Ritratti
![]() Una matita. Una tavola. Dei colori. Una penna. Un taccuino. E il gioco è fatto. Alcuni personaggi del calcio a 5 nostrano ritratti come non li conoscevate. |
Ritratti - Giorgio Moretti
Al microfono di Matteo Magnarelli e sulle matite di Daniele Cardinali c’è il massimo esponente federale in materia di calcio a 5: sua maestà Giorgio Moretti.
Ciao Giorgio, facci il tuo ritratto... “Mi chiamo Giorgio Moretti, sono nato in Ancona il 6 novembre del 1968, lavoro in un’azienda di famiglia che si occupa di comunicazione e di editoria. Sono.... molto sposato e ho un bambino. Anzi, un bambino e mezzo: Giovanni, che è il figlio di mia moglie, chiaramente ora lo sento come se fosse anche mio”. Nel calcio 5 cosa fai? “Ho iniziato giocando, male, anche se oggi venendo qui al Veneto Cafè mi sono ricordato di aver fatto anche un gol internazionale, contro la nazionale del San Marino. Ho iniziato presto a fare il dirigente, proprio perché mi facevano giocare poco. Oggi faccio il Responsabile del Calcio a 5 per la regione Marche. Ed è una cosa che mi inorgoglisce molto”.
“Molto. Magari quando facevo il dirigente riuscivo a godermi maggiormente il calcio a 5 nella sua parte agonistica. Oggi invece, nel ruolo in cui mi trovo, le problematiche sono diverse e molto più numerose. Devi correre dietro a molti aspetti burocratici”. Quanto sono importanti i soldi nel calcio a 5? “I soldi sono importanti dappertutto. Nel calcio a 5, 9 volte su 10 vince la squadra che riesce a spendere di più. Però il calcio a 5 marchigiano è riuscito ad avere un grandissimo sviluppo al di là dell’aspetto economico”. Cosa manca a questo sport per decollare, per fare il salto di qualità? “Mancano diverse cose. Per fare, però, direi... un ulteriore salto di qualità! Porto ad esempio il futsal femminile: voi pensate che nelle piccole Marche noi abbiamo più del triplo dell’attività di Toscana, Umbria ed Emilia Romagna messe insieme”. Nella tua vita invece cosa aggiungeresti? “Forse un pò più di tempo per mia moglie e mio figlio”. Quanti anni sono ormai che fai il delegato o responsabile del calcio a 5? “Dal 2000”. Sono quindi ben 11 anni: non ti sei stancato? “Io ancora mi diverto, altrimenti non lo farei”. Un giorno ti piacerebbe divenire presidente del Comitato Regionale Marche? “No. Penso di avere già abbastanza beghe con 300 società di calcio a 5. Il presidente deve controllare 770 società. Tenente presente che qualsiasi problema arriva a lui, sulla sua scrivania. Di fatto è un vero e proprio lavoro che puoi fare solo a tempo pieno. E io non me lo posso permettere”. Un sogno nel cassetto di Giorgio Moretti? “Nel calcio a 5 vincere il Torneo delle Regioni con la Rappresentativa, maschile o femminile che sia. E magari vedere una squadra marchigiana in serie A: sarebbe importante per tutto il movimento”. E nella vita? “Durasse! (ride, ndr)” Come ogni settimana arriva un importante week end di calcio a 5: quali sono i timori di un delegato? “Che qualche società non si presenti al campo... Che qualche arbitro non si presenti al campo... Che ci sia un’invasione di campo... Che si verifichi una decisione arbitrale che possa falsare una partita. I terrori alla vigilia sono tanti e ogni volta che mi squilla il telefono dico: “Oddio è successo qualcosa!”. Per fortuna però spesso non è così”.
“Il gol al San Marino? Sì, ma io ricordo meglio un episodio forse ancora più simpatico: eravamo ad Agugliano, abbiamo fatto un contropiede, mi arriva un passaggio dalla destra, io ero in corsa e nel girarmi colpisco la palla con il tacco. Il pallone entra in rete. Quando ho visto che è entrata, ho continuato la corsa sino a dentro gli spogliatoi e sono andato a fare la doccia. Poi sono ritornato fuori e ho detto: con questo... (mima il gesto con le mani) ho chiuso! (e si mette a ridere, ndr)”. C’è un rimpianto nella tua vita? “Eh, ai voglia! Sono pieno di rimpianti. Però rifarei tutto quello che ho fatto”. Ci racconti invece la soddisfazione più gratificante della tua vita? “Quella di aver trovato una ragazza eccezionale e di avere un bambino che cresce bene. Oltre a vedere crescere altrettanto bene Giovanni che come detto fa parte della mia famiglia”. Mentre stiamo parlando, sta andando in onda la tua vignetta e ti domandiamo: come pensi che ti abbia disegnato l’Artista Daniele Cardinali? “Alto, magro, biondo, sorridente (sorride, ndr)... Magari con una bacchetta in mano. La bacchetta del Preside, nickname con cui mi ero segnato al Forum tempo fa”. Giorgio, noi ti ringraziamo per la disponibilità e ti auguriamo buon lavoro sia nel calcio a 5 che nella vita. “Grazie a voi”.
Matteo Magnarelli Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. L’Artista (Daniele Cardinali) Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Commenti (4)
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