Il bilancio del presidente del Real Lions Paolo Giampaoli, padrone di casa delle Finals 2015: "Cinque giornate bellissime, anche se..."
Futsal Marche Finals Cup. Si è chiuso dieci giorni fa il sipario sull'edizione firmata Real Lions Ancona.
Una festa, quella del futsal nostrano, che ha raggiunto apici e fatto vibrare.
Tanti i protagonisti, dentro e fuori il campo. Un unisono.
Armonia perfetta di uno sport sempre più vivo e amato.
Futsal Cobà (serie C maschile), Flaminia (serie C femminile), ASD Potenza Picena (serie D), ASKL (Juniores e Allievi), Civitanova (Allieve), PesaroFano (Giovanissimi), questi i vincitori dell'edizione 2014/15.
Palcoscenico un Palascherma sempre colmo e raggiante, fulcro del calcio a 5 marchigiano per ben cinque giorni.
Ma come è andata questa edizione?
Intervistiamo il presidente del Real Lions Ancona Paolo Giampaoli il giorno dopo la conclusione della grande rassegna di calcio a 5 marchigiano.
Domande e risposte sono a caldo, dopo belle (soprattutto belle) e spiacevoli (poche) situazioni vissute e condivise. Questo piccolo grande uomo, anche questa volta, con la sua proverbiale determinazione e l'amore per la disciplina è riuscito a organizzare una grande kermesse.
È lui il vero sovrano di Coppa.
Ti sei riposato?
“Sono ancora un po' stanco, ma più che altro è stato un discorso di tensione che tutte le cose filassero lisce. Lo sforzo maggiore lo avete fatto voi.”
Bè, ma tu eri l'organizzatore, il referente.
“L'unica nota stonata è accaduta durante la finale della serie D lunedì 5 gennaio. Il grave gesto che ha fatto il giocatore dell' Ostrense nel punto in cui eravamo noi (ovvero l'angolo della stampa, ndr) meriterebbe il Daspo come danno agli ultras, ossia non giocare più e non poter più andare a vedere alcun incontro, altro che squalifiche.
Occorre dare un segnale. Mi complimento, invece con i tifosi dell'Ostrense che avrebbero potuto fare qualsiasi cosa e invece hanno mantenuto la calma.”
Perché hai proposto la tua candidatura come società Real Lions?
“Le Finali di Coppa Marche sono sempre un evento importante e la nostra società aveva tutte le caratteristiche per dargli il benvenuto. In più Ancona è il capoluogo di regione, non vede perché no. Due anni fa, sempre al Palascherma, la organizzò la Federazione, quest'anno ci abbiamo pensato noi.”
Stavo leggendo qualche commento qua e là e mi sono imbattuta su uno in particolare; il commento sottolineava la mancanza di un dottore nell'impianto per tutta la durata delle Finals…
“Volevo rispondere, ma è meglio che la domanda me l'abbia fatta tu. A memoria neanche nelle scorse edizioni mi sembra fosse presente il presidio medico. Detto questo in tribuna erano presenti tre dottoresse: dovevano indossare la bandierina per far vedere che c'erano? Un ragazzo si è fatto male il primo giorno ed è intervenuta Giuliana (Brunetti, ndr) dottoressa della Rappresentativa.
Per quanto riguarda le ambulanze l'ingresso era dietro all’impianto e nessuno può vederlo quindi che ci fossero o meno nessuno poteva saperlo. Poi, permettimi, in tutti i campionati dove troviamo ambulanza e medico?
Tranne nel nazionale, da nessuna parte ne ho mai vista una e cosa dovremmo fare, non giocare più? Il defibrillatore c'era e vorrei sapere quante società ne sono in possesso. Comunque c'è sempre qualcuno che ha da ridire qualcosa. Lasciamolo fare.”
Bilancio finale? C'è qualcosa secondo te da rivedere, migliorare?
“Noi come Real Lions abbiamo dato solo la disponibilità logistica, la Federazione e l'AIA hanno pensato a tutto il resto.”
