Futsal Marche

UN TRIO IN TESTA

Come volevasi dimostrare.

Tre aggettivi per descrivere questa C1 2021-22?

Equilibrata. Incerta. Strana.

Dopo 160 minuti di gioco nessuno è più a punteggio pieno, nessuno è senza sconfitte, nessuno è fermo al palo.

Perde per la prima volta la Dinamis Falconara, si è mossa da quota zero anche la Nuova Juventina.

Escono finalmente al quarto turno le prime ics: ben due.

Su 26 vittorie totale ben 17 sono state ad appannaggio delle viaggianti.

Dato in clamorosa controtendenza totale con la storia di questo campionato. Ed in generale con quella degli sport di squadra.

La graduatoria tende a non allungarsi.

Dall’ipotetica zona promozione a quella retrocessione, dal verde del primato all’arancio dei play out tanto per intenderci, c’è la miseria di tre punti. Cioè una partita.

Tutto a vantaggio dell’incertezza.

E anche dell’imprevedibilità.

Perché i bioritimi delle squadre sembrano impazziti.

Su e giù come le montagne russe. Da una settimana all’altra.

Andiamo allora a tastare il polso alle nostre 14 protagoniste.

In ordine di classifica, partendo dal trio di testa.

P’73: Probabilmente la più continua. Nell’unico stop interno contro il Pianaccio, la roulette non ha sorriso a Mannacity. Oltre ad un super Severini, i seventythreers hanno fatto incetta di pali. Il pronto riscatto è stato servito sette giorni su un campo sempre ostico come la Carbonari. Può essere la vera favorita al successo? Si, assolutamente si. Perché Bilò ha aggiunto alla rosa un altro dei suoi pretoriani: quel Renato Giordano, uscito dal Montesicuro Tre Colli. Ed in pratica lo Strabilio di Ancona ha rimesso in piedi un team che ha già dominato in categoria. Manca solo Ciavattini? Niente paura, ecco a voi Walid Ferjiani, 9 reti e capocannoniere del torneo.

Cus Macerata: se il campionato è sinora favorevole alle viaggianti, i biancorossi si confermano invece il classico home team. Imbattibile nelle lande maceratesi, ma non brillantissimo in altri lidi. Problema atavico, si è già detto. Contro il Cerreto, nel clou della quarta, è andato in onda un autentico show cussino. Con Francesco Marangoni (4) e Matteo Francavilla (3) assi pigliatutto. Ed il baby Tommaso Seresi al primo gol assoluto in C1. Se il successo del Pala Quaresima è stato comunque un bel segnale per coach Zampolini, un bell’esame di maturità attende ora gli universitari: il Real San Giorgio alla Borgo Rosselli.

Dinamis Falconara: contro l’Audax 1970 è arrivato il primo passaggio a vuoto stagionale. Dopo un buon primo tempo, nella ripresa è scesa la cataratta sui falchetti. Con il Fattore Q Quercetti  + Qorri, decisivi ancora una volta a Porto San Giorgio sette giorni prima, stavolta in giornata no. Il sussulto d’orgoglio nel finale, vincente contro il Cerreto, stavolta è arrivato fuori tempo massimo. A mister Pennacchioni serve recuperare Simone Gallozzi, perno difensivo ancora mai sceso in campo per infortunio, per tirare un po’ il fiato, soprattutto nelle giornate di luna nera dei suoi frombolieri offensivi.

Montelupone: Mister Macellari, abbiamo un problema. I lupacchiotti proprio non riescono a partire decentemente. E dire che l’esperienza non manca nel roster. Anche a Montegranaro lo start era stato nefasto. Poi, complice anche un rosso ai veregrensi, forti di un tasso tecnico superiore, la gara si è messa in discesa. Contro il Real San Giorgio la prima frazione è stata ancora da incubo. Poi la vecchia guardia rosanero ha preso in mano la partita, riuscendo a prendersi il primo punto casalingo della stagione.

Real San Giorgio: l’avvio di stagione è senza dubbio buono per i blancos. Cosa è mancato per essere eccellente? Decisamente un pizzico d’esperienza, decisiva a questi livelli. Nella debacle casalinga contro la Dinamis i tre punti sono scivolati verso Falconara con troppa facilità senza un chiaro dominio ospite. Nell’ultima trasferta di Montelupone non capitalizzare il triplo vantaggio all’intervallo è stato peccato mortale. La soluzione del problema per mister Vecchiola potrebbe stare nella crescita di rendimento di qualche luogotenente e nel recupero dei diversi assenti di lungo corso.

Cerreto d’Esi: pieno di punti in casa, a secco lontano dal campanile pendente. Ma il rendimento dei biancoviola è stato sempre costante. Tanto che noi la continuiamo a ritenere una delle favorite. Può starci di perdere al Pala Badiali contro la Dinamis, può capitare di soccombere a Macerata di fronte alle scorribande di uno scatenato Cus. Il salto di qualità deve arrivare però dalla solidità difensiva. Lo sa bene mister Amadei. La produzione di gioco è sempre stata buona. Ma sono decisamente troppi i 9 gol incassati in due viaggi. Col reparto portieri non esente da colpe.

