Tutta la carica di Fabio Carletti, in vista di Cus Ancona-Ardenza Ciampino: "Proveremo ad andare fino in fondo."
Una qualificazione cercata. Fortemente voluta. Insperata visto il girone di andata. Il Cus Ancona ha staccato due settimane or sono il biglietto per giocarsi l’accesso alla serie A2 attraverso i play off (clicca qui per il tabellone generale). La vittoria al fotofinish a Loreto Aprutino, e i concomitanti risultati favorevoli dagli altri campi d’Italia, ha iscritto i biancoverdi ai play off di serie B come miglior quarta della cadetteria. E miglior marchigiana di categoria della stagione 2015-16. Per presentare l’andata di questo 1° turno contro l’Ardenza Ciampiono, in programma domani alle ore 16,00 al Pala Cus, non ci può essere anfitrione migliore di Fabio Carletti, mister e deus ex machina del club universitario anconetano che tante soddisfazioni sta togliendosi anche a livello giovanile.
Allora Fabio al girone di andata avevi dato un voto non del tutto soddisfacente. Oggi 4 mesi dopo che valutazioni dai al ritorno del tuo Cus Ancona? “Molto buono, molto buono… (sorrisone, ndr)”
8 vittorie, 2 pareggi, una sola sconfitta. Il 2016 biancoverde è stato dorato. Cos’è successo? “Il lavoro fatto ad inizio stagione era programmato per arrivare fino in fondo. E per arrivarci bene. E il girone di ritorno non è stato che il raccogliere i frutti di quanto è stato seminato prima. Ed il merito di questo traguardo va quindi assolutamente ascritto anche a chi c’era dall’inizio. Sullo specifico abbiamo lavorato molto bene durante la sosta. Con l’ottimo apporto del nostro preparatore atletico. C’è stata la possibilità di recuperare bene gli affaticati Juninho e Yeray. Il capitano ha fatto un girone di ritorno strepitoso e lo spagnolo è tornato quello bello delle prime gare disputate qui. A livello mentale credo abbia influito il lavorare con serenità e spensieratezza. Fallito l’obiettivo della qualificazione alla Coppa Italia, quello dei play off era solo un miraggio. Per cui abbiamo potuto affrontare le gare senza nessun assillo.”
Hai parlato di singoli. Allarghiamo allora il quadro. “Tutti hanno fatto un girone di ritorno pazzesco, altrimenti ora non saremmo qui. Junior ha giocato una stagione straordinaria, sempre bene Bartolucci e Vittori. Se devo spezzare una lancia lo faccio per Davide Diotallevi che si è fatto sempre trovare pronto tutte le volte che è stato chiamato in causa.” Ora la sfida con l’Ardenza Ciampino. Lo spirito con cui affronterete questa gara? “E’ una sfida di grande prestigio e siamo onorati di poterla giocare. E’ una partita molto stimolante anche perché questi play off ci mettono a confronto con realtà sportive che non siamo abituati ad affrontare. L’affrontiamo con la consapevolezza di incrociarci con una grande squadra costruita per vincere, capace di eliminare in Coppa Italia una corazzata come il Real Dem.”
Oltre allo squalificato Juninho, hai tutta la rosa a disposizione? “Purtroppo no. Oltre al nostro capitano fuori per la recidiva in ammonizione, non avremo Yuri Fioretti impegnato con la gita scolastica. Inoltre Yeray non è decisamente al meglio, ma contiamo di recuperarlo in extremis. Detto questo anche l’Ardenza Ciampino avrà due assenti per squalifica, anche se il loro roster è certamente più ampio e variegato del nostro e potrebbero risentirne meno.”
Tatticamente che gara pensi di impostare? “E’ una sfida che si gioca tra andata e ritorno per cui dovremo essere bravi a tenere aperta la qualificazione qualunque piega prenda il match casalingo. Avendo dimostrato di poter andare a vincere anche in campi ostici e a casa di formazioni molto qualificate. Dovremo fare una partita impeccabile in fase difensiva. E proseguire nel lavoro che ci ha portato ad essere la terza miglior difesa del girone D di serie B.” C’è nelle corde del Cus Ancona il pensiero un giorno di poter disputare il campionato di serie A2? “L’obiettivo di provare ad arrivare in fondo c’è. Se non altro nel rispetto dei valori espressi dal campionato. Per cui non ci tireremo indietro se dovessimo eventualmente avanzare. L’abbiamo fortemente cercata questa qualificazione. E ora vogliamo onorarla fino in fondo.”
Lo scorso anno di questi tempi il Cus Ancona rischiava di annegare in zona retrocessione. Ora è tornato per la terza volta nella sua storia ai play off. E ha potenzialmente nel mirino il salto di categoria. Cosa è cambiato in 12 mesi? “L’anno scorso era finito un ciclo. Quest’anno il roster è sicuramente più attrezzato, ma la differenza l’ha fatta uno staff tecnico cresciuto in maniera esponenziale. Oggi possiamo disporre di un tecnico, di un vice allenatore, di un collaboratore tecnico, di un preparatore atletico e uno specifico per i portieri. Inoltre abbiamo goduto positivamente del traino delle giovanili. Con le formazioni baby piene di entusiasmo e sempre ai vertici dei loro campionati non potevamo non avere una prima squadra che non lottasse per il vertice.”
Domani è in programma questo match al Pala Cus. Quanta gente pensi che ci sarà in via Grotte? (clicca qui per vedere la partita in streaming) “Penso e spero che ci sia parecchio pubblico. Mi auspico la presenza di tutti i nostri giovani del Cus Ancona. Ed estendo l’invito a tutti gli appassionati marchigiani di futsal.”
In bocca al lupo, Cus Ancona! Tieni alto i colori delle Marche...
Marco Bramucci Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Aggiungi commento
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Leonardo Celli racconta il nuovo Cagli: "Per la prima volta in C1 ci stiamo divertendo, costruendo qualcosa di veramente bello!"
“Bisogna sempre cogliere i lati positivi”. Questo il trait-d'union dell'intervista fatta a Leonardo Celli, ragazzo positivo e propositivo, nonché portiere della Polisportiva Cagli Sport Associati serie C1.
Un ragazzo sportivo nel fisico (oltre al calcio a 5 ha praticato calcio e pratica tutt'ora basket e nuoto) e nella mente (“per me tutti dovrebbero fare sport, provare per poi scegliere quello che più gli si addice, quello che più lo fa divertire”).
Un geologo specializzato sui terremoti, ma con il brevetto da istruttore di nuoto in tasca (non si sa mai). In cerca di un posto nel mondo. Per ora l'ha trovato nel futsal, nel quale si avventura ogni settimana da quasi dieci anni.
Una chiacchierata di calcio a 5, ma non solo, di sport in generale, di unione di forze e intenti, di cultura sportiva, di un piccolo paese e belle speranze, dell'oggi, qui ed ora e del domani, dove e chissà.
Leonardo, per gli amici Leo, è nato e cresciuto a Cagli, ma per metà è di Cantiano “ci tengo a dirlo”. Come si sta a Cagli? “Come dappertutto, vanno migliorate alcune cose, ma occorre prendere i lati positivi di quello che il paese ti offre.” Quali sono? “Siamo una piccola realtà, con abitudini, usi e costumi, ci si conosce tutti. Sportivamente parlando ha vissuto anni bui, ora per fortuna è in ripresa.” Cagli, sportivamente parlando, quale tradizione ha? “Il calcio. Nel 2007 con la nascita del futsal la gente rideva, poi tutti a salire sul carro dei vincitori...” Finita la scorsa stagione la tua società ha deciso di fondersi con la pallavolo e il basket per dare vita a una polisportiva. “In un momento di difficoltà dello sport cagliese si sono unite le forze, ma non è stato difficile, abbiamo sempre parlato la stessa lingua: valorizzare i ragazzi del posto.” Ma per valorizzare i giovani del posto occorre anche crescerli. “Lo so, avremmo bisogno di un settore giovanile." Come si fa a risolvere il problema? “Occorre coinvolgere la gente e portarla a vedere le partite, stimolare il territorio.”
Tu non sei il classico ragazzo che, deluso dal calcio ha provato con il calcio a 5. “Ho giocato a calcio dai 6 ai 10 anni, sempre portiere, mi ricordo avevo i guanti di Pagliuca il mio idolo insieme a Oliver Kahn. Praticavo anche minibasket. Poi ho fatto dieci anni di piscina fino al quinto superiore, ho nuotato con Edoardo Giorgetti (cagliese, detentore del record italiano dei 100 m rana vasca corta, ndr) e ho partecipato ai Giochi della Gioventù nazionali, vincendo prima la staffetta 4x50 stile a livello regionale. Il nuoto mi è servito per capire il vero valore dell'allenamento, il sudore del sacrificio, ogni giorno nuotavo due ore, a volte anche il sabato. Ora, se dopo ogni allenamento non sono sudato, non vado via contento.” Perché il calcio a 5? “Ho cominciato qui a Cagli quando si giocava all'aperto all' Oratorio, era la stagione 2007/08. La società cagliese con le sue colonne portanti Ediberto Caselli, Filippo Giacomucci, Cristian Azalea. Poi per due anni scelsi Urbino in C1, quanti campioni ho visto passare, per tornare a Cagli due anni dopo. Nella stagione 2011/12 vincemmo la serie D e l'anno dopo per la prima volta approdammo in C2. Tre stagioni lì, da quest'anno per la prima volta in C1.” Il massimo campionato regionale: come lo state vivendo? “Abbiamo una gran voglia di giocare, di metterci in gioco. Siamo tutti giocatori del posto, spero sia solo un punto di partenza, non di arrivo. Peccato non ci sia Giacomo Barzotti, perdita importante soprattutto a livello di gruppo (lo chiamano Chiacchiera, immaginate, ndr) e Giacomo Giommi. Vi state divertendo? “Si. L'unica cosa sono alcune trasferte davvero molto lunghe. Per esempio per andare a Pagliare siamo partiti alle 18, io ero in piscina, quando siamo arrivati a destinazione odoravo ancora di cloro (ride, ndr)! Ma prendo il lato positivo, in casa abbiamo sempre 300 tifosi e alcuni vengono anche in trasferta. È ammirevole l'ambiente che stiamo costruendo. Vedo anche tanti bambini sugli spalti e mi chiedo come ancora il futsal non sia alle Olimpiadi... ” La C1 quest'anno è partita con ricorsi e polemiche tra alcune squadre: come la vivi? “Anche qui prendo il lato positivo e non mi fisso più di tanto su altre situazioni. Se penso al Futsal Cobà penso ai suoi giocatori, gente che sa giocare, penso a Favetti (anche se pare non faccia più parte degli sharks, ndr), penso al Futsal Portos di Romolo Dorinzi, mostro sacro del futsal e penso quanto possa imparare da lui, quanto posta “dar gusto” giocargli contro. Penso a Stefano Marè che non ho potuto vedere all'opera e mi sarebbe piaciuto tanto, perché cerco sempre di prendere qualcosa dai più forti, sono stimolanti. Per il resto, io penso a giocare.”
