Futsal Marche

Chi vince la Coppa Marche è la vera regina della nostra regione. Chi alza questo trofeo abbraccia la vera gloria futsalica.

E’ un mantra che ripetiamo. Anno dopo anno. Edizione dopo edizione.

Perché chi vince il proprio campionato la spunta su 16/17 squadre. Esultando alla fine davanti al proprio pubblico…

Invece qui si primeggia su tutte le Marche a basso rimbalzo. Le 65 squadre della serie C 2015-16. Messe tutte contro. Nel modo più democratico del mondo. Ad eliminazione diretta. Fino alla finale. Da giocarsi davanti agli occhi di una regione intera…

Dunque pronta a salpare all’interno delle Prince Sport Finals Cup 2016 la Final Eight di serie C. Piatto forte della grande kermesse del calcio a 5 marchigiano. Con la medesima formula dal 2011.

In un evento ormai guida del nostro panorama sportivo futsalico. Copiato ed inviato da altre regioni. Ben emulato, con ovvie altre potenzialità e una diversa mentalità, dalla Divisone Nazionale.

Quest’anno affidato dal Comitato Regionale Marche al Camerano Calcio, legatosi nella gestione sportiva e d’immagine dell’evento alla MMAG Comunicazione, una garanzia di spettacolo ed organizzazione.

Sede della manifestazione il Palasport Principi di via Bagacciano in Camerano. Un teatro perfetto per il futsal. Col suo superbo parquet 40 x 20 freschissimo di rinnovo. E le sue comode tribune.

Ma le Futsal Marche Finals Cup, almeno qui possiamo chiamarle col proprio nome originario, in barba a quello stesso niet federale negante la possibilità estiva di organizzare il Futsal Start, non sono solo numeri. Non sono solo statistiche.

Le Finals trasudano di storia. Di storie.

Le Prince Sport Finals Cup 2016 raccontano di debutti. Grandi debutti.

E’ la storia del debutto di Davide Bilò, uno dei migliori giocatori di sempre del futsal marchigiano. Con campionati di serie A alle spalle, titoli di capocannoniere vinti in tutte le categorie, presenze in nazionale. Ma mai protagonista nel regionale, dove è sceso dopo due lustri dalla sua unica semestrale apparizione al Civitanova. A 40 anni compiuti lo Strabilio di Ancona si presenta con la sua Ankon imbattuta primatista del girone A di C2, di cui è guida in campo e fuori assieme ad Andrea Mosca. Nel progetto sportivo fortemente voluto da Sergio Massi e Massimiliano Marchegiani, altro totem del calcio a 5 di casa nostra al debutto assoluto anche alle Finals.

E’ la storia della prima volta del Futsal Portos Collonnella. Il team del patron Salvatore Giorgi nelle sue varie gestioni precedenti ha conosciuto anche il massimo palcoscenico futsalico possibile. Quello delle finali nazionali. Con la sua brillante sezione femminile. Ma mai quello regionale. E per questo debutto non vuole certo sfigurare. Tanto da aver calato l’asso pigliatutto con l’ingaggio last minute di Leleco. Uno che da queste parti ha fatto mirabilie…

E’ la storia di una società che per quasi venti anni ha navigato tra C2 (tanta) e D (poca) e all’improvviso in una stagione e mezzo si affaccia al gran ballo di gennaio, dopo aver dato spettacolo in C1. È la storia del DLF Dinamis Falconara. Sotto la gestione di Re Mida Francesco Cecchini i gialloblu si sono trasformati in una formidabile macchina da futsal. Promozione in C1, quarto posto nel suo primo girone d’andata. E ciliegina del debutto alla Final Eight. Il tutto per la gioia del casato dei Principi…

E’ la storia di chi, giovane e ambiziosa società, sogna un giorno di mettersi al tavolo dei grandi. Pur provenendo dal piano di sotto. E ci riesce. E’ la storia dello Sporting Grottamare. Il club del presidente Nicolino Giannetti e del ds Simone Pomili sarà per la prima volta nel G8 del calcio a 5 marchigiano. A rappresentare, assieme all’Ankon, quella categoria, la C2, in passato portatrice addirittura di vincitrici (Real Fabriano 2011, Futsal Cobà 2015). Perché le Finals sono le Finals. E le categorie non contano più…

Ma le Finals sono le storie di ritorni. Superbi ritorni.

Ci torna il Cus Macerata. Due partecipazioni. E due secondi posti. E due foto attaccate nella bacheca del proprio impianto. Bacheca per il resto spoglia. Nessun altro foglio. E senza scritte. Solo due immagini. Gli ingressi in campo delle due finali perse. Come monito imperituro. Buono per ogni allenamento. Ed ogni partita. E lì che dobbiamo tornare. Cambiandone magari l’esito. Allude silente la società biancorossa. Ed è qui che sono tornati. Per la finale si vedrà…

E’ la storia del ritorno dell’Adverso Ascoli. L’ultima volta fu un trionfo per i bianconeri. Nella splendida edizione del 2014. Ora sarà difficile ripetersi per gli uomini del presidente Massimo Cottilli. Alla prese con un organico troppo corto. Ma l’importante è comunque esserci. Portacolori del futsal ascolano.

E’ la storia di chi ci è andato vicino ad alzare questo trofeo. L’ha annusato, ma se l’è visto sfilare di mano. Ed ora che è capolista di C1 non pensa al campionato. Per quello ci sarà tempo. Perché sa che la gloria eterna del futsal marchigiano passa da questa coppa. E’ la storia dell’Etabeta. Indomita finalista nel 2013 e semifinalista nel 2014 e nel 2015. Un habitué delle Finals, insomma. Alla ricerca del colpo gobbo…

E ci torna anche il Città Futura Montecchio. Secondo viaggio alle Finals dopo quelle del 2014. Ci torna con l’orgoglio della seconda squadra del pesarese dietro il colosso PesaroFano. Ci torna con la voglia di ben figurare e perché no stupire tipiche del team del presidente Volfango Tiberi e del ds Andrea D’Emilio.

Ma le Finals sono anche le storie di uomini. Del ritorno di grandi uomini. Scrittori protagonisti di questo evento. Perché solo chi c’è stato alle Finals sa…

Nicolino Rocchi nel 2010 aveva perso la finale ai supplementari. Non troppo rammaricato. Sapendo di aver dato tutto. Dal solito gran signore qual è. Ma giurò di tornarci. Per vincere. E così è stato. Nel 2014. E quel giorno, prima di alzarla quella coppa magica, ci sussurrava il suo pensiero. Essere qui è tutto. Vale una carriera. Solo se ci sei dentro te ne accorgi. Proprio lui che aveva avuto una lunga trafila nel nazionale. Ora invece c’è di nuovo. Ed infondo ne è il detentore. Perché nel 2015 non c’era al timone dell’Adverso Ascoli.

Ogni 2 anni gioca la finale di Coppa Marche. E spesso la vince. Chi è? Viene da Ascoli. E gioca per il Portos. Si chiama Romolo Dorinzi. Per tutti è The King, uno dei re di questo sport in salsa marchigiana. Per la sua classe innata e la sua proverbiale correttezza. Nel 2010 con il Real Monturano (persa). Nel 2012 con il Ripatransone (vinta). Nel 2014 con l’Adverso Ascoli (vinta). Ed ora una nuova sfida con la maglia giallonera. Alla ricerca della sua terza coppa. Con 3 maglie diverse. Sarebbe il primo. Scriverebbe la storia.

Una delle tante. Pronte ad essere raccontate.

A partire dal 3 gennaio…

Marco Bramucci

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