E’ di nuovo l’Audax Sant’Angelo la regina del futsal regionale juniores. Patron Tiziano Tarsi: “Gioia enorme anche perché inaspettata.”
Uno dei segreti per avere un buon settore giovanile è che chi lo gestisca ci creda veramente. Presenziando in prima persona. Le chiacchiere non bastano. Non basta pronunciare la parola magica giovani. Non basta dire progetto.
Uno dei segreti per cui l’Audax Sant’Angelo è da più di mezzo lustro al top del futsal giovanile marchigiano è il suo presidente.
Tiziano Tarsi. Chi ha incrociato i guantoni con le formazioni giovanili del club giallorosso non avrà potuto non notarlo. Esordienti, giovanissimi, allievi, juniores, non fa differenza. Il Presidente c’è sempre. E comunque.
E di recente proprio in una di queste partite l’avevamo incontrato. Preoccupato per l’andamento della sua formazione juniores. La maggiore delle compagini giovanili senigalliesi. Temeva di non qualificarsi al grande ballo delle finals. Si lottava allora per l’ultima piazza valida per la post season.
I suoi ragazzi invece ce l’hanno fatta. Qualificati con quarto posto nel girone A. E poi l’esplosione nella Final Eight del Palascherma. Battute nell’ordine la vincitrice della regular season del girone sudista, l’ASKL, la detentrice del titolo, l’Alma Juventus Fano, e la vincitrice del regular season del girone A, quello proprio del sodalizio della spiaggia di velluto. Per un trionfo meritato, per quanto a sorpresa.
Quando lo raggiungiamo al telefono, Tiziano Tarzi è un uomo sportivo enormemente soddisfatto. I suoi giovani hanno riportato a Senigallia il titolo regionale già conquistato nella categoria juniores nella primavera del 2011. E per lui, che a taccuini spenti ha sempre confessato di divertirsi molto di più con i ragazzi, la gioia è massimale...
Presidente, rispondimi sinceramente… te l’aspettavi?
“Non ce lo aspettavamo proprio! L’obiettivo era esserci alle Finals. Per questo è stato tutto più bello. Due anni fa quando vincemmo, il titolo era quasi scontato, stavolta proprio no. La soddisfazione è enorme.”
Cosa ne pensi di questa nuova formula della final eight per assegnare il titolo di campione regionale? Come la miglioreresti? Ha vinto la squadra più forte?
“Mi è piaciuta molto questa formula. Spettacolare ed avvincente. L’ideale per avvicinare i ragazzi al futsal. Se è possibile la pubblicizzerei ancor di più, dandole una risonanza persino maggiore rispetto alle finali di coppa dei grandi. Le squadre del girone nord hanno dimostrato di avere una marcia in più. E poteva finire in tutti i modi, visto l’equilibrio riscontrato anche negli scontri diretti in campionato. Mi sento fortunato di non aver incontrato il Città di Falconara, la squadra secondo me più valida e storicamente molto ostica per i colori giallorossi.”
Ripercorriamo tutte le tappe che hanno portato al trionfo giallorosso. I quarti contro l’ASKL.
“Quella ascolana è una formazione che non conoscevo e non avevo mai affrontato prima. Sapevo del valore di alcuni suoi ragazzi come De Angelis e Firmani. Eravamo molto preoccupati all’inizio della gara. La reazione, una volto sotto per 0-2, è stata encomiabile ed abbiamo vinto una partita che ci vedeva sfavoriti sulla carta. E’ stata una partita eccezionale, con un ritmo che raramente ho visto anche in C1.”
Semifinale contro l’Alma Juventus Fano, campione in carica e proverbiale rivale dell’Audax.
“Con i fanesi è da sempre una battaglia. Ma è sempre anche un bel giocare, al di là delle polemiche e della rivalità. Ci siamo confrontati sin dalla nascita con loro, nostri storici avversari ma anche punto di riferimento. Perché li abbiamo sempre visti come un modello da imitare nella creazione di un settore giovanile.
I nostri ragazzi hanno dato tutto. Il finale ci ha visto prevalere, quando abbiamo allungato grazie alla loro tattica del portiere di movimento che si è rivelata infruttifera. E dire che ci mancava anche Riccardo Ventura, nostro puntello difensivo bloccato dalla squalifica rimediata ai quarti.”
La finalissima contro il PesaroFano.
“Prima della partita avevo detto ai ragazzi di cercare di trarre un ricordo positivo da questa partita. Perché giocare una finale regionale non capita tutti i giorni. A livello di punti ci hanno surclassato in stagione, dandoci 20 lunghezze di stacco. Ma al ritorno in campionato, un mese fa, abbiamo vinto 4-2. La partita l’abbiamo affrontata con lo spirito giusto. I ragazzi trasudavano voglia di vincere. E, come contro l’ASKL, nemmeno il doppio svantaggio ci ha impedito di vincere.”
Una crescita esponenziale quella dell’equipe giallorossa da metà febbraio fino ad oggi. Per una vittoria ultra meritata, figlia di un grande collettivo, ma anche con buone individualità. Su tutti capitan Camillini, capocannoniere del torneo e a nostro avviso anche MVP del torneo.
