Filippo Pieri a 360°. "il mio primo anno da allenatore, la serie D, il mio Atletic Cagli e questo insidioso girone A."

 

Filippo PieriUno dei protagonisti del girone A della serie D è Filippo Pieri, vecchia conoscenza del futsal marchigiano che, dopo aver appeso le scarpe al chiodo da capitano del Futsal Makkia Urbino, si è dato alla panchina, guidando i ragazzi dell' Atletic Cagli. I risultati gli hanno dato subito ragione, visto l'ottimo campionato disputati sinora e hanno confermato che il suo carisma e la sua personalità sono intatti. Approfondiamo con lui alcuni temi di questa stagione da debuttante in serie D e nella nuova veste.

Innanzitutto benvenuto su Futsalmarche. Dopo tanti anni vissuti in palcoscenici prestigiosi hai intrapreso quest'avventura in serie D. E' stata una decisione difficile da prendere?

“Era ormai da tempo che pensavo di intraprendere questa nuova esperienza, soprattutto dopo gli anni vissuti tra Atletic Cagli, Alma Juventus Fano, Pesaro Five e Futsal Urbino, anni nei quali ho potuto maturare come giocatore e come uomo, grazie anche alle stupende amicizie che ancor oggi porto nel cuore. Il lavoro poi ha influito molto, ma quando ami uno sport e lo pratichi da molti anni fai fatica ad abbandonare il terreno di gioco; detto questo, con mia grande sospresa, devo ammettere che ho trovato nuovi e piacevoli stimoli grazie al fantastico gruppo di ragazzi che attualmente alleno, ragazzi tutti residenti a Cagli e con un’età media che fa ben sperare per il futuro.”

Cosa ti ha spinto ad accettare questo nuovo incarico?

“In primis la grande passione e determinazione dei ragazzi cagliesi, che ormai da 3 anni hanno fatto risorgere il calcio a 5 nella paese che mi ha dato la possibilità di emergere in questo sport; poi col tempo nel corso della mia carriera sportiva è maturata in me la voglia di misurarmi come allenatore, di tramandare il mio bagaglio a ragazzi dalle ottime potenzialità.

Negli anni 95/96 si giocava tra amici, le preparazioni atletiche specifiche non c’erano e la tattica veniva fatta in modo molto approssimativo per non dire altro; ora le cose sono ben diverse, il futsal comincia ad avere una sua storia, quindi le possibilità di sviluppo sono tante, vediamo cosa ci riserva il futuro.

Lo stimolo nasce anche dalle prospettive future, prospettive fondate su un gruppo di giovani ragazzi, di amici, su un gruppo di persone che trovano nel calcio a 5 il modo di condividere una passione comune.”

Quanto ha influito nella tua scelta la presenza del tuo vecchio compagno Giommi?

“L’idea di intraprendere questa avventura è stata presa congiuntamente con il Bomber; tante scelte sportive in passato sono state prese insieme. Oltre che un compagno di gioco super Gago è un grande amico. Ci ha onorati della sua presenza, nonostante le numerose richieste di squadre militanti in categorie ben diverse e poi come si dice nel calcio i numeri parlano più delle parole, e lui di numeri ne ha fatti… ( vedi tabellini marcatori Serie B e C1 ultimi 10 anni).”

C'è stata anche qualche tua apparizione sul terreno di gioco, ti manca così tanto o è stata solo una necessità?

“L’unica apparizione è stata quella casalinga contro il Piobbico, dovuta essenzialmente alle necessità, in quanto numerosi erano gli infortunati. Devo ammettere però che mi ha fatto tornare la voglia di calcare il terreno di gioco. Però rimango dell’idea che allenare e giocare non si conciliano tra loro, o meglio ritengo sia opportuno dare il 100% solo su un obbiettivo.”

Cosa ne pensi della serie D? Sia come gioco che come campi, arbitri, pubblico e tutto il contorno.

“Ti rispondo nell’esatta sequenza che mi proponi.

Gioco: c’è un certo divario tra squadre di alta e bassa classifica, comunque sono rimasto colpito dalla componente atletica, si sono fatti notevoli passi avanti dal tempo in cui io facevo la serie C2 ( all’epoca la D non esisteva ).

Campi: le strutture sportive nei nostri comuni lasciano un po’ a desiderare, tutto sommato ci può stare vista la categoria; bisognerebbe regolamentare meglio orari e giornate di campionato; nello specifico ancor oggi mi chiedo come mai la Smirra è stata messa nel girone B ed il Pesaro nel girone A, ma soprattutto come mai la federazione permette a certe società di giocare in campi all’aperto durante la settimana visto che tutti lavorano…

Arbitri: un elogio a questi ragazzi che con passione consentono lo svolgimento del campionato, speriamo che la federazione investa su di loro per il futuro.”

Delle tue avversarie dirette cosa ne pensi?

“Mi ha colpito la Pieve come organico, un grande gruppo: la classifica parla chiaro: nessuna sconfitta e primato in classifica non a caso. Urbania, Peglio e Pesaro hanno organici tosti con giocatori di esperienza, squadre che possono sempre ribaltare il risultato.”

C'è qualche individualità in questo girone A che ti ha colpito?

“Devo ammettere che non conoscevo la categoria né tantomeno i giocatori; da quel poco che ho potuto constatare e dalla mia personale esperienza, senza fare nomi, credo ci siano giovani interessanti a Piobbico ed Urbania. Ovviamente senza mancare di rispetto agli altri, ma le mie impressioni sono dovute agli scontri con le suddette squadre.”

l'Atletic Cagli 2010-2011E tra i tuoi giocatori c'è qualcuno per cui prevedi un luminoso futuro?

“Se per luminoso futuro intendi la Serie C, tutti! Scherzi a parte, penso più di uno, ma non voglio indicarne una lista; essere tecnicamente bravi e fisicamente predisposti non significa per forza di cosa diventare dei giocatori di calcio a 5: l’umiltà, il lavoro, il rispetto e la voglia di arrivare sono componenti molto importanti.”

Siete ancora in lotta per la promozione diretta, ma se andasse male avrete sempre i play off per rimediare. Per la prossima stagione i programmi cambieranno in caso di salita in serie C? Sei autorizzato a toccarti…

“Io credo che sino ad oggi i ragazzi abbiamo fatto tanta strada, molto più di quella preventivata. Il secondo posto ci rende orgogliosi, cercheremo di onorare questo campionato sino alla fine battendoci partita dopo partita al massimo delle nostre capacità, poi i conti si faranno a fine stagione. La promozione è cosa dura, soprattutto se passa attraverso i play off, ricordo ancora le esperienze di Pesaro ed Urbino, percorsi lunghi e molto dispendiosi. Vedremo strada facendo, in accordo con la società, quali saranno i piani futuri.”

 

Grazie Filippo per la gentilezza e la disponibilità e ovviamente in bocca al lupo per il seguito del campionato.

“Crepi il lupo. E grazie a voi. A nome mio e di tutta la squadra volevo farvi i complimenti per tutto il lavoro che state svolgendo. Un saluto a tutti”.

 

Il Nordista

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