La voce dell'imbattibile Atletic Cagli attraverso le parole della sua anima Cristian Azalea. "Che emozione unica salire in C! Un sogno realizzato."
Quando più di quattro anni fa chi scrive si è avvicinato per la prima volta al fantastico mondo del futsal, una delle prime persone che ha cominciato fin da subito ad apprezzare e a stimare è stato Cristian Azalea, grande protagonista del calcio a 5 della nostra provincia, anima e cuore dell'Atletic Cagli, fresco vincitore del campionato di serie D girone A. Proprio pensando al trionfo cagliese e alla nostra amicizia, non potevo non intervistare super Aza per raccogliere, quasi a caldo, le sue impressioni su questa fantastica stagione.
Ciao Aza e benvenuto su Futsalmarche con la speranza che tu ti sia ripreso dai festeggiamenti che sappiamo essere stati lunghi e particolarmente impegnativi! “Ciao amico mio, mi fa un grande piacere che tu mi abbia scelto per raccontare questa straordinaria esperienza. Riguardo i festeggiamenti, a breve uscirà sulla nostra pagina facebook i video che il nostro cameraman ha girato durante tutta la serata… cose mai viste… (ride, nd).”
Allora partiamo subito dall'inizio o meglio dalla fine. Sabato 21 aprile 2012 ore 16.15 circa, palestra comunale di Via Bramante a Cagli, l'arbitro ha appena fischiato la fine dell'incontro Atletic Cagli – Peglio e… “Un brivido pazzesco, non riuscivo a realizzare, poi col passare dei secondi ci siamo resi conto di aver raggiunto un traguardo che sognavamo da parecchio tempo e sulle note di “We are the Champions” è cominciata la festa!”
I numeri parlano chiaro. Al momento 22 risultati utili consecutivi con un ruolino casalingo che parla di 11 vittorie su 11 incontri disputati tra le mura amiche, miglior difesa e miglior attacco del campionato. Ti aspettavi una performance del genere o pensavi che sarebbe stato tutto più difficile? “Abbiamo fatto un campionato eccezionale; ringrazio tutti i ragazzi (mister, giocatori, dirigenti, presidente) per questa grande cavalcata. Tuttavia i numeri non devono lasciare pensare ad una passeggiata, perche in ogni campo abbiamo dovuto lottare fino all’ultimo secondo con tutta la nostra grinta per portare a casa il risultato per cui un grande merito va anche a tutti i nostri avversari…”
Nei commenti della scorsa estate eravate di certo indicati come i favoriti del campionato, anche se qualcuno ha avuto da ridire per il fatto che la tua società abbia fatto pressioni in Federazione per essere inserita nel girone A che, sulla carta, sembrava presentare minori insidie rispetto al B, e quindi avere vita più facile. Cosa rispondi a queste persone? “Come tu ben sai visto che sei in questo mondo da diverso tempo, vincere un campionato è difficilissimo in tutte le categorie dalla serie A alla serie D, a discapito del girone di appartenenza; le motivazioni della nostra scelta andavano al di là della competitività delle squadre e, comunque, penso ci siano delle squadre molto forti ed alcune più deboli in tutti e due i gironi… e poi vuoi mettere giocare i derby con Piobbico, Urbania, Sant'Angelo? Fantastici! Chi ancora tira fuori questo discorso (e noi lo conosciamo bene) prova una forte invidia nei nostri confronti, ma forse un giorno il campionato lo vincerà anche lui…”
Cosa mi dici di questo campionato? Certo, come abbiamo detto eravate i super favoriti per la vittoria finale ma, quando avete concretamente realizzato di poter conquistare quel traguardo che lo scorso anno vi era sfuggito per un pelo? “Il campionato è stato apertissimo per tutto il girone di andata, il crocevia per noi è stata (e ti sembrerà strano) l'ultima di andata contro il Colbordolo (ultima in classifica). Una partita sulla carta molto agevole, anche perche giocavamo in casa, ma non fu così: il match prese una brutta piega, e a pochi minuti dalla fine stavamo perdendo 3 a 2. Poi Giommi con una doppietta riportò le cose a posto; una partita così un anno fa l'avremmo sicuramente persa, invece in quell’occasione abbiamo capito che eravamo veramente ma veramente tosti.”
Quanto è stato importante poter contare sull'appoggio di un giocatore dell'estro e dell'esperienza di Giacomo Giommi? “Giommi e un grande campione, come detto sopra; dal niente può farti la giocata che cambia l'esito della partita ma, la cosa più importante è che con Gago c'è sempre qualcosa da imparare, sia in partita che in allenamento. Ha fatto crescere tantissimo tutti noi a livello di gioco e a livello di testa. Siamo stati fortunati ad aver avuto la possibilità di giocare con un campione come lui!”
E degli altri cosa mi dici? Quali sono le squadre che ti hanno impressionato maggiormente nel corso della stagione? “Sicuramente il Barco Urbania, una squadra molto preparata atleticamente che mette una grande intensità per tutti i 60 minuti pressando sempre a tutto campo; poi il Piobbico che quest'anno sta giocando veramente bene grazie anche al nuovo allenatore Venturini e infine l'Acqualagna che al suo primo anno di vita ha dato filo da torcere a tutte le squadre togliendosi anche qualche soddisfazione.”
Parlando di giocatori ? C’è qualcuno che ti ha colpito particolarmente e che vedresti bene in una categoria superiore? “Meliffi dell’Urbania è veramente bravissimo e sta trascinando il Barco a suon di gol, Belpassi del Piobbico non è più una scoperta (se in giornata decide le partite da solo); poi mi sono piaciuti molto anche Andrea Rossi del Peglio (molto bravo tecnicamente) e Gianluca Battistelli del Gallo Five (chi gioca a calcio a 5 lo conosce molto bene).”
Bene siamo quasi alla fine e quindi mi sembra giusto chiederti se vuoi dedicare a qualcuno in particolare questa vittoria o se hai dei ringraziamenti da fare… “La dedico a tutte le persone (Escursionista compreso) che in questi 5 anni di serie D ho avuto il piacere di conoscere in tutti i campi della provincia e con cui ho stretto tante amicizie che mi porterò dietro per tanto tempo.”
Perfetto, ora abbiamo veramente terminato e se non hai nient'altro da aggiungere, non mi resta che ringraziarti per il tempo che hai dedicato al tuo amico Escursionista, oltre a (ri)fare a te e ai tuoi compagni i miei più sinceri complimenti e di tutta la redazione per questa grande vittoria. “Un sentito ringraziamento da parte di tutto l'Atletic Cagli c5 alla redazione di Futsalmarche per tutto quello che riuscite a fare per questo favoloso sport. Siete mitici tutti! Ci vediamo in serie C!”
L'Escursionista Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Commenti (12)
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Salvatore Giorgi lancia il suo Futsal Portos: "Potevamo vincere la C1, ma siamo quarti in B e con 5 colpi di mercato sogno la Coppa Italia."
Intervista a una persona indaffaratissima. Il soggetto in questione è Salvatore Giorgi, factotum del Futsal Portos, serie B, girone B. Premessa. Questa lunga, lunghissima chiacchierata verrà stoppata per ben tre volte. Vi spiego. Martedì 13 dicembre, Santa Lucia, ore 18:33. Lo chiamo, non risponde. Dopo cinque minuti mi richiama, rispondo. Iniziamo a parlare (davanti a me due fogli colmi di informazioni su di lui, sulla società e sulle varie squadre inviatemi gentilmente dal signor Stilnovista). Non so' da dove cominciare. Partiamo dalla serie B.
Come va questa serie B? Ho visto che siete un po' altalenanti nei risultati. “Diciamo di si. Nel girone di ritorno speriamo in un filetto di vittorie.”
C'è qualcuno che temi? “Non temiamo nessuno; alcune sconfitte l'abbiamo subìte perché troppo sfrontati e in alcuni incontri ne abbiamo pagato lo scotto. La prima di campionato contro il Vicenza (persa in casa per 1-4, ora prima in classifica, ndr) l'abbiamo persa perché ci mancavano sette giocatori, il Vicenza non ci ha stracciato; con Jesolo, invece (perso fuori casa per 4-3, ora seconda in classifica, ndr) abbiamo sbagliato un tiro libero che avrebbe potuto farci vincere.”
Come mai dalla C2 siete passati direttamente alla serie B? La C1: non sarebbe stato più bello vincerla sul campo? “Volevamo fare la C1, ma c'è capitata l'occasione di sostituire il Miracolo Piceno e abbiamo accettato. Mi sono armato di coraggio e ho fatto questo balzo dalla serie regionale a quella nazionale. Era un mercoledì della scorsa estate, a cena, erano le 21:30; in cinque minuti, io, mia moglie, Roberto Brecciarol, Paolo Capriotti e qualche dirigente abbiamo deciso di fare questo passo.” Prima di chiamarti ho letto l'intervista che Damiano ha fatto a tua moglie lo scorso marzo; è ancora lei la presidentessa? “Si, è ancora lei. Siamo una bella famiglia e amiamo le stesse cose. Le decisioni le prendiamo spesso a tavolino e risolviamo sempre tutto insieme.”
Tu che ruolo avresti? “Puoi scrivere che sono presidente onorario, amministratore, ma anche porta casacche, tifoso...”
