Serie C1 - Focus & Preview 28^ Giornata


RETTILINEO FINALE

 

Nel week-end in cui riparte il campionato mondiale di Formula 1, sedici piloti seduti su una panchina mettono a punto le loro monoposto per sfrecciare sul traguardo della C1. Il Gran Premio? Sarà formato mini. Tre giri da percorrere spingendo a tavoletta sul pedale dell'acceleratore, sfruttando le scie e ottimizzando l'aerodinamica.

Fuori concorso c'è una sola vettura, già salita con abbondante anticipo sul gradino più alto del podio per stappare il bottiglione e schizzare qualche meccanico abituato a bazzicare dietro le quinte. E' il gioiello di Cobanello, quello con lo squalo disegnato sulla carrozzeria. Rocchi, in officina, è già pappa e ciccia con gli ingegneri e sta testando l'assetto ideale per volare anche sull'asfalto della Serie B.

 

Pilota automatico quindi? Più o meno. Sabato il Futsal Cobà lo guiderà il collaudatore Francesco Cintio, impaziente di selezionare i dodici cavalli da inserire nel motore per superare l'ostacolo Futsal Potenza Picena. Annunciate le assenze di Alessandro Gabaldi e del capitano Stefano Bagalini (quest'ultimo tagliato fuori per squalifica), il grosso dubbio è legato al Quondamatteo da promuovere al ruolo di guardiano della porta. Vittorio o Valerio? Chissà. Voci di corridoio danno leggermente favorito il primo, ma in famiglia il cromosoma della competizione potrebbe in extremis stravolgere le gerarchie. Gli ospiti dal canto loro nicchiano. Hanno le gomme un pochino sgonfie dopo il calo di pressione accusato ad Ascoli la scorsa settimana, ma riverseranno sul parquet anima e cuore per evitare di subire la famigerata “scoppolona”. Perciò antenne dritte, gruppo sul pezzo e imperativo chiudere la stagione con dignità. Play-off o non play-off chi se ne importa. Il figurone, nell'anno da matricola, è già stato fatto.

 

Uscito di scena il Rosberg sangiorgese, metaforicamente ritiratosi con il titolo di campione del mondo in tasca, le luci dei riflettori si accendono sull'Ankon Nova Marmi. Protagonista al PalaCus di un'inversione di tendenza degna del più scalmanato Lewis Hamilton. Sessanta minuti trionfali contro la capolista hanno trasformato la crisi in un rettilineo verso l'euforia più pura. Pieno di entusiasmo che potrebbe rivelarsi benzina benedetta, anche in ottica play-off. Prima però c'è da fare un warm-up piuttosto scorbutico sul circuito maceratese. La galleria del vento dove il Futsal Sambucheto spera di trovare finalmente l'assetto da bagnato per competere con un avversario assai più quotato. Sì, perché nel box di Germani piove. Eccome. Il penultimo posto a quota 24 punti ha lo stesso sapore di un drive through comandato dai giudici quando meno te lo aspetti. Punizione severa, ma non definitiva. Alla faccia dei doppiaggi, ormai nessuno può più concedersi il lusso di lasciare via libera alla concorrenza.

 

Manca una Mercedes all'appello. Trovata. La scuderia di Toto Wolff ha nella Dinamis il suo Valtteri Bottas. Il profilo è semplice da tracciare: uomo al volante in possesso di talento, poco esperto nella classe regina, ma con alle spalle un bagaglio e una gavetta nelle serie minori da far invidia a chiunque. La squadra di mister Cecchini, terza in griglia, non sta attraversando uno dei suoi momenti più brillanti, ma potenzialmente è in grado di mettere i bastoni tra le ruote a tutti. Persino a quel Futsal Askl pubblicizzato dagli addetti ai lavori alla stregua della “Gina” consegnata nelle sapienti mani di Sebastian Vettel. Bartolomei gongola e si gode una creatura affascinante, affidabile e terribilmente veloce. Mix esplosivo che pittura sullo sfondo scenari di riscatto, impensabili dopo un girone d'andata vissuto con il limitatore inserito alle spalle della safety car. I nomi di Schiavi e Simoni mancheranno in distinta. La missione, in un match che promette scintille, sarà segnare e al contempo arginare l'istinto famelico di bomber Pergolini, assente nel 4-5 del Novembre scorso in cui a vestire i panni del mattatore ci pensò Eugjen Qorri.

 

Cagli e Città Futura Montecchio ricordano vagamente lo stile di Daniel Ricciardo e Kimi Raikkonen. Il sorriso perenne dell'australiano da una parte e la proverbiale freddezza di Iceman dall'altra. Modi di domare la belva opposti, se vogliamo agli antipodi, ma entrambi assai efficaci. Riflessione stimolata da una classifica positiva e da distacchi che sui monitor del muretto oscillano sul filo dei secondi. Dei decimi. Dei centesimi. Giommi e Aiudi si conoscono, ripongono la tuta nell'armadio e senza casco preparano il derby in un clima idilliaco. Seduti al ristorante davanti a un piatto di carbonara fumante. Di quelli che ti appoggi lo stomaco con una zavorra che ti fa sentire sazio e felice. Per l'allenatore delle Aquile sarà un ritorno da ex alla “Bombonera”. Speciale, ok, ma non al punto da suscitare emozioni contrastanti. Guai perdere di vista l'obiettivo. Con un po' di coraggio, alla staccata, si potrebbe concretizzare un sorpasso da leggenda. Bisognerà riuscirci senza Marusic, Baldelli, Brancorsini e Bruscolini, mazzata non indifferente. Provarci, però, è un obbligo. Gago intanto si preoccupa di chiudere l'interno. Difende il patrimonio e confida nel recupero di Buroni, alle prese con qualche acciacco.

