Glauco Campolucci e il suo Casine: " La Coppa Marche provinciale di serie D, il primo trofeo della nostra storia. Ora sotto a chi tocca!"
" Tempo al tempo... e nel frattempo?”
Leggo questa frase. Dopo aver parlato Glauco Campolucci anima del Casine calcio a 5 (serie D girone B) devo scrivere l'intervista. Leggo appunto questa frase. Prendo spunto per pensare. “Tempo”, la conquista della Coppa Marche provinciale serie D, “al tempo”, alla conquista di una nuova meta la Coppa Marche regionale serie D. “ E nel frattempo” un campionato ancora tutto da svelare, ricco di emozioni e colpi di scena.
In poche righe è racchiusa tutta l'essenza del Casine targato 2013/14.
L' intervista risale a mercoledì. La sera prima il Casine vinceva il suo primo titolo ufficiale dopo sei stagioni dalla nascita, sei stagioni passate a gettare le basi, costruire, sperimentare. Era l'annata 2008/2009. Quello di martedì sera è stato un trionfo costruito con pazienza e olio di gomito. Inaspettato, ma fervidamente desiderato, per questo così bello.
“Ti sei ripreso da ieri (martedì, ndr)?”, è la prima domanda che faccio a Glauco, per me fino a quel momento il presidente del Casine. “ Non ancora, non c'ero abituato (ride di gusto)!” è la sua risposta con l'aggiunta “ comunque io non sono il presidente, ma il responsabile del calcio a 5. E' un po' complicata, ora in breve te lo spiego”.
Vai.
“A Casine esiste un gruppo sportivo il “GS Casine” che racchiude vari sport: calcio a 11, corsi in palestra, karate e il calcio a 5 appunto. In tutto siamo 550 tesserati. Io seguo una sezione di questa macro società e sono il responsabile del calcio a 5. Il presidente del gruppo sportivo è Denis Pierfederici.”
Ok. Ora, però possiamo cominciare a parlare di questo storico traguardo conquistato.
“ Quest'anno l'idea c'era. I nomi c'erano. La squadra c'era. Cinque nuovi giocatori, un mister quasi nuovo (Giovanni Angeloni sulla panchina del Casine nella seconda parte della scorsa stagione, ndr), tutti facevano parte di una nuova scommessa. Play off e un buon cammino in Coppa Marche erano, sono nelle nostre corde.”
Qual è stata, se c'è stata, la partita della svolta?
“Abbiamo realizzato che ce l'avremmo fatta nella gara di ritorno contro Jesi (all'andata vittoria jesina per 3-2), dalla nostra il fattore campo. In casa, fino a quel momento, non avevamo mai perso. Una sfida decisiva, ma alla portata. Siamo andati sotto 0-1. Abbiamo rimontato fino a raggiungere la vittoria per 2-1.”
Raccontami la finale contro il Calcetto Numana.
“Il primo tempo eravamo impauriti.”
Tu eri in panchina?
“ No no, io sto sempre in tribuna, meglio. Sono troppo sanguigno. Ieri (martedì) sono stato male! (ride).”
Dicevi.
“ Siamo andati in vantaggio con Pierpaoli, poi il pareggio su un rigore dubbio ed è finito il primo tempo. Nel secondo l'intensità del gioco è cresciuta. Il Numana ha iniziato a correre molto più di noi; loro molto giovani, con più esperienza, più mobili. A mio parere erano superiori anche allo Jesi. Noi, però siamo stati bravi a sfruttare le poche occasioni avute. Sul 2-3 (doppietta di Pierpaoli e Baldassarri), allo scadere del secondo tempo, sesto fallo per loro. A me e ai tanti nostri tifosi accorsi ci si è gelato il sangue. Emanuele Chiarizia, il nostro portiere, ha messo una bella pietra davanti alla porta, monumentale. Avevamo vinto!”
Se fosse andato in rete quel tiro libero, credi avreste vinto ugualmente?
“ No. É stata una partita in rimonta. Se avessero segnato il tiro libero, il nostro morale sarebbe crollato, avremmo perso sicuramente.”
Fischio finale.
“ Sono entrato in campo. A onor del vero c'è stata un'invasione completa di campo. Coriandoli dappertutto... Non ce l'aspettavamo, non avevamo preparato nulla!”
A chi dedichi questa Coppa Marche?
“ Sarà banale, lo so, ma la dedico all'infinita pazienza di mia moglie nel sopportare gli sfoghi e gli infiniti venerdì sera lontani da casa. Per la cronaca Michela Ceccacci.”
Ad aprile la Coppa Marche regionale...
“Ero più preoccupato per il provinciale. A mio parere nel girone di Ancona c'erano le squadre più toste. In più nessuno ha giocato tante partite quante noi della provincia anconetana: giocavamo venerdì il campionato, martedì la Coppa così fino alla fine, fino a ieri. È stata tosta reggere anche in campionato.”
Quanto è stata importante la mano del mister?
“In virtù degli obiettivi dati, Giovanni ha lavorato molto sulla preparazione fisica. Abbiamo pagato ottobre con qualche infortunio poi è iniziata la marcia trionfale.”
Direi soddisfatti.
“Giovanni ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto contenti della scelta. È una persona sicura, si fa rispettare. La sua gestione dei giocatori è una cosa che apprezzo molto, una gestione senza troppi scrupoli e fatta di molta chiarezza. In più ragiona da vincente e ha costruito un gruppo molto unito.”
A questo punto prossimo obiettivo il titolo regionale di Coppa?
“Siamo affamati. Da quest'anno la Coppa Marche regionale regalerà la promozione diretta in C2 e visto quant'è competitivo il nostro campionato...”
Visto che l'hai tirato fuori, ti va di parlarne? Come vedi il girone di ritorno?
“ Jesi non perde punti inutilmente (attualmente primo con 30 punti) ed è la prima squadra che mi preoccupa, forse l'unica. Difficilmente incorreranno in uno scivolone. Loro sono una squadra quadrata. Dovremo sfruttare lo scontro diretto in casa nostra.”
Che mi dici della Vigorina Senigallia?
Una buona squadra, spiccano le individualità, una su tutte Canonici.”
Potrebbe esserci un outsider?
“Non credo.”
Pensi mai alla C1?
“Siamo in serie D da sei stagioni. Il prossimo anno vorremmo creare un settore giovanile, magari con la prima squadra in una categoria superiore... Il gruppo è giovane e, ad oggi, chi fa la differenza sono i giocatori di casa. Ritornando alla tua domanda, diciamo che sognare non costa niente.”
Un desiderio per l'anno che sta per arrivare.
“Il salto di categoria, in qualunque modo. Quest'anno ci stiamo tutti impegnando tanto e se parti con un obiettivo in testa, cerchi di raggiungerlo a tutti i costi. Posso ringraziare?”
Certo.
“ Vorrei ringraziare Massimo Fabini, dirigente e allenatore dei portieri; Francesco Manoni, dirigente accompagnatore e Sara Piangerelli la nostra addetta stampa. Senza loro non ce la farei. La squadra, nonostante la categoria, impegna tanto. Ed è proprio a loro che rivolgo il mio ultimo pensiero di fine anno, al mister e ai ragazzi per l'impegno e per la fantastica vittoria che ci hanno regalato!”
Grazie Glauco per la bella chiacchierata e di nuovo complimenti a tutti voi.
“ Grazie a te!”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
Complimenti a tutti dal Rimpia!
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