Ce la fai a fare tutto? “Faccio anche altri cinque, sei lavori tra centro sportivo, pasticceria, bar... più ho una famiglia con due figli; esco alle 7 della mattina e non so mai a che ora tornerò.” Come nasce questa passione? “Nasco come giocatore scarso. Nel 1996 ho iniziato a fare i tornei estivi con un gruppo di amici, l'anno dopo partecipammo a un torneo del Csi...”
Fa per iniziare a raccontare come è nato tutto, quando cade la linea (la sua batteria è scarica). Provo a chiamarlo, cellulare staccato. Riprovo. Il cellulare squilla, ma nessuno risponde. Sono già le 19. Tra poco ho gli allenamenti. Ritento. Nulla. Alle 18:50 mi richiama “ Ho cambiato batteria e nel frattempo ho risposto a cinque chiamate”. Dove eravamo rimasti? Ah si, dai tuoi esordi. “Una sera ci siamo ritrovati in quattro in pizzeria e da lì è nato l'SS Port Cafè. Era il 2004.” Meglio giocare o essere dall'altra parte della barricata? “Meglio giocare, meno pensieri.”
Ma fai tutto da solo? “No, ho un valido collaboratore, nonché sponsor, nonché allenatore dell' under 21 Ivan Corradetti.”
Mi dicono che tu sei convinto che un ragazzo che gioca di 'professione', oltre che giocare debba essere coinvolto nello staff tecnico. È giusto? “Si; diciamo che è un modo per abbattere i costi. Da buon imprenditore devo fare di necessità virtù.”
Da buon imprenditore e ds ti sei anche scatenato sul mercato; punti alla serie A? “Guardo al futuro. Ho già fatto cinque acquisti; tra questi un ottimo '94, Stefano Traini, ormai ex portiere della juniores dell'Ascoli Futsal che qui giocherà nell' under 21.”
Visti i tanti acquisti presumo siate messi bene economicamente; cosa ne pensi invece del recente fallimento dell' Ascoli Futsal? “L'Ascoli Futsal è stata, lo scorso anno, una parentesi della mia vita. Mi auguravo un finale diverso.”
Stavamo parlando dell'Ascoli Futsal; come sono ora i suoi rapporti con i Bellini e Trasatti? “Stavo con Bellini dieci minuti fa. Rispetto tutti, finché loro rispettano me.”
Tu punti molto sui brasiliani, perché? “E' gente seria, corretta, dei veri professionisti. Non dicono cavolate, non ti fregano.”
Ma proprio il troppo professionismo è stata la causa di tanti fallimenti societari, non credi? “Sono i presidenti che mandano in malora le squadre prendendo mercenari e non mandando via chi non rispetta più certe regole.”
Come ti ho già detto, per prepararmi a quest'intervista ho letto quella fatta a tua moglie: imminente sarebbe stato la sfida contro il Ripatransone. Ti posso dire che sotto quell'intervista, nel giro di tre giorni sono stati scritti ben 130 commenti? Che è successo? E' venuta fuori un'immagine di un ex Caffé Portos un po' antisportivo. “Noi applaudiamo sempre, sia in casa nostra che fuori, siamo corretti con tutti. Non abbiamo mai fatto risse. Quando perdo non me la prendo con gli altri, ma con me stesso.”
Interpreto questa frase come “Che ci posso fare se siamo i più forti”? E, chissà perché, mi salta in mente il Buldog Lucrezia.Lo sai che mentre mi raccontavi mi è venuto in mente il Buldog Lucrezia? “Sono stati fortunati, perché se ci fossimo stati noi quest'anno in C1 l'avremmo vinte tutte. Noi siamo i più forti, non c'è storia e l'abbiamo dimostrato lo scorso anno; se metti poi che siamo quarti in serie B...”
ore 19:16. Altra attesa di chiamata. E due. Parliamo della Coppa Italia. “Non siamo ancora sicuri della qualificazione per colpa dello scivolone con il Pordenone (11°giornata, 4-5 in casa, ndr).”
Ora occupate il quarto posto, ultimo utile per approdare ai triangolari di Coppa e sabato incontrerete, in casa, il Mediterranea Monfalcone, ultima in classifica e ultimo ostacolo da superare. “Sarà la partita più difficile; le squadre sottovalutate fanno fare prestazioni opache, però sono fiducioso.”
Capitolo under 21. “Vogliamo vincere campionato e Coppa Italia... ; aspetta un attimo, fammi rispondere a questo.”
Ore 19:20. E tre. Un minuto ed è di nuovo da me.
“Dicevo che l'under 21 è una bella squadra, con tutti ragazzi del '91; lavoriamo bene e se non riusciamo quest'anno a raggiungere gli obiettivi ci riproveremo il prossimo.” So che avete un vasto settore giovanile: i piccoli amici (i Tigrotti), i giovanissimi, gli allievi, la juniores e, appunto l'under 21. “La juniores è un bel gruppo e la stiamo tirando su bene; gli allievi sono lo zoccolo forte e sono il futuro del Caffé Portos e lo vedrete tra qualche anno. Dudù, l'allenatore, sta facendo da tre anni un buon lavoro, la squadra sta crescendo.”
Capitolo femminile. Siete reduci da una vittoria per 1-8 a Cuccurano contro il Flaminia Fano nel primo derby marchigiano nella storia della serie A. “Li abbiamo asfaltati poi abbiamo fatto la retromarcia (ride, ndr). Dopo aver segnato il due, tre a zero sono andati in confusione.” Quanti siete in tutto? “Tra squadre e entourage siamo centocinquanta. E vorrei dire che maschi e femmine camminano l'uno accanto all'altra; le cose fatte bene faranno raccogliere i frutti nel tempo.”
Vuoi ringraziare qualcuno per quelli che piano piano state raccogliendo? “Si: Corradetti Ivan, Paolo Tamburrini, Paolo Capriotti, Roberto Brecciarolla, Maurinho, gli allenatori dei settori giovanili e tutti coloro che stanno nell'anonimato, ma lavorano sodo e tanto.”
Lo sai che quelli del sito ti hanno soprannominato Alì Babà? “Sapevo che in giro mi chiamavano Moratti, perché faccio sempre grandi squadroni.”
Ma Moratti all'inizio mica vinceva. “Infatti; ero come lui, compravo talenti a destra e a manca, ma non vincevo mai. Ultimamente, però, un po' come è successo all'Inter qualche anno fa, il trend è cambiato. Comunque chiedi perché mi chiamano Alì Babà e fammi sapere. E vienici a trovare.”
Lady Futsal Alice Mazzarini Lettera aperta di Ivano Perosino. "Caro Trasformista, che tristezza..."
Diamo spazio alla lettera che il presidente del Porto San Giorgio ha inviato al nostro principale redattore, il Trasformista. Uno sfogo amaro derivato dalla sorpresa nell’apprendere l’improvviso cambio di data del recupero Grande Toro-Corinaldo, valevole per il recupero della 20° giornata di C1, inizialmente predisposto per martedì 15 febbraio. Alle parole del numero uno del sodalizio sangiorgese segue la risposta del nostro opinionista.