Che stagione sarà? “Quest'anno bisogna guardare il color nero, anche se eravamo abituati al blu (i colori della classifica, ndr). Abbiamo comunque tutto da guadagnare, giochiamo con gente più forte e cresciamo pian piano.” Fino ad ora due vittorie e tre sconfitte: dove credi, se credi, abbiate perso punti per vostro demerito? “Forse contro Sambucheto, abbiamo proprio sbagliato gara.” Al momento, chi ti ha impressionato di più? “La Dinamis Falconara. Gran bella partita, ricca di colpi di scena, pubblico divertito.” Differenze tra C1 e C2? “Qualsiasi errore tu faccia, contropiede e gol. Il minimo errore lo paghi. Dobbiamo lavorare sulla fase difensiva.”
Dopo tre stagioni al vertice, come si affronta un'annata inevitabilmente non al top. “Con la coralità del gruppo. Non abbiamo nulla da perdere. Sono onorato e orgoglioso di giocare con la mia società.” Andresti mai via? “A me piace allenarmi e misurarmi con gente più brava. Se dovesse arrivarmi una chiamata, chissà, non mi precludo mai nulla e la prenderei come un punto di partenza.”
Leo siamo arrivati alla fine, grazie per lo scambio di vedute e per l'entusiasmo che sprigioni. “Grazie a te, a voi e grazie per il lavoro che fate. Posso ringraziare una persona?” Certo. “Vorrei ringraziare mia mamma, per me fondamentale. Mi ha sempre portato in tutti i campi, le palestre, mi ha aiutato, incoraggiato quando ce n'era bisogno. Anche ora viene sempre alle partite in casa con mia sorella e la mia nipotina Matilde. Grazie ancora.”
“Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti”. In bocca al lupo Leo.
Alice Mazzarini Lady Futsal Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Al battesimo stasera il Cus Macerata in rosa. Capitan Marina Fiorentini: “Siamo competitive, ci serve ancora un po’ di amalgama.”
Da questa torna “rosa” l’attività agonistica del Cus Macerata, scatta infatti il campionato di serie C per la nuova squadra di calcio a 5 femminile. La formazione fondata sulle ceneri del Real Macerata e assemblata con diverse giocatrici ex Junior Futsal Treia, debutta in casa in via Valerio alle ore 21 contro Porto San Giorgio. Tanta la curiosità per vedere all’opera le ragazze allenate da Alberto Scuffia, figura assai nota nel panorama del calcio e del calcetto nel capoluogo. Per gli addetti il Cus può essere la rivelazione di un torneo quantomai incerto visto che la Federazione ha ristrutturato i campionati di fatto unificando serie D e C e quindi non si conoscono bene i valori in campo.
A proposito di campo, parola alla capitana Marina Fiorentini, ruolo universale che può vantare tanti anni di calcio a 11 alle spalle.
Marina che effetto fa scendere in campo come Cus Macerata? “E’ un nome storico, blasonato nel futsal, pertanto è bello anche se una responsabilità in più.”
Quale la miglior qualità di questo gruppo e cosa invece va migliorato? “Il pregio direi la determinazione e poi c’è un bel clima nello spogliatoio. Certo, con i tanti innesti da Treia (5 calciatrici più 2 dirigenti) dobbiamo affinare l’amalgama.”
Obiettivi della squadra? “Sappiamo di essere competitive ma questa è una stagione zero per noi e per la serie C che è stata rifatta. Alcuni club come Civitanova, Cantine Riunite e Gemina sembrano molto forti, vedremo…”
Lo sport di squadra al femminile è da sempre la pallavolo, perché una giovane dovrebbe avvicinarsi al futsal? “Anzitutto perché non è vero che le gambe diventano storte (scherza), poi perché vuoi mettere l’emozione più rara e quindi più bella di segnare un gol?”
A proposito di baby, lunedì negli impianti del Cus di via Valerio avrà luogo appunto la Leva di calcio a 5 femminile, aperta a tutte le studentesse appassionate o curiose. Il sogno è di imitare a breve la sezione maschile e dotarsi di un vero e proprio vivaio. La rosa 2015-2016 del Cus Macerata: portieri Cristina Romano e Marzia Giammaria; laterali Angelica Bernacchini, Carlotta Cecarelli, Virginia Copparo, Samuela Massi, Tatiana Montecchia; universali Elisa Pettinari, Laura Mitillo, Silvia Bacaloni, Marina Fiorentini; centrali Claudia Di Cato; pivot Francesca Tarulli, Caterina Laudisa, Alessandra Carciofi, Francesca Smorlesi. Allenatore Alberto Scuffia, vice allenatore Maria Laura Domizi, dirigenti Romina Amici e Alessio Marcantoni.
Ufficio Stampa Cus Macerata Simone Gigante e la realtà Brecce Bianche "Primo pensiero? La salvezza. Puntiamo molto sui giovani della Juniores"
E' uno dei simboli della sua squadra. E' il comandante di una nave chiamata Brecce Bianche da 4 anni. Più che una società “una vera famiglia, un gruppo di amici” che un giorno si è riunito ad un tavolo per dare vita ad un progetto di amicizia, sport e passione: quella verso il futsal.
Sulla panchina, non da subito ma dopo pochissimo tempo. C'era già nell'anno della promozione dalla Serie D alla C2 e successivamente è stato protagonista di tre incredibili salvezze nella seconda categoria regionale, ultima la gloriosa della scorsa stagione, ottenuta dopo lo spareggio/derby play-out contro il Verbena.
Per chi non l'avesse ancora capito, stiamo parlando di Simone Gigante, mister del Brecce Bianche. Dal modo di parlare trapela tanta voglia di fare, tanto carattere, tanto entusiasmo, quello di chi non vede l'ora di iniziare a giocarsi questo campionato così competitivo.
Ciao Simone e benvenuto. “Ciao Claudia, grazie, è un piacere. Questa volta il pres. Simone Cherubini ha deciso di delegare l'intervista a me, altrimenti sembra faccia sempre tutto lui (ride,ndr).”
Ci spiegheresti il percorso di questa società da quando sei arrivato? Sappiamo per vie “non troppo traverse” che sei comunque uno dei maggiori rappresentanti di questo Brecce Bianche. “Quando è nato il Brecce Bianche io giocavo al P'73 con Brunelli e Manna. Simone Cherubini ha iniziato con altri ragazzi la sua esperienza, finchè non sono arrivato io, prima come dirigente poi come giocatore. Concluso il mio primo anno in Serie D, nella stagione successiva serviva un mister e siccome ho dovuto interrompere l'attività per un'operazione all'ernia al disco, ho deciso di candidarmi per la panchina. Avevo tanta passione, ma non potevo giocare, quindi mi sono accontentato così. E ora da quattro anni sono ad allenare questa squadra.”
Un'incredibile salvezza ai play-out contro il Verbena lo scorso anno. Cos'hai provato in quei momenti? “La scorsa è stata una stagione particolare, perché avevamo deciso di inserire tanti giovani in prima squadra. C'è voluto un po' di tempo per prendere il ritmo. Ma alla fine abbiamo scoperto due ragazzi: Di Placido e Sacco, che ci hanno aiutato tanto e sono stati riconfermati anche quest'anno. Sono veramente contento. E pensare che Di Placido ha iniziato solo a dicembre, quindi a metà stagione. Prima di tutto sono bravi ragazzi, fuori dal campo ed è questa la prima cosa che conta. Ripensando alla finale, ho ancora i brividi. Al Verbena c'erano tanti amici, ma in campo non ci siamo mai risparmiati niente. Era la squadra che avrei sempre voluto affrontare in una partita del genere. Loro hanno un po' buttato via la stagione, personalmente non me l'aspettavo. D'altra parte, noi abbiamo mai mollato, i ragazzi sono sempre stati tutti presenti, eravamo molto carichi. E vincere a 5' dal termine, chi se lo sarebbe mai aspettato? Alla fine c'è stato un bellissimo abbraccio, tutti insieme. Non me lo dimenticherò mai.”
