Serie A2/A: Analisi 14° giornata

Categoria A

 

PESAROFANO, PROVA DEL NOVE FALLITA

Nicolò Rossi, prima rete in A2!

Fallita la prova del nove, recita così il nostro titolo.

Così possiamo riassumere, benevolmente, il bruttissimo sabato del PesaroFano: una pesante sconfitta quella rimediata da Tonidandel e soci ad opera della Maran Nursia, che va gettata immediatamente alle spalle, soprattutto per le proporzioni maturate in un PalaFiera attonito per quello che vedeva sul parquet nella ripresa.

La terza sconfitta casalinga consecutiva viene al termine di un match strano come pochi, con un crollo nel secondo tempo, figlio di tanti fattori.

Perché, a dirla tutta, nel primo tempo, i ragazzi di Osimani non demeritano, anche se sono costretti a rincorrere la rete incassata in avvio. Gli umbri, in piena crisi di risultati e con tante assenze (compresa quella dell’ex Mindoli in panchina per onor di firma), fanno diga in difesa e costringono i marchigiani a calciare da fuori, ma il secondo portiere Proietti della Maran Nursia non fa rimpiangere Barigelli.

E allora, dopo un paio di legni e qualche carambola sfortunata, serve una bella giocata di Da Silva e un tocco sul secondo palo di Nicolò Rossi per acciuffare il pareggio prima della sirena di un primo tempo in cui anche Moretti aveva dovuto sbrogliare qualche situazione assai problematica.

Nella ripresa ti aspetti che cominci un’altra partita e così è; ma dalla parte sbagliata. Gli umbri dilagano, anche grazie ad un rigore e all’espulsione di un nervosissimo Da Silva (due episodi dalla tribuna apparsi border line). E, quando vedi, che il Vate Osimani non prova nemmeno il portiere di movimento, quanto meno per cercare di ri-aprirla, capisci che la sconfitta è marchiata sul tabellone.

Finisce 1-7, ma conta relativamente il divario; conta che l’Italservice spreca un’ottima occasione per portare a 8 punti il “divario play off” e invece ora si trova proprio la squadra di Mindoli a -4. Anticipando, doverosamente, la parte sul prossimo turno, sabato grande opportunità di voltare pagina.

Nel secondo turno casalingo consecutivo, arriva l’Aosta; tornerà finalmente Jelavic a supportare una manovra sembrata troppo dipendente dalle giocate di un Tonidandel, massacrato anche dal lavoro difensivo cui è stato costretto. E una settimana di lavoro non potrà che migliorare i meccanismi in cui i giovani e Pedaleira devono inserirsi al meglio.

 

Notizie mica da ridere nemmeno dagli altri campi.

Nel big match di Imola, si conclude la striscia vincente degli emiliani: passa il Came Dosson (1-2), grazie a due reti in 12 secondi netti nel corso del primo tempo. Da notare che le due sconfitte della squadra di Pedrini sonno entrambe marchiate dai trevigiani che, grazie a questo blitz, si ritrovano a -1 dalla vetta.

Non approfitta appieno dello scontro diretto l’altra contendente al titolo. Finisce, infatti 5-5 il testacoda tra Chiuppano e Milano: meneghini che possono solo agganciare l’Imola.

In zona playoff, conferma l’ottimo trend il Prato (quattro vittorie nelle ultime cinque per i toscani), che espugna Cagliari. Finisce 1-4 e sono zero i punti messi in carniere dai sardi nel doppio impegno casalingo.

Alle spalle della Maran Nursia, non decolla nessuno (cinque squadre in due punti, umbri compresi), visto che due pareggi chiudono la giornata. Quello (addirittura 0-0) tra Arzignano e Carmagnola; è quello 2-2 tra Aosta e Menegatti Metalli (in cui brilla, comunque, la doppietta di Nico Sgolastra, arrivato già a quota 13 anche quest’anno).

 

 

Pa.To

Paolo Augusto Menconi