“Caro Trasformista, vorrei rubare qualche angolo del tuo spazio per condividere con tutti gli appassionati del calcio a 5 che ti seguono con regolarità e passione il profondo scoramento che deriva dall'aver appreso dell'inopitato rinvio della gara di cartello - come direbbero i giornalisti d'altri tempi - tra Grande Toro e Corinaldo, rinvio di non so più di quale giornata per consentire alla società fermana di disputare la fase nazionale di Coppa Italia. Affinché potesse preparare al meglio quella gara fu consentito al Grande Toro di non giocare il venerdì in campionato, mentre noi - nel frattempo - ci "sparavamo" belli belli due partite in 72 ore. Il genio del calendario, fuori dalla lampada. Precedentemente il Grande Toro si preoccupava di rinviare - d'accordo con l'altra società - anche la gara con il Morrovalle, da tempo posizionata in calendario il 23 febbraio. Il delegato regionale, Giorgio Moretti, al quale mi sono rivolto per avere delucidazioni afferma di non conoscere i motivi di quest'ultimo rinvio. Bene. Ieri il gotha del calcio e del calcio a 5 regionale - sembra a seguito di una segnalazione del Corinaldo - decideva di posticipare ulteriormente la gara di stasera con la motivazione di non poter invertire l'ordine originario delle due gare rinviate. Complimenti per la tempestività. Colgo l'occasione per salutare con grande affetto Bruno Sassaroli. Un errore così macroscopico spero non sia a lui attribuibile. Stamane ho avuto anche l'opportunità di scambiare delle impressioni con il Presidente Cellini il quale - con il consueto garbo - si è scusato personalmente per l'accaduto. Mi domando se avesse avuto il coraggio di annullare - con la stessa modalità - un incontro, ad esempio, tra Ancona e Fermana. Ho colto l'occasione per comunicargli anche la mia decisione di non far parte della Consulta Regionale delle Marche, incarico che è stato formalizzato e già comunicatomi qualche settimana addietro. C'è bisogno di ben altro e non sarà certamente mio compito indicare gli indirizzi. Saluto con simpatia Paolo Testella: che stia tranquillo, stasera non dovrà giocare. Vorrà dire che anziché recarmi a Fermo a vedere la gara "fantasma" mi siederò davanti al televisore per guardare il match di Champions League tra Milan e Tottenham. Beato chi potrà essere a San Siro (ogni riferimento a tesserati di squadre impegnate in C1 non è puramente casuale). Un abbraccio a tutti.” Ivano Perosino Presidente (ancora per poco tempo) del F.C. Porto San Giorgio
“Caro Presidente, ho letto con attenzione la lettera che mi hai inviato, rivolta a tutti gli appassionati di calcio a 5. Non mi stupisco più di nulla, ormai. In passato questa penna era la prima a rimarcare le manchevolezze del nostro apparato federale. Ora non mi resta che farlo sporadicamente dagli incipit degli editoriali (quando si riesce a scriverli) e per assoluta mancanza di tempo (tenere viva una redazione come la nostra è dispendiosissimo) si è messa in naftalina una rubrica (Trasformers) che appunto doveva focalizzare tutte le incongruenze di questo sistema. Ebbene in tempi recenti siamo anche stati tacciati di eccessiva puntigliosità per aver rimarcato quanto tu ora osservi. In breve ti riporto, spesso sovrapponendomi al tuo intervento, quanto a mio avviso intacca la regolarità della disputa dei campionati: - spostamenti di partite a data da destinarsi che cambiamo la consecutio temporum del torneo; - un giudice sportivo che si riunisce solo per esigenze calcistiche e non secondo i tempi del calcio a 5, lasciando alla casualità il destino degli squalificati; - un calendario pazzo ed eccessivamente compresso che porta necessariamente alla disputa di gare outdoor notturne, in realtà vietate ad inizio stagione; - allenatori e tesserati che spesso svolgono un doppio (in alcuni casi addirittura triplo) ruolo all’interno di società diverse e lo fanno alla luce del sole senza che nessuno dica nulla; - mancanza di allenatori patentati in club disputanti campionati che ne richiedono altresì la presenza; - presenza di impianti sportivi non omologati oppure con omologazione risalente all’età della pietra su cui è concessa la disputa delle gare; - stesura di meccanismi promozione e retrocessione solo a stagione iniziata; - tardiva comunicazione delle formule finali inerenti ai campionati giovanili (quest’anno siamo ancora in attesa). E ci sarà pure altro ancora che la nemica fretta ora ci ostruisce… Qualcosa invero si è migliorato, a forza di stuzzicare. Sono drasticamente spariti i ritardi nelle refertazione (bravi gli arbitri e chi li dirige) e si è pensionato il famigerato calendario ciclico (per fortuna). Ma è troppo poco. La colpa principale è di un Comitato Regionale che se frega bellamente del fratellastro minore (salvo applaudirne i numeri al momento opportuno) e che lascia che chi si occupi direttamente di questo sport in costante crescita operi in clamoroso sottonumero e pure in modo approssimativo. Certo è che i comportamenti della federazione marchigiana sono emulati (anzi altrove è addirittura peggio) in tutta la penisola, dove si fa eco ad una volontà romana che ritiene il futsal solamente una piccola costola del dio pallonaro. Ma francamente ora interessa poco. Or bene, per concludere, va detto che molte colpe le hanno pure le società. Scarsamente presenti nelle riunioni federali, disinteressate al momento di votare chi li dovrà dirigere, spesso e volentieri pure mal informate e superficiali, ma sempre polemiche quando viene toccato il proprio diretto tornaconto. L’invito quindi, caro Presidente, è di non abbandonare questa fantastica disciplina e aiutare a costruire insieme un sistema migliore che ne garantisca e sorvegli la regolare disputa. Nel rispetto di tutte le componenti e delle leggi universali dello sport.
Con affetto, Il Trasformista Matteo Magnarelli: "Calcio a 5 Extra Time, quarta edizione. Si riparte!"
Ci siamo anzi… ci risiamo! Ciao Matteo, dopo tanta attesa finalmente si riparte. Che cosa ci farai vedere di bello anche quest’anno?
Fin qui, tutto come l’anno scorso. Ma ci risulta che ci saranno anche delle gustose novità...
Oltre un’ora da leccarsi i baffi, ci sembra di capire. Delle marchigiane che incontri ci farai vedere questa sera?
E la “Diretta Studio” del giovedì quando partirà? Non vediamo l’ora di mandarti qualche sms..
Anche il sito è rinnovato, vero?
Matteo, un grosso in bocca al lupo per questa quarta edizione. Prima di salutarci però, che ne dici di ricapitolare gli appuntamenti? “Allora... da stasera tutti i martedì dalle 22.45 alle 23.55 “LE PARTITE IN TV”, in onda su E’Tv Marche e in contemporanea al canale 891 di Sky (E’Tv sat), ma anche in diretta streaming su calcioa5extratime.it. Sugli stessi canali dal 13 Gennaio invece, tutti i giovedì alle 22.00 andrà in onda “DIRETTA STUDIO”, il salotto del calcio a 5 che accoglierà numerosi ospiti e nuovi rubriche. Una di queste sarà realizzata in collaborazione proprio con FutsalMarche. Possiamo dirlo?”. Sì, ma non anticipiamo nulla. In bocca al lupo Matteo. Come dici sempre tu: ci vediamo in Tv!
Il TrAsFoRmIsTa Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Mister Kristian Giordani sul Cerreto per la prima volta in C2: "Noi, vincitori del girone C da favoriti, ma con grande merito e da dominatori."
20 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta. Un rullo compressore. E venerdì questa formazione con una netta affermazione per 9-1 contro l’Ediartis Cingulum ha potuto festeggiare una storica promozione in serie C2. Speriamo si sia ripreso dall’ebbrezza dei festeggiamenti ma soprattutto dai numerosi brindisi effettuati. Ecco a voi Kristian Giordani, mister del Cerreto Calcio, trionfatore del girone C di serie C.
Salve mister! Finalmente questo agognato trionfo nel campionato di serie D! “Puoi ben dirlo! Un gioia immensa averlo fatto con questo gruppo soprattutto dopo l’esperienza dello scorso campionato dove siamo arrivati terzi dietro Real Chiaravalle e Giovane Aurora, ma alla fine del primo tempo dell’ultima giornata di campionato eravamo noi in testa alla classifica. Lo scorso anno abbiamo fatto 19 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte e siamo arrivati addirittura terzi. Quest’anno invece siamo riusciti ad aggiudicarsi il campionato quando mancano ancora tre partite da disputare. Insomma con un buon margine di anticipo! Senza dimenticare che negli scontri diretti non abbiamo mai perso contro le due avversarie salite di categoria; quindi abbiamo perso i punti con le squadre di seconda fascia, questo a dimostrazione di quanto sia stato difficile il girone dello scorso anno!”
Passiamo a parlare di questa magnifica cavalcata. Avete rispettato i favori del pronostico! “Si, ad inizio anno eravamo la principale candidata a salire di categoria. Posso assicurare che non è facile rispettare i favori del pronostico. Devi dimostrare in ogni partita di essere nettamente superiore del tuo avversario perché comunque ci tenevamo a vincere con merito e non con occasioni fortunate.”
Qual è stato il momento in cui ti sei detto questo è l’anno buono? “Guarda non vorrei sembrare presuntuoso però di partita in partita abbiamo acquisito la consapevolezza di vincere questo campionato. Pensa che dopo ogni pareggio o dopo la sconfitta sul campo dell’Urbanitas Apiro nello spogliatoio si respirava un’aria ovviamente affranta per la sconfitta. Però eravamo consapevoli della nostra forza, sicuri che dalla partita seguente sarebbe ripresa la nostra rincorsa al titolo. Ho pensato ormai abbiamo vinto dopo la vittoria in trasferta sul Nebbiano. Avevamo ben quattro match ball, due in casa. Abbiamo chiuso i conti già nello scorso fine settimana con la netta vittoria sull’Ediartis Cingulum.” L’avversario più temibile? “Non abbiamo avuto un vero e proprio contendente. Abbiamo preso il largo in maniera prepotente ed al di sotto di noi non c’è stato un avversario che ha saputo starci dietro ma, come potete notare, una lotta feroce per le posizioni utili a partecipare ai play off. Comunque nel girone C ci sono buone squadre come la Junior Matelica, dove giocano parecchi miei ex giocatori e certamente farò il tifo per un loro successo negli spareggi di fine stagione. Poi sta facendo bene l’Urbanitas Apiro, una formazione giovane al suo primo anno di vita che ha l’età dalla sua parte. Senza dimenticare il Nebbiano, un ottimo gruppo guidato da un allenatore tosto. La delusione della stagione è stata sicuramente l’Avenale. Pensavo potessero fare molto meglio.”
È il tuo primo campionato vinto? “A calcio da giocatore ne ho vinti 2. A calcio a 5 sono al primo trionfo. E posso dire che me lo sono, anzi ce lo siamo meritato. Dopo la delusione dello scorso anno il mio gruppo è stato meraviglioso a serrare le fila e ripartire con la voglia di vincere. In sette anni di calcio a 5 sono andato vicinissimo al titolo per tre volte. Con la Virtus Matelica la sconfitta più cocente, dopo aver concluso il campionato secondi in classifica abbiamo vinto i play off del girone, abbiamo vinto il gironcino da tre e ci siamo dovuti arrendere all’attuale BFTM Numana Cameranese, allora militante in serie D. Abbiamo perso 4-2 ma al termine della prima frazione di gioco eravamo in vantaggio per due reti a zero. Un altro colpo si sfortuna si è verificato quando allenavo la Nuova Lif. Avevamo una squadra attrezzata per vincere. Poi a pochi giorni dal termine delle richieste di iscrizione ai campionati è saltata la serie C dell’Ostrense ed è ripartita con l’ossatura di quella compagine in serie D. Siamo arrivati secondi in classifica dietro una formazione decisamente forte. Però se non c’erano loro quel campionato lo portavo a casa… Come vedi mi sembrava giunta l’ ora di riscuotere!”
