I Love Marche
Diamo voce alle nazionali delle Marche, pieni di orgoglio. Un continuo focus di avvicinamento sulle nostre Rappresentative verso il Torneo delle Regioni. Un modo semplice ma funzionale per avvicinare ragazzi, tecnici ed addetti ai lavori alla Rappresentativa Marche, dando voce ai protagonisti che difenderanno in aprile i nostri colori. |
Il foto racconto dell'avventura maschile
EH, GIA'...
Quello che pareva impossibile, dopo due splendide partite vinte convincendo, è accaduto. Le Marche, cui bastava una vittoria in due incontri, per di più contro squadre quasi eliminate, hanno invece perso. Gettando alle ortiche due bonus. E quell’autostrada spalancata verso un’importante semifinale si è clamorosamente chiusa. Inesorabilmente. Per un incredibile mordi… e Fiuggi. Questo che andrete a leggere, cari lettori, non è l’analisi tecnica di partite, gol e situazioni. Non è un pagellone per cercare protagonisti e colpevoli, né un’indagine per scovare errori. Questo è il racconto, sopratutto attraverso le immagini, dell’avventura di dodici ragazzi guidati dal Generale Mirco Angeletti e contornati dal suo staff. E’ la storia di un gruppo che ha difeso i colori delle Marche con coraggio e dignità. Ed un comportamento perfetto. Dentro e fuori dal campo.
Giorno 1: il viaggio Dopo un’ultima rifinitura nella mattinata di sabato 16 aprile ed un problematico autonomo trasporto verso ristorante e federazione, i dodici selezionati si ritrovano a mangiare insieme prima di salpare per Fiuggi da via Schiavoni. Il gruppo si conosce già: molti atleti sono alla seconda esperienza e non ci sono state sorprese dell’ultima ora tra i convocati. Alla guida della spedizione c’è Mirco Angeletti, l’allenatore, Francesco Battistini, il commissario tecnico e trainer del futsal rosa, e Giorgio Moretti, premier del calcio a 5 marchigiano. Il lento viaggio verso Fiuggi termina dopo oltre quattro ore e mezzo. La comitiva marchigiana alloggerà all’Hotel Ludovici, un albergo pulito, semplice e senza troppi confort, gestito però con straordinaria gentilezza dal personale. I nostri ragazzi vengono disposti al secondo piano, quello con le camere più piccole. Ai colleghi del calcio toccherà i restanti piani. Il morale è subito alto, anche se il primo test è già decisivo visto che il prossimo avversario, il Piemonte, ha schiantato l’Umbria (9-1). Paradossalmente già al debutto, le Marche rischiano di compromettere la qualificazione.
Giorno 2: inizio magico e Piemonte K.O. Domenica 17 aprile, ore 11,30, Palaolimpic di Colleferro. Dopo cinque mesi di preparativi, le Marche stanno per scendere in campo. Subito una gatta da pelare per Mirco Angeletti: Simone Tonno Insuperabile Ugolini non può essere schierato per un’assurda squalifica comminata erroneamente l’anno prima. Niente paura, in porta va Francesco Fabbrizi, ma come secondo portiere non c’è nessuno. La tattica adottata dal Generale sarà la stessa per tutto il torneo: ampio turnover (già nel quintetto titolare) e gioco a pressione. 50 minuti perfetti per le Marche. Capitan Palmieri giostra bene dietro e corriamo pochi pericoli. Rudy Bacaloni regala un assist al bacio a Cassaro che non sbaglia. Nella ripresa lo stesso Sonic sigla il raddoppio con un suo proverbiale tiro sotto le zampe. La vittoria si avvicina. Nel finale però il Piemonte rinviene dimostrando di essere una grande squadra. Buggè e Perella acciuffano le Marche proprio allo scadere. Ed i piemontesi nel recupero sfiorano il clamoroso sorpasso. Ma un super Frizzo si oppone ad una doppia conclusione dei rossi. Ma non è finita. Ad una manciata di secondi dal termine scatta una transizione dei nostri. Cassaro elude l'intervento di 2 avversari e si presenta di fronte al portiere avversario. Una, due, tre finte, portiere seduto e palla nel set. Il Pupo Magico ha estratto il coniglio dal cilindro. E le Marche vincono la prima... Facce distese a fine gara, contrariamente ai nostri avversari che hanno qualcosa da ridire al pubblico marchigiano. C'è tempo anche per aprire qualche bottiglia e gustarsi uno spuntino. L'euforia è tanta perchè l'inizio, sia femminile che maschile, è stato da sogno...
Giorno 3: remuntada sul Friuli Lunedì 18 aprile, ore 11,30, Palasport di Velletri. Prova del nove subito per la rappresentativa marchigiana: dopo il brillante esordio sulla strada della qualificazione alla semifinali i ragazzi di Mirco Angeletti incontrano il Friuli Venezia Giulia.
