La voce di Cristian Ficcadenti, presidente della Futsal Prandone: "La C2 un traguardo emozionante ed impegnativo. Mercato? Aspettiamo."
La sede è Monteprandone, il campo di gioco è il famigerato Colle Gioioso di Monteprandone, molto spesso gremito da sostenitori agguerriti tanto quanto i giocatori in campo, soprannominati molossi o gladiatori. L’allenatore è un vero lupo di mare. Le maglie da gioco sono di colore oro blu.
In questo luogo si ispirano al celebre discorso di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”. In questa stagione hanno compiuto una cavalcata da brividi, sono stati protagonisti di un testa a testa con il Csi Stella che resterà nella storia pur essendosi dovuti accontentare alla fine della medaglia d’argento nel girone L di serie D. Ma alla fine ce l’hanno fatta lo stesso, hanno centrato la promozione vincendo i play off spiccando il volo verso la serie C2.
Di chi stiamo parlando? Semplice. Parliamo della Futsal Prandone del presidentissimo Christian Ficcadenti, il protagonista dell’intervista di oggi col quale andremo a scoprire chi si nasconde dietro a uno dei club più importanti della valle del Tronto.
Ciao Christian.
“Ciao Rimpia! E’ un piacere sentirti. Ancora a lavoro? Ma non sei andato in ferie?”
No, tanto non sarebbero pagate, poi ci sono le Bombe di Nicsas da seguire e curare. A proposito, hai letto le ultime bombe?
“Come sempre ho letto le Bombe di Nicsas. Tempo fa c’era scritto che avremmo allontanato il mister per prendere Davide Luzi.”
Mi riferivo proprio a questo.
“Ho avuto il piacere di conoscere Davide Luzi lo scorso anno al Centobuchi C5, apprezzandone le doti tecniche non che quelle umane, ma dare il ben servito a mister Caimmi dopo la promozione e, soprattutto, dopo 2 stagioni cariche di soddisfazioni, sarebbe, proprio come ha detto il buon Nicsas, ‘un colpo di mano degno del più irascibile dei patron’. La prima reazione è stata un sorriso, non mi ci vedo proprio nel ruolo di patron irascibile.”
Ah, bene, allora sarà il caso che ci mandi una smentita ufficiale, e magari anche qualche notizia sul mercato, no?
Bèh, più che la smentita ufficiale, avrei dovuto ringraziare Nicsas: la sua bomba di mercato, anche se infondata, mi ha permesso di osservare come si sarebbero mosse alcune persone e di conseguenza il mercato. Sono giovane, ne ho di cose da imparare. Noi ci siamo mossi un po’ in ritardo rispetto ad altre società, anche perché prima della finalissima dell’8 Giugno, anche un po’ per scaramanzia, la parola mercato non era nel nostro vocabolario, ma comunque si lavora per sostituire alcuni elementi della nostra rosa che, per motivi di studio o lavoro, il prossimo anno saranno poco disponibili.”
Ok, non ti sbottoni. Parliamo un po’ di te allora: chi è Christian Ficcadenti?
“Christian Ficcadenti è un ventinovenne monteprandonese, che ogni 2 ore partorisce l’idea del secolo (secondo lui). Di giorno cerca di dirigere l’azienda del padre, mentre al calare delle tenebre, si chiude nel palazzetto di Colle Gioioso e gioca a fare il presidente. La mia vita calcistica iniziò tra i pali della Monteprandonese nel calcio a undici poi, ormai abituato ad avere in campo la maglia di colore diverso da tutti gli altri, per 6 anni sono stato arbitro Figc e, dirigendo match nel calcio a 5, mi sono innamorato. Dopo i soliti tornei estivi ed invernali, due anni fa abbiamo fondato la Futsal Prandone: tra le tante idee partorite, forse l’unica riuscita come si deve!”
Beh, direi proprio di si. In soli due anni hai portato la tua squadra in serie C2, un vero e proprio capolavoro. Vogliamo ringraziare qualcuno?