Vi appoggiate alla squadra di calcio? “Esatto. Loro fanno la seconda categoria di calcio e ci permettono di partecipare al campionato. Contribuiscono a pagare l’iscrizione al campionato. E di questi tempi non è poco. A noi resta il compito di trovare gli sponsor per pagarci i campi, le maglie, i palloni. Questo è il compito del DS…”
Qualcuno di voi prende rimborsi spese? “No, assolutamente. Di questi tempi è difficile reperire i soldi per fare il campionato, figurati per pagare chi gioca.”
Passiamo alla prossima domanda. “Mi permetti una cosa?”
Certamente… “Volevo esprimere la mia profonda delusione per come vengono spesi i soldi nello sport da queste parti. Ci sono tante squadre in Promozione/Promozione con una spesa equivalente (spesso anche superiore) a tantissime squadre partecipanti ai campionati nazionali di calcio a 5. Eppure sono convinto che se questi finanziatori venissero a vedere qualche partita di livello di questo sport, si appassionerebbero anche loro. E magari perché no, si potrebbe sognare di vedere un campionato nazionale da queste parti. Non si arrabbino i sostenitori delle squadre di calcio della zona, ma tra una promozione di calcio ed una serie A di calcio a 5 lo spettacolo è decisamente diverso!”
Ce l’avete l’idea di creare un settore giovanile, magari prendendo giovani dal calcio? “Sarebbe un bel progetto, anzi tengo a complimentarmi con chi si impegna per portarne avanti uno. Però sarebbe impegnativo gestirlo e credo avremmo la difficoltà di reperire i ragazzi. Non sono convinto che ci siano tanti ragazzi disposti ad abbandonare il calcio per giocare a calcio a 5 dalle nostre parti. Però se ci dovessero essere altri casi come Luca Diletti, giocatore del Gagliole autore di ben 41 reti quest’anno in C2, che si dovessero presentare da noi al campo di allenamento con la voglia di imparare a giocare a questo sport (Luca lo abbiamo preso con noi a 16 anni quando ero alla Virtus Matelica) ben vengano!”
Torniamo a celebrare la vittoria del campionato. Presentaci i tuoi campioni. “Speriamo di non scordarci di nessuno! Comincio citando Daniele Pataracchia, che mi ha lasciato in eredità questa squadra, a cui va un doveroso ringraziamento. Appena mi è stato proposto l’incarico non ho impiegato molto tempo ad accettare! In porta Fausto Balducci, giocatore di esperienza che avevo già allenato alla Nuova Lif, al quale due anni fa chiesi se aveva voglia di vincere un campionato di serie D a Cerreto ed accettò. Il secondo portiere è Daniele Sampaolo, un giovane con grosse potenzialità. Poi partiamo dal capitano, il bomber Gianluca Gulinelli, uno dei fondatori di questa squadra. Un cecchino infallibile. Il vice capitano è Fabio Centocanti, un vero e proprio metronomo. Poi Alessio Biondi, professione fromboliere, in realtà laterale. Arriviamo a Mirko Francucci, la vera anima della squadra, strappato al calcio locale dopo una corte serrata e se avesse deciso di giocare a calcio a 5 già diversi anni fa avrebbe potuto togliersi molte soddisfazioni in questo sport. Teo Innocenzi, tutto genio e sregolatezza. Hai presente Balotelli? La mia croce e delizia.
Come non citare Federico Orpello, autore di molti gol in questi due anni, alcuni fondamentali. Marco Zio Tozzi, un difensore baluardo (qualcuno dovrà pur difendere), Roberto Pellegrini, ambidestro ed eccletico, Jonathan Rossi a Cerreto fin dal primo anno, anche se ultimamente si era un po’ perso tra bomboniere e preparativi per le imminenti nozze. Mirko Coacci, mancino proveniente dall’Apiro, quindi vincitore di due campionati consecutivi! Matteo Albini, l’esperienza, acquisto fondamentale visto che gode di enorme rispetto da parte di tutto lo spogliatoio. Edoardo Pataracchia, rientrato quest’anno da un lungo infortunio, il terzo portiere Paolo Padalino, Michael Casagrande, che poi ci ha abbandonato e gli ultimi arrivi dalla squadra di calcio Samuele Vito e Xheleshi Ermal. Non avrò mica dimenticato qualcuno?”
Mister, ora però bisogna attrezzare la squadra per non sfigurare nel campionato di C2. “Vero. Però non abbiamo nessuna intenzione di stravolgere questa rosa. Se abbiamo la possibilità di inserire ragazzi di categoria ben vengano. Considera però il discorso fatto prima. Ovvero se dovessimo trovare dei ragazzi di categoria verrebbero da noi senza alcuna pretesa economica. Altrimenti vado avanti con quelli a disposizione. La squadra è al suo primo campionato regionale e chi sta qui si è meritato sul campo di parteciparvi.”
Come la vedi questa nuova sfida? “Difficile. Soprattutto dal punto di vista mentale. Da quando li alleno in due stagioni abbiamo subito solo 3 sconfitte. Chissà come reagiranno quando magari faremo 3 di sconfitte consecutive. Quando si vince è sempre tutto più facile…”
Conosci il girone B di serie C2, il vostro probabilissimo nuovo torneo? “Abbastanza. Ovviamente ci sono squadre della zona di cui conosciamo quasi tutti i giocatori. Ci attendono i derby con le fabrianesi, Gagliole, ed altre compagini che conosco di meno, ma comunque bisognerà attendere l’esito dei vari play off e play out. a proposito, forza Nuova Lif!”
Un particolare da ricordare in questa stagione? “Guarda ti posso dire i momenti seguenti alla rete del 6-1 nella sfida con cui ci siamo aggiudicati matematicamente il campionato. Io ero in piedi ad urlare nel chiedere una perfetta fase difensiva. Dalla panchina mi sono sentito dire di calmarmi che eravamo avanti di cinque. Ecco questa è la sintesi della mia squadra. Una squadra cosciente di essere nettamente superiore alle avversarie. Una squadra sicura di vincere il campionato. E questo è anche il mio terrore. Ovvero nella prossima stagione non potremo contare più su certe certezze. Però una cosa è certa, daremo il massimo!”
Siamo ai saluti finali, anzi mai in questa occasione è meglio dire alle dediche! “La dedica è sicuramente per tutta la squadra, la vittoria è per noi (proprio come il nostro grido pre-partita,appunto “Per noi!”) e per i nostri tifosi che ci hanno omaggiato di una bellissima coreografia venerdì scorso. Poi come non citare chiamiamolo il Ds Fabio Coacci e Cinzia Lazzari, la nostra dirigente accompagnatrice. A loro va un grande abbraccio.”
Abbiamo concluso… "Permettimi un’ultima cosa. Volevo complimentarmi con tutti voi di Futsalmarche, da te che mi intervisti, al Regista, a chi sta dietro a questa meravigliosa macchina che permettere a tutti noi di seguire al meglio il calcio a 5. Se un giorno nella nostra regione il calcio a 5 prenderà una dimensione migliore di quella attuale, la gran parte dei meriti ce li avete voi!”
Francesco Fabretti Il Ciclista Mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Facebook Ciclista Futsalmarche Fabio Carletti, professore universitario:"Ringrazio i ragazzi per quanto stanno dando. Questo Cus è migliore dello scorso anno."
Quando gli telefono, mister Fabio Carletti ha la solita voce squillante e chiara. Il mister, sempre disponibile, forse, si aspetta il solito scambio di battute sulla giornata appena conclusa, sulla vittoria di Pordenone e sul quarto posto in classifica. Ma non è tutto qui. Questa volta gli chiedo molto di più.
Fra il Veneto, il Friuli ed il Trentino, il girone B di serie B, campionato in cui milita il suo Cus Ancona, non parla più principalmente marchigiano. Nonostante questo, in casa cussina ci si tolgono ancora grandi soddisfazioni, fronteggiando con orgoglio il difficile momento economico e la grande concorrenza sportiva. Gli esami, insomma, non finiscono mai, ma gli universitari hanno la scorza dura e non la smettono di studiare. In attesa di una laurea.
Ciao Fabio. Ben trovato. "Ciao, grazie." A Pordenone vittoria di platino. Ora siete quarti da soli. "Sì, la squadra, come contro il Camerano, è stata molto attenta in fase difensiva. Abbiamo concesso poco e nelle poche palle concesse il nostro portiere ha fatto un buon lavoro. Considerando che nelle ultime partite siamo stati in emergenza, sono altri tre punti importanti prima di una gara che considero difficilissima." Futsal Urbino al Pala Cus? "Sì, loro sono una squadra che considero molto forte e che occupa una posizione strana di classifica. Mi auguro che non si sblocchino proprio contro di noi."
