Maracaibo, vittorie forza nove! Parola al coach Cristian Santarelli: "Noi lassù? E' girato tutto bene. Arcevia super favorito per la C2"

 

Nove vittorie ed un pareggio. E’ questa la straordinaria striscia che sta catapultando il Maracaibo ai vertici del girone D.

La ruota del Ciclista si è fermata a casa dei caraibici per sentire la voce del suo giovane allenatore Cristian Santarelli, timoniere appassionato ed innovativo di questa bella realtà, autentica sorpresa del campionato.

 

Cristian Santarelli

Ciao Cristian, ben trovato.

“Ciao. Inizio col dirti che per me è una grandissima emozione essere intervistato da voi di Futsal Marche. Prima di iniziare ci tenevo a congratularmi con voi per la mole di lavoro effettuata. È meraviglioso per questo sport avere un sito internet dove si possono trovare notizie su tutti i campionati federali, dalle giovanili, alla serie D fino addirittura alla massima serie!”

 

Grazie dei complimenti. Partiamo con l’intervista svelando un piccolo retroscena, ovvero anche che il sottoscritto poteva entrare a far parte della vostra famiglia…

“Si, è vero; quando avevi finito l’under 21 con il Cus eri uno dei candidati per vestire la nostra maglia. Poi però abbiamo intrapreso strade diverse…”

 

Quando ci siamo incontrati eravate al vostro primo anno nei tornei federali?

“No, già venivamo da un campionato di serie D, ovvero la stagione 2008-2009, dove ci siamo classificati sesti, dopo aver perso lo spareggio con il Real Casebruciate per accedere agli spareggi promozione. Con te ci siamo conosciuti nella preparazione atletica del secondo anno di vita del mio Maracaibo.”

 

Quindi il primo anno avete sfiorato i play off, poi?

“La seconda stagione è stata caratterizzata da scelte sbagliate tra i rinforzi da apportare alla rosa. Concludemmo ottavi in classifica. Poi la scorsa stagione, giocata in via Schiavoni ad Ancona, migliorammo sensibilmente il nostro posizionamento finale concludendo settimi. In quella stagione ci rafforzammo con tre ragazzi provenienti dal Santa Maria, formazione che non si iscrisse al campionato. Partimmo male, poi ingranammo tuttavia incappammo nella "pareggite", ovvero su 10 partite 2 vittorie ed 8 pareggi!"

 

Cammin facendo, siamo arrivati alla stagione corrente…

“Dove stiamo andando decisamente al di sopra delle più rosee aspettative.”

 

Una foto dagli spogliatoi di Via Grotte

Parlaci delle alchimie tattiche della tua squadra. Mi dicono che pressi molto alta…

“Diciamo di sì ... In realtà nasce tutto da mister  Fabio Carletti (Cus Ancona, ndr). Eravamo al Pertini ed una sera mi diede consigli su come modificare il nostro modo di difendere per subire meno reti. Grato del consiglio ci ho lavorato un po' su cercando qualcosa che si adattasse ai miei ragazzi che tutto sono meno che difensori nati... Così abbiamo lavorato su un sistema di gioco che sfrutta il concetto di "barriera mobile" in prima linea difensiva, rappresentata sempre dalla boa e da uno dei laterali che vanno in pressione su chi imposta, in base al fronte d'attacco avversario; l'esterno basso s'accentra quanto basta per presidiare la seconda linea difensiva, vigilando sull'inserimento dell'esterno avversario senza palla o su eventuali imbucate; la terza linea è rappresentate dal centrale in marcatura a uomo sulla boa avversaria. Fondamentale è che laterale e boa si muovano assieme e così centrale ed il laterale in seconda linea difensiva che devono lavorare sui cambi marcatura.  Non so se è passato il concetto, non ho inventato nulla di nuovo, sono bravi i ragazzi a mettere in pratica questa tattica. Di sicuro non ha portato a subire meno reti, ma ci permette di recuperare più palle, limitando il gioco offensivo avversario, e favorisce molto la nostra fase offensiva permettendoci di condurre la gara, quando possibile, soprattutto ci porta a realizzare molti gol.”

 

Vi state facendo largo in un girone difficilissimo...

“Vero. Appena uscito il comunicato con la formazione dei gironi abbiamo pensato di essere stati molto sfortunati! Poi però alla squadra è girato tutto bene. Ed eccoci lassù!”

 

Avresti preferito essere nuovamente nel girone E?

“Si e no. Si perché il nostro girone é veramente difficile: tre retrocesse dalla C2 (DLF, Arcevia e Collemarino), Estudiantes e Castelferretti che lo scorso anno si sono contesi la finale play off del girone; noi, Candia e Vallesina ai puntare i play off; Anconitana e Real Casebruciate partite anche loro con le medesime aspettative. Poi un girone tra le squadre di Ancona avrebbe evitate le lunghe trasferte. Ti dico no al tempo stesso perché la sfida è davvero entusiasmante, se pur difficilissima.”

 

Chi vincerà il campionato?

“L’Arcevia, e ti dirò di più: il grosso del lavoro è stato fatto. il calendario è ora in discesa verso il trionfo.”

 

Siamo alle porte del derby con l’Estudiantes, altro club in orbita cussina.

