Una storia da fuori regione. Il patron Enea D'Alonzo racconta quanto accaduto alla sua Real Dem 1996 dopo il match con l'Etabeta
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L’ultimo caso, in ordine cronologico, è quello della Real Dem 1996 del patron Enea d’Alonzo.
Questi i fatti. Sabato 9 febbraio a Montesilvano si gioca Real Dem – Etabeta valida per la 14°giornata di Serie B/D. Il match si chiude con il 5-6 in favore dei fanesi che realizzano il tiro libero decisivo negli ultimi secondi di gara portandosi via un risultato pesantissimo. Nel seguente comunicato ufficiale della Divisione Calcio a 5, del 13/02/2019, alla società di casa viene comminata la seguente sanzione:
Euro 800,00 REAL DEM CALCIO A 5
Perché i propri dirigenti sebbene allontanati nel corso del primo tempo
assistevano al prosieguo dell'incontro dalla tribuna da dove protestavano
avverso l'operato del direttore di gara per la parte residuale dell'incontro
e perché propri sostenitori rivolgevano reiterate ingiurie all’indirizzo
dell’arbitro.(R.A.-R.C.d.C.).
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’FINO AL 26/ 3/2019
ZAFFIRI GIANPIERO (REAL DEM CALCIO A 5)
Allontanato per proteste, assisteva al prosieguo dell'incontro dalla tribuna
da dove reiterava le proteste avverso il direttore di gara. Sanzione così
determinata in quanto inserito in distinta in qualità di addetto agli
ufficiali di gara.(R.C.d.C.)
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’FINO AL 6/ 3/2019
SUARIA MAURIZIO (REAL DEM CALCIO A 5)
Allontanato per aver rivolto all'arbitro frase offensiva, assisteva al
prosieguo dell'incontro dalla tribuna da dove continuava a protestare nei
confronti del direttore di gara.(R.A.- R.C.d.C.)
Fatta la premessa è lo stesso d’Alonzo, in esclusiva per Futsalmarche.it, a darci la sua versione dei fatti che differisce da quanto riportato:
“Innanzitutto ringrazio voi di Futsalmarche perché mi state dando la possibilità di esprimere quanto accaduto. Anche se non siamo una società marchigiana seguiamo in modo costante il vostro lavoro e ne apprezziamo le modalità e i contenuti. Sul risultato di 5-5, a venti secondi dalla fine della partita e non del primo tempo, viene fischiato un tiro libero all’Etabeta e si scaldano gli animi, come normale che accada in queste situazioni. Un nostro dirigente viene allontanato dal rettangolo di gioco e, dopo il tiro libero realizzato, viene allontanato anche l’addetto agli arbitri. Dieci secondi e finisce la partita con qualche scaramuccia e qualche parola di troppo all’indirizzo dei direttori di gara. Ci aspettavamo le consuete sanzioni disciplinari e squalifiche del caso ai nostri tesserati ma le cose non sono andate effettivamente così”
E arriviamo al comunicato, che parla invece di allontanamento a fine primo tempo…
“Esattamente, perché sul referto dagli arbitri è stato scritto proprio così aggravando così la nostra posizione e facendoci comminare una multa da 800 euro che supera, abbondantemente, il dieci percento dell’iscrizione. Troviamo ingiusta questa cosa e assolutamente falsa perché a conferma di quel che sosteniamo ci sono tv private (che non costituiscono tuttavia prova nda) e fotografi, regolarmente refertati dagli stessi direttori di gara. Riteniamo ci sia malafede in questa situazione”.
Avete basi concrete per parlare di malafede o sono solo supposizioni?
“Penso e ritengo che ci vengano fatte queste cose anche per il nostro atteggiamento mai passivo di fronte a varie situazioni che ci sono capitate, principalmente in passato. Nella nostra storia di ventitré anni, con l’obiettivo dei venticinque, abbiamo sempre combattuto talvolta anche per vie legali. Il segretario della Divisione Calcio a5 Fabrizio Di Felice ignora da tempo al cellulare e al computer sia me che il vicepresidente Gianpiero Zaffiri. Ci sono ancora tantissime mail in attesa di risposta che riguardano premiazioni, benemerenze e persino una riguardante una trasferta dei playout dello scorso anno dove ricevemmo una multa per esserci presentati con ritardo nonostante fummo soccorsi dalle forze dell’ordine per strada. Sono lì, senza risposta. Noi cerchiamo sempre di fare del nostro meglio ma non possiamo certo vantarci di avere una Divisione e un Segretario al nostro fianco per le varie esigenze di una società”.
Tornando al referto in questione c’è qualcosa da aggiungere?
“Oggi questi errori, definiamoli così, potrebbero essere smascherati subito ma purtroppo le riprese televisive non sono oggetto di prova. Il regolamento non ci tutela e dobbiamo avere paura che talvolta qualche arbitro, non proprio limpidamente, possa crearci problemi non solo di carattere sportivo ma anche pecuniario, come accaduto”.
Verso i venticinque anni di attività sostenevi prima. Come ci arriverete?
“Con il massimo dei buoni propositi. Siamo l’esempio di chi fa lo sport, il futsal, nel bene e nel male. Con gli sponsor importanti o senza. A noi piace questa disciplina, l’abbiamo praticata e continueremo con l’orgoglio dei tanti giovani lanciati in questi ultimi anni. Da Bartilotti a Casati passando per Paschoal, Di Girolamo, Pavone, Dominioni e tanti altri. Noi società permettiamo alla macchina di muoversi e pretendiamo rispetto”.
Peppe Gallozzi
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