Paolo Pacenti, rossoblu nel DNA: "L'Ostrense vincitrice di Coppa un'emozione gigante. La juniores il nostro nuovo progetto."
Mercoledì 22 Ottobre, ora 22.45 circa. Pala Simonetti, Santa Maria Nuova. Arriva il triplice fischio Ostrense vs Verbena.
Con la vittoria per 4-3 i rosoblu si aggiudicano la Coppa Marche della Provincia di Ancona.
Il microfono passa ad uno degli artefici di questo successo, ovvero quel Paolo Pacenti che ormai da diversi anni segue come dirigente le sorti della società di Ostra.
Una bella emozione vincere questo trofeo, vero?
“Guarda è stata un'emozione gigante. Questa è la 13° stagione da seguace dell'Ostrense e la mia 5° da dirigente. Da quando seguo l'Ostrense ho visto vincere dall'esterno due campionati (uno di serie C2 ed uno di Serie D), ma non è la stessa cosa dello stare all'interno, per cui posso sostenere che questa è la mia prima vera vittoria. Un'emozione immensa!
Illustraci il cammino compiuto dalla tua squadra in coppa.
“Abbiamo iniziato in trasferta con l'Arcevia, dove nel primo tempo eravamo sotto per 2-0 ma poi, forse sfruttando anche un loro calo, nella seconda frazione di gioco siamo riusciti ad imporci per 2-7. Nella seconda partita con la Vigorina invece siamo andati in vantaggio per 5-0, poi, a causa di un calo di tensione, ci siamo fatti riprendere fino al 5-3 finale. Per ultimo il match con il Palombina vinto per 7-2.
In semifinale invece siamo riusciti a superare la Giovane Aurora al termine di un vero e proprio calvario. Gli jesini si sono notevolmente rafforzati in questa estate e, dopo una partita di andata vinta da noi per 5-3, nella gara di ritorno prima passiamo in vantaggio per 4-2, per cui la squadra ha abbassato la guardia cosciente che gli avversari avrebbero dovuto segnare 4 reti per passare il turno.
Un incubo che pian piano si è avverato e ad otto minuti dal termine si sono portati sul 4-6 che, per la regola dei gol in trasferta, ci vedeva eliminati dalla competizione. Fortuna che all'ultimo minuto mio cugino, Giacomo Pacenti, con un bolide dei suoi, ci ha letteralmente portato in finale! E che esplosione dentro al palazzetto!"
Arriviamo così alla finale di ieri...
“La finale è stata un'esperienza nuova per tutti. Seppur ci siano persone come Diego (Petrolati l'allenatore giocatore, ndr) con notevole esperienza, la possibilità di vincere un trofeo affascinava tutti noi.
Una partita molto tattica sbloccata dal solito Pacenti che con una doppietta ci porta in vantaggio per 2-0 alla fine della prima frazione di gioco. Nella seconda frazione di gioco cambiamo modo di interpretare la gara e pressiamo a tutto campo i dorici. Questo atteggiamento paga ed andiamo sopra per 4-0. Unico neo che compiamo troppo presto cinque falli e veniamo ampliamente penalizzati da questo.
Il Verbena applica alla perfezione la tattica del portiere di movimento e, sfruttando anche un tiro libero, si rifà sotto fino al 4-3 finale. Al triplice fischio... Abbiamo provato un'emozione fortissima!”
Ora vi aspetterà la vincente della Coppa di Pesaro.
“Esattamente. L'Acqualagna partecipa da diversi anni ai campionati federali ma non ci siamo mai incrociati con loro per cui non so che tipo di realtà siano. Invece l'altra finalista, la Apsd Sbsm sinceramente non la conosco, non so che squadra possa essere. Non sappiamo davvero altro.
Invece la squadra più gettonata al sud mi pare sia il Potenza Picena, vincente a Macerata. Hanno un roster da paura con un giocatore come De Souza. Chiunque arriverà in finale contro di loro (credo arriveranno fino in fondo) soffrirà tantissimo...”
Passiamo ora al campionato di serie D. Cosa ne pensi del girone B in cui siete stati inseriti?
“Sinceramente pensavamo che si potesse configurare un altro tipo di girone. Non so come sia stato creato questo, forse attraverso una logica di collegamenti stradali... Comunque dopo che lo scorso anno ci hanno diviso dal Casine, l'altra squadra di Ostra potevamo aspettarci di tutto!
A parte questo analizzando il piano tecnico del girone posso dire di conoscerlo. Ci sono molte squadre del girone in cui eravamo inseriti due anni fa, quello di Senigallia, con quelle dello scorso anno di Ancona.
Le uniche incognite sono le due pesaresi (Cuccurano e Athletic Lucrezia), mentre il Verbena, dopo averlo sfidato in C2 alcuni anni fa, lo abbiamo ritrovato ieri in coppa per cui ora conosciamo anche loro!”
Ci puoi fare una griglia nei tuoi pronostici?
