Finals Cup 2019: la presentazione della Final Eight


CACCIA ALLA TRENTESIMA, LA DECIMA IN VERSIONE FINALS

Chi alzerà questa del 2019 avrà vinto la 30° Coppa Marche della storia del futsal marchigiano.

La decima con la nuova formula delle Finals.

Ed il pensiero alla vigilia di questa nuove fiesta del calcio a 5 di casa nostra vola a quanto sia cambiata questa competizione.

C’era una volta la Coppa Marche di serie C...

Partite giocate alla rinfusa. Finali in campo neutro.

Quando andava bene c’era una Final Four a casa di una delle quattro semifinaliste.

Interesse quasi nullo. Più un onere che un onore.

E c’era pure chi si programmava per uscire subito. Liberandosi da una zavorra nefasta per il campionato.

Poi la prima edizione modello “Finals” del 2010. Il futsal marchigiano tutto insieme.

Serie C maschile insieme alla juniores. E dal 2011 anche il femminile. Poi il boom delle giovanili ha riempito numerose caselle. Più l’aggiunta della D nel 2015. Rivista e corretta dal 2017.

E ora le Futsal Marche Finals Cup riescono ad abbracciare 32 squadre. Come nemmeno riesce la Coppa Italia Nazionale organizzata dalla Divisione.  Come nessun altro Comitato Regionale osa proporre.

Ha vinto un modello. Il modello marchigiano, of course.

E lo diciamo con orgoglio. Noi che le abbiamo vissute (quasi) tutte in prima linea.

Ripetendo ad ogni edizione il nostro mantra.

Chi vince la Coppa è la regina.

La vera regina delle Marche.

Perché nel campionato batti 15 squadre. Qui le devi superare tutte.

In confronti diretti. Senza domani. Vincere o morire.

Nelle Marche funziona così.

Chi si alza la Coppa ottiene la gloria sportiva.

Quella vera. Quella per sempre.

E godiamo quando le scalee degli impianti designati all’ospitalità di questo super evento pullulano nell’assistere alle fasi finali.

E si gode ancor più quando i club, ottenuta la qualificazione, esultano come se avessero vinto un campionato. E invece si sono solo qualificati...

Ma ora possono mettersi il vestito buono. Per presentarsi al grande ballo.

Invidiati e felici.

Sperando di vincere, certo. Ma intanto conta esserci. Perché ci si potrà esibirsi sotto gli occhi di tutti.

Gli occhi della grande famiglia del futsal marchigiano.

 

Di nuovo al Palascherma

Si torna nell’impianto dorico di via Montepelago. Nelle fortunate, in termini di pubblico e di emozioni, precedenti edizioni vinse nel 2013 la Tenax Castelfidardo e nel 2015 il Futsal Cobà.

Stavolta con delle novità. Intanto ad organizzare il tutto c’è il Pietralacroce ’73. Lo storico club anconetano del presidente Giuliano Manna, alla ricerca di nuova linfa e prestigio proprio grazie all’organizzazione di questa manifestazione. Esattamente come fece il Grottaccia nella magnifica edizione del 2018.

In più il fondo dell’impianto è stato di recente rinnovato. Presentando ora uno splendido parquet di ultima generazione.

 

C1 contro C2

La Coppa Marche è la competizione per eccellenza che non ammette repliche. Chi vince, avanza. Chi perde, è eliminato. Per cui non ci sono troppi favoritismi. E non contano le categorie. Conta quello che succede in campo.

In questa edizione sono 5 le formazioni provenienti dalla C1 e 3 dalla C2.

La massima categoria regionale è ben rappresentata dalla capolista (Cagli), dalla seconda in graduatoria (Grottaccia), dalla sesta (Pieve d’Ico), nona (Jesi) e decima in classifica (Campocavallo).

Il girone A ha nell’Ostrense (quarta) la sua portacolori. Assente il B, il girone C si presenta con due compagini: la capolista Real San Giorgio e il Real Ancaria (nono in classifica).

 

Debuttanti vs esperti

Il Cagli è il detentore del torneo. Cerca quello che è riuscito una sola volta in trenta edizioni alla Vigor Fabriano (2004 e 2005): vincere per due anni consecutivi. E nessuno ci è mai riuscito nell’era Finals.

