Patron Marco Lazzari sul suo Urbino alle Final Four under 19: “Un traguardo inaspettato ma meritato. Proveremo a giocarcela!”
Patron dell’Atl Urbino 1999, mecenate dello sport, la sua Under 19 si è qualificata alle Final Four per giocarsi lo scudetto e sarà domani in campo a Russi nella seconda semifinale contro l’Enotria Città di Catanzaro (clicca qui per il programma).
Prima squadra nel futsal del Montelfeltro a partecipare alla fase finale per un titolo nazionale e quindi grande motivo di orgoglio.
Una bella chiacchierata con Marco Lazzari, in esclusiva per Futsal Marche.
Un percorso che ha portato la formazione Under 19 fino alle Final Four. Ti saresti mai aspettato un simile traguardo?
“Un percorso programmato con gli allenatori, mirato non ad arrivare forse a questo punto però a fare bene a livello regionale. Un traguardo inaspettato, ma in parte molto meritato.”
Alla guida tecnica troviamo della giovanile e della prima squadra troviamo Matteo Micelli e Fabio Bartolucci. Cosa puoi dirmi su di loro?
“La guida tecnica è stata un po’ un azzardo, come tutta questa stagione, perché lavorando molto con i ragazzi io personalmente credo nei giovani allenatori e nella forza che possono trasmettere ai loro giocatori, quindi abbiamo fatto una scelta azzardata ma che ha premiato, sia per la prima squadra che per l’Under 19.
Abbiamo lanciato un nuovo modello di conduzione tecnica, con Fabio Bartolucci alla sua prima esperienza di allenatore in prima squadra e promuovendo il suo vice, Matteo Micelli, ad allenatore dell’Under 19, che ha fatto molto bene.
La cosa bella è che entrambi gli allenatori si sono sempre confrontati, hanno sempre condiviso Under 19 e prima squadra sempre in simbiosi. Quindi si parla la stessa lingua, la stessa filosofia. Forse è per quello che ci sono questi risultati.
Diciamo che il fare bene a livello regionale è stata la logica conseguenza, senza aver messo pressione ai tecnici. Si è dato solo pieno appoggio societario nel risolvere i problemi che si sono incontrati durante la stagione ma senza essere col fiato sul collo. L’obiettivo della prima squadra era la salvezza, ampiamente raggiunta a metà del girone di ritorno, dove ci siamo ritrovati in terza posizione.
Con l’Under 19 eravamo un po’ più esigenti. Ho chiesto quel salto di qualità che significava vincere il titolo regionale, quello era il primo obiettivo. Poi di vincere il triangolare, essere nella Final Four, è qualcosa di totalmente inaspettato. Abbiamo incontrato delle belle squadre a livello giovanile.”
Quali sono state le formazioni, secondo te, più attrezzate del campionato Under 19 regionale?
“Forse la formazione che mi ha stupito di più è quella dell’H.R. Futsal Recanati, forte, ben organizzata, che forse con un pizzico di fortuna in più poteva raggiungere qualche traguardo in più al posto nostro. Però come si dice la fortuna bisogna sempre andarsela a cercare, stavolta ha girato bene a noi.
In generale cosa pensi del settore giovanile del calcio a 5 marchigiano?
“Il calcio a 5 nelle Marche ha ripreso molto vigore e credo che gran parte del merito sia data alla FIGC ma soprattutto del suo consigliere, Marco Capretti, che ha sensibilizzato tantissimo questo sport, uno sport diverso che non è un surrogato del calcio come si pensava anni addietro. E lo dimostra il fatto che al corso per allenatori ci sono molti giovani, tra cui il nostro Fabio Bartolucci.
Sta prendendo forza, ed è per questo che a Urbino abbiamo voluto costruire qualcosa di serio e duraturo, credendo molto nel progetto. Se poi i vertici della Federazione sono i primi a crederci, la logica conseguenza è che l’Under 19 al Torneo delle Regioni si piazza seconda e Urbino, con il suo piccolo bacino, è riuscita a creare qualcosa di unico. Dobbiamo essere un il modello di esempio per tutta l’Italia e secondo me ci sono le persone adatte a farlo.
Aspettative per queste Final Four?
“Non saprei dire, già essere tra le 4 più forti d’Italia credo sia un qualcosa di unico per il movimento, per Urbino ancora di più. Immagina cosa può significare per i tecnici, per i giocatori, essere tra queste 4.
Cosa ci aspettiamo? E’ normale che arrivati lì tutti vorrebbero vincere, però già essere in questo quartetto è un onore ed un vanto, quindi quello che deciderà il campo sarà la nostra posizione. Se saremo primi saremo strafelici, secondi ci sarà un po’ il rammarico per aver perso l’occasione ma non possiamo farci. Ma siamo lì, siamo tra le 4 più importanti. A livello di futsal marchigiano sarà un onore.”
Il vostro prossimo avversario sarà l’Enotria Città di Catanzaro. Hai avuto modo di vedere una delle loro partite?
“Sinceramente non so cosa dire, perché siamo soliti con il mister non guardare troppo gli altri, ma creare un qualcosa per noi stessi, alimentando ancora di più quella convinzione che i nostri giocatori hanno, perché se si arriva a giocarsi una semifinale a livello nazionali non si è lì per caso. Perché c’è un processo di crescita continuo senza guardare gli avversari, ma soprattutto vengono premiati i nostri meriti, le nostre forze, il nostro gruppo e la bravura degli allenatori di saper gestire i momenti critici con estrema serenità e tranquillità.
Dall’altra parte il match sarà Futsal Lazio Academy vs Futsal Bagnolo. Un pronostico?
“Cosa dire... E’ un po’ come una scommessa credo. La Lazio Academy credo che sia una delle più forti, non saprei dare un pronostico. Sinceramente mi piacerebbe incontrare una delle due la domenica alle ore 15:00, quello è poco ma sicuro.”
Gli obiettivi futuri?
“I prossimi obiettivi sono quelli di intanto impegnarci a portare più in alto possibile la nostra società. In un secondo momento, finita questa grande fatica mentale, organizzativa, logistica, economica e tutto quello che ne consegue, ci siamo prefissati una settimana di riposo assoluto prima di riorganizzare tutta la squadra, ripartendo dalle certezze che ci hanno contraddistinto quest’anno.
Capire se c’è la volontà di tenere alcuni prestiti. Creare uno scuola calcio a 5, il mio sogno, qui a Urbino, partendo dai più piccolini via via integrando sempre più le basi del calcio a 5 nel calcio a 11. Un lavoro molto lungo e difficile. Però più le cose sono difficili più sono stimolato ad andare avanti e a fare bene.”
In bocca al lupo Marco e al tuo Urbino. Le Marche sono con voi!
Adelaide Lelli
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