“Inutile essere scaramantici, godiamo dei favori del pronostico noi ed il Verbena. Con noi ci inserisco anche l'Arcevia. Un gradino più sotto metto il Cuccurano e non bisogna sottovalutare la Vigorina, una squadra mai doma, lottano tantissimo e mi piacciono per questo.
Come possibili outsider inserisco Footbal 93' e Palombina. I gialloblù di mister Masini, seppur in coppa non mi abbiano impressionato, provengono da un'ottima seconda parte di stagione lo scorso campionato e possono contare su diversi ottimi giocatori.”
Da quest'anno partirà un nuovo progetto, quello del settore giovanile con la costruzione della squadra Under 18.
“Esattamente. Ripartiremo con la formazione Juniores dopo la prima esperienza tra il 2006 ed il 2008 dove uscirono da quella covata gente come i due Ugulini, Giuliani, Frattesi e tanti altri.
Il settore giovanile è la base di vita di ogni società. Da due anni lavoravamo a questo progetto e da marzo siamo diventati operativi nel reperimento delle risorse economiche e nel reclutamento dei giovani. Poi un grosso aiuto ci è arrivato dall'Ostra Calcio che per carenza di ragazzi non ha potuto formare la squadra juniores svincolando molti 96'-97' che ora si possono divertire sempre con un pallone, ma a rimbalzo controllato!
Nell'immediato non abbiamo obbiettivi, ma nel futuro deve essere il nostro bacino di utenza! Auguro un buon lavoro al nostro mister Stefano Ravoni”
Tornando all'attualità cosa ci dici della prossima partita con la Vigor Camerano?
“Sicuramente sarà una partita molto ostica. Lo scorso anno abbiamo incontrato la Vigor alla prima di campionato ed in casa nostra abbiamo perso anche se non credo meritassimo la sconfitta.
Nella gara di ritorno invece venivamo da un girone di andata deludente e quello è stato il crocevia per le otto vittorie consecutive che ci hanno portato ad un passo dai play off. Senza contare poi che con questa partita sulle gambe giocare in un campo di dimensioni massime come il palazzetto di Camerano potrebbe influire.
Comunque sfruttando questa scia di entusiasmo mi aspetto che arrivino i tre punti venerdì sera da Camerano.”
Descrivici due elementi della tua squadra: Simone Ugolini e Giacomo Pacenti.
"Simone detto anche Tonno era il nostro portiere titolare l'anno della ripartenza dalla serie D ad appena 17 anni. Poi l'esperienza a Jesi dove si è potuto allenare con un preparatore dei portieri l’ha cresciuto ulteriormente, diventando a mio avviso uno dei migliori portieri in circolazione. Può migliorare tanto la fase di rinvio, pecca un po’ con i piedi e con le mani, però tra i pali... E' un portiere veramente formidabile. Senza contare che è un ragazzo d'oro. Una caratteristica molto importante.
Di Giacomo invece mi metti in difficoltà. Siamo cugini e magari l'affetto presente tra noi mi può portare ad esagerare nei commenti. Il giocatore a queste latitudini non c'entra niente. Lo dimostrano le scorse stagioni a Senigallia e, visto come ha giocato a Jesi in serie B, secondo me è un ottimo elemento anche per quella categoria.
E' cresciuto molto in questo periodo, infatti prima era un pivot improntato alla finalizzazione del gioco, ora invece è un giocatore diverso, molto più completo ed esperto, capace sia di finalizzare ma anche di impostare e dettare i tempi alla squadra.
Poi da quando è arrivato è un esempio per tutti, dall'impegno profuso all'applicazione per portare questa squadra verso gli obbiettivi stagionali. Insomma per fortuna che il lavoro ed anche un impegno meno gravoso della C1 ci hanno fatto tornare a casa il nostro Rombo di Tuono!”
Paolo siamo arrivati ai saluti! Qualche dedica in particolare?
“Ci tengo a fare una dedica a due ragazzi in particolar modo, ovvero Gabriele Pacenti e Paolo Bergami. Due persone che hanno sempre fatto parte di questo progetto ed ora, per motivi extra calcistici, non riescono a far parte di questa squadra. Ma appena possono vengono a tifare con noi. Guardate Gabriele, era al nostro fianco a tifare ieri, come tutta Ostra!
E poi come non ringraziare la dirigenza. Li ho ringraziati anche su un messaggio pubblico su facebook ma ci terrei a ringraziarli anche qui, Davide Schiaroli, Luca Catozzi, Nicola Tranquilli, Tommaso Tonelli, Paco Pfyffer, il presidente Dennio Birarelli, Bruno Bonvini, Enzo Valeri e su tutti il factotum Diego Petrolati, dirigente, mister e giocatore, tutte persone fondamentali in questa società, da chi porta le borracce a chi prende la macchina il venerdì sera per le trasferte...”
E con questa il nostro focus nel mondo Ostrense termina qui.
Un posto in cui si chiudono gli occhi e si sogna. Si sogna di tornare nel gotha del calcio a 5 marchigiano, partendo dalla C2 e poi un giorno , con nuovi Ugolini e Pacenti creati dal settore giovanile, chissà...
Ciclista
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