Serie C1: Analisi 5° Giornata

 

REMUNTADE

Sul nuovo volto della classifica di C1 c’è il timbro di due formidabili remuntade.

Per una graduatoria allungata lievemente solamente in vetta ed in coda.

Il Pietralacroce ’73 si mantiene solitario in testa, la sua nuova lepre è il Real San Giorgio isolatosi

sulla seconda piazza.

In fondo c’è la Nuova Juventina, staccatasi dal gruppo arancio play out.

Dal terzo all’undicesimo posto ci sono solo tre punti ma ben dieci squadre.

Dato clamoroso per un campionato davvero incerto.

E lo si vede turno dopo turno.

Quinta giornata compresa.

 

 

Tra P’73 e Montelupone è andato in onda un match giocato sul filo del rasoio. Stavolta partono bene i lupi rosanero. In un primo tempo davvero equilibrato l’unico acuto è la stoccata di capitan Colotto, abile a trovare il pertugio giusto per battere l’ottimo Zampa all’esordio stagionale. Per scardinare l’attentissima retroguardia monteluponese Davide Bilò decide di giocarsi la tanto cara carta del quinto di movimento. Ne viene fuori un lungo duello a scacchi caratterizzante tutta la ripresa. Gli uomini di mister Macellari si difendono bene, ma non trovano il bis, anche per l’eroica difesa di uno stoico Pinto. La differenza la fa invece Renato Giordano. A metà ripresa timbra il pari e a 150 secondi il gol dell’agognato sorpasso. Ora che la rimonta è completa, a provarci col power play sono Bacaloni e soci. Ma c’è tempo e spazio solo per la rete di Campofredano. Per la goduria di Mannacity, ancora per una settimana in vetta.

 

La remuntada perfetta. Quella tra Real San Giorgio e Cus Macerata è la più incredibile delle partite double face. Il primo tempo è apoteosi biancorossa. Matteo Francavilla e Francesco Marangoni, sempre più leader, spingono i cussini sullo 0-4. Chiudendo di fatto la contesa già all’intervallo. Ma usciti dagli spogliatoi accade qualcosa d’impensabile, con Federico Vecchiola a caricare i suoi. Gol dopo gol, giocata dopo giocata, Riccardo De Ruggiero (2) e Nicolò De Carlonis (2) trascinano i compagni verso la storica impresa. La più incredibile delle rimonte è di fatto compiuta. E' la vittoria più importante nella quasi ventennale storia dei blancos. Per il modo epico in cui è arrivata. Perché porta in dote un secondo posto in C1 mai raggiunto prima. Perché è fondamentale per accrescere l'autostima di un gruppo in continua evoluzione. Bocciatura severa per gli universitari. L'esame esterno è di nuovo fallito. Eppure per i primi venti minuti...

 

Per poco non riesce la super rimonta anche alla Dinamis Falconara. Ma qui c'è poco di epos perché gli azzurri di Falconara sono dominati per lunghi tratti dal Futsal Monturano. I calzaturieri hanno ormai preso confidenza con la categoria e si vede. Capitan Zampetti firma con una double le prime reti stagionali, Boutimah disegna sempre futsal col suo mancino, Rossignoli corre per tutti. Fino a dieci dal termine Pierbattistalandia è in pieno controllo, finché mister Pennacchioni cambia qualcosa, lasciando scatenare super Ioio (poker). I falchetti raggiungono così l'insperato 5-5 a poco minuti dal termine. Ma è ancora Ismail Boutimah a trovare la gemma da tre punti, approfittando dell'errore di Cologgi. Esulta dunque mister Nucci, soddisfatto per il successo e per le prestazioni in continua crescita. Bioritmo decisamente negativo in casa falconarese al secondo rovescio filato.

 

Con Marco Balzamo nel motore insieme al redivivo Andrè De Souza è tutta un'altra Nuova Juventina. E così con l'Olympia Fano ne viene fuori un'autentica battaglia sportiva. In cui a spuntarla sono gli olimpionici grazie ad un super eroe travestito da portiere: Giovanni Polverari. Nel primo tempo a scappare sono gli ospiti con Marco Fabbroni e Di Maggio. A cavallo dei due tempi i veregrensi trovano l'uno due che vale il pari con le griffe di Grasselli e Marilungo. Sull'onda emotiva i bianconeri del presidentissimo Augusto Brasili non vogliono fermarsi, cercando la vittoria. Guadagnandosi così due liberi e un calcio di rigore. Tutti sbagliati. O meglio tutti parati da Polverari, 39 anni e non sentirli. Ma siccome la carta d'identità non stava guardando venerdì scorso a Montegranaro, la giocata decisiva sul match la mette capitan Gianluca Boiani a 100 secondi dal triplice fischio. Per il tripudio del clan granata che se ne è tornato a Fano con tre punti di platino.

