Futsal Marche

Chi vince la Coppa è la regina.

La vera regina delle Marche.

Perché nel campionato batti 15 squadre. Qui le devi superare tutte.

In confronti diretti. Senza domani. Vincere o morire.

Nelle Marche funziona così.

Chi si alza la Coppa ottiene la gloria sportiva.

Quella vera. Quella per sempre.

Perché chi ottiene una promozione lo fa davanti ai propri tifosi. Quando ce li ha… E dopo qualche mese di quella festa c’è traccia solo negli archivi del club.

Non gioca davanti agli occhi dell’intero popolo del futsal marchigiano.

Tra musica, spettacolo, luci, fotografi, telecamere.

Noi nelle Marche facciamo così.

Perché ci siamo inventati la fiesta più popolata del calcio a 5 italiano.

Perché la Final Eight di serie C è l’evento clou della manifestazione più ampia dell’intera penisola a basso rimbalzo.

Invidiata da più parti.

Scrivevamo così nel 2013. E poco diversamente nelle altre edizioni.

Tanto che per una volta basta copiare l’inciso di altre aperture.

Home, sweet home

Chi vince le Finals ottiene dunque la gloria imperitura marchigiana. Farlo davanti ai propri sostenitori sublimerebbe ovviamente tutto questo.

Dall’edizione 2010, la prima, ci è però riuscito solo il Futsal Cobà nella scorsa stagione.

Mai troppa fortuna per le società organizzatrici e/o padrone di casa.

Il Città di Falconara (prima nella sua versione Leopardi) non è mai andato oltre le semifinali. Nel 2010 e nel 2014 con la prima squadra, nel 2012 con la juniores. Anche se i falconaresi ad onor del vero non erano certo i favoriti del torneo...

Nel 2015 il Real Lions Ancona uscì ai quarti contro l’Atletico Chiaravalle nella coppa in rosa. E questo fece abbastanza scalpore. Ed il P’73 perse ai rigori la finale juniores contro l’ASKL dopo aver a lungo cullato il sogno di alzare la coppa sfuggita di un nonnulla.

E, se vogliamo, anche gli sharks del presidentissimo Manlio De Robertis hanno sofferto più nelle finals giocate in casa da ultrafavoriti, sotto per 1-2 al 40’ nella finale con l’Ankon Nova Marmi, che in quelle vinte nel 2015 al Palascherma.

Insomma organizzare l’evento non è proprio sinonimo di successo.

Toccheranno sicuramente ferro i ragazzi del Grotaccia chiamati all’esordio nell’ultimo quarto in programma.

Per la prima volta nella sua storia le Finals hanno scelto una sede non adriatica. Da Falconara, Ancona, Camerano e Porto San Giorgio ci si è spostati infatti nell’entroterra maceratese, a Cingoli, lo splendido balcone delle Marche.

Il premio ad una società, quella del presidente Tiziano Cimini, assurta da quattro stagioni ai vertici del futsal regionale. Ma il premio anche ad una zona, quella cingolana, non più semplice comparsa nei campionati di serie C, ma ormai abituata al protagonismo.

Il premio ad una squadra, quella di mister Massimo Marchegiani, ormai passata da rivelazione del campionato al suo debutto nel 2014-15 nel massimo campionato regionale a concreta realtà.

Quest’anno anche per diverse giornate capolista della C1. Calata di rendimento proprio con l’avvicinarsi del Natale e delle Finals.

E ora pronta alla partita più importante della sua storia.

C1 contro C2

Tema principale dell’edizione 2017-18. Mai 4 squadre di serie C2 erano arrivate al gran ballo di gennaio da quando le Finals hanno questa formula (nel 2011).

E se il Futsal Prandone è la capolista del girone C ancora imbattuta, l’Atl Urbino è 6° nel girone A, il Montelupone 5° ed il Cerreto 8° nel girone B di C2.

Se si aggiunge come tutte queste squadre siano al debutto alle Finals, compresa la già citata padrona di casa Grottaccia, è evidente come ci sia stato un rimescolio di valori nel futsal marchigiano. E di quanto sia ormai livellato.

Vento di favonio

Ma dove spira la brezza delle favorite? Ad inizio stagione ci si divideva nell’indicare come favorita per la vittoria del massimo campionato regionale, e quindi della Coppa Marche, tra Ankon Nova Marmi e Futsal ASKL, rispettivamente vincitrice dei play off e finalista della scorsa stagione.

Ma il mese di dicembre ha cambiato tutto.

