brecce Bianche C5?
“Nasce dalla voglia della Mantovani di continuare il suo percorso di crescita e dalla decisione delle Brecce Bianche, dopo dieci anni, di chiudere l’attività agonistica. Ci conoscevamo già da tempo e visti i buoni rapporti ed il bisogno comune è stato facile trovare il giusto legame. Così la dirigenza Mantovani sta portando avanti l’area del Settore Giovanile Scolastico e gli ex Brecce si stanno occupando della prima squadra, della Juniores e della new entry Under 21. Tutto quanto sotto la supervisione di un direttivo composto da membri delle due società.”
La novità sta nella costruzione di una squadra Juniores e dell’Under 21 regionale?
“La Juniores è il classico passaggio dei ragazzi facenti parte degli Allievi dell’anno passato mixati agli ex Brecce non passati di età, mentre la vera chicca è la nascita dell’Under 21 squadra, ma soprattutto categoria mai esistita nelle Marche. Tutto questo è stato possibile grazie alla sapiente regia del delegato regionale Capretti, persona esperta ed intelligente che ha portato in via Schiavoni una ventata di aria fresca. Al momento le società che partecipano sono dieci, ma l’auspicio è che il prossimo anno si uniscano a noi altre realtà per aumentare l’interesse.”
Ovviamente il movimento giovanile ha come ultimo scopo quello di diventare serbatoio per la prima squadra che in questa stagione milita in C2 ?
“Il sogno a lunga scadenza è quello di avere una prima squadra completamente formata da ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile, sapendo che la strada da percorrere sarà dura e molto lunga, ma sono sicuro che alla fine il tempo ci darà ragione. Per quanto riguarda la stagione in corso stiamo un po’ soffrendo, ma lo avevamo messo in conto. Siamo stati ripescati ad una settimana dall'inizio del campionato e ciò ci ha provocato qualche problemino, ma non ci siamo abbattuti, anche perché la strada è ancora lunga.”
Il fiore all’occhiello della Mantovani è il grande impegno nell’allestire un settore giovanile completo?
“Sicuramente l’impegno è grande come la passione che ho trovato in chi vive la Mantovani sette giorni su sette. Ho travato gente seria che in pochi anni dalla sua rinascita ha allestito una società che ad oggi annovera oltre 140 tesserati e più di 20 tra tecnici formati Figc e aiuto tecnici e che nella stagione 2017/18, ha avuto ai nastri di partenza tutte le categorie dai primi calci fino ad arrivare alla prima squadra, forse l’unica realtà nella regione Marche, se non sbaglio. Senza dimenticare la ciliegina sulla torta l’invito della Federazione l’estate scorsa a Coverciano con i pulcini per due giorni di puro divertimento. Ed ora questa fantastica ciliegina del Futsal Day.”
Quali altri progetti per il futuro? Il calcio a 5 femminile?
“In ordine di tempo il consolidamento societario e il mantenimento della categoria e poi, perché no, il futsal femminile. Non nascondo che in estate ci abbiamo anche provato, diciamo che abbiamo sondato il terreno, ma i tempi erano troppo brevi e le nostre conoscenze nel settore erano poche però sicuramente ci riproveremo muovendoci questa volta con un po’ di anticipo”.
Qualcos’altro da aggiungere?
“Vorrei ringraziare Futsal Marche per lo spazio dedicatoci e soprattutto la Mantovani e tutte le persone che lavorano dietro le quinte per avermi fatto sentire subito uno della grande famiglia. Un saluto a tutti i lettori e ai malati di futsal come me”.
Ufficio Stampa Mantovani
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