 

Pianaccio, oh yes. La resistenza del Castelbellino in quel di San Michele al fiume dura solo un tempo. In una prima frazione in sostanziale equilibrio gli acuti di Barbadoro, su conclusione deviata da angolo, e Ghetti, spizzata su rilancio direttamente del portierone Severini, spingono i leoni verso il successo. Nei secondi venti minuti gli orange spariscono letteralmente dal campo. I Suro Boys controllano con facilità la gara. E arrivano i primi centri stagionali di Sergio Mancini e Alex Pompili. Dando risposta a chi chiedeva segnature dall'attacco di mister Dominici. Pericolosa inversione di tendenza del team allenato da Andrea Maggiori, autore di una prova tutta da dimenticare.

 

Fuoco e fiamme tra Audax 1970 e Cerreto d'Esi. Gara piacevole, ritmi elevati e contenuti tecnici davvero apprezzabili. Alla fine il pari è un bicchiere mezzo pieno per entrambi. E' il primo punto al Pala Panzini per i giallorossi. Soddisfatti per la prestazione, con l'unico rammarico di aver sprecato un doppio vantaggio a metà ripresa. E' il primo risultato utile lontano dalla città della torre pendente per i viola. Ottenuto attraverso il gioco ed un quinto di movimento fatto a regola d'arte. Già, perché chiusa la prima parte di gare sul 2-2, sono i Petrolaties a scappare con due dei suoi uomini più in palla: Lucien Bikai, laterale dalla grande fisicità e dal destro letale, e Andrea Carletti, pivot ex Real San Costanzo. Ma mister Amadei non ci sta a perdere e si gioca il power play. Marturano, tripletta per l'argentino sempre più a suo agio in questa C1, accorcia. Stazi, su azione di contro ripartenza, sigla il definitivo 4-4.

 

La posta in palio tra Grottaccia e Jesi era di quelle calienti. Cingolani alla ricerca dello sblocco casalingo. Jesini in pericolosa zona di classifica. Come spesso capita in questi casi ne è uscita una gara molto bloccata. Occasioni da gol col contagocce, difese molto attente. A scavare il gap in questi casi ci pensano i dettagli. L'episodio che di fatto incalana il match è la segnatura leoncella di Marco Ombrosi a metà del primo tempo. I ragazzi di mister Pieralisi fanno tesoro del vantaggio. La linea difensiva ospite tiene bene i tentativi di assalto gialloblu. Il raddoppio di Matteo Bravi, primo sigillo stagionale, mette in freezer i primi tre punti stagionali esterni del club del presidente Cingolani. Il power play finale ordinato da Simone Novelli non sortisce gli effetti sperati. La maledizione del Pala Quaresima dunque continua...

 

 

 

 

 

Punto tecnico

 

 

 

QUINTO DI MOVIMENTO

Per tante stagioni Davide Bilò e i suoi pretoriani sono riusciti a dominare tra C1 e C2 grazie alla proverbiale arma del quinto di movimento. Abbiamo ancora tutti negli occhi come i Bilò Boys, in versione Tre Colli, quasi non si aggiudicavano una Coppa Marche contro il ben più quotato ed assortito Recanati. Possibile che nessuno riesca a contrastarla?

 

 

 

 

ETERNO BOIA

A 45 anni ha ancora la forza e la capacità di trovare una giocata in grado di decidere una gara del massimo campionato regionale. Ma non sono tanto le abilità di uno dei bomber più profilici della storia del futsal marchigiano a stupire, quanto l'entusiasmo messo in campo ancora come un ragazzino. Si chiama Gianluca Boiani. Per noi tutti è il magico, eterno, immarcescibile Boia.

 

 

 

 

Arrivederci alla prossima puntata

 

Marco Bramucci

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