Il cantore di Coppa Gianmarco Malaspina, campione con il Futsal Coba: "Lascio perdere le chiacchiere, mi godo la vittoria."
Il Futsal Coba' vince la sesta edizione di Coppa Marche. La squadra sangiorgese di C2 sbaraglia tutte le concorrenti di C1 fino a conquistare il titolo di squadra regina della regione. In finale un 2-4 senza storia al CUS Macerata (per il tabellino clicca qui).
Gianmarco Malaspina è il cantore di questo successo. È il paladino che, in stato febbricitante la prima giornata rifila un gol al Corinaldo (2-1) poi due all'Eta Beta (3-5), infine tre nella finalissima contro il CUS Macerata, MVP dell'incontro. In totale 16 reti per lui.
Una splendida sinfonia in crescendo suonata da un ragazzo dagli occhi verdi e la barba incolta, che quando fa gol si trasforma in un fascio di potenza e ardore. Il suo sembra un silenzio urlato. Un sospiro che non richiede neanche una conclusione e può rimanere sospeso chissà per quanto.
È lui che concretizza il concetto di “benfatto” dopo tre giorni (quella la durata delle Finali di Coppa di serie C maschili) di gesta, prodezze, imprese.
Lo intervisto a fine gara. Il Futsal Coba', squadra tanto chiacchierata in questi ultimi tempi ha dimostrato di saper vincere un trofeo. Meritatamente. Via l'immagine, dentro la sostanza, dentro la concretezza che si chiama vittoria.
Gianmarco è raggiante. Vorrebbe star lì a parlare per ore tanto è felice. Con lui parlo del trionfo, ma anche del “mondo Coba”, per molti argomento di conversazione da mesi, pensiero mobile.
Ciao Gianmarco, complimenti.
“Grazie mille.”
Una finale dominata dall'inizio alla fine.
“Conoscevo il CUS Macerata, sapevo fosse un avversario tosto, organizzato sotto il profilo tecnico e tattico.”
Arrivati a quel punto vi aspettavate qualcosa in più dalla squadra maceratese?
“Ci aspettavamo una gara più dura, fisicamente parlando.”
Lo stato febbrile di Leonardo Maccioni e l'infortunio di Stefano Marè contro il vostro stato di forma e la vostra lunga panchina hanno fatto la differenza.
“E' vero, noi abbiamo una panchina più ampia rispetto alle squadre incontrate in Coppa, ma oggi abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno.”
Coppa Marche vinta da voi o persa dal Macerata?
“ Penso che il calcio a 5 è fatto di episodi; devo dire che il Corinaldo come il Cus, squadre che già conoscevo bene, sono formazioni molto forti e organizzate che giocano da molto tempo insieme. Detto questo, noi siamo stati all'altezza della situazione, giocando uniti e compatti come solo un grande gruppo sa fare quindi penso che ci siamo meritati questa Coppa.”
Come sono riusciti il presidente Manlio De' Robertis e il patron Roberto Bagalini a far andare d'accordo tante, passami la parola “prime donne”come voi (in squadra oltre a Gianmarco, Gabaldi, Cassaro, Marzetti, Palmieri giocatori che hanno fatto e continuano a fare la storia del futsal marchigiano)?
“I valori dei singoli sono incontestabili e non sempre è facile amalgamare le “prime donne”.”
La società non ha corso un rischio ingaggiandovi tutti insieme?
“La società voleva personalità di spicco. All'inizio è stato difficile, ora però abbiamo raggiunto l'apice grazie a una perfetta sinergia.”
Raccontami il percorso fatto in questi giorni di Finals.
“La prima partita contro il Corinaldo eravamo stanchi fisicamente, personalmente non sono entrato subito in partita. Poi è stato un crescendo di squadra e personale.”
Un voto a te?
“Dallo scorso anno credo di essere migliorato, no (ride, ndr)?”
Perché hai scelto il Futsal Coba?
“Finita la scorsa stagione non ho avuto una proposta effettiva da squadre di serie B o di C1. L'unica offerta arrivatami è stata dal Porto San Giorgio, ma per motivi lavorativi ho dovuto declinare. Al Coba mi è stato proposto un progetto, ci ho pensato, poi mi sono detto “perché no?””
Non c'hai pensato neanche un secondo?
“C'ho pensato eccome, è stata una scelta dura, non ho scelto subito. Prima volevo conoscere le persone, molto più importanti del progetto in sé.”
In quale progetto hai accettato di diventare protagonista?
“L'obiettivo è raggiungere il panorama nazionale con questo gruppo, passo dopo passo.”
A proposito di gruppo, mi sono arrivate all'orecchio alcune indiscrezioni: è vero che Cassaro e mister Walter Timi il prossimo anno non faranno parte della squadra, il primo perché andrà in un'altra società, il secondo per motivi personali? Ovviamente niente di fondato, ma solo voci.
“Non lo so, non mi occupo di queste cose. Penso a giocare e basta.”
Come hai vissuto quest'ultimo periodo in cui il Futsal Coba è stato messo sotto la lente d'ingrandimento?
“Non guardo l'esterno, ho un'altra mentalità e una mia intelligenza. Certi discorsi lasciano il tempo che trovano. E, a tal proposito, ti dico che mi trovo molto bene con la squadra e la dirigenza, dirigenza che non ci fa mancare nulla e ci mette a disposizione qualsiasi cosa.”
A chi dedichi la vittoria?
“Dedico la partita alla società e al mister che hanno creduto in me, ai miei compagni che insieme a me hanno dato tutto loro stessi per vincere, ai tifosi che ci hanno sostenuto sempre e non per ultima alla mia famiglia.”
Ultima domanda, doverosa, sul campionato.
“Dopo la piccola postilla della sconfitta a tavolino (contro l'attuale capolista Futsal CPFM ora a +1, ndr), ti dico che siamo carichi e determinati per andarci a prendere anche il campionato.”
In bocca al lupo Gianmarco.
“Crepi, in bocca al lupo anche a te.”
P.S. Questa mattina scrivo un messaggio a Gianmarco per sapere come sono andati i festeggiamenti.
“Siamo stati insieme e lo saremmo stati anche in caso di sconfitta, perché è questo quello che conta, le persone prima di tutto poi i giocatori. Abbiamo cenato, una serata tranquilla, qualche foto ricordo poi a casa... e mi sono beccato pure l'influenza!”
Stravizi di Coppa.
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
Sei una bella persona e un gran giocatore.
Onorato d poter giocare con te
Ps: ????!!!!!!!!!!
C'è rmastu solu lu salame....
Futsal Cobà- Corinaldo, una delle più belle gare giocate durante queste Finals. In quella partita correttezza e rispetto da entrambe le parti dentro e fuori il campo.
Il Corinaldo ha perso, ha fatto i complimenti e se n'è ritornato a casa. Magari tutti fossero così Signori...
A questo punto è meglio decidere di non punire più nessuno e dire di venire al palazzetto con la scorta
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