Parliamo dell'imminente Stagione 2014/2015. Tante squadre attrezzate nel girone A di C2. Futsal Ancona, Ankon, Cagli, Jesi, Dinamis. Sarà una lotta fino all'ultima giornata... Chi pensi che riuscirà ad avere la meglio? “Se penso un attimo al nostro calendario, abbiamo le prime tre partite difficilissime, perchè ci scontriamo con Dinamis, Futsal Ancona e Ankon. Mi hanno detto che anche lo Jesi è forte, ma non li conosco. A casa del Cagli sarà, come al solito, durissima. Futsal Ancona ha fatto una squadra che considerando i nomi è fortissima, però ogni anno per loro è così. Partono con i favori, ma poi è tutto da vedere. Ma secondo me potrebbe essere l'anno buono. La Dinamis, da quando l'anno scorso è arrivato Cecchini, si è rinforzata e mi preoccupa un po'. Staremo a vedere..”
Cosa ti aspetti dal vostro campionato? Che obiettivi vi siete posti in questo inizio di stagione? “Visto come è andato l'ultimo sicuramente puntiamo alla salvezza. Prima di tutti quello, poi spero sempre di fare di più. Una volta salvi, si può provare a mirare più in alto. Non si può giocare per non retrocedere: ti togli poche soddisfazioni.”
Soffermiamoci un attimo sulla vostra Juniores. Puntare sui giovani è molto importante e voi lo state dimostrando. Che ci dici di questa nuova realtà, firmata Brecce Bianche? “Era un po' che pensavamo di dare vita alla Juniores. Fabrizio Giorgi si é dato tanto da fare. La cosa è riuscita, finalmente, siamo pronti. Sabato debuttiamo subito col Cus Ancona. Siamo più contenti per loro, che per noi. La rosa è leggermente ristretta, i ragazzi sono 14. C'è ancora spazio per altri 2/3 giocatori, dato che ci saranno anche partite infrasettimanali e l'impegno sarà grande. Devo dire che ci sono sette o otto ragazzi proprio bravi, infatti la speranza è di convocarne almeno due ogni partita con la prima squadra. Purtroppo la maggior parte di loro ha già 17 anni, quindi questo sarà l'ultimo anno di Juniores. Li vedo contenti di andare in prima squadra e questo è già un segnale positivo.”
In particolare, c'è qualche giovane del vostro vivaio sul quale scommetteresti? “Ce ne sono veramente tanti e tutti bravi. Potrei citare Francesco Petrarolo, che viene dal calcio, è bravo tecnicamente e vede bene la porta. Però ce ne sono tantissimi altri, come Nicola Ceccarelli o Michele Belvederesi, il capitano, o Jhair Bullon. All'incirca, sono tutti sullo stesso livello. Non saltano un allenamento dal 18 Agosto, si impegnano tanto e si fermano sempre a vedere la prima squadra.” Raccontaci qualcosa di curioso e divertente sul tuo Presidentissimo Simone Cherubini. “Innanzitutto vorrei ringraziare il Presidente perché è a dir poco eccezionale. Anche avendo una famiglia, riesce a fare tutto. Segue molto i ragazzi e con la sua Multipla, ultimamente sembra più l'autista del pulmino (ride, ndr). Non manca mai, è il numero 1. Considerando che da noi nessuno prende soldi, lui si muove e cerca continuamente sponsor, è come se fossero quattro persone in una. E' preciso e non molla mai, anzi ogni anno quando è ora di smettere, lui vorrebbe ricominciare. Ricordo in particolare quando lo scorso anno giocammo a Falconara e lui era in campo. Si era fatto saltare nell'uno contro uno, da un ragazzo più lento di lui. Per ridere e sdrammatizzare, davanti a tutti gli dico che una cosa del genere non si poteva proprio vedere. Me lo rinfaccia ancora perché dice che gli ho rovinato la reputazione.”
Che persona è Simone Gigante fuori dal campo? “Lavoro in una tipografia, fino al pomeriggio, quindi la sera sono sempre libero e non salto mai nemmeno mezzo allenamento. Non posso più a giocare e questo mi dispiace. Ho due bambini e per un periodo sono anche dovuto stare fermo per potermi occupare di loro. Per fortuna ho avuto la possibilità di arrivare al Brecce Bianche perché la considero un po' la mia seconda casa. E' il quartiere dove sono nato e cresciuto. Con Alberto Brunelli giocavamo a calcio da piccoli in piazza, ora giriamo i palazzetti delle Marche. Al momento, stiamo cercando un campo proprio alle Brecce Bianche per essere più seguiti, e perché ci sentiremmo più a casa nostra, considerando che ora giochiamo a Pietralacroce e ci alleniamo a Varano.”
Chiudiamo la nostra chiacchierata con un pronostico sulla posizione di classifica finale del Brecce Bianche. “(Ride, ndr) Diciamo metà classifica. Sempre meglio tenersi bassi per poi puntare sempre più in alto. Ci siamo rinforzati perché abbiamo giocatori più esperti anche se alcuni vengono dalla D, come Musella, Martedì e Mangialardo, ex Varano, Pincini, ex Pozzetto, Andreoni ex Pinocchio, più due che a Castelferretti hanno fatto la C2, che sono Balercia e Landi. Vedo ragazzi che hanno fame di vittoria. Spero che tutto questo porterà i suoi frutti.”
Grazie della disponibilità Simone e in bocca al lupo!! “Grazie a te Claudia e grazie a Futsal Marche.”
Queen Futsal Claudia Catena Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Emanuele Morettini, presidente dell'Avis Genga: "L'ultima partita nell'impianto, la più emozionante, poi la catastrofe. Ora? Non molliamo!"
“Tra le nuvole e il mare si può fare e rifare, con un po’ di fortuna si può dimenticare” si poteva ascoltare nella canzone “Domani” dedicata al terremoto in Abruzzo, ma non va tralasciata la strofa “dove sarò domani?”. Probabilmente è quest’ultimo quesito ancor più del primo ad aver attanagliato i pensieri delle persone coinvolte nel recente nubifragio che ha particolarmente coinvolto la nostra regione.
Salve presidente, innanzitutto grazie per la disponibilità nel rispondere a queste domande in un momento così difficile. Inutile chiederle come va...
Quest’ondata di maltempo è riuscita ad abbattere anche infrastrutture nuove di zecca, progetto tutto da rifare?
Avete già quantificato i danni?
Il Comune o perlomeno la Regione vi aiuterà a far tornare tutto alla normalità?
Immagino non ci sia ancora nulla di definitivo, ma avete già un’idea di come comportarvi, di come reagire?
Nel frattempo c’è inevitabilmente un campionato di serie D da affrontare. Come hanno reagito staff e giocatori “La nostra squadra è in primis un gruppo di amici e pertanto questo avvenimento ha rappresentato una profonda ferita che ha colpito una grande famiglia. Quasi tutti i giocatori hanno passato giornate al Palas dopo l'alluvione e alla ripresa degli allenamenti c'era davvero tanta voglia di rialzarsi. Venerdì purtroppo in campionato non è andata bene, la squadra era ancora distratta dagli eventi e sul campo lo abbiamo innegabilmente pagato soprattutto nei primi minuti di gioco con dei gravi cali di concentrazione.”
L’alluvione ha colpito anche la casa di qualcuno della rosa?
Altre società vi hanno aiutato in qualche modo? Dalle sue parole si evince la convinzione di tornare ad ogni costo al Palacinghiale, certo è che “l’arrivederci inconsapevole” con il quale vi siete salutati non poteva avvenire in modo migliore. Che cosa pensa un presidente dopo che uno stabile in cui ci si è investito crolli ad una delle prime ondate di maltempo?
C’è ancora la voglia di investire tempo e soldi nel futsal?
Cambiamo discorso, come stava andando la stagione fino al disastro? “Direi bene. Per quanto riguarda la serie D siamo nella zona playoff e cercheremo di rimanerci fino al termine della stagione. La Juniores al suo primo anno, con gli elementi contati e con molti Allievi ci sta regalando qualche piccola soddisfazione (in primis il derby vinto a Fabriano con il Real): spero vivamente in altre belle imprese dei ragazzi di mister Bruffa.” Quanto è difficile riuscire a concentrarsi sul campo dinanzi a catastrofi del genere?
Dove e come vi allenate?
Presidente queste parole le fanno e vi fanno onore, un vero e proprio inno al futsal e un presidente che si rimbocca le maniche senza perdere tempo dovrebbe essere preso da esempio da tanti altri.
In bocca al lupo da tutta la redazione di Futsal Marche.
Luca Rebiscini Il ritorno di Astrogol Sgolastra nelle Marche: "Un sogno poter giocare per il PesaroFano. E ritrovare come mister il Vate Osimani!"
Lo ritrovo oggi al PesaroFano. Lui è il colpo più grosso dell'estate marchigiana. Il piglio è sempre quello. Oggi, però ritrovo un ragazzo consapevole. Il sogno ha incontrato la realtà. Con Nico Astrogol Sgolastra accenniamo il passato, parliamo del presente, immaginiamo il futuro. Il passato si chiama Civitanova Under 21, serie B, serie A2, la prima società che ha puntato su di lui; la prima società che gli ha fatto prendere voglia di decollare. Il passato si chiama Pescara serie A e Reggiana serie A2, due realtà che hanno aiutato Nico a crescere e a comprendere i propri limiti. Il presente si chiama PesaroFano. Il futuro potrebbe chiamarsi in qualsiasi modo. Sarà lui a dargli un nome...
Bentornato Nico. “Grazie.”
Come stai? “Tutto bene, grazie.”