Audax 1970: il ritorno in squadra di Carlo Conti ha portato eccellenti benefici. Ed era facile pronosticarlo, visto il valore dell’universale classe 1997. Nel meritato successo di Falconara si è sfatato anche l’incubo dei minuti finali, fatali sia all’esordio che contro l’Olympia Fano. Anche se pure stavolta gli ultimi secondi potevano essere letali, con Chiarizia superstar nell’ultimo giro di lancette. Ora c’è però un altro tabù da sfatare per il Casato dei Tarsi: il Pala Panzini. Nell’agognato palas senigalliese i Petrolaties non hanno ancora raccolta nulla…

Pianaccio: il problema del gol a difesa schierata condiziona il rendimento dei leoni di San Michele. Se contro la Nuova Juventina i Suro Boys hanno presto potuto giocare di rimessa e al Pala Scherma per un tempo intero ci si è imbattuti nel quinto di movimento locale, arma tanto cara a Davide Bilò, la produzione offensiva casalinga è stata deficitaria. Troppo poco un gol in 80 minuti di gare giocate nella propria domus. Per ambire ad un campionato tranquillo serve assolutamente migliorare sotto questo aspetto.


Grottaccia: rendimento double face, a seconda se si giochi al Pala Quaresima o meno. I gialloblu sono arrendevoli in casa, quanto mortiferi on the road. In realtà la questione non andrebbe legata meramente al fattore campo. I cingolani hanno dimostrato di non soffrire troppo quando vengo sottoposti alla pressione totale avversaria, potendo agire di rimessa. Altro discorso quando sono gli uomini di mister Novelli a dover fare la partita. La produzione offensiva passa quasi esclusivamente nei piedi di Joele Banchetti (8) e Leonardo Fufi (3) autori di quasi tutte le realizzazioni stagionali (11 su 12). E si soffre di prevedibilità.

Olympia Fano: stabilità cercansi. E’ lo slogan che potrebbe esporre mister Rosati sulla sua lavagnetta. Gli olimpionici sono stati tanto perfetti al Pala Panzini, quanto disattenti nel secondo tempo al Pala Trave contro il Grottaccia. L’attenzione mentale e la tenuta nervosa sono gli ingredienti decisivi della stagione granata. Contro l’Audax il successo è arrivato grazie a una pressione costante molto ben eseguita. La stessa ricetta non ha funzionato sette giorni dopo. Per chi punta tutto sull’intensità certe sbavature costano caro.

Castelbellino: il sacco di Monte Urano ha probabilmente rappresentato la svolta emotiva. In un inizio stagione condizionato dagli infortuni, a parte quello di Kola tutti comunque risolvibili ora breve, centrare il primo successo stagione  ha portato certezze nella Maggiori Band. Contro la Nuova Juventina il pari profuma di bicchiere mezzo vuoto, ma intanto si torna a muovere la classifica. Sempre molto bene Largoni, co-capocannoniere del torneo, in decisa crescita capitan Cassano, la solita sicurezza Astuti tra i pali. Ora il must è dare continuità.

Futsal Monturano: A Pierbattistalandia, terra di futsal e passione, la reconquista della C1 ha portato quel sano entusiasmo, nettare vitale per chi ha il futsal nel sangue. Tre rovesci consecutivi potevano minare il morale di una truppa con tanti esordienti. Serviva una scossa. Ed eccola servita. Sul sempre ostico terreno del Pianaccio i cagnacci si prendono il primo successo stagionale, entrando così a pieno titolo nella categoria. Anche una volta a trascinare la compagine calzatutiera c’è Ismail Boutimah, fiore all’occhiello del roster allenato da Gianluca Nucci. Adesso sotto con la Dinamis. Difficile, ma non impossibile.

Trillini Auto Jesi: dalla prima gara ad oggi l’evoluzione sul piano del gioco c’è stata. Nelle ultime due sconfitte è mancata la scintilla per accendere il sacro fuoco jesino. Leggasi attacco. Tutto il fronte offensivo leoncello segna ancora zero nella classifica marcatori, con il conseguente ultimo posto nella graduatoria generale delle reti siglate. Altro dato negativo sono le due espulsioni rimediate nelle ultime due uscite. Rimanere in inferiorità nel momento in cui serviva accelerare per cercare almeno il pari non ha certo aiutato. Crocevia molto importante il prossimo contro il Grottaccia.

Nuova Juventina: a distanza di 11 anni dall’ultima volta Andrè De Souza è tornato finalmente a vestire la maglia bianconera del club presieduto dal presidente mentore Augusto Brasili. E la differenza si è vista subito. Flash Andrè si è posizionato in cabina bassa di regia, dettando tempi e trame. Seppur sotto di due al Pala Martarelli, i veregrensi non hanno sbandato. Riuscendo già nel primo tempo ad agguantare il pari. E sfiorando la vittoria nel finale. Andrè è tornato, la Nuova Juventina pure.

Arrivederci alla prossima puntata

Marco Bramucci

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