L’avvio è pero shock. In soli 10 minuti il debuttante Simone Ugolini deve raccogliere tre palloni dal sacco. Contin e Capane (2) hanno violato con facilità la porta marchigiana. Il Generale Angeletti corre ai ripari e chiama un time out che si rileverà provvidenziale.
Al rientro la musica cambia. Salerno, gettato nella mischia, firma al debutto una doppietta e Cassaro completa l’aggancio. Nel finale di tempo Sironi riporta avanti i friulani, ma con un tempo da giocare le Marche sono più che mai in partita…
Nei primi venti minuti della ripresa le Marche danno spettacolo. Il quintetto di mister Angeletti assedia la porta avversaria con un futsal bailado senza far correre nessun pericolo al proprio portiere. Bacaloni trova il varco giusto su punizione per il pari, l’ennesima prodezza del Pupo Magico Giacomo Cassaro spinge i nostri verso i tre punti.
I tentativi finali di capitan Contin e compagni fanno il solletico alla porta di Tonno Insuperabile. Il triplice fischio sancisce la nuova vittoria marchigiana ed i risultati dagli altri campi spingono le Marche verso le semifinali: basterà una vittoria con Basilicata o Umbria per raggiungere l'appuntamento di venerdì. Con le ragazze ugualmente a segno, il ritorno da Velletri verso Fiuggi è un autobus pieno di gioia contagiosa.
Giorno 4: Basilicata cost to cost Martedì 19 aprile, ore 11,30, Palazzetto dello Sport Tecchiena, Alatri. Il primo dei due bonus le Marche lo possono spendere contro la Basilicata, formazione giunta alla sua ultima gara con 4 punti in 3 partite. Non si cambia assetto: pressing alto e rotazione rapida dei quintetti. In tribuna però c’è un nemico in più e si chiama Piemonte Valle d'Aosta, giunto in massa per tifare i nostri avversari e scongiurare la propria prematura eliminazione. L’inizio di gara è bloccato. La Basilicata sembra sprovvista di doti tecniche eccelse ma decisamente fisica. A metà prima frazione i lucani passano su un’azione fortuita e raddoppiano qualche minuto dopo su tiro libero. Ancora una volta le Marche sono costrette ad inseguire, ancora una volta Palmieri e compagni non si fanno pregare nel farlo. E’ proprio il capitano a capitalizzare una splendida azione corale, ben imitato dal Pupo Magico Cassaro che inchioda la parità prima dell’intervallo con la complicità dell’estremo difensore avversario. Si va negli spogliatoi sul 2-2. Il film sembra già visto.
Invece il copione cambia spartito inaspettatamente. Per la prima volta la porta marchigiana subisce per prima un gol ad inizio ripresa. E ci troviamo ancora sotto. Ma ancora senza paura. Daniele Ugolini trova la sua prima rete ma l’arbitro annulla: c’è un pallone in più in campo. E’ quello lanciato dall'indecente banda Piemonte in tribuna. I nostri non abboccano al clima rovente, bravissimi, e Davide Breccia impatta qualche minuto dopo. I nostri avversari sono a 5 falli, in tribuna i piemontesi non cantano più zittiti dai cori delle nostre ragazze. Ma l’inerzia non si traduce nel gol del sorpasso. Anzi. Ci arriviamo anche noi al bonus dei falli e nella ridda di contrasti a centrocampo il fischio di confusione premia la Basilicata che con Ricchiutti (ancora) non sbaglia. In contropiede poi arriva pure il 5-3. Alatri è amara. Le Marche hanno perso. Per le semifinali ci toccherà battere l’Umbria. Nulla è però perduto. Anzi c’è del positivo: i ragazzi non hanno reagito alle indegne provocazioni piemontesi e non pagheremo dazio in termini di squalifiche. Tra massaggi tonificanti e vasche rigeneranti il morale torna buono. Il destino è sempre nelle nostre mani. E c’è un giorno in più per prepararsi all’Umbria.
Giorno 5: il giorno di (non) riposo
Mercoledì 20 aprile, ore 5,15, Fiuggi. La sveglia suona ancor prima del gallo nella città termale laziale. Il motivo di questa alzataccia è il viaggio verso Roma, destinazione Città del Vaticano, dove per tutti i partecipanti sarà officiata una messa niente meno che dal Papa. Noi di Futsalmarche ci siamo sottratti a questo tour (de force), sperando di usufruire lo stesso della benedizione divina. Pertanto non abbiamo immagini di questa spedizione capitolina. Dalle cronache abbiamo appreso però di una performance non da poco tra Tonno ed il Nonno…
Nel pomeriggio ne approfittiamo per fare una lunga chiacchierata col Generale Angeletti, col mister Battistini e con l'accompagnatore ufficiale Marco Bramucci, per tutti Leopard Seguaci, presidente del Leopardi Falconara. Servendoci anche del database di Futsalmarche con oltre 4000 giocatori recensiti, il mister, a taccuini spenti, ci spiega le difficoltà nel selezionare una rosa ed il suo modus operandi. Primo problema è che ci sono pochi giovani che giocano titolari in serie C. Ed il database lo conferma. Impietoso. Secondo ostacolo è che spesso molti non rispondono alle convocazioni. I comunicati ne sono la prova. Infine qualcuno dei prescelti ha pure problemi di lavoro o di studio. Per cui la cerchia si restringe. Su un nucleo base in età poi si è lavorato per aggiungere due fuoriquota (un classe '89 ed un classe '90). Per il più vecchio il mister ha scelto tra una rosa di cinque. La scelta è stata determinata per colmare lacune di ruolo e completare la rosa base tenendo conto dell'attaccamento alla maglia. Requisito fondamentale.