Come mai per il tuo ritorno in terra marchigiana hai scelto il PesaroFano? “Era da un po' che sognavo di ritornare nelle Marche. Le esperienze fuori sono belle, ma poi quando ritorni a casa è ancora più bello. Rappresentare la mia regione in tutt'Italia sarà ancora una volta emozionante.”
In più alla guida hai ritrovato mister Osimani. “Esatto. È anche merito suo se posso giocare a questi livelli. Mi ha aiutato a credere nelle mie potenzialità.”
Un bel tuffo nel passato. “E' come se non fosse cambiato nulla: ambiente, allenamenti, il suo fisico sempre uguale (ride).”
L'inizio com'è stato? “Abbiamo cominciato bene. Conosco quasi tutti i giocatori, siamo un bel gruppo, pieno di potenzialità per fare bene.”
Da come sento, il tuo sogno iniziale di diventare in un calciatore professionista si sta avverando? “Spero che il calcio a 5 vada avanti; il movimento si sta evolvendo, tanti settori giovanili crescono, ma le certezze che avevo all'inizio non ce le ho più.”
Come mai questo pessimismo? “Prima ero più positivo, poi inizi a conoscere l'ambiente, i giocatori... il calcio a 5 è ancora visto come il figliastro del calcio e in quest'ultimo, ancora, si fanno gli investimenti più grossi.”
Hai mai pensato di ritornare a giocare a calcio? “Le soddisfazioni che mi ha dato il calcio a 5, il calcio non me le avrebbe mai date.”
Alla Nazionale pensi ancora? “A me piace lottare. A dicembre ci saranno gli Europei e non mi dispiacerebbe ritornare a fare qualche raduno prima dell'inizio. È normale che darò il massimo. Ho scelto Pesaro anche perché sarà una bella vetrina.”
Obiettivi personali? “Dare il massimo tutti i giorni e cercare di fare bene. in più vorrei “far mangiare i gomiti” ( testuale, ndr) a tutti quelli che negli anni mi hanno sottovalutato.”
Obiettivi di squadra? “La squadra è competitiva. Il gruppo c'è. Il bello è che tutti sono pronti ad aiutare tutti.”
Dove potrete arrivare? “Lotteremo ogni partita per andare lontano. Credo siamo una squadra da medio alta classifica.”
Chi temi? “So che Gorizia si è attrezzata e Cagliari da due anni è sempre in finale.”
L'augurio che ti fai. “Mi auguro di stare bene fisicamente, prima di tutto. Un pensierino alla Nazionale lo farei. Far bene come squadra. Infine stabilizzarmi, magari a Pesaro.”
Fare gol non è tra i tuoi obiettivi? “A me piace farli, ma non voglio diventi un' ossessione. Certo, mi piacerebbe ritornare ai livelli smisurati della prima stagione in A2 con il Civitanova (29 gol per lui)...”
Ancora una volta, in bocca al lupo e grazie. “Crepi e in bocca al lupo anche a te. Sono un fan del sito, ma non sapevo della chiusura. Un mese fa sono andato a cliccare, nulla. Ho riprovato una seconda volta, ancora nulla. La terza, la quarta... non si apriva niente. Il sito non c'era più. Ho pensato “non ci voglio credere!” Sono contento che siate di nuovo in pista.”
Crepi e lunga vita a Futsalmarche.
Lady Futsal Alice Mazzarini Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Alessandra Papili para il Gemina e il Real Macerata va in finale: “Ci siamo distese nella ripresa. La prossima avversaria? Meglio il Filottrano.”
Si è appena conclusa la prima semifinale della Final Four di serie C femminile. In finale ci va il Real Macerata. 6-2 al Gemina con la rimonta da 0-2 (clicca qui per il tabellino). Ai nostri microfoni c’è il portierone delle maceratesi. Emozionata. Schiva. Ma terribilmente contenta. Per un traguardo così lusinghiero.
Alessandra, parliamo subito della gara. Nonostante la classifica di campionato parlasse in vostro favore, è stata una gara equilibrata. Ce lo confermi?
E poi ti ci sei messa tu con le tue parate, tra cui un rigore parato e bloccato a Chiara Poli?
Proiettiamoci un attimo alla finale di domani. Chi preferireste incontrare tra Polisportiva Filottranese e Junior Chiesanuova?
La vostra squadra sta bruciando le tappe nel futsal. Secondo anno di vita nel calcio a 5 dopo trascorsi calcistici. Secondo posto in campionato dietro al Città di Falconara e ora questa finale. Cosa volete vincere? Una tua dedica per questa vostra finale conquistata? “La dedico, anche a nome delle mie compagnie, al mister Alberto Scuffia. Noi almeno giochiamo. Lui ha sofferto in panchina come un pazzo…”
In bocca al lupo, Alessandra.
Ci vediamo in finale.
Trasformista Tre uomini ed un'aquila. Luciani, Cascarilli, Pierleoni: "Eagles Fermo società sana. La C1? E' per tutti quelli che non ci credevano.."
Il primo è già stato ospite di Futsalmarche.it, personaggio controverso del nostro futsal, e da due anni è tornato in pista, da presidente. Il secondo, dopo un decennio dietro le quinte del Grande Toro Fermo, si ritrova ora di nuovo in serie C1 passando dalla porta principale. Il terzo, discusso e chiacchierato, ha scelto gli Eagles Fermo per ripartire dopo il fallimento della sua FM c5 e, anche qua, non ci poteva essere ripartenza migliore.
Sono Roberto Big Rob the Robert One Luciani, Manfredo Cascarilli e Candido Pierleoni. Simpaticamente li abbiamo voluti soprannominare la Triade. La promozione in serie C1 da sogno è diventato realtà. Dopo due soli anni di vita gli Eagles Fermo sono entrati nel salotto buono del futsal nostrano. Un’impresa sportiva che non può passare inosservata. Futsalmarche.it ha interpellato gli artefici principali.
Ciao Roberto, ciao Manfredo, ciao Candido. Benvenuti!! (In coro, ndr) ”Grazie!!” Partiamo con le domande. Eagles Fermo in serie C1 al secondo anno della propria giovanissima storia. A chi è andato il primo pensiero di ognuno di voi nel momento del fischio finale di Eagles Fermo – Pamar Civitanova? (Parla Big Rob, ndr) “Ai ragazzi e a noi stessi, punto. Ci abbiamo sempre creduto e ce lo siamo meritati: per questo ce lo dedichiamo!” (Parla Cascarilli, ndr) “(ride, ndr) Passiamo alla prossima? No vabeh il primo pensiero è andato ai ragazzi, alla squadra, perché alla fine il merito è loro. Però, l’ho detto anche nel post partita, ho pensato a tutte quelle persone che non credevano in questa dirigenza, in queste persone e poi una dedica particolare a tutti i giocatori che per vari motivi ci hanno dovuto o voluto lasciare. La vittoria del campionato è anche loro: Conti, Ricci, Vita, Marcaccio, Santanafessa, Formica e Martini.“ (Parla Pierleoni, ndr) “L’ansia è finita, è stato solo questo il mio primo pensiero.“
Qual è il momento migliore di questo felice biennio che vi sentite di condividere con i nostri lettori? “Sicuramente quello più recente e più vivo: la serata di venerdì. Il fischio finale è stata davvero una grande gioia.“ (Cascarilli, ndr) “Non c’è stato un momento più bello di altri, sono stati due anni intensi. Forse il momento più bello è quando dopo mesi e mesi di progetti siamo riusciti a creare questa squadra che cerchiamo di mantenere sana senza commettere gli errori del passato.“ (Pierleoni, ndr) “L’aver creato una società seria e con obiettivi sani. Tutti dicono che siamo la triade… ma con quella vera non abbiamo niente a che fare! (ride, ndr)“
Come avete festeggiato? (parla Luciani, ndr) “Siamo andati a cena, si è brindato e c’è stata la sorpresa della mega torta celebrativa. Abbiamo cercato comunque di non esagerare perché venerdì c’è l’ultima gara di campionato e vogliamo arrivare a quindici vittorie consecutive.”
Ripercorriamo ora le tappe di questo intenso campionato. Ventisette punti nel girone di andata e poi il girone di ritorno fatto di sole vittorie. A leggerla così non si possono non considerare decisivi i due ragazzi venuti dal sudamerica, Marlon Orlando Magic ed Eduardo Canal Misturini. A vostro parere sbaglia chi la pensa così? (interviene Roberto, ndr) “No, ti fermo subito. Sbaglia completamente chi la pensa così e ti spiego il perché: per prima cosa nel girone di ritorno non abbiamo avuto infortuni come quelli del girone di andata in cui Santanafessa e Dignani hanno saltato una buona metà delle gare. In secondo luogo non conoscevamo le squadre essendo una neo promossa ed il mister ha dovuto conoscere il gruppo prima di poter far girare al meglio la squadra. Dicendo questo difendo le prestazioni dei ragazzi fino a dicembre senza però nascondere che i due ragazzi del Futsal Portos ci hanno dato una grossa mano giocando davvero bene nelle ultime gare.“ (Cascarilli, ndr) “Quello che dice Roberto è senz’altro vero, ma indubbiamente i due ragazzi hanno inciso parecchio. Andando a leggere le cifre non si può negare questo. Però ti ripeto che il merito va diviso fra tutti senza esclusioni. Il merito va al gruppo perché a volte chi gioca meno è più importante di chi non esce mai.“
Mister Marco Melchionna, il cui arrivo a Fermo fu una delle bombe di mercato estivo, ha fatto egregiamente il proprio dovere specialmente dopo la piccola rivoluzione tecnica dicembrina che ha assestato la rosa. A proposito, Roberto: a cosa è stato dovuto l’addio di giocatori di spessore nominati prima da Manfredo che avevano contribuito a portare gli Eagles Fermo fino alla serie C2? “E’ stato dovuto a delle situazioni di disaccordo con società e mister. E’ stata una scelta tranquilla, che noi abbiamo rispettato senza sceneggiate anche se è arrivata a tre giorni dalla chiusura del mercato. Simone e Marco (Santanafessa e Marcaccio, ndr) sono voluti andare alla Futsal Silenzi e noi abbiamo acconsentito pur essendo rimasti con una rosa ristretta a poche ore dalla chiusura del mercato.”