La società ascolana di Massimo Cottilli e Vincenzo Della Posta ha operato alla grande. Liberato Guerrieri, salito in B al Mantova ma chiuso nel ruolo da capitan Paolini preferito da mister Fusco come metronomo della manovra bianconera, ha pescato due pezzi pregiati dal mercato invernale: Matteo Bottolini e Niccolò Sestilli, entrambi in uscita dal Futsal Cobà.

Solo partenze dalla finestra della campagna di trasferimenti per l’Ankon Nova Marmi: Sabbatini al P’73 e Mancini al Verbena. E ora che per il preziosissimo Pinto la stagione sembra finita, con Giordano anche fuori per guai muscolari, la coperta per il player manager Davide Bilò si fa davvero corta.

Dunque il vento di favonio soffia decisamente sulla città delle cento torri. Abituata a fare sempre bene alle Finals: vittoria nel 2014 da favoriti e finale nel 2016 da underdog.

A proposito di underdog, chi potrebbe dare fastidio a questi team? Nella parte bassa del tabellone un occhio va certamente dato alla vincente di Grottaccia e Cagli.

Capitan Diop e company al Pala Quaresima hanno già dimostrato di poter battere tutti. E spesso e volentieri lo hanno già fatto. Da vedere quanto e come si pagherà l’impatto emozionale.

Ma attenzione ai ragazzi di mister Giacomo Giommi e del presidente Faggiani, alla seconda presenza alle Finals dopo la primizia del 2017. Hanno carattere e qualità per sovvertire ogni pronostico. E, pur essendo giovani, un po’ di esperienza in più rispetto ad altri team.

Nella parte alta del tabellone l’Ankon incerottata si ritrova in compagnia di tutte compagini di C2.

Certamente sulla carta la più temibile è il Futsal Prandone. Gli oro azzurri hanno eliminato senza patemi un club come lo Sporting Grottammare che sta facendo faville al piano di sopra. Imbattuti in campionato, il presidente Ficcadenti ha allestito davvero un buon roster in grado di eccellere contemporaneamente nelle due competizioni.

Da non sottovalutare assolutamente il Montelupone. Una società davvero in grande ascesa quella del presidente Fuselli, in aggiunta ad un mister d’esperienza e una rosa con elementi di qualità. La traduzione di questa equazione è la prima qualificazione alle Finals.

Underdog per eccellenza è il Cerreto. Già lo scorso anno i ragazzi della presidentessa Cinzia Lazzari fecero faville. Quest’anno le mirabilie si sono spostate in coppa. L’eliminazione di  team di C1 rodati come il Fano e il Pieve d’Ico ne sono la miglior testimonianza.

Società esordienti, mister navigati

Se questi team di C2 sono al debutto assoluto, diversa e contraria è la storia di chi li guida dalla panchina.

Emanuele Melchiorri è al primo anno sulla panca del Montelupone. Seppur al debutto alle Finals, di serie C ne ha mangiata tanta tra Pogligranarese e Montegranarese prima, Soccer SMA poi. Tecnico che ha sempre ottenuto il massimo dai prodotti avuti. Abituato ad ogni tipo di sfida.

Chi ha già conosciuto le Finals col Città Futura Montecchio e l’ebrezza del primato in C1 con l’Urbino è Andrea Crinelli. La felice ricostruzione del futsal nel Montefeltro lo ha visto in prima fila. La partecipazione alle Finals del suo Atl Urbino ne è la giusta ricompensa.

Enzo Bargoni, head coach del Prandone, è uno che ha in bacheca una Coppa Marche da Finals. Quella juniores con la Mandolesi (2013).  E una semifinale con la Torrese (2015). Insomma sa già come provarci…

Ed uno che invece c’è riuscito è Francesco Rinaldi, ora in sella al Cerreto. Per quella che rimane la più grande impresa della storia delle Finals: il successo del Real Fabriano nel 2012.

Caccia al record

Proprio coach Rinaldi vorrebbe diventare il secondo allenatore a vincere la Coppa Marche con due squadre diverse. Ci è già riuscito Nicolino Rocchi (Adverso Ascoli 2014 e Futsal Cobà 2017). Stavolta l’impresa è proibitiva, ma provarci è nel DNA di questo autentico Re Mida del futsal fabrianense.

Il Futsal ASKL, vincitore nel 2014 sotto l’egida di Adverso Ascoli, vuole prendersi la sua seconda Finals. Pareggiando il conto il Futsal Cobà a quota due.

Rudy Bacaloni a caccia della sua terza coppa Marche (Cus Macerata 2016, Futsal Cobà 2017). Con tre maglie diverse. Ci è riuscito per ora solo Mirko Penna (Tre Colli 2006, San Giuseppe Jesi 2010, Tenax 2013).