Dopo averle ospitate nel 2018 alla sua prima partecipazione, il Grottaccia torna alle Finals per il secondo anno consecutivo.

Per il Pieve d’Ico si tratta della seconda partecipazione. Quella del 2017 era la prima volta del club del presidente Roberto Cucchiarini.

Per l’Ostrense è il vero debutto alle Finals major. Il club rossoblu fu protagonista della finale di serie D nel 2015 proprio al Palascherma.

Per Campocavallo, Jesi c5, Real Ancaria e Real San Giorgio è la prima assoluta. Curioso il caso del Real Ancaria. Sede in Abruzzo, ma da anni ormai dentro i campionati marchigiani. Ne siamo contenti, amici di Ancarano...

 

Vento di favonio

Chi vincerà la Coppa Marche 2018-19? E’ la domanda a cui un vecchio scriba non può sottrarsi. E che i lettori (giustamente) esigono…

Il vento di favonio spira certamente sul Cagli. Il team di mister Gago Giommi sta dominando in lungo ed in largo il campionato. Ma sa anche come si vince una Coppa Marche. E ha tutti gli uomini, e le motivazioni, per farlo di nuovo.

Ma attenzione a chi crede che l’urna sia sta favorevole con Maggioli e compagni. Il Real San Giorgio è davvero un brutto cliente. Ha nel suo roster un interessantissimo mix tra giovani di talento e uomini che hanno alzato più volte la Coppa Marche. Roberto Vallucci è uno che ha deciso le Finals 2016.  Alessandro Gabaldi proprio al Palascherma fu l’elemento chiave del successo del Futsal Cobà nel 2015. Di Leonardo e Lignite erano con gli sharks nell’altra edizione vincente, quella del 2017. Siete convinti adesso?

Grande attenzione va risposta in chi uscirà vincente dall’incerta sfida tra Grottaccia e Jesi, un confronto di stili diversi tutto da vedere.

I cingolani, dopo una partenza lenta, stanno dimostrando di aver assimilato bene i nuovi input di coach Vagnarelli. E stavolta non avranno sulle spalle il fardello dei padroni di casa. Un macigno come dimostra la storia delle Finals con il solo Futsal Cobà, ultra favorito, capace di vincere nel 2017 davanti ai propri tifosi, con qualche difficoltà di troppo peraltro...

Gli jesini sono tra le squadre che giocano il miglior futsal della regione. Ed in panchina hanno un signore chiamato Gabriele Pieralisi, uno che di coppe un po’ se ne intende. Nove anni esatti fa era seduto sulla panchina del San Giuseppe Jesi. Non si limitò a vincere la versione marchigiana della coppa, alzò anche la Coppa Italia…

Il ruolo di pericoloso underdog lo acquisirà di diritto chi uscirà vincitore tra Campocavallo e Pieve d’Ico. Sia mister Pizzichini che il player manager Bertozzi hanno a disposizione una rosa profonda in grado di sopportare le fatiche che una manifestazione del genere richiede. In più la spinta emotiva potrebbe essere notevole su di club abituati a galvanizzarsi quando la posta in palio diventa caliente.

Meno pericoloso ma sempre da tenere sott’occhio sarà chi prevarrà tra Ostrense e Real Ancaria. I rossoblu hanno talento e uomini d’esperienza tra le loro fila, primo tra tutti Rombo di Tuono Giacomo Pacenti, seppur non al meglio. Ma la situazione disciplinare condiziona le scelte di mister Tonelli già a partire dai quarti. Non hanno invece proprio nulla da perdere i ragazzi di Ancarano. E questo potrebbe essere un bel vantaggio. Grande attesa per vedere all’opera il Principino Di Blasio, uno che nelle lande sudiste ha segnato sempre vagonate di reti.

 


Storie di uomini, storie di record

Ma la Coppa Marche, le Finals, sono sopratutto storie di uomini, storie di calcettisti, storie di allenatori...