Quali sono le vostre percentuali di merito suddivise fra giocatori, tecnico e dirigenza? (Luciani, ndr) “Posso dire, per come ci siamo comportati, che il 40% va a noi dirigenti. Manfredo ha fatto un lavorone come anche Candido, Luigi (Ricci, ndr) e Daniel (Levi, ndr). Poi darei il 40% ai giocatori e solo il 20% a Marco che è stato bravissimo a gestire un gruppo non semplice. Però il mister si prende anche il 40% da giocatore e quindi il totale fa sessanta! (ride, ndr)“ (Manfredo, ndr) “No, niente percentuali. 100% a tutti! Io sono fatto così..“ (gli fa eco Pierleoni, ndr) “Il merito è di tutti e lo dividerei in parti uguali, senza distinzioni..“
Allora riconfermiamo ufficialmente il mister anche per l’anno prossimo? (Luciani, ndr) “Per l’anno prossimo possiamo riconfermare tutti e nessuno perché nessuno ha ancora pensato e pianificato. Vogliamo finire la stagione e poi valutare. Per noi sarebbero tutti riconfermati, ma sarà meglio sedersi a parlarne una volta smaltita la sbornia e le scorie di questa stagione. Le riconferme certe sono quelle di Dignani, Valori e Spreca, ma anche in questi tre casi che diamo per scontati, dovremo valutare le esigenze di ognuno e confrontarle con le nostre possibilità.“ (Cascarilli, ndr) “Come ha detto Roberto, ci dovrà essere una riunione, sentire il mister se è disposto a rimanere e poi valutare bene. E’ troppo presto, ora.“ (Pierleoni, ndr) “Ancora una volta mi accodo. Il mister per quello che ha dato merita la riconferma, ma ci sono molti aspetti ancora da valutare..“
Roberto Luciani, in un’ intervista rilasciata sul nostro portale datata 12 Ottobre 2010 (leggi qui), dichiarava quanto segue: “[…]vincendo ci si diverte di più ma, al contrario di quanto succedeva in passato, non c'è l'assillo di voler scalare categorie a tutti i costi.” Stando a queste affermazioni qualcuno è rimasto colpito dalla decisione di ingaggiare due ragazzi italo brasiliani. Ti va di spiegare, Roberto, qual è la logica del loro arrivo a Fermo? “La vera logica è stata molto semplice: Santana (Santanafessa, ndr) e Marcaccio ci hanno comunicato, come ti ho detto prima, in ritardo la loro intenzione di trasferirsi alla Futsal Silenzi mettendoci in difficoltà. Noi allora ci siamo rivolti al Caffè Portos, squadra che fa del proprio settore giovanile la sua forza, e abbiamo chiesto due giovani ragazzi. Da San Benedetto ci hanno proposto questi due giovani italo brasiliani che nessuno conosceva e che abbiamo preso a scatola chiusa, sapendo soltanto che uno era stato impegnato con l’under 21 del Marcianise (Misturini, ndr) e l’altro era fermo perché ancora non munito di transfert (Orlando, ndr). Insomma, non sono stati presi per vincere a tutti i costi, ma semplicemente per sostituire i due partenti e lo hanno fatto con ottimi risultati.“
Nella sezione dedicata ai commenti dell'editoriale dedicato alla ventisettesima giornata della serie C2 girone C (leggi qui) in molti puntano il dito sulla posizione irregolare dei due atleti italo brasiliani appartenenti al Futsal Portos. Risponda chi vuole: vi sentireste tranquilli in caso di esposti o ricorsi formulati da altre società? (prende la parola il presidente Luciani, ndr) “Per quello che mi riguarda i ragazzi sono in prestito, ma non posso mettere la mano sul fuoco che siano regolari nel senso che, avendo firmato un modulo verde per la loro acquisizione, è al Portos che spettava la regolarizzazione. Penso che dal Futsal Portos siano stati espletati tutti i documenti di tesseramento ed infatti i moduli verdi non sono mai tornati indietro. Il tesseramento è quindi più che regolare e ci sentiamo puliti.”
Perfetto.. (Roberto mi interrompe, ndr) “E sai qul’è la cosa che più mi dispiace?” Dimmi pure. “Mi dispiace che fra società ci si continui a fare battaglia e mettere zizzania come è sempre accaduto. In questo caso però me lo aspettavo visto che ancora si parla dell’episodio del ragazzo spagnolo con l’Avis Montegranaro in cui però ora ho la certezza di essere nel giusto.” A che vicenda ti riferisci? “Nel gennaio 2010 un ragazzo spagnolo da noi (Avis Montegranaro) tesserato che si chiamava Pizarro fu oggetto di ricorsi da parte di alcune società di C1. Allora la vicenda si protrasse e culminò l’anno successivo, ad ottobre, con i battenti della società già chiusi, con la convocazione alla Figc del sottoscritto, di Lorenzo Fazi e di Vincenzo Paoletti e la penalizzazione di tre punti per la squadra Avis Montegranaro. Noi, avendo già chiuso col calcio a cinque, non ci presentammo, ma oggi posso dire che secondo l’articolo 13 delle N.O.I.F. quella vicenda ci avrebbe visto uscire puliti in quanto il ragazzo sarebbe stato in regola e avrebbe potuto giocare anche le partite in cui ci accusarono di irregolarità. Anche questo mi dispiace molto: il non poterlo più dimostrare davanti ad una commissione che evidentemente ci aveva già ritenuto colpevoli.”
Ricevuto, ora cambiamo discorso. Sempre nella stessa intervista sopra citata leggiamo: “[…]con l'intento, in un futuro molto prossimo, di allestire una formazione juniores." Ci sono degli sviluppi a riguardo? “Posso rispondere io?“ Prego Manfredo. “Per me è più di un sogno creare una formazione juniores, ma il problema è legato a quante persone riusciremo a coinvolgere in società nel prossimo futuro. Senza gente capace non è possibile seguire i ragazzi e soprattutto trovarne abbastanza da allestire una squadra. In ogni caso credo che se non sarà per questo, sarà per il prossimo anno.”
Chiariti alcuni punti parliamo un po’ della prossima estate e del prossimo campionato di C1. Candido: come avete intenzione di muovervi sul mercato? “Il mercato prossimo sarà un mercato senza dindini (ride, ndr) ed il primo obiettivo è quello di riconfermare il gruppo cercando di inserire qualche promessa. L’obiettivo sarà quello di fare un campionato tranquillo senza grosse pretese, per ottenere una salvezza tranquilla.“
Sarà un campionato di spessore diverso dalla serie C2 che due di voi (Manfredo e Roberto, ndr) conoscono bene avendolo già disputato in passato come dirigenti. Quale sarà il segreto per approcciare al meglio con la massima serie regionale? (Luciani, ndr) “Per la C1 sono un attimo presuntuoso e dico che è la categoria che conosco meglio ed è certamente la più complicata. Innanzitutto siamo orgogliosi di rappresentare il comune di Fermo nella massima serie regionale, e poi (esita, ndr) …non è certamente facile in due parole parlare di una categoria come la c1. Sicuramente posso dire che il nostro obiettivo sarà diverso da quello di quest’anno in cui non avremmo disdegnato le prime posizioni di classifica. Nel prossimo campionato non saremo nè in vetta e né a lottare per i play off, ma scenderemo in campo con l’obiettivo che Candido ha già rivelato, di mantenere serenamente la categoria.” (Cascarilli, ndr) “Per quello che mi riguarda il segreto è il gruppo: così mi è stato insegnato. Otto anni di Grande Toro mi hanno insegnato ad amare questo sport in cui un gruppo unito può fare miracoli. Nel girone di ritorno si è davvero formato un grande gruppo che speriamo di confermare in larga parte per l’anno prossimo anche se non dipenderà solo da noi.“
Siamo alle battute conclusive. Una domanda ad ognuno e vi lascio liberi. Visto il pronto rientro nel futsal regionale che conta di una squadra fermana, a Manfredo chiedo: ti senti di darci un parere su quanto accaduto in estate alla tua ex società, il Fermo Grande Toro, che ha chiuso i battenti dopo aver sfiorato la promozione in serie B? “C’è stato senz’altro grande dispiacere, perché, come già detto, è una società che mi ha dato molto ed insegnato molto e perché è una società storica del futsal regionale che ora non c’è più. L’unica cosa che non capisco e continuo a non capire è il perché il Grande Toro non abbia voluto giocare i play off di serie C1 conquistati sul campo: per come sono fatto io bisogna sempre lottare fino alla fine perché c’era la possibilità di vincerli. Magari trovandomi in quella situazione avrei fatto la stessa cosa, ma ora la penso così..“ Grazie Manfredo. Passiamo a Candido. La tua FM calcio a cinque durò un lampo (dal 2004 al 2008) per poi dissolversi nella storia. In che modo ricordi quell’esperienza e cosa elimineresti, ora, di quel passato? “Di quell’esperienza ricordo con piacere il divertimento perché eravamo uniti e solidi. Da eliminare sicuramente c’è l’ultimo anno in cui sono sorte delle problematiche dal punto di vista economico che ci hanno impedito di andare avanti.“ Chiudiamo con Roberto. Da presidente degli Eagles Fermo elenca i nomi a cui la società deve la propria scalata verso la C1 ed esprimi un desiderio per il futuro. “Io dico tutti, senza escludere nessuno perché tutti c’hanno messo del proprio, coi loro sacrifici. Un desiderio? Vorremo fare un campionato non più circondati da tante discussioni, più tranquillo e auspico una grande mano dalla Figc, sperando che sia più presente e più vicina alle amministrazioni comunali per cercare impianti adeguati, un problema che tormenta molti. Aggiungo anche che con grande probabilità non sarò più il presidente il prossimo anno: secondo il nostro statuto societario i miei due anni di mandato sono scaduti e con gli impegni lavorativi non potrò seguire la squadra come ho fatto in questi due anni.“ Big Rob lascia gli Eagles? (interviene Pierleoni, ndr) “Non scherziamo, è ancora tutto da vedere e credo che Roberto resterà presidente perché è il ruolo che ricopre meglio. Big Rob è sempre Big Rob!!” (Luciani, ndr) “Di certo non lascio la società. Credo che sia giusto seguire il regolamento societario ed andare alle votazioni e se dovesse essere eletto un altro presidente, perché no!?” Così farà lui le interviste… “Ecco, anche questo è giusto. (ride, ndr)”
Bene, abbiamo davvero concluso. Futsalmarche.it fa i complimenti alla Triade degli Eagles Fermo per il risultato raggiunto e vi saluta. Alla prossima ragazzi! (in coro, ndr) “Un saluto a tutti i lettori e forza Eagles!!”
