I Love Marche: il sole dal Friuli
Marche travolte da freddo, pioggia, persino trombe d'aria.
Ma c'è un sole che splende su di noi. Arriva dalle terre friulane.
E' il sole che brilla sul futsal marchigiano.
Per la prima volta nella storia del Torneo delle Regioni le nostre due nazionali si qualificano contemporaneamente alla seconda fase. Risultato storico.
Un paio di premesse. Doverose.
La prima riguarda la nuova formula del TdR. Non più solo 4 regioni all'ultima fase, bensì 8. Grazie all'inserimento dei quarti. Più facile quindi qualificarsi. Logicovvio.
In secondo luogo il sorteggio. Favorevole. I due comitati provinciali autonomi non sono il toppissimo del futsal nazionale. Ed infatti le Marche, calcio incluso, rimandano a casa solo la formazione giovanissimi del calcio minore.
Ma il sole guarda in faccia marchigiani e marchigiane. A basso rimbalzo.
Siamo insieme a Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio e Veneto le uniche regioni ad aver passato il turno con entrambe le formazioni.
Grande orgoglio stare insieme alle mammasantissime del calcio a 5 nazionale. Con alcuni movimenti regionali esclusi eccellenti.
E domani ci sono i quarti. Tutti da Lignano Sabbiadoro.
Alle ore 10,00 la nazionale femminile di Eleonora Baldi affronterà l'Abruzzo. In campo le due ultime scudettate. Ci siamo ancora. Ci siamo di nuovo.
Alle ore 16,00 la nazionale maschile di Mirco Angletti s'incorcierá con il Lazio. Dopo il Veneto, un'altra favorita per il tricolore sul nostro cammino. Pronostico chiuso. Ma ci si riproverà.
Poi c'è quello che i tabellini, le dirette, le pagelle non dicono.
Le Marche del calcio a 5 sono una grande famiglia. Unita. Con un forte senso di appartenenza. Sempre insieme. Sempre col sorriso.
Merito, per noi che siamo alla quarta uscita al TdR, di Giorgio Moretti prima e di Massimo Marchetti adesso. E di uno staff che si muove in simbiosi.
Alla guida di ragazze e ragazzi seri, sereni e molto ben educati.
Merito dei loro club, dei loro allenatori e delle loro famiglie.
E questo in giro per l'Italia di oggi, in crisi economica ma anche d'identità, ci rende orgogliosi. Certamente più di un turno passato.
E ci scalda il cuore. Più di un tiepido sole friulano.
Trasformista
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