Serie D femminile: Analisi 7° giornata

 

GIRO DI BOA

Siamo giunti a metà di questo cammino. Ci siamo lasciati alle spalle il 2014, ma non del tutto, perché in realtà lo porteremo sempre con noi, dentro di noi. Ricordi ed esperienza per poter costruire al meglio il 2015. Il girone d' andata lascia il posto a quello di ritorno. Un girone di  ritorno che crescerà sulle basi di ciò che è stato costruito fino adesso.

C’è chi, come il Montenovo, ha lasciato il 2014 festeggiando l’elezione a campionesse invernali ; chi, come il Camerano,  ha dovuto attendere l’inizio del nuovo anno per recuperare la partita che le avrebbe riportate in vetta a fianco delle montenovesi; chi, come il Recanati, era già concentrato per la partita delle finali di Coppa Marche; chi ha sfruttato al massimo la pausa invernale per prepararsi alle nuove sfide .

Tutti, ma proprio tutti ci siamo guardati dietro, facendo un bilancio di ciò che è stato. Abbiamo per un momento rivissuto tutte le gioie e tutti i dolori poi ci siamo voltati dall’altra parte, in avanti ed abbiamo guardato al nostro futuro. Ognuno se lo sarà immaginato diversamente ed ognuno si sarà chiesto che cosa lo aspetterà,  per saperlo non resta che viverlo e costruirlo. Senza dimenticare ciò che è stato.

 

MONTENOVO CALCIO

La partita contro Osimo delinea perfettamente quello che è stato il suo percorso. Buon gioco fin dall’inizio ma le ragazze non riescono a sbloccare il risultato, faticando molto a entrare in partita. Come spesso accaduto, ci vuole un guizzo per poter far scattare questa inarrestabile compagnia. Il guizzo lo dà Giambartolomei, la mister giocatrice, con un pallonetto da centrocampo. Le altre, da buone allieve, la seguono, e nel giro di dieci minuti allungano sullo 0-3. La certezza, forse troppa, del risultato fa sì che cali la concentrazione ed Osimo riesca ad accorciare prima dell’intervallo.

Al rientro in campo, come spesso le abbiamo viste, l’atteggiamento è diverso e la concentrazione è al massimo: questo comportamento le porta ad allungare fino al 2-7 finale.

Le qualità non mancano, la posizione in classifica lo dimostra, ma il rischio di pagar caro queste disattenzioni c’è. Dovranno prestare molta attenzione e stare sempre al massimo se vogliono saltare direttamente il gradino per la serie C.

 

CAMERANO CALCIO

La partita di testa giocata dalle ragazze di Battistoni contro le giovani della Futsal fbc, la dice lunga sulla grande crescita avvenuta quest’anno. Le difficoltà non erano poche: il ritorno in campo dopo un lungo stop, la temibile compagine che andavano ad incontrare e la minutezza del campo rispetto alle dimensioni cui sono abituate. Nonostante questo hanno sempre mantenuto l’attenzione necessaria a portare a casa questo importantissimo risultato, perché sono proprio questi i match in cui è più semplice scivolare e perdere punti.

È Ruffino (autrice di una tripletta) ad aprire le marcature e poco dopo ad allungare, mentre con qualità ed esperienza Sancesario dà sicurezza alle compagne chiudendo il primo tempo sullo 0-3. Nella ripresa Ruffino, su ripartenza segna la quarta marcatura, chiudendo l’incontro e una prestazione perfetta in ogni parte del campo.

Se vogliono lasciarsi tutte le altre compagini alle spalle, è importante che mantengano lo stesso approccio ad ogni partita.

 

HELVIA RECINA RECANATI

Le recanatesi sembra abbiano imparato la lezione e si presentano in campo con la concentrazione e la grinta di chi deve affrontare una finale. Per loro è così. Per loro ogni partita è  e deve essere una finale. Inseguono le capolista da due lunghezze e non possono permettersi passi falsi se vogliono sperare di riprenderle e superarle.  Le giallo rosse hanno capito che non posso affidarsi solamente all’esperienza ed alle invenzioni dell’immancabile Albanesi.  Sono sei le ragazze che vanno in gol in questa giornata, nomi che dovrebbero essere più spesso affiancati da un pallone nel tabellino perché il  loro sogno possa realizzarsi.

Questo è ciò che le giovani di mister Albanesi devono fare per terminare al meglio il loro campionato, imporre il loro gioco e i loro ritmi o il rischio è grande, la posta in palio è alta, chiamasi promozione.

