Una chiacchierata con Peppe Ubaldi e Morgan Straccia (Atletico Centobuchi): "Quando la passione sovrasta il Dio denaro."
Dopo aver lasciato il doveroso spazio ai vincitori, ai trionfatori, a coloro che hanno perseguito e raggiunto obiettivi agonistici di rilievo, è giunto il momento di raccontare del vero futsal di paese, quello fatto di amicizia, sacrifici, passione e condito di voglia di divertirsi al di là delle classifiche. Gente che non riceve di certo la giusta ed indispensabile visibilità, saturata dai personaggi che giustamente a fine anno lasciano il segno sul piano dei risultati. Il motore del nostro sport viene di certo rappresentato dalle persone che ad ogni agosto si riuniscono per imbastire la squadretta del paese, fatta di amici, magari di vecchia data, spinti semplicemente dalla irrefrenabile passione per il futsal, ma trattenuti dalle mille insidie che, anno dopo anno, sembrano divenire sempre più insormontabili.
Non per tutti però.
Per me è un onore presentarvi mister Giuseppe Ubaldi e Morgan Straccia. Loro due sono l’ anima, il corpo e il cuore di una delle realtà più longeve e costanti del nostro meraviglioso pianeta D: l’Atletico Centobuchi.
Ciao ragazzi. Benvenuti.
“Ciao Rimpia, siamo emozionati! E’ la nostra prima intervista. Siamo abituati a lavorare dietro le quinte non davanti ai microfoni.”
Tranquilli, d’altronde per me è solo la terza! Questa è la giusta location per organizzare il prossimo campionato? (ci facciamo una risata tutti e tre, siamo a pranzo in un noto ristorante della zona, ndr).
“Diciamo di si, possiamo iniziare a programmare la prossima stagione anche se devo dire che avremmo preferito uno ‘chalettino’ sul mare, con davanti uno spaghettino allo scoglio, ma ci accontentiamo anche di queste mezze maniche alla norcina…” (ridiamo,ndr)
Partiamo allora. Domanda facile, facile: chi è mister Ubaldi?
(parla Ubaldi, ndr) “Mi divido tra il mio studio di consulenza, e il palazzetto di Monteprandone ormai da tempo. Nel club ho ricoperto diversi ruoli, dal portiere nei primi anni, passando per il massaggiatore e il segnapunti, fino al ruolo di motivatore della squadra…cioè colui che fa rumore all’interno dello spogliatoio!”
E chi è invece Morgan Straccia?
(parla Straccia, ndr) “A differenza di Bubba (guarda mister Ubaldi, ndr), io mi divido tra la mia azienda, il palazzetto - anche se quest’anno dopo una serie infinita di infortuni, un po’ meno - e la famiglia. Come per Peppe, anche io ho fatto il percorso che porta dal campo, come discreto laterale sinistro, alla scrivania di vicepresidente. (In verità Morgan è stato uno dei più gloriosi laterali sinistri della vallata del Tronto che ancora detiene la titolarità del gol più bello del campionato di serie D: colpo di tacco al volo su rinvio del portiere! Stagione 2005/2006, Atletico Centobuchi vs Offida.Segnatura che è rimasta negli annali! ndr) Se mi permetti colgo l’occasione per fare un ringraziamento speciale per tutti questi anni al nostro presidente ed amico Artemio Plenzich.”
Artemio! Il Presidentissimo, un saluto anche da parte mia. Ma ce la facciamo a re iscrivere i biancazzurri anche per la stagione 2012/2013? Da due tra i migliori manager di questo sport mi aspetto una risposta affermativa!
(Ubaldi, ndr) “Non ti nascondiamo che dopo otto anni di presenza costante nella serie D nei quali abbiamo assaporato tutto di questo sport, dall’essere primi in classifica al lottare per evitare l’ultimo posto, dall’essere la prima dei non eletti ai play off a disputarli nella stagione 2009, qualche problemino economico, come penso la maggior parte delle squadre dilettantistiche, l’abbiamo anche noi. Ma diciamo che presto ci metteremo a tavolino per programmare la nuova stagione.”
Certo, problemi di carattere economico che ci sono ovunque, ma che puntualmente ogni anno risolvete. Perciò adesso voglio sapere come si fa ogni anno ad avere la stessa voglia di continuare, come riuscite a trovare la forza di mettere insieme gente come Zappasodi, Mandozzi, Mario il Lungo e partire per esplorare le ridenti praterie della serie D.
(rispondono quasi insieme, ndr) “Rimpia, ti possiamo assicurare che non sono mancati momenti in cui abbiamo pensato di mollare per gli impegni crescenti, per la mancanza di stimoli. Ma poi ti ritrovi una sera alla sagra di Centobuchi, davanti ad una pizza ed a innumerevoli bottiglie di birra, con tutti i tuoi compagni di viaggio da Mario il Lungo a Zappa, passando per Massimo Fracao, Paoletto, Sergione e Giggio, e li capisci che la voglia è sempre la stessa di otto anni fa ed allora dici: facciamo vedere ancora a tutti quanti che questi vecchietti possono fare bene, anche senza il potente Dio denaro!”