Stilnovista Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Gabrio Machella, ciò che non ci uccide ci fortifica: "Abbiamo i mezzi per vincere. La C1 al Cus Macerata? Siamo artefici del nostro destino."
Serie C2, girone B. Into the C.U.S. Macerata. Special guest Gabrio Machella. L'intervista telefonica è stata fatta venerdì pomeriggio. Dopo due ore il Cus Macerata sarebbe sceso in campo per la sfida contro la Tenax Sport Club (“l'affrontiamo per batterla e giocarci il campionato”), avrebbe vinto (8-5 con gol anche dell'intervistato), avrebbe guadagnato tre punti (25) e avrebbe conquistato la seconda piazza a pari merito con la Nuova Ottrano, a meno uno dalla vetta, la Virtus Fabriano. Partiamo da venerdì pomeriggio, prima del fischio d'inizio della decima giornata. Partiamo dalla fine. Al termine dell'intervista gli faccio: “Ma lo sai che, due volte che ho intervistato due giocatori, la sera o il giorno dopo hanno perso la partita (vedi Claudio Perticaroli (C2, girone A), Futsal Ancona-Castelvecchio Monteporzio 5-3, vedi Alberto Fiscaletti (C1), la sconfitta più 'clamorosa', Chiaravalle -Buldog Lucrezia 3-2, perché era da un po' che il Buldog non perdeva)? Potrebbe anche verificarsi il 'non c'è due senza tre'!? Mi risponde: “ Non ti preoccupare, non sono superstizioso, sono nato anche il 17, figurati se mi toccano queste cose!”. La sera, verso le 23 ricevo un messaggio, ma tanta è l'euforia per un'altra vittoria, che lo interpreto male: “Lady Futsal ha colpito ancora confermandosi, però, per noi, la dea della fortuna! Un saluto da Gabrio Machella”. Io, rimbambita dalla stanchezza credo che abbiano pareggiato (chissà poi perché!) e gli rispondo di conseguenza. Il giorno dopo mi arriva un altro messaggio: “ Forse ieri non ho afferrato bene a chi porti fortuna! Anche noi del CUS MC abbiamo vinto contro la Tenax... Gabrio”. Saranno contenti quelli della Tenax...
Ciao Gabrio, chi sono le squadre favorite al titolo? “Non per peccare di presunzione, ma noi del CUS ci siamo; poi la Nuova Ottrano, anche se credo non sia la favorita per la vittoria diretta, credo perderà posizioni nel tempo, ma questo è un mio pensiero.”
Perché pensi possiate farcela? “Siamo gli artefici delle nostre vittorie e delle nostre sconfitte. La nostra squadra è un mix di giovani e non giovani, ma, in teoria potremmo vincere.”
Intanto 63 gol in dieci giornate li avete fatti. “Il nostro organico è molto completo e c'è sempre qualcuno che riesce a metterla dentro: questa è la nostra forza. Abbiamo anche una buona difesa, ma ancora non l'abbiamo dimostrato (29 gol subiti).”
Una squadra formata la maggior parte da giovani; cosa puoi imparare tu da loro e cosa loro da te? “Nella squadra ci sono ragazzi con sette, otto anni meno di me (e sono quelli più vicini alla mia età) fino ad arrivare a ragazzi con anche diciotto anni in meno; cosa immetto in loro? Cerco di trasmettere un po' della mia esperienza, la mia capacità di leggere le situazioni e, in cambio, ricevo entusiasmo.”
Mi dicono che tu sei di una correttezza unica dentro e fuori il campo. “Se così dicono (ride, ndr)... cerco sempre di trasmettere un modello positivo, senza scorrettezze e senza l'utilizzo di 'armi' antisportive, sia dentro che fuori il campo. Quando non riuscirò più a far passare questo modello all'interno del calcio a 5 appenderò le scarpette al chiodo.”
La cosa più importante nello sport. “Il divertimento, saper creare un gruppo affiatato, saper stare e lavorare bene insieme.”
Il tuo curriculum calcettistico vanta tre stagioni in B con il Futsal Macerata (il CUS di tredici anni fa): che ricordi hai? “Il primo anno di serie B eravamo partiti come CUS, ma i costi erano diventati troppo alti e così venne rilevato un titolo e trasformato in Futsal Macerata. La serie B era, allora come oggi, un traguardo che non pensi mai di poter raggiungere e trovarmi lì è stato davvero bello. Pensare che alcune squadre di allora sono ora in serie A...”
Che differenza tra allora e oggi? “Sinceramente non vado più a vedere molte partite. Credo, però che ora la fisicità sia essenziale; in passato i piedi erano più buoni, ora, da soli non bastano più.”
Apriamo la parentesi Montegranaro. “In tre anni ho avuto tre allenatori diversi e ho sempre accettato tutte le loro decisioni.”
…e qui ti fermo chiedendoti, senza voler assolutamente sollevare alcuna polemica, ma tanto per sapere, il perché mister Capretti non ti faceva giocare tanto... “ Con Capretti ho vissuto la stagione 2008/2009. Come centrali difensivi, a contenderci il posto c'eravamo io e Bellesi; siamo partiti alla pari, poi Bellesi ha avuto un rendimento più alto, ha giocato una bell' annata e così io sono stato impiegato di meno, ma, ripeto, accetto sempre le decisioni dell'allenatore.”
Non hai mai pensato di lasciare perdere e andare a cercare un posto da titolare in un'altra squadra? “Quando si fa parte di un gruppo e, per di più si sta bene, riesci ad accettare tutto. L'importante è farsi trovare pronto.”
Nel 2010 l'iscrizione alla C2 non venne regolarizzata e la società fu costretta a ripartire dalla serie D; anche allora accettasti il 'verdetto'. “Eravamo pronti a puntare alla C1, il gruppo era contento di andare avanti, ma non fu possibile per un errore di distrazione. Siamo dovuti ripartire dalla D, è stato un 'anno perso', come lo chiamo io, ma il bello è che, nonostante tutto, siamo ripartiti tutti insieme tranne Riccardo Carpineti che ha voluto fare un'esperienza nella categoria superiore. Una cosa che ricordo bene è che ci fu invece Marco Pizzicotti (nel 2010 con l'Appignano, ndr) che quell'estate si aggiunse a noi convinto di giocare in C2 e che , quando gli fu comunicata la notizia non se ne andò, ma scelse di rimanere.”
Come descriveresti il Cus Macerata. “Dal punto di vista umano ho trascorso quasi quindici anni della mia vita qui. È un bell'ambiente, direi molto familiare. Dal punto di vista sportivo un ambiente del genere può andare bene fino a un certo livello, poi quando si sale di categoria, dalla B in sù si potrebbe rischiare di peccare di disorganizzazione, in quanto il lavoro che ci deve essere dietro diventa sempre più grande e di responsabilità.”
Fai finta che nessuno, all'interno del mondo futsal marvhigiano ti conosca, come ti descriveresti? “Sono un giocatore corretto, ma questo non significa 'fesso'. Di base sono timido (si sente, ndr), non ho una personalità molto forte nella vita di tutti i giorni, ma nel calcio a 5 riesco a far uscire tutta quella grinta e sfacciataggine che mi manca fuori.”
Grazie Gabrio e in bocca al lupo per il campionato. “Crepi!”
Lady Futsal Alice Mazzarini Ecco l'Anconitana 2016-2017: "In Serie D ci vogliono gruppo, carattere e sudore. Il sogno? La promozione in Serie C2!"
Quando c’è la passione, quella sana e spontanea, non c’è categoria che tenga. Ricomincia con queste prerogative, in vista della stagione sportiva 2016-2017, l’Anconitana C5 del patron Arnaldo Gramellini, del suo numero due Giacomo Giambartolomei e del Direttore Generale Claudio Marconi. In quello che potrebbe essere ricordato come l’anno dei tanti abbandoni alla Serie D fa sempre piacere che ci siano realtà come questa pronte, estate dopo estate, a rimettersi in gioco e dare linfa vitale al movimento sin dalla sua base. Così, nello scenario del Mati’s Cafè di Ancona, si ritrova la storica società del capoluogo dorico, con i suoi tecnici, Gabriele Sirolla ed Enrico Ferraro, i suoi giocatori e tutta la componente dirigenziale, con un sogno in fondo al cuore, un sogno chiamato C2.