 

SPORTING SARNANO

Sarnano in netta crescita rispetto all’inizio del campionato. Ha imparato che non c’è da perdere tempo e non si può sprecare la prima frazione di gioco. Le biancoblu si approcciano al derby con un atteggiamento altamente offensivo. Chiudono un primo tempo quasi perfetto, lo score segna 5-0, sembra fatta.

Nella seconda frazione il calo di concentrazione e brutte disattenzioni consentono alle amaranto di accorciare, ci pensa poi Fattori a mettere al sicuro il risultato.

Nonostante le buone capacità di questa squadra, disattenzioni e cali possono essere pericolosi, soprattutto con squadre di alta classifica. È a causa di questo che la compagine di mister  Rapacci ha perso molti punti in classifica, trovandosi a -9 dalla vetta.

 

FUTSAL FBC

La squadra rivelazione dello scorso anno mostra quanto l’esperienza possa essere un fattore determinante in un campionato così breve. Questo è quello che ha deciso la sconfitta contro le cameranensi.

Affrontare la prima della classe non è semplice per nessuno. Le doti delle giovani che non possono passare inosservate (come Bacchi e Porfiri) non bastano per vincere partite come questa.  La posizione di metà classifica lo va a confermare. È vero anche che il pallone è rotondo e non sempre gira a favore; un caso ne è proprio la partita contro le gialloblu in cui un gol fantasma non ritenuto valido avrebbe potuto cambiare gli equilibri del match. Un forcing pressante può non bastare, infatti, il gol della bandiera arriva nel recupero.

Non mollano mai queste ragazze, non si arrendono, continuano a combattere, non abbassano il capo di fronte alle più blasonate compagini, questo è ciò che le farà diventare una grande squadra, ma non è ancora giunto il momento, questo è il momento di fare esperienza.

 

PORTO SAN GIORGIO

La new entry di questo campionato. Chiude il 2014 con una sonante sconfitta in quel di Recanati. La voglia di far bene c’è e si vede. Viene a mancare la capacità di adattamento al campo e ai moduli continuamente variati dalle avversarie.  Duttilità, ecco ciò manca a queste combattenti per poter risalire la classifica, ecco ciò che più abbiamo visto svantaggiarle in queste sette gare.

Una crescita l’abbiamo vista in questi mesi, ora sono molto più sicure quando scendono sul rettangolo di gioco. Sicuramente il lavoro da fare è ancora molto per raggiungere determinati standard, ma siamo altrettanto certi che non hanno perso tempo.

 

OSIMO FIVE

La squadra tutto cuore di questo campionato.  Nonostante i risultati stentino sempre ad arrivare loro sono sempre lì, sono sempre unite,  non abbandonano mai le compagne in mezzo al campo.

Un esempio di questo ne è anche la scelta di Di Chiara, che nonostante i dolori alla schiena ha scelto di scendere assieme alle compagne, fino a quando proprio quei dolori non l’hanno costretta ad uscire dal rettangolo per il tuor de fource affrontato.

La squadra tutto cuore, in cui l’affetto per le compagne, per la maglia e per il pallone a basso rimbalzo è più che evidente. Un esempio per tutte le giovani che si approcciano a questa disciplina.

Sia chiaro, non scendono in campo per perdere, tutt’altro,  la voglia di vincere e migliorarsi c’è, c’è eccome. Non è la sconfitta o la vittoria a determinarle, è sapere di averci messo tutto in quei sessanta minuti di gioco, è la certezza di volerci tornare su quel rettangolo, è la consapevolezza di essere una squadra, la consapevolezza che giocare con quel pallone e tutto ciò che porta vale più di una vittoria.

 

ATLETICO SIBILLINI

Nel derby giocato contro Sarnano possiamo vedere cosa è venuto a mancare lo scorso anno alle amaranto, costringendole a trovarsi come fanalino di coda di questo campionato.

Una ragazza carismatica che riesca a prendersi la squadra sulle spalle, soprattutto nei momenti di difficoltà. In questo caso la ragazza in questione porta il nome di Barbara Fattori ed in questa occasione si trovano ad affrontarla. È proprio lei, che nel momento in cui le ragazze di Milani stanno tentando di riaprire la partita, fa riprendere forza alle compagne.

Alle lupe serve una leader e serve un vero pivot per rialzarsi.

Le Sibilline possono creare a volontà, ma serve la freddezza di scaraventare quella palla in porta, serve chi con quel pallone tra i piedi riesca  a trasmettere carica e coraggio alle compagne nei momenti di maggior sofferenza. Speriamo che possano trovare la persona che gli serva per tornare a farsi temere.

 

Ora sono tutte pronte e concentrate ad iniziare il secondo tempo, dove vedremo chi vincerà la partita…

 

 

Deeper Futsalmarche

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