Futsal Marche

IN 7 ALLA CACCIA DELLA 37°ESIMA!

5 mesi dal primo fischio d’inizio, 530 gol dopo, eccoci finalmente all’atto conclusivo della Coppa Marche di serie C 2021/22: la Final Eight, l’evento clou da sempre delle Finals, la grande festa del futsal marchigiano.

22 mesi dall’inizio dell’incubo della pandemia, il Covid ci ha invece ricordato di essere ancora ben presente nella nostra vita.

Purtroppo, ancora, eccome ben presente.

Il Pietralacroce ’73, dalle parole fornite a mezzo stampa dal suo presidente Giuliano Manna, ha annunciato il ritiro dalla competizione, causa numerosi casi di positività all’interno del proprio gruppo squadra.

Come già successo lo scorso aprile sia per la Coppa Italia di serie A femminile con il Kick Off a Rimini che per la Coppa Italia di serie B maschile con il Catanzaro proprio a Porto San Giorgio, la competizione andrà avanti, diventando di fatto una Final Seven.

Il regolamento, una volta effettuato il sorteggio, vieta infatti sostituzioni e rinvii.

Quindi walk over per l’avversario diretto dei seventythreers; il Sangiorgio sarebbe di fatto in semifinale.

Il condizionale è d'obbligo perché al momento della stesura di questo pezzo, lo scriba non vede ancora comunicati ufficiali della FIGC LND...

Lo spirito delle Finals

C’era una volta la coppa, noiosa appendice del campionato.

Spesso snobbata, sottovalutata, ignorata.

Da diversi anni qui nelle Marche partecipare alle Finals, sognando magari di vincerle, è diventato obiettivo prioritario della stagione.

Per entrare nel gran ballo finale, il 12° delle Finals della fase moderna, il 37° nella storia della Coppa Marche (leggi qui per l’Albo d’oro) non sono state sufficienti le 530 segnature (clicca qui per la classifica marcatori).

C’è voluto il Giudice Sportivo.

Leggasi qualificazione del Chiaravalle a scapito dell’Olympia Fano nei sedicesimi e Montelupone per estromettere i Cus Macerata nell’ultimo e decisivo terzo turno, gli ottavi.

Ci sono voluti i calci di rigore.

Vedasi pass staccato dallo Jesi C5 sulla Nuova Ottrano, al termine di due gare di andata e ritorno più supplementari di assoluto e totale equilibrio.

C1 vs C2

La formula della Coppa Marche dal 2011 mischia formazioni di C1 e C2. E nelle ultime stagioni ha previsto anche la partecipazioni di compagini di serie D.

Quest’anno i team del massimo campionato regionale hanno goduto di un by al primo turno.

Nonostante questo, il numero di formazioni di C2 qualificate alle Finals (3) eguaglia il record delle annate 2014 e 2017.

Il Chiaravalle Futsal è secondo in classifica nel girone A di C2.

Sangiorgo e CSI Stella sono rispettivamente la capolista e la quinta forza del girone sudista di C2, il C.

Solo il girone B non ha dunque rappresentanza alle Finals, con la serie C1 presente invece con tanta della sua nobiltà.

Montelupone (2°), Cerreto d’Esi (3°), Audax S.Angelo (5°), Jesi (6°) e Pietralacroce ’73 (7°) rappresentano quasi il meglio della categoria.

Perché chi non c’è lo deve solo ad un motivo: aver perso lo scontro diretto...

Esperti vs Novizi

Ma come in ogni gran ballo che si rispetti, c’è il fascino delle debuttanti.

Unito a quello di chi ci torna felice, avendone pregustato la bellezza o addirittura assaporato la gloria.

Nelle 12 edizioni delle Finals moderne, 2022 compresa, le società partecipanti ad occupare le 96 caselle sono state 50.

L’Audax 1970 S.Angelo, ottenendo la qualificazione in questa edizione, eguaglia il record di partecipazioni detenuto dal Bocastrum United: 5 volte alle finals. Per i giallorossi c’erano state 4 partecipazioni consecutive dal 2011 al 2014. Solo una volta il Casato dei Tarsi è riuscito a superare i quarti, nel 2012, fermandosi poi in semifinale di fronte al Grande Toro.