Il Cus Ancona di quest'anno dà una sensazione di solidità che lo scorso anno sembrava venire a mancare in alcuni momenti importanti. E' così? "Mah, guarda, l'anno scorso alla fine del girone d'andata eravamo quarti, ma secondo me più per demerito delle altre squadre che per nostri particolari meriti. Quest'anno, pur chiudendo l'andata con due punti in più, siamo arrivati quinti, ma siamo cresciuti sicuramente sotto tanti aspetti. Il nuovo portiere è un valore aggiunto ed i ragazzi, anche nelle difficoltà, stanno mantenendo il giusto atteggiamento. Direi che la soddisfazione più grande sia proprio questa. Tra difficoltà enormi e in un campionato sensibilmente più duro, stiamo migliorando quanto fatto lo scorso anno." La qualificazione ai triangolari di coppa era forse un obiettivo alla vostra portata. E' stata una delusione per voi? "Il triangolare di Coppa è bello, ma ancor più bello sarebbe arrivare alle finali. Sinceramente per arrivare tra le prime otto però c'è bisogno di una rosa un po' più lunga della nostra e se domani avessimo dovuto affrontare la Reggiana ci saremmo solamente complicati la vita. Diciamo che per noi non è stata una grande delusione sia perchè questo ci consente di concentrarci meglio sul campionato e sia perchè le squadre del girone a tre che avremmo incontrato sono molto attrezzate ed arrivare alle final eight avrebbe richiesto grandi sforzi che non possiamo permetterci."
A questo proposito, domani inizierà il cammino del Futsal Portos (clicca qui per saperne di più). Credi che i giallo neri abbiano delle possibilità di arrivare fra le magnifiche otto che si giocheranno la Coppa Italia? "Guarda, Portos è un'ottima squadra che vive di alti e bassi, ma ha ottimi giocatori. Tutto dipenderà dalla partita di domani. Secondo me, se riusciranno a non perdere a Reggio Emilia, avranno buonissime possibilità." Torniamo sul campionato. Zanè, Jesolo e New Team. Tre squadre inarrivabili? "Zanè secondo me è davvero inarrivabile, ha una squadra che farebbe benissimo nella categoria superiore. Per quanto riguarda lo Jesolo bisogna fare i complimenti alla società e all'allenatore perchè è la squadra che secondo me mette di più in campo il lavoro settimanale e la tranquillità di non avere pressioni. Gorizia invece mi ha un po' deluso perchè tra assenze e brutte partite non sta esprimendo il gioco che tutti si aspettavano. Anche contro di noi hanno vinto, aiutati da giocatori di livello assoluto, ma poteva finire diversamente." Per due posti play off siete in tre, con Bubi Merano e Came Dosson alla finestra. Cosa ne pensi? "Noi a questo punto non guardiamo più chi c'è davanti o chi c'è dietro, ma controlleremo alla fine quanti punti avremo ottenuto. Secondo me il Dosson farà più punti di quelli fatti nel girone d'andata ed il Merano è comunque un'ottima formazione che in casa difficilmente perde punti. Direi che possono tranquillamente lottare per il quinto posto." Immagina di avere la sfera di cristallo. Escludendo Futsal Portos e Cus Ancona, le altre marchigiane di B sono in piena lotta salvezza. Quali rischiano e quali vedi salve a fine stagione? "Premetto che mi auguro che tutte possano salvarsi, ma chi rischia è davvero difficile da dire. Il Porto San Giorgio è in una situazione strana, è quinta in classifica ma ha poco margine sui play out. Mi auguro possano salvarsi e anche arrivare ai play off. Sarebbe un risultato straordinario. Nel nostro girone la situazione è diversa. Diciamo che io tifo per le marchigiane tutte le volteche non giocano contro di noi però, guardando la situazione, almeno una delle marchigiane farà certamente i play out, ammesso che le ultime tre rimangano dove sono. Chi rischia davvero non te lo so dire. Quella messa peggio in classifica è l'Urbino, lo Jesi avrà il vantaggio del campo di casa, mentre Camerano ha una rosa un po' corta. Veramente complicato dirti cosa succederà." In un campionato geograficamente enorme come questo girone B capita di incontrare scuole di pensiero differenti. Se ce n'è una, quale formazione ti ha sorpreso di più? "L'allenatore del Vicenza sta facendo bene, ma ha una squadra in cui l'unica vera difficoltà è tenere uniti tanti bravi giocatori ed in questo momento sta meritando quest'onere. Come ti ho già detto, a mio modo di vedere, bisogna fare i complimenti all'allenatore dello Jesolo perchè è la squadra che gioca meglio di tutte." Siamo in dirittura d'arrivo. Prima di salutarci facciamo un po' di Fanta Futsal. "Ok, vai." Hai a disposizione crediti illimitati: compra il quintetto imbattibile del girone B. "Anche se avessi i crediti illimitati, come dici tu, io mi tengo a prescindere i miei ragazzi che stanno dimostrando, anche in momenti difficili, grande professionalità e attaccamento alla maglia. Ci tengo che tu scriva questo. Li ringrazio davvero tanto per quello che stanno dando." Mi sembra giusto, lo scriverò senz'altro, ma almeno divertiamoci. Dammi un semplice quintetto ideale escludendo i componenti della Carletti's band. "Ok, dai. In porta dico Chemin del Futsal Portos. Davanti Leite del Vicenza, poi Correa dello Jesolo e Santana del Vicenza. Dietro dico Halimi della New Team."
Una squadra da niente, perfetto mister. Ti ringrazio. Vuoi aggiungere qualcosa? "No, voglio solo ringraziare Futsalmarche per il lavoro che fa. Ormai siete diventati un punto di riferimento indispensabile. Grazie!!"
Grazie a te. Alla prossima. "Ciao a tutti."
Stilnovista Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Bravi indica la via: "Helvia Recina, per salvarti, resta concentrata e compatta"La serie C1, ritrovata, e i 'suoi' ragazzi della juniores e degli allievi sempre più numerosi e parte integrante del progetto dell'Helvia Recina Recanati. Insieme al gradito ospite natalizio andiamo perciò a scoprire il velo su una delle più vecchie realtà del calcio a 5 Marche, e nel farlo, ci affidiamo all'uomo che più di tutti incarna l'anima del sodalizio recanatese. Il presidente Graziano Bravi. Ciao Graziano e ben trovato. "Il campionato di C1 è anche quest’anno molto competitivo, ma a differenza di quanto visto nelle scorse stagioni si dimostra aperto a molte più sorprese, sia per quanto riguarda la vittoria finale che nella lotta per la permanenza nella categoria. Insomma campionato più equilibrato e quindi più interessante. La zona rossa dei play out è molto, troppo, vicina. La lotta sarà davvero aspra anche nel girone di ritorno. Quali sono le trappole da evitare? "E’ vero, anche quest’anno dovremo soffrire per meritarci questa categoria. Ma ormai ci siamo abituati..e ricordate l’Helvia Recina non muore mai! Agli inizi di dicembre avete cambiato la guida tecnica affidandovi a Daniele Spaccia, trainer d'esperienza seppur abbastanza giovane, congedando mister Bislani. Da cosa è nata la vostra decisione? "La decisione per la nostra società, e per me in particolare, è stata molto sofferta perché Alessandro è un amico, una persona estremamente corretta, educata e rispettosa degli altri, competente e grande appassionato di calcio a cinque. Parliamo anche un po' del settore giovanile. I vostri Allievi e la vostra Juniores stanno disputando buoni campionati ed i loro risultati sono semplicemente la punta di un iceberg. Sotto cosa - e chi - c'è? "C’ è sicuramente un grosso impegno da parte del gruppo dirigente; su tutti il grande lavoro svolto da Sergio Calcabrini e Paolo Marinelli. "L’attività deve essere innanzitutto orientata al rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari: per il settore giovanile questi sono i nostri punti fermi. Il raggiungimento dei risultati sportivi non deve assolutamente scalzare queste priorità." Il sorteggio di Coppa Marche Juniores vi vedrà affrontare la favoritissima Audax Sant'Angelo 1970. Parere? "Avremmo preferito incontrare la favorita in finale ma siamo gia contenti di essere fra le prime quattro a giocarci un bel trofeo. La squadra ha la potenzialità per vincere soprattutto in singole partite come quelle del quadrangolare finale." Torniamo per concludere alla C1. Quali squadre hai visto meglio da avversario e chi pensi sia favorito per la promozione? "Il Porto San Giorgio ed il Fermo Grande Toro mi sono sembrate le squadre migliori ma ancora una volta la differenza verrà dalla continuità dei risultati legati ad una capacità di mantenere una elevata concentrazione in tutte le gare e, a mio parere, in quest’ultimo aspetto il Porto San Giorgio ha dimostrato di essere superiore." Grazie Presidente ed un augurio di “buon anno” da FutsalMarche.it. Ciao! "Ciao a tutti e buon 2011!!"
StilnovistaDamiano Vallucci Nicsas: "Ottobre boom per Futsalmarche, anche se... Eccovi pure una clamorosa superbomba!"
Con Nicola Sassaroli, meglio conosciuto da tutto il calcio a 5 marchigiano come Nicsas, facciamo il punto sul primo mese completo di vita di Futsalmarche.it, non disdegnando di proporre qualche anticipazione, ovviamente pure di mercato.
