Ritratti
![]() Una matita. Una tavola. Dei colori. Una penna. Un taccuino. E il gioco è fatto. Alcuni personaggi del calcio a 5 nostrano ritratti come non li conoscevate. |
Ritratti - Matteo Magnarelli
R E Futsalmarche e Matteo Magnarelli rinnovano e rafforzano la loro collaborazione. Inventandosi una nuova rubrica. Ritratti. Per la prima assoluta l’oggetto della puntata è proprio Matteo, il giornalista principe del calcio a 5 marchigiano, che invece sarà in prima persona a condurre e proporre settimanalmente in video ed via web questa novità.
Allora Matteo, ben ritrovato su Futsalmarche. “Grazie. E’ sempre un estremo piacere.” Innanzitutto di cosa tratta questa rubrica Ritratti? “Saranno interviste per conoscere alcuni protagonisti del calcio a 5 soprattutto non solo dal punto di vista sportivo. Indagheremo insomma nella loro vita extra futsal. Abbineremo poi a questo ritratto una gustosa vignetta che il nuovo collaboratore di Futsalmarche, l’Artista, dedicherà ai soggetti in causa.” Quali sono le novità di Calcio a 5 Extra Time – Diretta Studio che riparte stasera, giovedì 13 gennaio alle ore 22,00?
Un impulso di qualità alla trasmissione lo darà Simone Zezza, tecnico validissimo nel preparare immagini e montaggi. E finalmente non sarò più solo nella conduzione del programma: ci sarà Nicoletta Canapa, presentatrice bella e brava che avete già conosciuto nel sorteggio di coppa.” Quella che inizia sarà la quarta edizione di Calcio a 5 Extra Time – Diretta Studio. Provi sempre la stessa emozione nel ripartire con una nuova stagione di trasmissioni? “Si. Tanta emozione, ma diversa. Prima era paura, oggi è voglia di fare bene. Unita ad un senso di responsabilità nel propagandare sempre al meglio questo sport che ho nel cuore.” Come è cambiato il calcio a 5 oggi da allora? “Tatticamente poco, tecnicamente è cresciuto. Quello che non si è alzato come avrebbe dovuto è il livello di strutturazione delle società. La mancanza di personale è purtroppo un forte handicap per i club.” Quant’è importante il ruolo dei mezzi dei comunicazione nel futsal marchigiano? E cos’altro si potrebbe aggiungere? “I media hanno inciso notevolmente. Hanno cambiato i rapporti tra le parti. Tutto viene raccontato e nessuno vuole più fare brutte figure. Ci si conosce tra tutti, ci si confronta ed in questo modo si evitano tanti problemi che in passato potevano proporsi. Di riflesso però c’è la tendenza ad abituarsi. Non c’è più l’effetto meraviglia. Se prima nell’intervistare qualcuno sentivi il suo stupore, oggi è pura routine. Cosa si può aggiungere? Sul web e in Tv siamo fortissimi, manca un appuntamento cartaceo.” Un episodio curioso. “Durante una delle ultime puntate della prima edizione, Carlo Mercantini mi parlava del suo Pesaro Five e io mi complimentavo per il suo Rodrigo Da Silva. Peccato che lo sapevano anche i muri dello studio che era del Palextra Fano. Un lapsus inspiegabile. I cinque minuti successivi furono di forte pressione alle tempie, farfalle nello stomaco e la voglia di lasciare lo studio.” Il tuo incubo televisivo. “Sono due. Scivolare dentro lo studio ed andare gambe all’aria. Il secondo sbagliare un passato remoto con un verbo semplicissimo da coniugare. Ed è accaduto al Galà, fortuna che la gente in quel momento era abbastanza distratta…” Lasciamo per un attimo il calcio a 5. Se non fossi stato un giornalista sportivo, cosa avresti fatto?
Il complimento più bello che hai ricevuto. “Dopo il primo Galà, da un paio di persone per me speciali. Furono parole che apprezzavano la passione che avevo manifestato al contempo per il mio sport preferito e per la mia professione. Non le dimenticherò mai.” La tua giornata perfetta. “Sveglia alle nove e mezzo. Cappuccino e brioche. Mezz’ora di lettura giornali, Corriere Adriatico e Gazzetta dello Sport. Lavoro fino alle 13, aggirandomi tra redazione e contatto diretto con la gente. Una carbonara a pranzo. Caffè, sigaretta e poi 6 ore di computer in studio. Bistecca a cena, di nuovo caffè e sigaretta. Poi calcio a 5 in diretta sui campi o calcio in Tv. A chiudere PES con gli amici. E svegliarmi la mattina con la mia fidanzata…” Il rimpianto più grande.
Il sogno nel cassetto. “Continuare a fare questo lavoro per sempre. E possibilmente farlo via radio che era il mio vero obiettivo iniziale. Non è detto che non ci riusciremo, prima o poi.” Tornando alla trasmissione. Quale personaggio vorresti intervistare e che non sei ancora riuscito a farlo? “Assolutamente e senza ombra di dubbio Michele Giorgi. Perché è un personaggio con cui si potrebbe parlare di tutto e di più. E chiedergli come faccia ad aggiornare, analizzare, commentare campionati che si rinnovano e giocano con una frequenza spaventosa. E’ un miracolo continuo e chi lo dice il settore lo conosce abbastanza bene. Ne approfitto di questo per fare i complimenti all’Enigmista e a tutta la sua redazione. Già che ci sono, non mi dispiacerebbe toglierti la maschera e svelare il volto del Trasformista…” Non esageriamo. Nel cassetto dei sogni c'è spazio per uno solo. Ciao Matteo e grazie. E come dici tu… ci vediamo in Tv.
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