“Beh, dire qualcuno è dire poco. Oltre al Mister Caimmi, tutti i giocatori e i numerosissimi tifosi, il mio ringraziamento va a coloro che lavorano dietro le quinte, gli altri 7 dirigenti della società: Mirco Malavolta, Ferdinando Amabili, Stefano Barbizzi, Marco Di Lorenzo, Nerio Fares, Ilario Rossi e Franco Bovara, perché ognuno di loro è un ingranaggio fondamentale che permette al motore della Futsal Prandone di funzionare. Poi, se me lo permetti, vorrei ringraziare chi in questo motore c’ha messo la benzina: gli sponsor.”
Prego. Ci mancherebbe.
“Molti di loro hanno creduto in noi quando ancora la Futsal Prandone era solo un progetto sulla carta, si sono appassionati ed innamorati con noi di questo sport e di questo gruppo ed insieme abbiamo costruito quello che è oggi la Futsal Prandone. Poi fammi un’altra domanda che se continuo con i ringraziamenti non la finiamo più.”
Visto che vai sul sentimentale, raccontami quale è stata la partita più bella, quella che ti ha emozionato di più.
“Le partite da incorniciare sono ovviamente due: quella persa in casa contro il CSI Stella e la finalissima, sempre in casa, vinta contro l’Ostra Vetere. Della prima, ovviamente, ricordo la delusione e l’amarezza della sconfitta di fronte ad un pubblico eccezionale e la consapevolezza che il primo posto in classifica era svanito definitivamente. Nella seconda, invece, tensione, tanta tensione prima della partita, poi l’adrenalina che a risultato sicuro saliva con il passare del tempo fino all’esplosione di gioia finale. Una delle poche cose che ricorderò per sempre.”
Bella immagine, davvero, continua. Cosa si prova ad essere uno dei più giovani presidenti in serie C2?
“Eh, cosa si prova? Bella domanda… Ovviamente un po’ di ansia da prestazione è normale, perchè i grandi ti osservano e al primo errore fai la figura del pivellino. E’ come a scuola, ma dato che a scuola tra i grandi me la sono sempre cavata, speriamo che vada bene anche in C2.”
Certo che andrà bene, l’umiltà, mischiata alla consapevolezza ed alla fiducia nei propri mezzi, alla fine paga sempre, non è un segreto. Invece quale è stato il segreto della tua impresa?
“L’impresa si è realizzata grazie al gruppo. Quando fondammo la Futsal Prandone, il nostro obiettivo per le prime stagioni era costruire un bel gruppo di amici guidati dal medesimo intento: cercare di vincere divertendosi. Beh, ci siamo divertiti talmente tanto che le vittorie hanno superato le aspettative iniziali e fra poco saremmo già in campo per questa nuova avventura.”
Infatti, però sui social networks gira voce che il premio promozione sia celato dietro un viaggio in aereo.
“Eh si. Le promesse vanno mantenute! Da inizio anno promettevamo alla squadra un bel premio promozione, che dall’inizio dei play off è stato ufficializzato: un viaggio in una capitale europea. E come promesso quest’estate la Futsal prende l’aereo e se ne va a Budapest. Ovviamente si è scelta una città d’arte!!” (ridiamo, ndr)
Infatti, poi vorrò vedere le foto! Ma veniamo alla eterna rivalità coi cugini del Csi Stella. Prima acerrimi nemici, poi, col tempo, solo avversari, ed infine vi siete anche scambiati i complimenti per i risultati ottenuti. A me è sembrata proprio una bella storia di sport da raccontare. Tu che ne pensi?
“Certamente! Credo sia proprio questa la vera essenza dello sport. Il senso della competizione è giusto ed indispensabile, ma non si deve cadere nell’errore di vedere l’avversario come un nemico da distruggere. Forse finalmente ci stiamo muovendo verso l’esempio da imitare come concezione di sport che a mio parere è il rugby: in campo si lotta ma poi fuori si brinda e si mangia tra amici. Questo è lo sport che piace a me.”
Bellissime parole, ma sono in pochi ad avere il coraggio di mettere in pratica quanto hai detto.
“Aspetta e vedrai, con calma prenderemo il sopravvento…”
Lo spero. Torniamo alla Futsal Prandone, una squadra tutta cuore e contropiede. Ti piace come giocano i tuoi? Il prossimo anno i ritmi ed il livello tecnico saliranno, secondo te sarà uno svantaggio giocare alla Caimmi?
