Futsal Marche

HIC SUNT CASENUOVE!

Una dominatrice per il girone C. Il Casenuove di mister Cristian Santarelli e del presidente Luigi Coppari.

Torniamo ad occuparci di uno dei due gironi di serie D dell’anconetano. Dopo tempo immemore. Con le scuse ai protagonisti di questo campionato e ai suoi tanti appassionati. E, dopo questo sunto riepilogativo, riprenderemo con le analisi. Di qua alla post season.

Perché se la lotta per lo scettro ha il suo padrone, ma c’è comunque chi insidia questo dominio, la rinata Giovane Aurora, apertissima è la corsa per i play off.

Con Dorica e Avis Genga destinate a contendersi la maglia nera, dai 32 punti della formazione jesina ai 17 della Virtus Matelica, c’è spazio per qualsiasi rientro. Col quinto posto, ultimo utile, posizionato a quota 25.

Dunque il Casenuove sta dominando questo torneo. Seconda difesa del torneo, secondo miglior attacco, i newhouses vantano un confortante +6 sulla prima inseguitrice con una partita in meno. L’unico passaggio a vuoto è arrivato a metà novembre con la sconfitta a Frontale ed il pari interno col Dragons. Troppo poco per chi spera in un crollo di capitan Duca & company. Un collettivo compatto, formato su diversi giocatori di categoria superiore. L’univo vero rammarico nella società osimana è la finale di coppa persa con il Ciarnin. Ma anche qui ci sono i lati positivi: niente spreco di forze suppletive e concentrazione massimale sul campionato.

Si pensava non ci fosse una reale antagonista della capolista. Ed invece c’è. E’ la Giovane Aurora. Mister Lorenzo Giacchè è stato di parola. All’inizio di stagione si è sofferto per il cambio radicale di gioco. Una volta affinati i meccanismi si è iniziato a volare. Dopo il pari alla 7° proprio nello scontro diretto col Casenuove, sono arrivati 8 successi in 9 gare. Con la trasferta al Pala Quaresima contro il Moscosi unica waterloo di un periodo aureo. Ritmo dunque da primato. Per un team che gioca forse il miglior futsal del torneo. Menzione speciale per Emanuele Ramini: a 43 anni è tornato ai suoi antichi splendori. Sulla marcia degli jesini c’è l’occhio, oltre di chi detiene anche il primato, anche di sogna la post season. La regola dei 10 punti fa paura a tutti…

Al terzo posto c’è il Frontale con una partita in meno su gran parte delle contendenti. La formazione decisamente rivelazione sinora della stagione. Nelle ultime annate il club apirota ha perso per strada i pezzi migliori. Da ultimo Panichelli, il classe ’95 che sta facendo benissimo anche in C1 con la Nuova Ottrano. Eppure continuano a migliorare i risultati. Con il lusinghiero terzo posto attuale. Merito, grande merito di mister Cuicchi, capace di guidare un gruppo coeso e autentica cooperativa del gol: 15 giocatori in rete con capitan Edoardo Scuppa sempre più leader e cannoniere scelto. Sfatato anche il tabù della dipendenza dal terreno amico: in casa e fuori rendimento quasi analogo.

Sulla quarta piazza c’è il Nebbiano. In deciso e clamoroso calo dopo aver toccato anche per una settimana il primato. Dopo la vittoria sulla Dorica all’11°, un solo pareggio in 6 match per i fabrianesi. A nulla per ora è servito l’avvicendamento in panchina tra Giancarlo Manzerri e Massimo Casiraghi, attuale coach. Non che ci sia una crisi di gioco, ma solo di risultati. Sempre in partita in tutte le ultime 5 sconfitte, e spesso anche in vantaggio, capitan Bottacchiari & company finiscono sempre per subire il sorpasso altrui. Manca insomma quel sacro fuoco, quel quid indispensabile per portare in porto l’intera posta. Da ritrovare quanto prima.

Sullo stesso piano dei cartai c’è il Santa Maria Nuova. Il fine 2015 nero, 4 sconfitte di fila nelle ultime 4 dell’andata, è ormai alle spalle. A parte la sconfitta nel gelido outdoor di Vittoria Strada, il team ha ripreso il giusto cammino. Con una sostanziale novità. Roberto Barbarossa, uomo franchigia per eccellenza dello storico sodalizio di via Ravagli, si sta affidando sempre più alla linea verde. Promuovendo in prima squadra i tanti under 21. Una scelta, ma anche una necessità, viste la tante defezioni. Su tutti quella di Cristian Grassi, fuori per tutta la stagione per via di un ginocchio saltato. In questa ottica è arrivato via Jesi il promettente portiere classe ’96 Mario Shkoza.