“E’ un gruppo di ragazzi eccezionale. Ci puntavo molto già ad inizio campionato, ma non sono venuti subito i risultati per diversi motivi. Certamente Giacomo Camillini, come pure Filippo Menotti, hanno giocato un torneo stratosferico. Ma tutti sono stati all’altezza. Ma io vorrei ringraziare Armando Fava, uno dei nostri portieri, che per motivi di lavoro non ha potuto essere sempre presente con noi. Ci ha fatto vincere a Fano e in casa col PesaroFano.”
Parliamo dell’allenatore, Tito Sgrò che ha sostituito tuo figlio Emanuele sulla panca della juniores.
“L’anno scorso il mister era il secondo di Emanuele. Per motivi di studio l’ha sostituito, avvalendosi saltuariamente, come in finale, della sua collaborazione. Tito è un ragazzo d’oro e un valido coach, pur non avendo certamente le capacità tecniche e la loquacità di altri allenatori. Ho avuto tante pressioni ad inizio stagione per cambiarlo, ma ho tenuto duro. E oggi buona parte di questo successo è merito suo. A volte per essere un buon allenatore non c’è bisogno solo di tattica e tecnica, ma anche di umanità. In questo Tito è imbattibile.”
Ed ora l’Acqua e Sapone, domenica da loro e poi in casa a Senigallia.
“Non conosciamo questa squadra. Hanno vinto tutte le gare del loro campionato, 22 su 22. Un rendimento da paura. Sono di un livello superiore al nostro per organizzazione societaria e pedigree. Ma anche due anni fa l’incrocio con il Basilea era più o meno simile. Alla fine vincemmo di uno in casa e poi passammo in Sardegna. L’affronteremo oggi con lo stesso spirito di allora. Senza partire battuti, consci di poter fare la nostra gara.”
Cosa ha questa squadra in più o in meno rispetto alla generazione magica dei 1992, semifinalista a livello italiano in quel di Bari?
“La formazione campione regionale nel 2010-2011 era un’ottima squadra ruotante attorno a quattro fenomeni per la categoria, Benigni, Barca, Pancotti e Breccia. Formatasi partendo dagli allievi, giocava un buon calcio a 5, ma molti risultati scaturivano dalle prodezze e dalla bravura dei singoli. Questa squadra invece è stata creata partendo più indietro nel tempo, sin dalla categoria giovanissimi, con vari inserimenti fatti anno dopo anno. E’ un gruppo che gioca molto più di squadra. Rispetto ai loro predecessori hanno meno talento, ma sono molto più collettivo.”
Non posso non farti prima di chiudere una domanda sulla C1. Programmi futuri?
“I programmi insieme ad Alberto Crivelli li abbiamo abbozzati. Abbiamo le idee chiare. Baseremo la ricostruzione della squadra sui giovani. Perché lo sport è per i giovani. Ed i nostri successi dimostrano che i nostri ragazzi sono validissimi.”
Una dedica personale per...
“La dedico a tutto il gruppo Audax Sant’Angelo, ai ragazzi che l’hanno ottenuta sul campo, a tutti quelli che ruotano intorno alla società, ai dirigenti e a coloro che si sacrificano per accompagnare le nostre squadre. La dedica è per tutti loro.”
Grazie Presidente, in bocca al lupo per il nuovo giro extra regionale.
Le Marche sono con voi!
Trasformista
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Commenti
ps: un dito per nasconderti non basta più...
Con un ruollino di marcia incredibile ha battuto tutti e sottolineo tutti rendendo vana anche la nostra rimonta...regalandoci la fantastica medaglia di legno!
per questo dico giù il cappello davanti a questa squadra che non ha un grande tasso tecnico ma ha un agonismo superiore a tutte, il che la rende abbastanza antipatica da affrontare.
bravi ancora ed in bocca al lupo per il proseguo del torneo!
Poi volevo sapere una cosa, ma quest'anno sono state fatte le multe alle società di C1 che non hanno iscritto una squadra del settore giovanile???
Grazie!
Poi sarebbe il pubblico senigalliese quello maleducato??? guarda qua...
GARE DEL 5/05/2013
A CARICO DI SOCIETA'
AMMENDA E SQUALIFICA DEL CAMPO DI GIUOCO
PESAROFANO CALCIO A5 Euro 1.000,00 N.Gare 2
Per aver durante la gara un proprio sostenitore avvicinato il secondo
arbitro colpendolo con un pugno alla testa, senza peraltro arrecare
danni fisici, ma costringendo il primo arbitro a sospendere momentanea-
mente la gara per prestare soccorso e riportare la situazione nella
normalità.
SPERO CHE LA MIA VOCE SIA SENTITA
Ogni volta che andavamo al palascherma da senigallia per giocare questi finali facevamo quella maledetta strada dove carlos è morto e passare li dove ora ci sono i fiori faceva venire i brividi... Questa vittoria è anche sua, questa vittoria è anche per lui, il grande PESCATORE come lo chiamavamo noi dentro gli spogliatoi ..
ROBA DA MATTI
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