Ciao Nicola, ben trovato. “Ben trovato anche a te, sempre al lavoro pure nel festivi…”
Parliamo di questo ottobre, primo mese intero di vita di Futsalmarche.it. “Un ottobre eccezionale. Abbiamo fatto il pieno: quasi 70.000 contatti mensili, con una media giornaliera che è di poco superiore al picco record del vecchio sito. Sbalorditivo. Direi quindi che per ora è stata una scommessa vinta, anzi stravinta. Anche se…”
Anche se, finisci la frase… “Sai che non ho peli sulla lingua. In estate in molti, tra addetti ai lavori e semplici lettori, mi e ci avevano promesso un contributo economico, più o meno grande, per sostenerci nel nostro investimento e invogliarci così a continuare nella nostra opera. Sono rimasto molto deluso nel constatare che erano promesse da marinaio…”
Quindi? “Mi viene da sorridere quando qualche lettore si lamenta del ritardo di pubblicazione di una rubrica o di un tabellino mal formulato. Chi se ne occupa, lo fa assolutamente gratuitamente, sottraendo tempo al lavoro e alla famiglia e talvolta utilizzando risorse che gravano direttamente sulle proprie tasche. La nostra redazione, facendo miracoli, fornisce un servizio unico in Italia a livello di calcio a 5: quello di dare commenti, tabellini e marcatori dalla B alla juniores, passando dalla serie D. Senza contare che la Federazione non formula nemmeno le classifiche e non raccoglie indirizzi ed orari di gioco in modo centralizzato”.
Come si svilupperà Futsalmarche.it da qui a breve? “Intanto denoto con piacere che ci siamo aperti anche ad un’altra regione, l’Umbria, e che siamo riusciti a trovare un opinionista per ogni campionato. Nelle prossime due settimane offriremo i marcatori di quei gironi della D ancora non attivi e faremo scattare le rubriche ancora in naftalina. Da qui a Natale invece completeremo le home page riservate ai club, con foto e statistiche di squadre e giocatori. Naturalmente sarà fondamentale la ricettività delle società stesse, senza la quale, con i nostri mezzi limitati, non potremo fare niente. Inoltre stiamo preparando delle succulente sorprese per l’anno nuovo.”
Non possiamo non porti qualche domanda in chiave di mercato. Che succederà a dicembre? “Sarà un mercato caldissimo. Qualche società potrebbe saltare, ci sono diversi top player che potrebbero cambiare casacca e c’è un allenatore di serie A1 già pronto a salire su una panchina del nostro girone C di serie B. Ma non farmi dire di più, se no mi brucio le prime puntate delle bombe invernali che scatteranno dal 20 novembre.”
Non puoi non lasciarci senza nemmeno una superbomba… “E va bene. Ma tenetevi forte, però. L’Imperatore Cesar Augusto Tavoloni, ex comandante supremo delle truppe rossiniane condotte sino alla A2, starebbe per prendere in settimana un volo dal Brasile per atterrare ancora una volta nelle Marche. La sua nuova tappa sarebbe la C1 dove finirebbe per sconvolgere il massimo campionato regionale. Dove andrà? Quante ne volete sapere…”
Il TrAsFoRmIsTa Coach Danilo Orsini è sopra una Stella:"Un gruppo che farà bene anche in C2. Ho sempre avuto grande fiducia in questi ragazzi."
Numeri. Incontriamo oggi colui che su questi ha costruito le sue fortune. Andando a scorgere i dieci gironi della serie D nostrana, nessuno può vantare di averne di migliori: 25 gare giocate, 22 vinte, 2 nulle e una sola debacle. 174 reti fatte (media di 7 a partita!), 46 subite (1,84), con una risultante di 132 in differenza reti. Vi presentiamo oggi, il trainer del CSI Stella, Danilo Orsini, fresco vincitore del girone L di serie D.
Buonasera Danilo. “Buonasera.”
Allora, come ci eravamo promessi, è giunto il momento di realizzare quest’intervista. “Si, finalmente ora puoi farmela. Quando c’incontrammo l’altra volta, il traguardo era troppo lontano e, lo sai, c’è una componente scaramantica in tutti noi.”
Davo un’occhiata ai numeri che avete messo in campo in questa stagione. Un ruolino di marcia impressionante. Quali frutti avete raccolto? “Beh, direi che in primis, la forza e lo spessore della mia rosa sono stati determinanti. Ho avuto la fortuna di disporre di giocatori che possono definirsi un lusso per questa categoria. Pensa che lo scorso anno, i vari Michetti, Fatone, Bartolini e Castelli, hanno disputato la finale play off di serie c1. Senza dimenticare che anche coloro che erano già a Stella, costituivano una rosa già competitiva per la categoria.”
Già, Stella. Che ambiente hai trovato? Società, tifosi, infrastrutture. “Ho trovato una società appassionata, in grado di mettere in campo grandi risorse per centrare l’obbiettivo prefissato. Persone competenti e serie. Dal Presidente, fino al direttore sportivo (il compagno di mille battaglie Di Girolamo, con cui mister Orsini ha militato ai tempi della serie B col Miracolo, ndr), per finire col magazziniere. Persone squisite con cui, già in settimana, ci metteremo a tavolino per programmare la prossima stagione. Per quanto riguarda i tifosi, faccio un ringraziamento a coloro che ci hanno seguito. A dire il vero, il numero è stato spesso esiguo, ma la speranza è che i buoni risultati della squadra, inducano la gente del paese ad appassionarsi al futsal. Le infrastrutture costituiscono forse l’unica nota dolente della mia esperienza monsampolese. La palestra dove giochiamo infatti, pur essendo confortevole, ha delle dimensioni ridotte che penalizzano non poco il nostro gioco. Giocare lo scontro diretto e decisivo in trasferta a Monte Prandone, ha forse costituito un vantaggio per noi.”
Parlavi di programmi societari. Quali quelli per la prossima stagione. “Come ti ho detto, la situazione è in via di definizione e ne sapremo di più in settimana. Con la rosa attuale, visto anche che siamo una neo promossa, dico che punteremo ad una salvezza tranquilla, ma non ti nascondo che la voglia di puntare in alto c’è. E la possibilità pure. Con un paio di rinforzi di qualità, ambire a qualche risultato prestigioso non sarebbe impossibile.” Parli di play off? “Si. Sono convinto delle potenzialità di questo gruppo.”
Scusami. Ci è giunta in questi giorni l’indiscrezione secondo cui, stareste tentando di allestire una formazione giovanile. Puoi confermare? Ti anticipo che l’argomento mi è molto caro, in quanto ritengo la promozione del calcio a 5 giovanile, fondamentale per la crescita del movimento, specie in un momento di grave recessione. Quali sono le difficoltà maggiori nel tentare di impostare un lavoro in tal senso? La ricerca di tecnici, giocatori e ancora strutture, non dev’essere agevole. “Io so poco di questa cosa in quanto se ne stanno occupando i nostri dirigenti e l’eventuale allenatore, Alfredo Macellari. In ogni caso credo che la difficoltà maggiore nel nostro caso sia quella del reperire i giovani ragazzi da fa ravvicinare a questo sport. Di solito chi comincia a giocare a calcio a cinque lo fa perchè non trova spazio nel calcio ad undici e non mi sembra che con questo presupposto si possa poi allestire un settore all’altezza della situazione. Siamo ancora una costola del calcio maggiore. L’idea della società è comunque più che giusta e spero che pescando nel nostro bacino, ancora poco sfruttato si riesca a trovare un buon numero di giocatori per sfruttare la carenza di squadre giovanili nel nostro sport.”
Tornando alla stagione che sta per concludersi, ti propongo un veloce botta e risposta. Del punto forte della tua squadra mi hai già parlato. Quale il punto debole. Il momento in cui hai temuto di non vincere e il momento in cui hai avuto la netta sensazione che ce l’avreste fatta. “Devo essere sincero, giusto? Ritengo che il punto debole della mia squadra, l’aspetto su cui lavoreremo per migliorare, sia la caduta d’attenzione durante certe partite. Si tratta di un aspetto che può compromettere e penalizzare fortemente il risultato sportivo e in tutta franchezza, credo che li, dovremo migliorare. Ti dico poi, che in realtà non c’è mai stato un momento in cui ho creduto di non vincere, nemmeno dopo la sconfitta casalinga contro il Futsal Prandone. Ho sempre avuto grandissimo rispetto per i miei avversari, ma la fiducia nei miei ragazzi, mi ha portato a vivere questa lunga cavalcata, con grande serenità. Serenità che è diventata quasi consapevolezza - e rispondo alla tua ultima domanda - quando abbiamo vinto le quattro partite antecedenti lo scontro diretto. Come ti dicevo, temo i cali di tensione e la vittoria di queste quattro partite ha fugato le perplessità che avevo.”
Prendo spunto: hai detto che lavorerete sulla concentrazione. Tutti confermati quindi? “Si. Avevamo un accordo biennale e sarà rispettato.”