Uno dei protagonisti assoluti della kermesse fiuggiana è stato senza dubbio Marco Mastrostefano, qui sopra ritratto mentre ammonisce i ragazzi con un cartellino bonus per il caffè. La vicenda delle eventuali dimissioni del Mastro, sempre in eterno dissidio col Generale Angeletti, ha tenuto banco nel clan marchigiano e scosso gli ambienti federali solitamente gattopardeschi. Come andrà a finire, tra le altre cose, lo chiederemo a lui, con un'intervista in esclusiva. Il segreto di ogni vittoria sta nel gruppo. Solo in questo modo è possibile vincere un torneo come quello delle Regioni, dove si gioca ogni giorno ed è necessario l’apporto di tutti. Lo sa bene Mirco Angeletti che nelle ore di relax ama infilarsi nelle camere dei giocatori per condividerne i passatempi. Rompendo gli schemi classici dell’allenatore super partes e super vigilantes di stampo calcistico. Il momento di ristoro è fondamentale per ritrovare forze ed energie. Ed anche a tavola le Marche non perdono il sorriso.
Giorno 6: la Fatal Umbria Giovedì 21 aprile, ore 11,30, Palasport Romboli, Colleferro. Il momento della verità. Le ragazze, dopo una partita memorabile e sfortunata, hanno appena lasciato il torneo. Senza sconfitte, a testa altissima. Compito della rappresentativa maschile ora vendicarle. Solo una vittoria contro l’Umbria, praticamente quasi eliminata, qualificherebbe le Marche alle semifinali. Mirco Angeletti, dopo una lunga meditazione, opta per riproporre le alchimie tattiche usate nei precedenti match. L’unico istante in cui i nostri sono stati alla pari con gli umbri è probabilmente al momento dei saluti iniziali. I ragazzi di mister Massimi paiono più veloci, più vivi, più determinati. I nostri sembrano svuotati, inermi. Bloccati dalla stanchezza e dal nervosismo. Dopo venti minuti il passivo è già di due a zero per i nostri avversari. Stavolta non serve nemmeno il time out del Generale ben prima dell’intervallo a svegliarci. La rete del tre a zero è un uppercut da cui non ci riprenderemo. Ci siamo alzati altre volte, stavolta non più. La rete di Breccia nel finale serve solo per la bandiera. L’avventura è finita e le Marche sono eliminate.
Giorno 6: l’amaro ritorno Giovedì 21 aprile, ore 16,00, Fiuggi. Il ritorno da Colleferro è servito a Giorgio Moretti per ringraziare tutti gli atleti. E per invitarli ad una riflessione sul quello che poteva essere e non è stato. Edoardo Palmieri ha a sua volta ringraziato tutto lo staff ed i propri compagni. Anche stavolta, un anno dopo, la corsa delle Marche, a detta del capitano, si è fermata ad un passo dall’olimpo. Sbrigato un breve pranzo, si fanno in gran fretta le valigie per ripartire. I borsoni e le tute con i colori delle Marche sono restituiti prima della partenza. Con un gesto federale di grande sensibilità… eh già.
Seppur privi delle loro divise, le ragazze e i ragazzi vogliono ancora mettersi in posa per un’ultima foto. Puoi togliergli anche le corazze, loro sono ancora le Marche. Nel viaggio di ritorno Mirco Angeletti dispensa consigli a tutti i suoi prodi. Nessuno escluso. Come un vecchio Generale. Che all'inizio pensavi che odiasse le proprio truppe. Ed alla fine scopri che che invece le ama. Una volta entrati nelle terre marchigiane iniziano le fermate. Ad ognuna di esse il gruppo si assottiglia. E dirsi addio è una pratica che colpisce al cuor...
Questo è il racconto di chi era a Fiuggi con le Marche. Di chi per il candore di questi ragazzi, per il loro forte spirito di appartenenza, per la medesima dignità con la quale hanno saputo accettare vittorie e sconfitte, ha fatto il segnapunti, il portaborracce e qualche volta pure il proprio lavoro. Finendo spesso alle due di notte sospeso ad un balcone alla ricerca di una connessione che più ballerina non si poteva. Qualcuno tutto questo non lo capirà. E magari pure criticherà. Ci sta. Ma noi il prossimo anno saremo ancora qua. Eh, già…
Lo Stilnovista Commenti (4)
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