Montagne russe Monserra. Ad un punto dalla zona post season ci sono i rossoverdi, detentori del titolo di miglior attacco ma anche di peggior difesa. Se questa duplice statistica è certamente leggibile con le piccole dimensioni del campo di casa, va associata anche all’umoralità della squadra. A vittorie roboanti sono seguite sconfitte sonanti. Insomma la ricerca della continuità è il diktat di mister Gioacchini. Per un gruppo sovrabbondante di talento e molto amplio (15 giocatori con almeno una rete), ma ancora inesperto. In questa ottica sono visti gli arrivi dicembrini via Arcevia di Lorenzo Purgatori e Emanuele Di Mattia. Il bioritmo del 2016 è col pollice su. This is the way…

Al settimo posto c’è il Moscosi. Discreto l’andamento dell’equipe del presidente Tarcisio Ciciliani, distante tre punti dalla zona play off, un obiettivo che ad inizio stagione, visto il pedigree delle partecipanti, sembrava non avvicinabile. Buono il lavoro di mister Palmieri, bravo a valorizzare anche volti giovani del futsal cingolano. Su tutti il classe ’94 Damiano Meschini, alla sua miglior stagione di sempre con 16 reti già in cascina. Una mina vagante da prendere con le molle per tutti.

In coabitazione col Moscosi ci sono i cugini della Polisportiva Victoria. Posizione in graduatoria ugualmente positiva e analisi del percorso sin qui disputato semplice da comporre. Gli uomini di mister Sbaffo hanno un rendimento da primato tra le mura amiche (imbattuti e solo due punti concessi), ma è deficitario il rendimento on the road (2 pareggi e 6 sconfitte). La crescita di questo progetto sportivo passa ovviamente dal migliorare il rendimento lontano dal sintetico outdoor di casa (l’unico campo scoperto del campionato). Mantenendo l’implacabile ritmo casalingo…

Al nono posto staziona il Dragon’s Cupramontana. Gli arancioni sono tra le delusioni del campionato. Il secondo posto dello scorso anno è lontano anni luce. E se ne è andato anche il paracadute della coppa, con l’uscita in semifinale.  L’ultima sconfitta interna ha fatto suonare l’allarme. Si è deciso così di interrompere il rapporto con il mister Fabrizio Carlini, ingaggiato in estate. Si è optato per una soluzione interna con la panca affidata al vice presidente Emanuele Costarelli. Obiettivo chiaro: smuovere una squadra bloccata psicologicamente e provare ad entrare nel gran ballo di primavera lontano ora 4 punti.

In compagnia dei vicini cuprensi c’è la Virtus Moie. Anche qui ci si aspettava di più dalla formazione rossoblu, in virtù di un roster buono per la categoria. Ma, dopo un rendimento negativo fino a dicembre, è cambiata la musica per i ragazzi di mister Tassi. Da dicembre ad oggi sono arrivati 4 successi in 5 partite. E l’unica sconfitta, onorevole e combattuta peraltro, è arrivata dalla capolista Casenuove. Insomma la via per capitan Tosti & soci sembra quella giusta. Continuare così è l’imperativo…

Altra delusione stagionale è la Virtus Matelica. Le aspettative estive di veder i biancorossi in lotta per le posizioni che contano sono state disattese. La squadra vivacchia in un anonimo 11° posto, non rispecchiante il valore del sodalizio. Vale il discorso per il Nebbiano. Troppe le partite girate per un nonnulla. Troppi i pareggi, statistica in cui il team di mister Cantalamessa è primatista (5). La vittoria manca dal ridondante 12-3 sul Moscosi del 12 dicembre. Dopo 3 pareggi e 2 pareggi. Troppo poco per una squadra, delusa da se stessa, che deve ritrovare subito l’antico furore.

Al penultimo posto c’è la Dorica. L’obiettivo di migliorare i 34 punti della scorsa stagione è oramai una chimera. Il nuovo è quello di dimostrare di avere una classifica bugiarda, evitando magari l’ultimo posto. Ed è così perché i ragazzi di Luca Pippa Fiordelmondo raramente sfigurano nei 60 minuti. Ma la mancanza di risultati ha causato la perdita di autostima, fondamentale in un percorso nuovo come quello anconetano. Dorici, non mollate…

Ultimo posto occupato dall’Avis Genga. Stagione nata male quella rossoverde. E proseguita allo stesso modo. Con degli acuti d’orgoglio a ricordare la storia ed il pedigree di una delle realtà marchigiane più importanti della categoria. L’obiettivo è di ritrovare la voglia di divertirsi col calcio a 5. Di riaccendere così una scintilla col pallone a basso rimbalzo decisamente sopita dai risultati negativi. Magari provando a far vincere ad Andrea Pittori (17) la classifica marcatori…

Classifica Marcatori

781 reti in 17 partite (clicca qui per la classifica generale completa).

Lotta aperta ad ogni soluzione. Nessuno in fuga, primato con poche reti fatte (19) e tutti vicini.

Nelle prime posizioni i bomber simbolo di ogni team.

Un pronostico? Impossibile farlo…

Arrivederci al racconto della prossima giornata

Marco Bramucci

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