Ok. Abbiamo passato in rassegna il campionato. L’Orsini giocatore, ha militato in tante categorie calcistiche (la famiglia Orsini è un’icona del calcio dilettantistico con la squadra dei F.lli Orsini che quest’anno ha festeggiato al Del Duca il quarantennale) per poi cedere alla corte spietata del calcio a 5. Miracolo Piceno, Acli Ascoli, Real Monturano e CSI Stella, con l’unico denominatore comune dei numerosi successi. Parlaci dell’Orsini allenatore. Quali le soddisfazioni, quali i tuoi pregi e difetti. “Questa è una domanda difficile. Infatti, ho qualche difficoltà a vedermi come allenatore. Mi sento ancora molto legato al ruolo del giocatore. Non saprei dirti quali sono i miei pregi e quali i miei difetti (nel frattempo sul grande schermo, passano le immagini del pari di Sanchez del Barcellona e Danilo, profetico e simpatizzante del Real, afferma senza scomporsi: “non ti preoccupare…un paio di minuti e il Real torna in vantaggio., ndr). L’esperienza che ho vissuto quest’anno, mi ha fatto apprezzare però alcuni dei piaceri che solo questo ruolo sa regalare. Non ti nascondo che c’è grande soddisfazione quando un movimento provato in allenamento, viene riproposto con successo anche in partita.”
Come hai vissuto l’assenza per squalifica nella gara disputata a Monte Prandone. “Benchè io sia un sanguigno, non ho sofferto più di tanto a stare in tribuna. Avevamo preparato la partita nei minimi dettagli e anche se fossi stato in panca, le mie direttive si sarebbero limitate all’essenziale.”
A proposito di Futsal Prandone, credi che i ragazzi di Caimmi, abbiano le potenzialità per intraprendere un cammino importante nella post season? “Non solo rispondo di sì, ma ti dico che ne ho la certezza. È una squadra che ho avuto modo di apprezzare in un panorama generalmente deludente. Concentrati e determinati, possono far male a chiunque, come hanno dimostrato anche contro di noi.”
Un’ultima domanda. Ti chiediamo di segnalarci un nome tra i tuoi e uno fra i giocatori delle restanti squadre per eleggere i migliori del girone. “Uno solo tra i miei? Seppure la nostra può ritenersi la vittoria del gruppo, per costanza, presenza e, non ultimo, per il numero dei gol, tra i miei direi Michetti, uno che da del tu al pallone e pensa molto in fretta. Tra gli altri, voglio segnalarti il portiere dell’Offida, D’Angelo credo si chiami, stilisticamente molto ben impostato, dotato di grande reattività e dal carisma non comune, grazie al quale comanda egregiamente la fase difensiva.”
È tutto. Siamo giunti ai saluti. Da parte nostra ti ringraziamo e ti auguriamo un grande in bocca al lupo. “Grazie a voi e complimenti per il lavoro che svolgete e spero continuerete a svolgere per promuovere il nostro sport.”
Sudista Futsalmarche Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Il presidente del Porto San Giorgio Daniele Urbani:"Giochiamo senza pressioni, siamo diversi. Dilettanti? Dalla C1 in giù ok, ma qui.."
Al culmine della settimana più calda del nostro futsal, tra scandali, minacce di denuncie, parole al vetriolo e squadre che chiudono i battenti o rinunciano ai propri sogni di gloria, sembra esserci un'isola felice a due passi dal mare. Un posto in cui, con gli affanni del nostro sciagurato tempo, si va avanti senza dare accenni di resa e, anzi, incantando dal punto di vista sportivo. Stiamo parlando del Porto San Giorgio Fc del presidente Daniele Urbani. Cuore di drago e muso sempre lungo, all'apparenza. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la piccola favola di una squadra che due anni fa iniziava un campionato di C2 ed oggi invece sfiora (se dovesse essere confermato il momento di difficoltà dell'Azzurra Paganese) i play off di serie B. Il tutto senza rinunciare a qualche divagazione.
Benvenuto Daniele. Come stai? "Benissimo, grazie. Finchè andiamo avanti così va tutto bene."
Ho appena chiuso la pagina con la classifica di serie B girone D. Non siete su di giri, gasati a mille? "Sì, direi di sì, però non dobbiamo dimenticare qual'è l'obiettivo principale. Questo è molto importante."
Il campionato che state affrontando vi vede per la prima volta nella vostra storia uscire dai confini regionali. Com'è stato l'impatto? "L'impatto è stato più che piacevole, perchè fa notare le differenze fra il calcio a cinque regionale e quello nazionale. Ti spiego: per quanto un campionato regionale possa essere emozionante e giocato ai vertici, le emozioni di una competizione nazionale è diversa ed imparagonabile. Nonostante molte paure e timori inziali, i problemi sono e sono stati affrontati mano a mano che si presentano e presentavano. E' il nostro modo di vedere le cose."
Questa non potevo risparmiartela. Ci sono state polemiche sulla realizzazione dei gironi di serie B dello scorso agosto e qualche mugugno per il trattamento riservato al Porto San Giorgio. Puoi chiarire la posizione della società? "Non capisco perchè qualche mugugno. Siamo stati favoriti dal punto di vista sportivo con un girone più semplice o dal punto di vista economico con trasferte meno lunghe? In tutti e due i casi, il Porto San Giorgio, a differenza delle altre squadre marchigiane, non farà nemmeno una partita vicino a casa. La nostra trasferta più vicina è stata lontana cento chilometri e andremo a giocare a Salerno (Sporting Sala Consilina, ndr) a seicento chilometri dalla nostra sede."
Qualcuno ha ipotizzato che aveste chiesto voi di essere inseriti al sud. "E' chiaro, all'inizio si prospettava addirittura una divisione in due parti del gruppo delle marchigiane e così abbiamo fatto la nostra richiesta di poter giocare nel girone più a sud. Poi se questo abbia influenzato qualcuno al momento di compilare i gironi non lo sappiamo, ma per nostra stessa ammissione la richiesta è stata fatta, in comune accordo col mister Marco Capretti, ritenendo il girone del sud più valido agonisticamente, ma meno competitivo per quanto riguarda l'aspetto tecnico. Se avessimo dovuto partecipare al girone nord lo avremmo fatto senza nessun tipo di problema."
Ed invece vi siete spinti verso sud e sabato avete portato via tre punti da Giovinazzo. Che partita è stata? Racconta. "La partita è stata bellissima e vincerla ci ha dato un'emozione indescrivibile, come dicevo prima. Mettici una cornice di pubblico straordinaria e il gol di Achille (Angelini, ndr) a ventisei secondi dalla fine...(pensa, ndr) Davvero, non so descrivere l'emozione." Emozioni che solo il sud sa regalare. "Sì, chi lo sa? Di certo il pubblico è stato correttissimo seppure nel finale fosse imbufalito contro gli arbitri (è arrivata la multa di 500 euro al Giovinazzo proprio mercoledì, ndr)."
Potevate anche soggiornare in Puglia tutta la settimana ed attendere la gara col Manfredonia. Guardando la classifica, con una vittoria sareste in piena zona play off. Qual'è il tuo pensiero di prim'acchitto? "Penso che con una vittoria la salvezza sarebbe ancora più vicina. Sinceramente non guardo molto ai play off. Ad inizio stagione ho detto ai ragazzi di cercare di salvarci il prima possibile e poi scendere in campo per divertirci, senza pressioni." Vedendovi giocare non ho mai notato una pressione particolare. "In effetti di pressioni a Porto San Giorgio non ce ne sono di particolari, per questo ci sentiamo un po' diversi, ed il nostro modo di intendere lo sport ne è la prova. Ci piace, e molto, vincere ma mai scavalcando una serie di valori e punti fermi che ci contraddistinguono."
A detta del vostro mister, Marco Capretti, nella gara di sabato sarete rimaneggiati. Giocherete lo stesso per vincere? "Chiaro. Abbiamo parecchi giocatori acciaccati che in questo momento, come ha detto il mister sul pezzo di B, stanno dando più di quello che possono. Mancheranno anche Gabaldi e Fusco, infortunato a Giovinazzo, perciò saremo in grande emergenza. Bisognerà dare ancora di più."
Mancherà Gabaldi. Motivi? "Diciamo che stiamo aspettando che torni..."
Nel frattempo opererete in qualche modo nel mercato dicembrino? "Per quanto riguarda il mercato, intervenendo, dovremmo andare ad alterare equilibri abbastanza precari. La squadra sta andando meglio delle aspettative per cui intervenire sarà difficile, ma non impossibile. Quello che vorremmo è che chiunque arrivasse capisse e condividesse la mentalità della società. Sicuramente non faremo un mercato che aumenti il tasso tecnico della squadra a tutti i costi, ma punteremo su giocatori che abbiano voglia di sacrificarsi e lottare."
A proposito di questo, a quando l'inaugurazione delle formazioni giovanili? "E' dura parlare del settore giovanile, è da tanti anni che proviamo ad allestire qualcosa di serio. Intanto ringraziamo l'Audax Montecosaro per la mano che ci ha dato quest'anno, a creare la nostra prima formazione. Per fare un ulteriore passo poi servirebbe gente che abbia voglia di costruire qualcosa insieme a noi. Cerchiamo dirigenti, persone che vogliano fare, piuttosto che giocatori. L'obiettivo sarebbe creare una realtà sportiva nella città di Porto San Giorgio, che da questo punto di vista mi sembra carente, e valorizzare la categoria che facciamo per creare un circuito giovanile. A questo proposito sono molto felice di vedere che qualcuno sta inziando a seguirci nelle partite in casa."