Tra gli invitati alla presentazione c’è anche Futsalmarche.it, che ha raccolto in successione le impressioni di Marconi, Ferraro e Vanni Pincini, uno dei giocatori più rappresentativi del team biancorosso con un passato importante nelle categorie superiori.
Partiamo con Claudio Marconi, volto storico di questa società. Quali sono le ambizioni e gli obiettivi per questa stagione? “Chiaramente far bene, l’anno scorso siamo arrivati in semifinale playoff e ci piacerebbe migliorare. Il sogno è la promozione in C2. Il nostro gruppo, io e mister Sirolla, è stato anche a Varano e l’abbiamo sfiorata con mano perdendo lo spareggio finale per la promozione. Divertiamoci e poi vediamo dove saremo a fine stagione, con la speranza di essere in alto”
Tante squadre, alcune storiche, hanno già annunciato che non parteciperanno al prossimo campionato di Serie D. Quali possono essere le motivazioni di questa cosa? “Mancanza di soldi e di fondi. Per fare una D oltre all’impegno fisico servono tante risorse economiche. L’ anno scorso ci è capitato di fare trasferte lunghe e dispendiose per un campionato come questo. Non tutti sono pronti ad affrontare viaggi e spostamenti privi di rimborsi spese”
Preferiresti un raggruppamento con tante anconetane o il confrontarsi con realtà diverse, più stimolante da un lato ma sicuramente più dispendioso? “Io ai derby non rinuncerei mai. Non abbiamo rivalità con nessuno sia chiaro, ma quando vai a giocare con Collodi, Candia, Brecce Bianche sono sempre gare particolari”
Vanni Pincini, giocatore d’esperienza e conoscitore di categorie superiori, cosa serve per vincere un campionato e centrare una promozione? “Il gruppo è fondamentale, serve umiltà e fiducia nei nostri allenatori. Abbiamo tanta qualità, tanti giovani interessanti uniti a dei “vecchietti” con esperienza. La squadra si è rinforzata, sarà importante l’aspetto mentale e la gestione di alcune partite. Sarà un girone importante con tanti avversari attrezzati, vedo bene il Palombina, il Ciarnin. Poi è chiaro bisognerà aspettare la pubblicazione ufficiali dei raggruppamenti.”
Mister Ferraro, concludo con lei, cosa le ha spinto ad accettare questa proposta e a trovarsi qui quest’oggi? “L’entusiasmo di Gabriele (Sirolla nda), e il fatto che da parte sua ho visto stima e rispetto nei miei confronti. C’è un gran progetto, serietà e la squadra che stiamo mettendo in piedi è notevole. Poi io sono dell’idea che una squadra deve dimostrare sul campo il suo valore. Dobbiamo uscire sempre a testa alta, sia che si vince sia che si perda. Sarà importante avere gente grintosa, per fare bene in Serie D serve il carattere.”
Peppe Gallozzi Facebook: Peppe Gallo
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- Massimo Marchetti replica all’Ostrense: “Non era prevista nessuna premiazione. E io ero presente alla partita, fino alla fine.”
- Flaminia, ecco mister Albanesi: "Mi siedo sulla panchina più ambita delle Marche. Sognare si può, ma poi sarà il campo a parlare..."
- Luca Carnevali e la Nuova Ottrano: " Meritata vittoria a Corinaldo contro la capolista. Play off? Teniamo i piedi per terra."
- Fabio Faggiani, presidente dell'Atletic Cagli: " Il mio obiettivo? Trasformare l'Atletic Cagli in un fiore all'occhiello del calcio a 5 regionale."
- Alessandro Silvestrini lancia il nuovo Futsal Fontespina: "Promozione meritata e stagione fantastica. Merito di tutti, ma ora in C2 per stupire."
- Il Boia perde il pelo, ma non il vizio. Tripletta nel 6-1 al San Crispino ed Eta Beta in semifinale: "Ora ce la giochiamo con il Boca."
- Gabriele Piersimoni lancia il Civitanova. "Siamo all'altezza di questa A2. Ci sbloccherebbe una vittoria. A Reggio? Perchè no..."
- Riccardo Luciani, le mani sicure del Ripa United:"Stagione straordinaria, l'unico rammarico è non essersi giocati sul campo questo campionato."
- Manuel Micucci lancia la Nuova Lif:"Corsa a tre, forse quattro, ma il nostro obiettivo è la promozione"
- Il Porto San Giorgio si avvicina al debutto con un Cresto in più nel motore. Mister Capretti: “E’ il giocatore che cercavamo.”
- Il comunicato dell'Ostrense dopo la vittoria del titolo regionale: "Si, abbiamo vinto, ma il punto è un altro: dov'era ieri sera la Federazione?"
- Buon compleanno Città di Falconara, con due regali da scartare: la nascita del settore giovanile maschile e femminile più #wearecitizens
- Parola a Stefano Bachetti, il profeta di Pagliare: "Amo il gioco offensivo. Qui all'Eagles gruppo e società fantastici. Non abbiamo obiettivi."
- L'imminente ritorno delle Bombe di NicSas. Nicola Sassaroli: "Ogni maledetta domenica dell'estate 2013 occhio ai bombardamenti..."
- Il presidente Fabio Ferretti e il ritorno del Fano calcio a 5 in C1: "Una promozione del tutto inaspettata e per questo stupenda."
- Stefano Balloni, doppietta decisiva e la storia si ripete: "Un anno dopo 5-4 all'Eagles Pagliare. E per il Bocastrum è ancora semifinale."
- Angelo Lepretti e il Civitanova tutto nuovo: "Il nostro un progetto a medio lungo termine. La salvezza? Sarebbe una vera impresa."
- Massimiliano Moretti (Audax Montecosaro): "Tutta la verità sulla vittoria a tavolino della Samb c5."
- Mearelli e l'orgoglio cartaio:"Noi del Real non molleremo un punto"
- La carica di Giovanni di Tommaso: "Felice al Buldog Lucrezia con Anselmi e Vitale. Porto San Giorgio? Sarà sempre nel mio cuore!"
- Il comunicato ufficiale dell’Athletic Club Lucrezia: “Nessuna lusinga ad Alessandro Amorino, né ad altri dirigenti esterni alla nostra società.”
- Il comunicato ufficiale del Flaminia: "Ci separiamo da Stefano Zengarini per divergenze di programma. Al coach i nostri ringraziamenti."
- Simone Moretti e la Nuova Ottrano:"Benvenuto a Stefano Cingolani, grazie a Davide Bussolotti. Diremo la nostra!"
- Cristian Azalea, pasta di capitano "Orgogliosi di aver riportato il futsal a Cagli. Con l'Atletic stiamo facendo una stagione sopra ogni aspettiva."
- Il parere di uno studioso doc della preparazione fisica, Massimo Pistoni: "Il piede gioca un ruolo fondamentale. Anche nel futsal."
- Mister Osimani sul PesaroFano: "Abbiamo un nucleo forte con tanti giovani intorno. Capitan Ditommaso? L'esempio per ogni ragazzo italiano."
- Caffè Portos, parla la presidentessa Marsili:"Contro il Ripatransone venderemo cara la pelle, il nostro obiettivo è la serie C1"
- Qui Gagliole: parla mister Luca Anibaldi
- Daniele Bronzini, nuovo ct del Corinaldo in serie B: " Stagione storica nel nazionale. La Supercoppa? Non sarà semplice."
- Marco Cionfrini sul ritorno della Futsal Silenzi in C2: “Promozione è stata cercata e voluta. Ora 2-3 innesti per non stravolgere il grande gruppo.”
- Il Pian di Rose allo spareggio per la serie A, l'orgoglio di capitan Stefania Giacomini: "Esserci una gioia. Ci proveremo, come sempre."
- Denis Rotatori da 8 stagioni a Corinaldo: "Volevo la serie B, volevo andarmene, poi sono rimasto. Corinaldo è la mia sicurezza."
- Il marchigiano Matteo Magnarelli telecronista ufficiale della Nazionale italiana di calcio a 5 e dei grandi eventi nazionali.
- Tutto l'orgoglio del Brecce Bianche nelle parole del presidente Simone Cherubini: "Fieri di esserci, anno dopo anno, nonostante le difficoltà."
- Il tour in 360 giorni del PesaroFano secondo Matteo Paci: "Dalle critiche iniziali allo scudetto under 21, sino a questa nuova era targata Osimani."
- Becco Giordani, un bicchiere di Portos:"Solo loro possono perdere questo campionato ma noi stiamo costruendo un vero gruppo"
- Il nuovo Cus Ancona 2015-2016 annuncia il proprio obiettivo prefissato dal ritiro di Norcia: “Dimenticare la scorsa stagione.”
- Dentro il mondo del Ciarnin con Marco Castelli: “Siamo orgogliosi del nostro primo anno. La nostra proposta per combattere la violenza nel futsal!”
- Capitan Claudia Catena, il sorriso d’elite del Città di Falconara: “E’ stata durissima. Domani il play off contro Firenze sarà una festa!”
- Massimo Marchegiani e il Grottaccia formato C1: tra debutti assoluti, salvezza e Coppa Marche. In più un Grottaccia formato Juniores.
- La vita dei n° 1 secondo Alberto Mancini: "L'A.I.P.P.F., l'importanza del preparatore e i migliori giovani marchigiani nel ruolo."
