Alla vigilia del derby parola a Paolino Giampaoli. "Nonostante le assenze, mi aspetto un Real Lions tutto cuore. Il Portos? Temo il collettivo."
A meno di 48 ore dallo scontro marchigiano di serie A femminile, siamo andati a sentire l’umore di Paolino Giampaoli, patron del Gruppo Schiavoni Real Lions.
Obiettivi diversi quello in campo domenica alle ore 16,30 al Pala Scherma.
Le biancorosse padrone di casa cercheranno un successo per allontanarsi il più possibile dalla zona play out.
Il Portos Femminile salirà in Ancona cercando di continuare nel suo magic moment. Sperando magari che qualcuna davanti rallenti. Per avvicinare la poule scudetto.
Ciao Paolo, ben trovato e grazie della tua squisita disponibilità.
“Ciao, è sempre un piacere scambiare qualche chiacchiera.”
L’ultima gara contro la Lupe l’abbiamo interpretata come lo specchio della stagione del Real Lions. Le leonesse sembrano giocarsela alla pari contro una formazione molto quotata. Poi però, seppur episodica, arriva la sconfitta?
“Vero. Come è vero che indubbiamente giochiamo molto meglio contro club di alta classifica. Poi però paghiamo a caro prezzo le ingenuità. E questo tipo di squadre hanno giocatrici che non perdonano.”
Ora c’è il derby col Portos. All’andata fu una partita piuttosto brutta. Ritmi bassi, tanta paura di non scoprirsi. Stavolta che partita sarà?
“Il derby è sempre un derby, esulante da ogni tipo di discorso. Quindi fare previsioni è difficile. Non potremo disporre di Anselmi influenzata e di Silvia Tagliabracci infortunata. Anche se confidiamo un pochino nel recupero almeno di Simona. Ovviamente sarà dura per noi. Ma abbiamo dimostrato di avere gruppo unito. Difficilmente incline alla resa. Mi aspetto dalle nostre la partita del cuore. E lo dico senza retorica.”
Cosa temi maggiormente del Portos di mister Tamburrini?
“Senza dubbio il loro collettivo.”
Come lo giudichi questo finora in generale questo girone A di serie A?
“Campionato indecifrabile. Basti pensare all’andamento del Kick Off, team che partiva coi favori del pronostico e una Coppa Italia in bacheca. Ed invece hanno solo qualche punto più di noi. Inoltre è un torneo dove molti valori in questo girone di ritorno sono cambiati rispetto all’andata. Anche se prima di ogni giornata sulla carta le differenze paiono netti, poi alla lettura dei risultati c’è sempre una sorpresa.”
Facciamo un passo indietro. Ci avresti messo la firma questa estate per arrivare a questa posizione di classifica (+3 sulla soglia play out) a sole 6 giornate dal termine?
“Assolutamente si. L’importante è sempre stare sopra la linea di sopravvivenza, magari anche solo di un punto.”
Con l’arrivo di Luca Maggiori come responsabile tecnico (4 vittorie e 4 sconfitte in 8 gare) la tua squadra ha indubbiamente cambiato marcia. Cosa non aveva funzionato con Daniele Spaccia?
“Non ho niente da rimproverare a Daniele. Se tra l’altro oggi abbiamo una condizione fisica invidiabile, il merito è tutto della sua preparazione. Diciamo che forse il suo modus operandi puntava troppo sotto l’aspetto tecnico e tattico. Luca ha lavorato di più sulla testa. Dando fiducia a praticamente tutte le effettive della rosa, è riuscito ad amalgamare molto bene il gruppo. E i risultati si sono visti, con tutte le giocatrici a segno almeno una volta. E grazie a qualcuno di questi gol, abbiamo messo in cassaforte successi preziosi.”
Prima di salutarci, raccontaci l’emozione del tuo primo derby in serie A da padrone di casa.
“Spero di uscire alla fine più contento di quanto sarà emozionato prima della gara. Perché quando arriverà il fischio d’inizio, la componente emotiva diverrà molto, ma molto secondaria.”
In bocca a lupo, allora.
Ci vediamo al Pala Scherma per la fiesta marchigiana del futsal rosa.
Trasformista
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