Per il Montelupone si tratta della terza partecipazione. Al debutto nel 2018 ci furono le semifinali, nel 2020 lo stop arrivò subito ai quarti.

Due partecipazioni a testa, ma molto ben diverse, per CSI Stella, Chiaravalle e Jesi C5.

I gialloblu del presidente Di Girolamo fecero la sua unica comparsa nel 2014, stoppati ai quarti dai padroni di casa del Città di Falconara.

I rosanero invece per poco non fecero l’impresa epica da assoluti underdog nel 2012. Contro il favoritissimo Ripatransone il team allenato da Andrea Maggiori perse la finalissima solo ai calci di rigore, peraltro contestatissimi per via di alcune ripetizioni nei penalty.

L’unica apparizione leoncella è invece legata al trionfo del 2019 al Palascherma, quando gli jesini superarono per 6-4 il Campocavallo, prendendosi la Coppa Marche 2018-19.

Assolute debuttanti sono Cerreto d’Esi e Sangiorgio, come lo sarebbe stato il Pietralacroce ’73. Curiosamente sono proprio le società che hanno organizzato le ultime 3 edizioni delle Finals.

Preview Match

Nell’analisi degli incontri, e di queste Finals, si tenga presente la variabile delle potenziali assenze dovute a positività e quarantene. Per rispetto della privacy non abbiamo voluto chiedere informazioni a nessun club, limitandoci all’indicare solamente chi ha già una squalificata sul groppone, senza stare a perdere tempo a indicare i diffidati, vero incubo dei finalsfutsalieri (al secondo giallo scatta lo stop).

Cerreto d’Esi e CSI Stella sulla carta è il quarto più sbilanciato del lotto. Per dimensione e prospettive dei team. Il team cerretano allenato da Paolo Amadei è stato costruito per primeggiare in ogni competizione, strizzando l’occhiolino alla serie B, forte di un roster con uomini di grande esperienza, su tutti gli argentini Occhiuzzo e Marturano. In più Babbo Natale, nelle vesti del ds Buratti, ha portato un eccellente innesto: Christian Largoni, in uscita dal Castelbellino. Diversa la caratura del club presieduto dal Gianluca Di Girolamo, attento alla valorizzazione dei prodotti locali, come testimonia anche la bella qualificazione alla finalissima di Coppa Marche under 21. Ulteriore complicanza per mister Andrea Fusco, c’è l’assenza per squalifica di Gianluca Cancrini, autentico faro del team gialloblu. Ma proprio il tecnico ascolano, alla prima esperienza sulla panca del team di Monsampolo del Tronto, dopo un trascorso da calciatore nel 2016-17, sa benissimo che nulla è impossibile le futsal. Specialmente in Coppa Marche, memore suo malgrado della più grossa sorpresa della storia delle Finals, cioè quando ai quarti nel 2018 il suo Futsal ASKL fu eliminato ai rigori da un sorprendente Cerreto, i cugini ora inattivi del club del presidente Thierry Apo. Nessun precedente tra le due formazioni per una sfida assolutamente inedita.

Il confronto tra Montelupone e Audax S.Angelo curiosamente è lo stesso proposto nell’ultima di campionato di C1. Come già al Pala Panzini alla prima di andata, i rosanero hanno prevalso di misura. Dunque due team dalle identità diverse che si conoscono però benissimo. Esperienza, alto tasso tecnico, organizzazione sono le caratteristiche peculiari della compagine allenata da Alfredo Macellari. Su cui è stato aggiunto un tassello in grado di far saltare il banco: Giacomo Gabbanelli. Fisicità, corsa, esplosività sono invece le armi migliori dei ragazzi di Diego Petrolati. Un’assenza a testa per squalifica per entrambe: Marco Gabbanelli sarà fuori per i lupacchiotti, Marco Petrolati per i giallorossi.
Come finirà? Probabilmente è il quarto più interessante per valori tecnici messi sul parquet del Pala Savelli. Il vento di favonio spira, anche per i precedenti, sul club del presidente Foresi. Ma si giocherà sul filo dell’equilibrio.