Lo so, ma avrai visto pensato “io avrei fatto diversamente...”
“Avrei organizzato una Final Four femminile, non a otto. Non avrei messo in palio la promozione diretta in C2 onde evitare episodi che poi si sono verificati. Avrei messo un giudice sportivo sul luogo in modo da poter agire tempestivamente.”
Veniamo al Real Lions e alla sconfitta nei quarti contro l'Atletico Chiaravalle.
“Giocare in casa pensavamo potesse essere una marcia in più da sfruttare, forse qualcuno ha pensato sarebbe stato più facile. Il giorno dell'incontro eravamo prive di quattro giocatrici importanti e la settimana prima era stata piuttosto travagliata causa assenze durante gli allenamenti.
Chi è scesa in campo non era nelle condizioni migliori. Il Chiaravalle aveva fatto l'ultimo allenamento di rifinitura il 2 gennaio, noi il 29 dicembre a ranghi incompleti. Simona Anselmi è rientrata dopo sei mesi dall'infortunio, Arianna Surdo non c'era, Monica Milone e il nuovo acquisto Ilaria Galassi erano infortunate, Maria Vittoria Milone non aveva fatto gli ultimi 5 allenamenti.
Il Chiaravalle aveva più fame, era più concentrata, aveva più risorse umane, si è meritato la vittoria. Poi il loro portiere Ilenia Boni ha parato anche le mosche, ha fatto miracoli e noi a un certo punto ci siamo anche demoralizzate, poi senza cambi...”
Sinceramente, avreste vinto la Coppa?
“Onestamente no. Perché il nostro organico era dimezzato. Comunque anche lo scorso anno pensavamo di uscire subito poi ci siamo ritrovate in finale, ogni partita è a sé.”
La squadra che ti ha colpito maggiormente a livello giovanile.
“L'ASKL per la grande struttura organizzativa. Ha portato due squadre in finale, conquistando entrambi i titoli Allievi e Juniores. Stanno lavorando bene con i giovani e mi piace. Mi è piaciuto il Pietralacroce '73 perché ha costruito una squadra con i giovani del posto, un grande lavoro da parte della società di Giuliano Manna.”
A livello maschile?
“Spicca il Futsal Coba per la sua immagine e il suo stile, ha dato un'impronta diversa fuori e dentro il campo. ”
Nel femminile?
“Tutto secondo pronostici, il Flaminia era la candidata numero uno per vincere la Coppa senza nessuna difficoltà.”
L'idea del clinic di martedì 6 gennaio con la presenza del Vate Osimani, Paolo Perugini, Francesco Battistini e Giovanni Ditommaso (per le scuole di calcio a 5) ti è piaciuta?
“Bene anche la tavola rotonda, un grande punto di partenza per il mondo degli allenatori, incontrarsi e confrontarsi, questo serve.”
Un'immagine che ti porterai come ricordo?
“La gioia dei vincitori al termine di ogni partita. In più la grande presenza di pubblico sugli spalti gremito in ogni ordine di posto. E poi la perfetta sinergia tra l'organizzazione della Federazione, il Real Lions Ancona, l'AIA sempre presente e la grande professionalità di Futsal Marche.”
Un bilancio positivo.
“Cinque giorni bellissimi che rifarei anche domani. Eravamo lì, tutti uniti per un unico obiettivo il calcio a 5.
Siamo arrivati ai ringraziamenti.
“Ringrazio il Comune di Ancona nella persona dell'assessore allo sport Andrea Guidotti che ci ha messo a disposizione l'impianto, così come ringrazio il presidente del Club Scherma Ancona Maurizio Pennazzi.
Grazie a tutti gli sponsor che affiancano l'avventura stagionale del Real Lions. Grazie alla stampa locale che ha seguito quotidianamente l'evento.
Non ultimo, ringrazio il presidente della divisione regionale Paolo Cellini e il delegato regionale Massimo Marchetti sempre presente dalla mattina alla sera sugli spalti, cinque giorni su cinque.”
Grazie Paolo.
“Grazie a te.”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
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Un abbraccio.
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