Undici anni fa la Coppa Marche non era ancora questa. Le Finals erano un’idea in embrione che sarebbe stata spinta da Futsalmarche.it e appoggiata da Giorgio Moretti. Allora le finali si erano solite giocarsi in Via Schiavoni in gara secca. Senza troppi eventi, senza troppo clamore. In campo c’erano due squadre stellari piene di campioni anche stranieri. Il Camerano di Michele Mazzieri contro l’Acli di Vincenzo Paoletti. Vinse Camerano. In coppa come poi in campionato. In porta per i cameranesi c’era un certo Andrea Pizzichini. Oggi il Pizzigo è l’allenatore del Campovallo. Attraverso la sua opera certosina i cavallari sono approdati per la prima volta in C1. E si apprestano ad affacciarsi, primizia anche questa, alle Finals. Andrea proverà ad essere uno di quelli ad aver vinto la Coppa Marche sia da giocatore che da allenatore. C’è già riuscito un certo Roberto Osimani (Chiaravalle 1994, Tre Colli 2007). Bentornato Andrea, provaci come sempre.

Nove anni fa andò in onda la prima edizione delle Finals. Non ci eravamo ancora resi conto che stavamo per entrare in una grande crisi economica. Allora la C1 pullulava di campioni, tanti erano stranieri. A vincere però fu il San Giuseppe Jesi degli italiani sul Real Monturano dei Double Sky Marcello Maosky e Jamour Moravky. Sky Mao e Sky Mou li chiamavamo così allora. Ad alzare la Coppa Marche c’era un giovane allenatore chiamato Gabriele Pieralisi. Qualche anno dopo quel San Giuseppe, assurto in serie B, fece prima retromarcia in C2 e poi addirittura sparì. La voglia di futsal di mister Pieralisi non se andò però. Sotto la sapiente regia del presidente Goffredo Antonelli nacque lo Jesi calcio a 5. Si gioca per la maglia, ora. Si migliora col lavoro, adesso. Sotto i sapienti dettami di un allenatore che ha saputo ricostruire e ricostruirsi. Bentornato Gabriele, bentornata Jesi. le Marche vi aspettavano.

Per vincere la Coppa Marche del 2010 quel San Giuseppe Jesi operò due innesti a dicembre. Gabriele Piersimoni dal Cus Ancona e Giacomo Pacenti dall’Ostrense. Rombo di Tuono lasciò così la madre patria ostrense, auto retrocessasi in serie D due stagioni prima. Furono innesti provvidenziali perché a suon di gol il Brasiliano di Ancona e il mancino classe 1985 assicurarono Coppa Marche e Coppa Italia. Qualche anno dopo Giacomo è tornato a casa. La casata rossoblu non è ancora ritornata in C1. Ci è andata vicina più volte. Ma non è questo che conta. Ora con una nuova dirigenza appassionata e appassionante non ha più paura di sparire, potendo contare pure su di under 21 vincitrice di Coppa Marche e finalista in campionato la scorsa stagione. Ha insomma creato una nuova generazione futsalica ostrense. E oggi Rombo di Tuono può curarsi tranquillamente il ginocchio. Bentornata Ostra, bentornato Giacomo.

Roberto Valucci è uno dei classici uomini Finals. Nel 2011 sfiorò la vittoria arrendendosi in finale col suo Grande Toro. Nel 2014 spinse il Città di Falconara in semifinale dove non bastarono le sue reti per andarsi a giocare l’ultimo atto. Ma la rivincita arrivò nel 2016. Gol decisivo in semifinale e prima Coppa Marche poi vinta. La seconda arrivò l’anno dopo con la maglia del Futsal Cobà, anche se non vissuta da protagonista. E oggi Rob Dinamite ci proverà con il Real San Giorgio. Per diventare come Mirko Penna (Tre Colli 2007, San Giuseppe 2010, Tenax 2013). Gli unici a vincere tre Coppe Marche con tre squadre diverse. Provaci ancora Roberto.

 

 

Caccia al cannoniere

771 reti segnate sinora (+ 77 rispetto alla scorsa stagione). E la caccia al titolo di capocannoniere al solito aperta (clicca qui per la classifica completa). In testa a quota 10 Dano (Gagliole), Gattafoni (Futsal Potenza Picena) e Leonardo Fufi (Grottaccia). Ma sono il cingolano è ancora in corsa.