Prima di congedarti vorrei stimolare una tua riflessione sulle note vicende del piano superiore (A2/A) e sul nostro mondo dilettantistico sempre più denso di fatti e persone eticamente difficili da collocare. "Fino a quando si fa un campionato regionale sono d'accordo sul fatto che resti uno sport dilettantistico. Quando si parla di serie B, sinceramente, non saprei bene come collocare la dimensione di alcune società, ma dalla serie A2 in su non ha più senso parlare di dilettantismo. In queste categorie, lo stiamo scoprendo ora, non ci si può più permettere passi più lunghi della gamba o passaggi a vuoto. A mio parere c'è bisogno di una svolta verso il professionismo, a costo di avere molte meno squadre. Quelle che ci saranno però avranno motivo di esistere e fare sport. Ti faccio un esempio: guarda il campionato di A2 girone A ora: se fosse stato un campionato professionistico, con le sue regole, questa situazione sarebbe stata scongiurata a monte."
Parole sante. (La telefonata va avanti per qualche minuto ed il presidente ci parla di tanti episodi curiosi. Non rinunciamo a fare un'ultima domanda.) Ma com'è possibile, Daniele, che nel territorio fermano tante squadre negli ultimi anni abbiano dovuto fare passi indietro e ridimensionarsi. Non ti sembra una strana concentrazione, una moda tipica di queste zone? "Credo che molto abbia influito il momento economico italiano, è innegabile, ma allo stesso modo sono dell'idea che il lavoro ben strutturato e ben fatto, nel rispetto di tutti coloro che circondano una società, alla fine paghi sempre. Una società può essere in difficoltà, ma se è ben vista ed ha mantenuto un buon comportamento negli anni, ne viene sempre fuori."
Cosa diresti ad un giovane dirigente alle prime armi. "Direi di riflettere su questo: la società che dirigiamo è un patrimonio sportivo che ci appartiene. Sacrificare energie preziose della propria società per un bene personale equivale a fare del male a se stessi. Valorizzarsi e radicarsi nel territorio guadagnandosi la fiducia altrui è invece qualcosa che porta a molte più soddisfazioni."
Con questa massima direi di salutarci. Si sta facendo tardi. Un grosso in bocca al lupo per domani. "Crepi il lupo e grazie. Ci vediamo al PalaSavelli. Un saluto a tutti."
Stilnovista Damiano Vallucci |
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- Sergio Massi: "Rinuncio al ruolo di ds solo per mancanza di tempo. Il Cus Ancona è più unito che mai! E l'unione con il Tre Colli ci rafforzerà.."
- Leandro Mosca: "La salvezza era e resta il nostro obiettivo"
- L'ABC spiegato dal professor Stefano Pavoni:"Costo zero, tanta amicizia e voglia di vincere. Questo il segreto del nostro primato."
- Anderson Retechuki indica la via al suo Palextra:" Piedi a terra e consapevolezza. Il Forlì resta favorito"
- Gli Eagles, la nuova sfida di Roberto Luciani: "Dagli errori si impara sempre"
- Alessandro Cittadini e questa Virtus La Rocca che riesce solo a vincere: "Il nostro segreto è il gruppo, migliorato anno dopo anno."
- Simone Guerrieri, un orgoglio tutto ascolano:"Non era facile, ma alla fine abbiamo fatto il Miracolo. Il futuro? Chi lo sa, staremo a vedere.."
- Con Mr. Mannocchi in viaggio nella Ballmasters:"Vi spiego la nostra filosofia. Passione e rispetto dei valori per crescere giocatori veri."
- Pier Francesco Simoni, un saggio viaggiatore: "Vi dico tutto sulla Vire, sul girone M, sulla Serie D e sul calcio a 5 ascolano."
- Lettera aperta del presidente Brugnoletti (Orte): "Mi auguro che l'ultima giornata della serie B si svolga nel rispetto dell'etica sportiva."
- Chiacchierata con mister Paolo Caimmi:"Dopo un inizio stentato abbiamo trovato continuità. Chi vincerà il girone L? Siamo in 5/6."
- Il Forlì di coach Carobbi guarda avanti:"Ai play off i valori si azzerano, il Civitanova vincerà il campionato già domani."
- Matteo Tavoni: "La gente come noi del Candia non molla mai. La nuova regola sui play off in serie D? Decisamente irrispettosa."
- Parola del DS Pierbattista:"Obiettivo fare bella figura ma sogniamo una festa in stile Real.."
- Tullio Contigiani, vent'anni di Castrum Lauri: " A farsi un nome ci vuole tanto, a perderlo ci vuole poco"
- Capitan Picchi ci spiega le Virtus del suo Gualdo: "Organizzazione societaria e una squadra con tanti italiani"
- Stefano Bartolucci tra passato e presente: "Ponterio sotto le attese, ma ci riprenderemo. Ai giovani dico di non ripetere i miei errori..."
- In visita dal Dottor Lamedica:"I miei gol sono una sorpresa anche per me. Vorrei la serie A, ma prima i play off con il Cus"
- Il ricordo di mister Lorenzo Sedani e di tutta l'Acqualagna calcio a 5: "Ciao Gianluca, nostro grande ed unico capitano."
- Andrea Succi ci svela il futuro della Tre Colli:"Prima la salvezza, poi daremo vita ad un grande progetto"
- La storia sportiva di Giacomantonio: "Io Valerio, innamorato del futsal e dell'Estudiantes. Chi può vincere il girone D? L'Arcevia."
- Lettera aperta di Massimiliano Trozzi: "Perchè dico addio alla BFTM Numana Cameranese dopo 5 anni"
- Francesco Cittadini sulla sua Cattolica Castelfidardo tra passato, presente e futuro: "Lotteremo per la vittoria. Insieme ad altri due club."
- Nicolino Rocchi:"Col Civitanova ho trascorso un anno e mezzo speciale. E mercoledì il mio Real l'affronterà con serenità".
- La strana scelta di Nicolò Canonici: "Dalla C1 alla D, convinto del progetto Ponterio. Senza dimenticare di ringraziare l'Audax."
- Davide Bilò, un tuffo nel passato:"Il mio Civitanova la squadra più forte ma domani saranno costretti alla partita perfetta."
- Patron Fuselli promuove a pieni voti il suo Montelupone:"Abbiamo sudato parecchio per questa prima volta in C2."
- Una chiacchierata in compagnia di Luciano Nesta:"Il livello del girone mi sembra più alto rispetto al passato, ben venga il mercato dicembrino"
- Giovanni Ercoli, colonna del Campofilone:"Impossibile perdere con un tifo così. Il nostro segreto? Ineguagliabile spirito di gruppo."
- Giovanni Di Tommaso, un anno di Palextra:"Da capitano riesci a dare quel qualcosa in più"
- La verità del Brecce Bianche, le parole di patron Cherubini:"Assegnazione del titolo al Real ingiusta. Per noi resta comunque una stagione fantastica"
- Dario Vitale scalda i motori: "Occhio, il Miracolo Piceno non avrà nulla da perdere"
- Un piede fuori regione per incontrare la REALtà Ancaria di patron Curzi: "Migliorati di anno in anno, abbiamo costruito buon futsal e amicizie d'oro"
- Gabriele Pieralisi parte II:"Il Real è una squadra con tanta qualità"
- Emanuele Morettini (Avis Genga) al settimo cielo: "Dopo un'attesa lunga sei anni è arrivato tutto in un week end"
- Marco Melchionna ha le idee chiare:"Io solitamente non firmo per i pareggi"
- Massimo Facchini (Real San Costanzo) ci racconta il "Perfect" del suo Real : "Entusiasmo e tanta voglia di fare sono il nostro segreto"
- Andrea Michetti e la partenza Real:"Non poteva esserci miglior inizio.."
- Luca Speranza, capitano dell'Adverso: "Il nostro ritorno in C2 più che meritato. Chi vincerà i play off? Dico Magica."
- Tutti gli ex del mio Palextra:"Ci vogliamo rifare a partire da domani"
- Filippo Pieri a 360°. "il mio primo anno da allenatore, la serie D, il mio Atletic Cagli e questo insidioso girone A."
- Giacomo Giacchetti ne è (Monte) sicuro: "Siamo di certo la squadra più tecnica del girone ma non sono mancati sacrifici e fatica"
- Intervista tripla a tre portieri del girone fermano
- Luca Copparoni: "La vittoria in coppa cancella il marchio di eterna seconda. Ed ora il Real vuole il campionato."
- Matteo Martelli:"Vi racconto la storia della Pieve, dagli inizi al primato odierno. Chi vincerà alla fine? Cinque team in lizza."
- Paolo Sabbatini, si coccola la Giovane Aurora:"Il nostro primato? Credo sia meritato!"
- Mister Enzo Biagini svela l'Apiro:"Manca una vittoria, non siamo stati perfetti.."
- Ecco il Castelvecchio Monteporzio di mister Angeloni:"La società è molto ambiziosa e vorrebbe centrare la promozione"
- E' la Pamar di Giuseppe Beruschi:"Nessuno di noi si aspettava di trovarci da soli in vetta"
- Fabio Principi, cuore gialloblu:"La mia favorita? Dlf Dinamis!"
- Adelmo Marchi ed il Peglio C5 - Una realtà simile ad un sogno
- Ecco la verità sul CUS Macerata - Parola a Cristiano Delcuratolo