- Valerio Baldarelli, pasta di capitano. "Orgogliosi di aver riportato il nome di Arcevia di nuovo in C2 con un progetto giovane e tutto locale."
- La storia di Paolo Cesaroni: "io, dal calcio a 11, alla Nazionale ed ora ad un passo dallo scudetto con la maglia del PesaroFano under 21."
- Giorgio Persichini, il volto della Giovanile:"In serie C2 quasi per caso, pensavamo fosse più dura. Vincerà il Caffè Portos"
- Sarà C2 per il Civitanova. Andrea Palliani: "Ripartiamo da zero con un progetto serio con Daniele Spaccia allenatore.”
- Il Fustal Potenza Picena sbarca in C2: “Il successo di un collettivo perfezionatosi durante l’anno. Ora punteremo sulle continuità.”
- Lo sport al femminile nell’ultimo libro di Massimo Pistoni: "Un volume non solo sportivo ma un prontuario sanitario utile a tutti"
- Simone Guerrieri e l'Adverso Ascoli, un viaggio tra Supercoppa, campionato e Coppa: "Obiettivo? Tenere alti i colori ascolani!"
- Problemi di coppa, Bocastrum ed Eagles Pagliare in coro: "Il nostro quarto giovedì 3 è improponibile alle 14. Proponiamo altre soluzioni."
- L'aperitivo di Supercoppa con Andrea Maggiori: "Il mio Chiaravalle c'è, pronto a ripartite dalla C2. Certo che se quella finale..."
- Tutti pazzi per Rudy Bacaloni: "Spero di vedere tanta gente domenica al Pala Fiera. Nazionale? Meglio rimanere coi piedi per terra."
- A come Atletiko, B come Broda:" Mi rispecchio nel carattere dei miei ragazzi"
- Mister Rino Rossi sulla promozione del Futsal Pesaro: "La nostra compattezza l'arma in più. La svolta vincere ad Urbino."
- Matteo Bottolini e il triangolare playoff: "Provaci PSG! Sogno il goal promozione, a due secondi dalla fine"
- Daniele Spaccia e il Real Lions Ancona, le strade si dividono ancora. Il comunicato ufficiale di una scelta concordata
- Le donne al potere, Valentina Vescovo neo presidentessa del Città di Falconara: “Obiettivo ripeterci. Il segreto? Quel pizzico di magia…”
- Andrea Farabini, un marchigiano a Roma: "Un onore entrare nel Consiglio Direttivo Nazionale. Spiace lasciare però il mio PesaroFano."
- Adriano Toccaceli, una storia nuova: "Nasce l'Urbino c5, sogniamo un grande settore giovanile. Il mister? Davide Bargnesi, of course.."
- Dall'isola dei cannonieri alla Nazionale, il racconto di Astrogol: "Io, Nico Sgolastra e le emozioni immense di questa maglia azzurra."
- Dudù, altruista e cannoniere, tra campionato e Isola:"La multa al Ripatransone Utd? Mi sembra esagerata.."
- Il mister dell'Arcevia Roberto Romiti, tra passato (retrocessione), presente (playoff) e futuro: "Un passo alla volta, ma sogno la C1."
- La Sangiorgese U21 alle Super Finals, l’orgoglio di Mr Morese: “Il merito è dei ragazzi. Una dedica? A mio padre e a Porto San Giorgio.”
- Martina Mencaccini e quel no alla Lazio campione d'Italia: "Ne sono davvero lusingata. Ma la mia vita è qui al Città di Falconara."
- Giacomo Gabbanelli senza freni: "Io come Balotelli. L'Osimo Five può vincere contro l'Eagles Fermo. La B? La merita il Corinaldo."
- Massimo Marchetti, neo n°1 federale, si presenta così: "Ricercare la qualità. Come? Comunicazione, campi al chiuso e più giovani."
- In alto i bicchieri di C2A, il brindisi è tutto di Bobo Marcelletti: "Noi del P'73, vincitori divertendoci con la massima professionalità."
- Andrea Farabini tra l'appello "Tutte le Marche a Pesaro!" e un'analisi senza veli "Il Pesaro Fano, la politica della Divisione e lo status del futsal".
- Parole e musica di mister Palomba:"I miei ragazzi sono specialisti nel far inceppare gli squadroni"
- Atletico Centobuchi-Futsal Vire, parola ai mister. Schiavi: "Vogliamo la C2. La D ci sta stretta." Catenacci: "Un sogno lottare per il primato."
- Dal calcio all’Italia under 21 di futsal in soli 20 mesi, la favola di Iuri Fioretti: “Che felicità! Un grazie al Cus Ancona, una seconda famiglia.”
- L’intervista doppia alle tricolori Silvia Giosuè e Elisa Magnanti rivali nel prossimo derby delle Marche CDF-Vis. “Sarà una bella emozione.”
- Francesco Balloni, parola di capitano: “Il Bocastrum cambiato da mister Di Russo e Lona. I giovani il nostro miglior successo.”
- Tutta la difference del mondo per Alessandro Pompei: "Da ex arbitro a pazzo di futsal. Non si meritava il Real San Costanzo di finire in D."
- Il mondo non va più Pianaccio per Luca Dominici: "L'obiettivo iniziale era la salvezza. Ora però vogliamo divertirci..."
- Andrea Eusepi, carica ed entusiasmo:"Caro Nicola, resto al PesaroFano. Il primo gol in A2? C'era in ballo una scommessa."
- Alla vigilia del derby di Potenza Picena a tu per tu con Riccardo Selmarini, mister ASD, e Simone Consolani, presidente Futsal.
- Marco Capretti contro Fabrizio Ciuti. Lo sfogo del mister del Porto San Giorgio: "In tredici anni che alleno, mai vista una situazione del genere!"
- L'addio di Salvatore Giorgi dopo 15 anni: "Per motivi di lavoro, devo lasciare il Futsal Portos a Carlo Bonetti e Luigi Palladino."
- Roberto Luciani, patron dell'Eagles Fermo: "Diamo sempre il meglio di noi nel girone di ritorno. In quattro stagioni quattro titoli. Ora il quinto."
- Salvatore Giorgi presenta il pianeta Portos 2012-2013: "Una nuova serie D con l'obiettivo C2, ed una serie B di vertice per raggiungere al serie A."
- Diego Petrolati, il passato nel cuore, ma gli occhi solo sul futuro: "La salvezza dell'Ostrense è quasi un'utopia. Ma noi ci proveremo..."
- Nico Sgolastra, parola di Astrogol: "Nonostante le assenze, contro il Cagliari abbiamo dimostrato di essere una grande squadra."
- Il comunicato ufficiale della Sangiorgese: “Si è sciolto in maniera consensuale il rapporto tra il nostro club e mister Bernardino Giordani.”
- Mr Lorenzo Sedani e la gioia per il 1° trofeo dell'Acqualagna: "Questa coppa è per Gianluca Galli. Contro l'Ostrense? Siamo sfavoriti."
- La presentazione del Real Lions Ancona, protagonista per l'8° anno della serie C. Il presidente Paolo Giampaoli: "Vogliamo la serie A!"
- Lord Michele Micci, prima volta campione d'inverno: “ Proviamo a vincere. Voglio la B con il mio Corinaldo, squadra di lavoratori!”
- Roberto Barbarossa, parola di super pres: "Santa Maria Nuova tornerà in C2. La serie D? Ci trattano da cani. Che ricordi col grande Batmichy... "
- Marco Bramucci, il ruggito del Leopardo: "Le Finals dicono che siamo ancora qua. Fieri coi nostri giovani. L'evento? Spettacolare!"
- Giuliano Talò senza peli sulla lingua: "Sorpreso dalle parole di Mindoli. Il PesaroFano farà soffrire tutti. Fortunoso il primato del Belluno."
- La carica di Carlo Castorina: “Sgolastra è della Tenax. L’A2? Ci sono squadre più attrezzate di noi, ma ora vedremo cosa succede…”
- Paolo Pacenti, rossoblu nel DNA: "L'Ostrense vincitrice di Coppa un'emozione gigante. La juniores il nostro nuovo progetto."
- La stagione si tinge di rosa. Al via la serie A. Mirco Massa e il Città di Falconara: " La squadra è la più forte di sempre!" Domenica il debutto.
- Roberto Pace, il nuovo presidente-allenatore: " Ringrazio Danilo Governatori per l'impegno, ma questo Castelbellino può fare di più."
- Giorgio Moretti, il numero uno del futsal nostrano: "Che bello iniziare con il Futsal Start! Il San Giuseppe? In C2 nel girone A a 17 squadre."
- Claudio Perticaroli, il Totem tra passato e presente: "Col Corinaldo un gruppo irripetibile. Qui a Castelvecchio stiamo stupendo."
- A tu per tu con Paolo Perugini tra Tenax, Carlo Castorina e il "Loco" Gabbanelli: "I sogni? Belli ma meglio credere alla realtà!"
- Andrè De Sousa fresco di Coppa: “Qui al Potenza Picena sono come a casa mia. La società è ambiziosa e l’obiettivo è la C1 in 2-3 stagioni.”
- L'estasi della Vis Concordia Morrovalle vista da mister Giuliano Tiberi: "Un trionfo inaspettato. Ma non siamo ancora pronti per la A"
- Danilo Governatori, l'emozione del debuttante in C1: "Sarà un Castelbellino più giovane e dinamico. Favorite? Corinaldo e Ascoli."
- Da quello del 2011 al nuovo Futsal Start, un anno di calcio a 5 con Lady Futsal. "Noi di Futsalmarche, un team unico e molto unito."