Il Lato B - Speciale Buldog Lucrezia

 

SPECIALE BULDOG LUCREZIA

La festa della Buldog Lucrezia

Nessuna dichiarazione durante l’estate. Pochi botti in sede di calciomercato. Indiscrezioni minime sulla costruzione della squadra che avrebbe affrontato il campionato di Serie B. Una sola certezza. Alla guida uno dei più grandi lupi di Futsal che la nostra regione ha prodotto negli ultimi anni. Il “Vate” Roberto Osimani, desideroso di rilanciarsi dopo la cocente esperienza del Futsal Cobà. E alla fine, la sua Buldog Lucrezia, gli ha restituito quella gloria che ha quasi sempre caratterizzato la sua carriera. Una carriera di trionfi e di imprese, come questa in maglia gialloblu. E’ stata l’impresa del Professor Dario Vitale, del baluardo Javi Corvatta, dei crack croati Roko e Skibola, dei sudamericani Zago e Da Silva, del talento Maurizio Napoletano. E’ stata l’impresa, soprattutto, di Samuele Severi. Il numero due lucreziano è probabilmente il manifesto sulla Serie A2 dei cagnacci, di un ragazzo cresciuto nel settore giovanile e forgiato interamente al chiuso dell’Omar Sivori nell’infuocato clima di Cartoceto. Un cammino impeccabile, per certi versi incredibile, dove non sono mancate le cadute (Etabeta e Cus Ancona su tutti) ma sono poi arrivate puntuali le prove di forza (Chieti in trasferta e Cus Molise in casa in ordine di tempo). La Buldog è cresciuta e sono lontani i tempi dei campionati regionali. Oggi l’asticella è più alta e chissà che questa impresa non possa essere solo il trampolino di lancio per traguardi futuri. Per ora, tuttavia, non resta che applaudire questa società che da domani rappresenterà le Marche nel Futsal della Serie A2, insieme a Tenax Castelfidardo e Futsal Cobà. Perché essere marchigiani è più bello con queste notizie.

 

LE VOCI DEI PROTAGONISTI

Dino Diotallevi (Direttore Sportivo): “All’inizio questo traguardo non era pronosticato e abbiamo iniziato a crederci giornata dopo giornata vedendo come la squadra stava crescendo. Il mister ha fatto un grandissimo lavoro amalgamando i vecchi con i nuovi, anche perché durante l’estate avevamo perso giocatori importanti che erano con noi lo scorso anno. Dopo la doppia sconfitta con Etabeta e Cus Ancona siamo ripartiti con il piede giusto dimostrandoci una grande squadra e alla fine la vittoria credo sia stata meritata. Attualmente ci godiamo un po’ il momento ma inizieremo subito a programmare il futuro perché le cose da fare sono tante. In primis c’è da potenziare il settore giovanile  che riteniamo fondamentale per un’ulteriore crescita. Senza nulla togliere a nessun giocatore penso a Severi cresciuto nel nostro vivaio e mi riempio d’orgoglio, perché è stata una scommessa vinta da noi e da Osimani. Ci teniamo a chiudere nel miglior modo possibile appunto perché nella prossime giornate incontreremo Etabeta e Cus che ci hanno sconfitti all’andata, e vogliamo far bene proprio per questo motivo”.

 

Javi Corvatta (Capitano e portiere): “Il momento determinante, a mio parere, è stata la prima giornata quando abbiamo superato il Real Dem che era considerata una delle squadre più forti del girone. Lì abbiamo intuito che forse potevamo giocarcela con tutti e abbiamo infilato otto risultati utili consecutivi. La vittoria con il Faventia in casa, in quel modo pirotecnico, è stato il crocevia perché abbiamo messo più di un mattone sulla promozione. Mister Osimani si è dimostrato il nostro valore aggiunto ma non sono certo io a scoprire il Vate. Lui è un mago nella gestione e nell’equilibrio del gruppo specie nella prima parte di stagione. Con lui abbiamo tirato fuori il meglio e lui ci ha trasmesso esperienza e sicurezza. Per me è stato un anno magnifico ma duro allo stesso tempo. Con l’arrivo di mia figlia e tutto ciò che comporta essere padre è servito sacrificio, determinazione e dedizione per rendere al massimo. Il segreto è stato non mollare e alla fine il sacrificio paga sempre”.

 

Samuele Severi (laterale): “La vittoria con il Faenza in casa nostra ci ha reso più tranquilli e ci ha dato un ulteriore stimolo perché la vittoria con la seconda avrebbe potuto essere quasi decisiva come è di fatto stata. Naturalmente questa è stato lo stimolo più forte di tutto il campionato ma non una stagione non si vince in una partita sola, sono state decisive tante altre partite che abbiamo giocato e conquistato con le unghie e con i denti.La differenza credo che l'abbia fatta il legame che si è creato all'interno del gruppo, la voglia di vincere e di non buttare via quello che di buono avevamo costruito giorno dopo giorno. Prima della sosta natalizia abbiamo subito delle perdite importanti a livello di organico ed erano da poco arrivati due nuovi innesti che dovevano ancora trovare il ritmo e imparare le manovre di gioco, la squadra era da riassettare nuovamente e ci è voluto del tempo. Nonostante questo abbiamo continuato a fare buoni risultati ma soprattutto buone prestazioni. Dopo la sconfitte con Etabeta e Cus Ancona è uscito tutto lo spirito Buldog. E’ stato il momento in cui ci siamo guardati negli occhi, ci siamo rimboccati le maniche e tutti insieme, piano piano, abbiamo fatto il nostro lavoro, forse anche qualcosa in più che è servito per fare la differenza in campo. Ognuno con le proprie prestazioni ha dato un grande contributo per la squadra, che è stato necessario per raggiungere l'obiettivo più grande”.

 

Peppe Gallozzi