 

Riviera delle PalmeGrottaccia stuzzica la fantasia del pubblico neutrale, ma non riporta alla mente precedenti carichi di pathos. La rivalità tra i due club non è esageratamente accentuata, un po' come la sana convivenza che esiste tra McLaren e Renault. Ecco perché Leonardo Grossi utilizza l'approccio “alla Fernando Alonso”, ironico e desolato al tempo stesso: “Out Piccinini, Roma, Sciarra, Crescenzi e forse Cocciò. Per il resto siamo tutti”. Con la salvezza aritmetica già in tasca il mister si diverte a mettere le mani avanti, ma una vecchia volpe come Marchegiani non cade nel tranello e sa che al PalaSpeca raccontarla sarà difficilissimo. L'intenzione dei beniamini di Cingoli è quella di totalizzare nove punti negli ultimi tre impegni. Diop, Banchetti, Fufi e compagnia bella non temono l'usura: hanno mescole dure e nel paddock discutono sulla strategia da adottare per arrivare a braccia alzate sotto la bandiera a scacchi.

 

Il Città di Falconara ha lo stesso sapore di una bevanda energetica. Ricca di sali minerali. O se vogliamo ha la stessa esuberanza della monoposto che ti mette le ali. La Red Bull. Certo, i Citizens hanno perso quota sette giorni fa scivolando al PalaBadiali, ma fino ad allora l'ascesa era stata vertiginosa. Sbalorditiva. Spalancare il gas emulando le gesta di Max Verstappen ed eliminare dagli specchietti retrovisori l'inquietante sagoma del play-out sarà possibile solo in caso di successo sull'Eagles Pagliare di Stefano Bachetti. Uno che la sua Sauber sta cercando di tirarla fuori dalle sabbie mobili con ogni mezzo. Perché la Sauber? Perché in fondo, concedeteci la battuta, il paragone regge sia con la Formula 1 che con il deodorante. Questa stagione è una sudata continua a Spinetoli e dintorni. Qualche altra goccia potrebbe comunque sortire clamorosi effetti: i padroni di casa proveranno ad approfittare delle non perfette condizioni fisiche del portiere avversario Cesaroni, vittima di una ferita che gli ha causato un'infezione alla gamba.

 

Il clou, la crème de la crème, il top, ce lo siamo lasciati in chiusura. Apriranno gli alettoni per fare a sportellate Bocastrum e Real Fabriano, ingolosite dalla prospettiva di un semaforo sempre più arancione e sempre meno rosso. Sarà battaglia all'ultimo sangue. Varrà tutto, anche la collisione Marquez-Rossi stile Sepang. Sorry. Siamo andati fuori pista. Facciamo che varrà pure il colpetto smaliziato riservato da Jacques Villeneuve a Michael Schumacher nel 1997 a Jerez, quando il tedesco finì sulla ghiaia mentre il canadese festeggiava sul podio l'inatteso titolo iridato. I Pagliacci, privi di Calussi, daranno spazio a Fabbri in porta e forse avranno a disposizione la sagacia tattica di Amadei. Sarà sufficiente per non rimanere soffocati dal calore della “Bombonera”? A Castorano la temperatura sarà bollente. Durastanti, Vallorani, Seghetti e Ficcadenti sono in forte dubbio, Massa invece è certo di essere depennato dalla distinta per motivi di lavoro. Ma i nomi contano poco. Arrivati a questo punto servono cuore, polmoni e un pizzico di fortuna che non guasta mai.

 

Infine lei, la Toro Rosso. Anzi, granata. Il Fano del team principal Marco Anselmi attacca a corna basse ed è salito sul cordolo per far registrare un intermedio migliore del Csi Stella. In Q1 e Q2 Nespola e soci hanno conservato due millesimi di vantaggio, ma a Monsampolo il cronometro non avrà alcuna pietà. Servirà il giro perfetto per uscire indenni. Pieri e Solazzi sono squalificati, Del Grosso ha una caviglia che fa i capricci e Allegrezza scenderà in campo con i punti sotto il labbro. Quadretto da “ER – Medici in prima linea”, ma la coesione dello spogliatoio amaranto è l'anestesia perfetta per far sì che la malattia non diventi imbarazzante. Il tg di Radio Ascoli è un tg in piena regola e non sforna notizie confortanti: Matteo Croci si è stirato, Michetti (febbricitante) non si è allenato e Nava proverà a stringere i denti nonostante i fastidi al ginocchio.

Era meglio quando era peggio? Boh. Circus, facci il piacere: in mezzo a tutti questi pneumatici non lasciarci a piedi con simili dubbi nella testa.

 

 

I PRONOSTICI DELLA 28^ GIORNATA


CSI STELLA vs. FANO – 2

FUTSAL SAMBUCHETO vs. ANKON NOVA MARMI – 2

EAGLES PAGLIARE vs. CITTA' DI FALCONARA – 1

BOCASTRUM vs. REAL FABRIANO – 1

DINAMIS vs. FUTSAL ASKL – 2

RIVIERA DELLE PALME vs. GROTTACCIA – 2

CAGLI vs. CITTA' FUTURA MONTECCHIO – X

FUTSAL COBA' vs. FUTSAL POTENZA PICENA 1

 

 

 

Marco Cognigni

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