A quota 9 reti premono Pierpaoli (Ostrense), Elia Ghiselli (Pieve d’Ico), Gianmarco Di Blasio (Real Ancaria) tutti ancora in pista.

A 8 segnature ci sono Riccardo De Ruggiero (Real San Giorgio) e Luca Maggioli (Cagli).

Chi vincerà questa corsa nella corsa? Occhio ai tabellini…

 

Warm Up

Le preview dei quarti con i precedenti.

Ostrense e Real Ancaria (ore 15) non si sono mai incontrate. Mister Tonelli non ha a disposizione Giacomini e Petrolati squalificati. Mr Carusi non ha nessun impedimento dal giudice sportivo e può contare in pieno sulla propria rosa.

Tra Grottaccia e Jesi c5 (ore 17) ci sono stati tre precedenti, tutti nel campionato di C1, con un bilancio in estremo equilibrio. Quest’anno all’8° giornata è finita al Pala Quaresima 3-2 per i gialloblu. Lo scorso anno finì 3-3 alla Carbonari e 1-6 a Cingoli per gli jesini. Entrambi i roster sono al completo.

Le sfide tra Campocavallo e Pieve d’Ico (ore 19) risalgono all’attuale stagione di C1. Alla prima giornata finì 2-2 a Peglio, il 22 dicembre 4-3 per i cavallari in quel del Cespo. Nessun indisponibile tra le fila osimane. Appiedato c’è negli icensi il player manager Bertozzi che sarà anche costretto così alla tribuna.

Nessun precedente tra Cagli e Real San Giorgio (ore 21). Nessuna assenza viene segnalata dai rumors pre gara.

 

 

Situazione disciplinare

Fattore spesso decisivo in una Final Eight la situazione disciplinare con la squalifica che scatta in automatico a chi riceve un giallo ed è in diffida. Per andarci basta una sola ammonizione. Dura lex, sed lex.

Squalificati

Giovanni Giacomini (Ostrense) 2 giornate

Marco Petrolati (Ostrense) 1 giornata

Samuele Bertozzi (Pieve d’Ico) 1 giornata

Massimo Mochi (Cagli) 1 giornata

 

Diffidati

Frattesi, Gasparini, Pacenti Giacomo, Pierpaoli (Ostrense)

Di Blasio, Alessandro Loddo, Gianmarco Loddo, Virgulti (Real Ancaria)

Leonardo Crescimbeni, Diop, Leonardo Fufi (Grottaccia)

Bravi, Catalani, Genangeli, Tittarelli (Jesi)

Cardinali, Cesar Da Lima, Gravina, Lausdei, Luchetti, Monteferrante, Mulinari, Violini (Campocavallo)

Anedda, Cimatti, Ghiselli, Latessa (Pieve d’Ico)

Azalea, Cirillo, Mazzanti, Pagliari (Cagli)

De Ruggiero, Gabaldi, Rossi, Scoccia (Real San Giorgio)

 

 

Albo d’oro

Manca per completare l'archivio la vincitrice del 1992. Nel 2010 c’è stata la prima edizione delle Finals intesa come evento unificato, nell’unica edizione divisa peraltro tra C1 e C2.

1990 GIAMPAOLI ANCONA

1991 SAN SEVERINO

1992 BARBAGRIGIA ASCOLI

1993 SAN BENEDETTO

1994 CHIARAVALLE

1995 DORICA ANCONA

1996 OSIMO STAZIONE

1997 TEAM SPORT ANCONA

1998 PALOMBINA NUOVA

1999 CUS MACERATA

2000 SAN SEVERINO

2001 PALOMBINA DUE

2002 FERMO DUE

2003 CASTELBELLINO

2004 VIGOR FABRIANO

2005 VIGOR FABRIANO

2006 CUS ANCONA

2007 TRE COLLI MONTESICURO

2008 CAMERANESE

2009 ACLI ASCOLI

2010 SAN GIUSEPPE JESI (C1) PORTO SAN GIORGIO (C2)

2011 REAL FABRIANO

2012 RIPATRANSONE UNITED

2013 TENAX CASTELFIDARDO

2014 ADVERSO ASCOLI

2015 FUTSAL COBA

2016 CUS MACERATA

2017 FUTSAL COBA

2018 POL.CAGLI

 

 

Marco Bramucci

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