Chi invece cerca la gloria è Davide Bilò. Lo Strabilio da Ancona di serie C in carriera ne ha fatta davvero poca. E quindi pochissime Finals. Lo scorso anno arrivò a 20 minuti dal successo. E ora ha di nuovo l’occasione di mettere il sigillo su una splendida carriera.

Caccia al cannoniere

696 gol reti realizzate sinora (clicca qui per la classifica cannonieri totale). In testa Sonic Bacaloni, sempre lui, prova a rivincere il titolo vinto nel 2015 quando vestiva la maglia della Torrese. Parte da 15 reti. Ha la scomoda compagnia del bomber di casa Joele Banchetti, 14 sigilli, che a sua volta non ha nella consueta corsa per il gol in campionato quella rivale Maggioli, avversario diretto ai quarti in campo. Podio per Gianmario Bruni (Futsal Prandone) e Massimo Mochi (Cagli)

Warm Up

Le ultimissime dalle sedi e la preview dei quarti.

Ankon Nova Marmi-Montelupone (ore 15) è sfida assolutamente inedita. Dorici, come detto, privi di tanti assenti per infortunio, col dubbio Ciavattini per problematiche di lavoro. Ha smesso i panni del dirigente per tornare giocatore Claudio Ricciotti. Rosanero al completo, tanti incerottati per mister Melchiorri, ma denti stretti e tutti in campo.

Primo incrocio anche tra Futsal Prandone e Atl Urbino (ore 17). Tutti a disposizione mister Bargoni con Cocciò che ha accorciato le vacanze pur di esserci. Discorso molto diverse per Andrea Crinelli. Oltre a Valente squalificato tante saranno le defezioni: Della Santa, Battistelli, Furelli, Agostinelli, Mancini, Ruggero.

Saranno invece al completo Cerreto e Futsal ASKL (ore 19). O meglio ai rossonero mancherà sempre per tutta la stagione Teo Innocenzi, il suo uomo migliore trasferitosi all'estero per lavoro. Anche questa sfida tutta inedita.

Chi invece si conoscono bene sono Grottaccia e Cagli (ore 21). 5 precedenti (2 vittorie cagliesi, 2 pareggi e un successo cingolano). Qualche settimana fa finì 5-3 per gli arancioneri ma si giocava alla Bombonera di Cagli. Più interessanti i precedenti al Pala Quaresima: l’11 marzo del 2016 finì 4-8 per il Cagli, il 9 dicembre 5-5. L’unica vittoria dei gialloblu è stata dunque ottenuta in trasferta.

Situazione disciplinare

Fattore spesso decisivo in una Final Eight la situazione disciplinare con la squalifica che scatta in automatico a chi in diffida. Per andarci basta una sola ammonizione. Dura lex, sed lex.

Squalificati

Valente (Atl Urbino) per 1 giornata

Diffidati

Guido Campofredano, Giordano, Masi (Ankon Nona Marmi)

Colotto, Schiavoni (Montelupone)

Gianmario Bruni, Starace (Futsal Prandone)

Battistelli, Carfagnini, Pierleoni, Ruggero (Atl. Urbino)

Centocanti, Lippera, Sampaolo (Cerreto)

Davide Falconi, Paolini (Futsal ASKL)

Balloriani, Diop, Leonardo Fufi (Grottaccia)

Orlandi, Pagliari (Cagli)

Albo d’oro

Ci manca per completare l'archivio la vincitrice del 1992. Nel 2010 c’è stata la prima edizione delle Finals intesa come evento unificato, nell’unica edizione divisa peraltro tra C1 e C2.

1990 GIAMPAOLI ANCONA

1991 SCUDO SAN CARLO

1992 ???

1993 SAN BENEDETTO

1994 CHIARAVALLE

1995 DORICA ANCONA

1996 OSIMO STAZIONE

1997 TEAM SPORT ANCONA

1998 PALOMBINA NUOVA

1999 CUS MACERATA

2000 SAN SEVERINO

2001 PALOMBINA DUE

2002 FERMO DUE

2003 CASTELBELLINO

2004 VIGOR FABRIANO

2005 VIGOR FABRIANO

2006 CUS ANCONA

2007 TRE COLLI MONTESICURO

2008 CAMERANESE

2009 ACLI ASCOLI

2010 SAN GIUSEPPE JESI (C1) PORTO SAN GIORGIO (C2)

2011 REAL FABRIANO

2012 RIPATRANSONE UNITED

2013 TENAX CASTELFIDARDO

2014 ADVERSO ASCOLI

2015 FUTSAL COBA

2016 CUS MACERATA

2017 FUTSAL COBA

Marco Bramucci

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