Quando si incrociano Chiaravalle Futsal e Jesi Calcio a 5 non contano più le categorie e non conta i nomi dei giocatori in rosa. Conta vincere una partita tra due società che godono di buon vicinato e si stimano, ma proprio per questo daranno l’anima per superarsi. Mister Cecchini, seconda Finals in carriera dopo la fugace apparizione con la Dinamis nel 2017, non può più contare su Luigi Bartolucci tornato al Cus Ancona. Bruttissima perdita, ma c’è sempre quel Matteo Caimmi, enfant prodige di casa Balducci, ancora non troppo conosciuto al pubblico regionale. I bioritmi jesini sono in decisa crescita. Dopo un inizio lento in campionato, Gabriele Pieralisi ha al solito saputo trovare la quadra. Certo gli ultimi scontri diretti sono finiti sempre in favore delle rivali, ma intanto Jesi è ancora lì in zona play off. Il pronostico del match pende per gli jesini, più abituati a giocare gare di questo tipo. Ma tra le fila chiaravallesi ci sono tanti uomini in grado di far saltare il banco...

Stando alla comunicazione via media del Pietralacroce ’73 non dovrebbe giocarsi l’ultimo quarto tra i dorici ed il Sangiorgio. In attesa di un comunicato ufficiale la partita rimane comunque in programma. Noi ci limitiamo ad inviare il nostro in bocca al lupo a tutta Mannacity per un pronto recupero e per superare velocemente, ma soprattutto senza danni, questo maledetto incubo. Da amanti del futsal il dispiacere è enorme nel non vedere in campo i Bilò Boys, di fatto quasi quel Tre Colli Montesicuro che nel 2020 in quel di Cerreto per poco non riusciva a sorprendere lo strafavorito Recanati C5, vincitore poi solo ai supplementari. Sarebbe stato uno straordinario confronto di stili contro i padroni di casa guidati da mister Campifioriti, subentrato a metà ottobre a mister Belli. Con la curiosità di vedere dal vivo all’opera il portiere spagnolo Gutierrez, l’argentino Gabella integrati con giocatori 100% made in Porto San Giorgio come capitan Micozzi e l'eterno talento Di Gioacchino.

Vento di favonio

Al vecchio scriba si chiede sempre il compito di indicare il vincitore.

Non ci si sottrae al nostro compito anche in questa circostanza, avendo già ribadito le incognite dovute al Covid.

La parte alta del tabellone è nettamente più sbilanciata come valori.

Montelupone e Cerreto d’Esi sono i team dal roster più completo e con picchi più alti di valore assoluto.

Mister Amadei sfrutta molto bene tutte le rotazioni e questo potrebbe incidere su una competizione che prevede, per chi la vuole vincere, 3 gare in 4 giorni.

Alfredo Macellari dal canto suo può contare sulla maggior esperienza di uomini che hanno già vinto questa trofeo. E pure nel medesimo campo.

Ma il destino di lupacchiotti e biancoviola, nel caso, prevedrebbe l’incrocio in semifinale. E tra loro c’è anche una mina vagante chiamata Audax 1970 S.Angelo, non comodissima da maneggiare.

La parte bassa del tabellone è decisamente più agile e leggera, certamente per via della defezione del P’73, la cui assenza aumenta le possibilità del Sangiorgio. Storicamente mai troppo fortunati nelle Finals i padroni di casa. L’unica eccezione è proprio quella dell’unica edizione svoltasi al Pala Savelli, quella del 2017 vinta dal Futsal Cobà. Ma anche allora gli sharks, ultra favoriti, penarono le pene dell’inferno per avere ragione dei Bilò Boys, ancora loro, all’epoca sotto l’egida Ankon Nova Marmi.

Il Chiaravalle è squadra da impresa di una giornata, forse anche da due. Difficile per età e struttura del team che possa reggere 3 gare al top in 4 giorni.

Ma alzi la mano chi non può considerare Gabriele Pieralisi come vincitore della sua personale terza Coppa Marche? Ha partecipato una volta col suo San Giuseppe Jesi nel 2010. Ed ha vinto. Ha giocato una sola volta le Finals col suo Jesi nel 2019.  Come è finita? Ha vinto.

Non c’è due senza tre è sicuramente una diceria popolare, ma dalle nostre parti il popolo ha spesso ragione...

Buone Finals a tutti, ci vediamo al Pala Savelli!

Marco Bramucci

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