Parole sante! E poi non siete mica tanto vecchietti, anzi! Come fate a convincere l’immenso ed insostituibile Catenacci? Quest’anno al vostro numero 10 ho visto giocare partite così intense che neanche un under 21. A proposito, non è che fate come Agnelli con Del Piero?
(ridono, ndr) “Catenacci, che dire di questo eterno ragazzo, per non dire di questo vecchietto che si sente eterno giovane!? Tu parli delle partite di campionato ma io ti farei vedere l’entusiasmo che mette durante gli allenamenti, è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, guida il gruppo durante gli esercizi fisici, ma anche a tavola non disdegna di essere protagonista. E poi è l’uomo dei derby, come non menzionare la splendida prestazione con la Futsal Prandone, dove giocò pochi minuti ma fu così determinante che lo incoronasti uomo partita Futsalmarche?”
Già, il derby, anzi i derby. Una vittoria ed un pareggio contro i cugini oro blu della Futsal Prandone. Questo tandem di risultati è il vostro scudetto?
(Straccia, ndr) “Diciamo che a Monteprandone si sono avute sempre molte squadre di calcio a 5, e come spesso accade, pur rispettando tutti, la rivalità sportiva esiste sempre. Rimpia, ti racconto un aneddoto: a fine partita nel tunnel che porta agli spogliatoi sentimmo dire agli avversari che non riuscivano a capire come un vecchietto come Catenacci potesse segnare loro due gol. Beh, queste sono sempre soddisfazioni! Comunque è doveroso porgere i nostri più grandi complimenti ai cugini per l’approdo alla C2.”
Già, complimenti anche da parte nostra.
Ma parlami mister del pareggio in casa contro Valtesino? Dimmi la verità, cosa hai detto (o fatto) a Giggio’ (al secolo Luigi Spina) quando ha tirato in porta un pallone che poteva benissimo giocare all’ indietro, a un minuto dalla fine, regalando a Gianni Mora il contropiede che generò il gol del pareggio allo scadere? Se aveste vinto quella partita, era fine ottobre, la situazione di classifica si sarebbe potuta fare più che interessante.
(Ubaldi, ndr) “Meglio soprassedere, te lo assicuro! (ridiamo, ndr) Una vittoria con la Valtesino ci avrebbe dato uno spunto in più, è vero, ma noi non ci lamentiamo mai per la classifica che abbiamo, anche perché le risorse per disputare la C2 non le abbiamo e pur lottando ogni gara per vincere a fine stagione siamo in un certo senso orgogliosi di poter ripartecipare alla classe regina del futsal: la serie D.”
Voi che ne avete visti tanti, qual è il giocatore che vi ha impressionato di più in tutti questi anni di serie D?
(risponde mister Ubaldi, Straccia annuisce, ndr) “Ne abbiamo visti tanti, hai ragione, ed esprimere un giudizio sarebbe riduttivo per tutti. Ma se proprio dobbiamo sbilanciarci ricordiamo un numero dieci della Eagles Pagliare, attualmente in forza al Csi Stella. Un pivot d’attacco di gran classe! Un campione dentro e fuori dal campo.”
Ah! Ho capito, volete che vi offra il pranzo?
(in coro, ndr) “Esatto!”
Ok, sarà fatto. Adesso siamo giunti alla fine, è tempo di salutarsi, ma prima voglio da voi un’ultima immagine, un ricordo particolare, un avvenimento che racchiude o rappresenta tutta la vostra storia nerl mondo del futsal.
(Straccia, ndr) “Forse mi ripeto, ma la forza dell’atletico100 è stata e sarà sempre la voglia che anima un gruppo di ragazzi di stare insieme e divertirsi senza nessun obiettivo prefissato e senza cercare la gloria nella classifica.”
(prosegue mister Ubaldi, ndr) “Ti racconto questa: stagione sportiva 2008-2009, trasferta ad Amandola, un caldo sabato pomeriggio di metà aprile. Giocammo una partita a dir poco orrenda, ma poi ci trasferimmo in massa nella casa a Montemonaco di uno dei nostri giocatori, Sergione, per una gustosa merenda a base di salumi, formaggi e vino rosso e facemmo nottata. In quella trasferta eravamo circa 30 persone: questo è lo spirito che anima la nostra squadra ed è l’unico obiettivo che ci interessa perseguire ogni anno. Diciamo che per noi l’amicizia e lo stare insieme nel futsal è più importante di qualunque categoria.”
Stupenda, meglio che raccontare di una gloriosa promozione o salvezza!
Bene ragazzi è tutto, grazie della disponibilità, quindi mi avvicino alla cassa…
“Bravo, te lo abbiamo detto che sei un ragazzo intelligente. Scherzi a parte, grazie per il lavoro che tutto il sito fa per questo sport, speriamo possiate continuare sempre così.”
Certamente, speriamo di fare sempre meglio!
Rimpiazzista Futsalmarche
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