“Alla mia squadra in questa stagione recrimino solamente dei cali di concentrazione fulminanti, che l’hanno colpita in troppe partite, anche se spesso siamo stati graziati. E’ la prima cosa che non ci potremo permettere in un campionato di C2. Il contropiede alla Caimmi potrà essere uno svantaggio se ci dovessimo fossilizzare in quel metodo di gioco. Ma sono sicuro che per la nuova stagione il buon vecchio Paolo ha già due quadernini di schemi pronti da provare in campo.”
Solo due? (ridiamo, ndr) Capitolo soldi e sport. Si dice che paghi i tuoi giocatori a suon di maritozzi panna e nutella! Ma poi come fai per le ricevute? Firmano col pollice macchiato di cioccolata? Scherzi a parte, dacci la tua versione, la questione, come di certo saprai, è molto controversa.
(ride, ndr) “Beh, in primis vanno ringraziate le tifose Erica, Serena, Lara e Francesca, dato che sono loro a pagare gli stipendi con dolci e dolcetti fatti trovare fuori dagli spogliatoi alla fine della maggior parte degli allenamenti. Comunque è sempre acceso il dibattito sul discorso di pagare o meno i giocatori in queste categorie. Di fatto, come ho detto prima, il primo obiettivo della Futsal Prandone è stato quello di creare un gruppo di persone con la voglia di divertirsi tentando di vincere qualcosa, escludendo a priori il concetto di stipendio, o meglio, rimborso.
Il nostro budget è stato sempre speso in cene e manifestazioni culinarie, e concludendo con un bel premio promozione. E’ fondamentale che chi voglia giocare con noi sia mosso solo da quella stessa passione che spinge anche noi dirigenti, i tifosi e gli sponsor. Questo non significa che critichi i club che, potendoselo permettere, decidono di pagare i propri giocatori, anzi, dato il periodo di difficoltà generale e sapendo bene quando sia difficile far quadrare i conti, le guardo con una certa stima ed ammirazione.”
Abbiamo visto al Colle Gioioso una bella iniziativa in collaborazione con l’Avis Comunale. Hai intenzione di perfezionare questo connubio?
“Certo. Io stesso sono donatore Avis dal 2007 e conosco quindi la necessità e l’importanza di reperire un sempre maggior numero possibile di donatori. Così, insieme al Presidente dell’Avis comunale di Monteprandone, Giorgio Lilla, tentammo questa collaborazione con l’intento di sensibilizzare i numerosi tifosi che venivano ad assistere alle nostre più importanti partite e i nostri stessi giocatori. Abbiamo riscosso, direi, un soddisfacente numero di iscrizioni. Stiamo già da tempo lavorando per ampliare e migliorare il progetto per la prossima stagione con un probabile evento dedicato proprio all’Avis.”
Bene presidente, se vorrai Futsalmarche.it ci sarà. Nel frattempo si è fatto tardi. Prima di salutarci qualche dritta per Nicsas non puoi negarcela.
“Nessuna dritta ancora sui mercati, Nicsas dovrà aspettare o tentare una delle sue bombe. Personalmente non me la sento ancora di dire nulla, spesso non basta neanche la firma sul cartellino per essere certi di avere un giocatore.”
Quindi qualcosa si sta muovendo!
“Certo! Ma preferisco aspettare...”
Ci siamo Christian. Ah, un’ ultima domanda: quanto vi mancherà il Rimpiazzista il prossimo anno?
“Dai Rimpia, prima le frecciatine su Facebook, poi l’articolo che hai scritto per noi sul nostro sito, ormai possiamo ufficializzare la vera bomba di mercato per questa nuova stagione: il Rimpiazzista addetto stampa ufficiale della Futsal Prandone in sostituzione della ormai licenziata Serena Carminucci! “
Ebbene si, confesso, era tutto l’anno che cercavo di soffiarle il posto! Ovviamente scherzo, anzi, che sia questo un tentativo di avvicinare la vostra penna rosa alla nostra redazione? Lasciamo sospesi dei puntini, intanto grazie della disponibilità ed in bocca al lupo a tutti!
“Crepi il lupo, grazie a te e complimenti a Futsal Marche per tutto il gran lavoro fatto in questa stagione!”
Rimpiazzista Futsalmarche
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