“Tra i ragazzi c'è sana rivalità. Tra noi allenatori invece c’è un grandissimo rispetto; stimo tantissimo Simone Ausili, anzi spesso ci capita di assistere a delle partite assieme oltre a partecipare alle riunioni del gruppo. Ti dirò di più lo scorso anno ho tifato per loro nella semifinale play off vinta contro il DLF Dinamis!”

Maracaibo 2011-2012

Mi evochi dei brutti ricordi. Ma soprassiediamo. Quanto è importante per te e la tua squadra appartenere al gruppo CUS Ancona?

“Tantissimo. Da un'idea di Di Genova è iniziato quattro anni fa questo progetto ed io, non potendo giocare per problemi cardiaci, mi sono seduto in panchina. E’ stato meglio così… (ride). Aver vicino allenatori bravi e preparati come Battistini, Carletti, Ausili ed Argenziano ha significato molto per me. Soprattutto il Battista è stato un ottimo mentore . Con la fusione con il Tre Colli si è aggregato al gruppo Alessandro Vinci, una persona a mio avviso molto preparata sul calcio a 5. Senza contare Juninho: sempre un riferimento per tutti fuori e dentro al campo.”

 

Ti incontro spesso al campo a seguire le gesta della serie B. Ci provi mai a riproporre qualche loro schema in serie D?

“Guarda prendo spunto da tutti gli allenatori del gruppo. Però è difficilissimo riproporre situazioni di gioco attuate in serie B ai miei ragazzi della D. Spesso certi schemi sono difficili da trasmettere, figuriamoci metterli in pratica. Si corre il rischio di prendere contropiedi evitabili per cercare di fare giocate troppo difficili. Vederlo fare a Juninho sembra tutto facile, ma non è proprio così…"

 

Quest’anno siete tornati a giocare in via Grotte nel centro tecnico di Posatora. Sul terreno di casa Cus. Ci avete guadagnato nel cambio con il campo immenso della Federazione o ci avete rimesso?

“In Federazione ci sentivamo un po’ esiliati. Posatora è casa nostra. Sicuramente le dimensioni del campo sono più congeniali al nostro sistema di gioco. Riusciamo a proporci per tutta la durata del match con i nostri tempi e le nostre soluzioni offensive. In via Schiavoni avveniva con meno continuità e contro squadre attrezzate tipo Arcevia o DLF potrebbe essere un fattore negativo.”

 

Tommaso Pinto, faro del MaracaiboCosa mi dici di Tommaso Pinto? Mi risulta sia un ottimo giocatore.

“Proprio così. Tommaso ha iniziato con noi quattro anni fa. Dopo una prima stagione, dove si è rivelato determinante, è passato alla corte mister Battistini all’Ankon Nova Marmi). Dopo il buon inizio una brutta pubalgia gli ha compromesso la stagione. Lo scorso anno abbiamo provato a recuperarlo, ma solo quest'anno è finalmente è tornato devastante; trascina costantemente la squadra unendo ottime proprietà tecniche e tattiche. Ma non diciamolo troppo forte altrimenti si monta la testa (ride, ndr)…”

 

Cosa ne pensi della modifica al regolamento play off?

“Modifica giusta. Favorisce chi ad inizio stagione punta concretamente a vincere il campionato, vedi Casenuove ed Offagna nel girone E. Al tempo stesso è esaltante la formula ad eliminazione diretta dei play off che garantisce sfide esaltanti cariche di spettacolo ed agonismo.”

 

Facciamo un passo più lungo della gamba. Se i play off dovessero sorridervi?

“Mi vien da ridere! Però per fare la C2 dovremmo attrezzarci. Almeno con un paio di giocatori di categoria. Però è prestino ancora per parlarne!”

 

Allora torniamo con i piedi in serie D. Quali sono i giocatori migliori che avete affrontato?

“(ride, ndr)… Scusami la risata ma ne abbiamo parlato proprio venerdì sera a cena quindi mi sento di risponderti con un ipotetico quintetto base. Tra i pali Paolo Pencarelli, portiere dell'Arcevia, a mio avviso di categoria superiore, Mattia Contardi (Arcevia) giocatore completo e determinante, il nostro Tommaso Pinto, Manuele Saveri (Vallesina C5) giocatore versatile ed ottimo realizzatore, Stefano Balducci (DLF Dinamis) implacabile, veloce, potente, ma soprattutto uno che vede sempre la porta.” 

 

Ok, siamo agli sgoccioli della nostra intervista. Ora ti chiediamo dei voti.

Arcevia?

“Voto 8,5, si stanno meritando ampliamente la vittoria del campionato.”

DLF Dinamis?

“8. Hanno un’organizzazione di primissimo livello. Anche loro si meritano il salto di categoria.”

Castelferretti?

“Un 6,5 se lo meritano. Sono ripartiti quest’anno con un buon successo.”

Albatros (Affrontati in Coppa Marche)?

"Un bel 7,5. Stanno facendo un buon campionato da quello che vedo seguendo il tuo girone!"

Ed al Maracaibo che voto diamo, dopo il 6.5 precedente alla pausa per la neve?

"Saliamo a 7. Però non di più altrimenti chi li sente ad allenamento… (ride)”

 

Siamo ai saluti finali.

“Volevo salutare i miei ragazzi, un gruppo straordinario... di pazzi; grazie a Di Genova ed al gruppo CUS per l'opportunità; un enorme grazie alla dirigenza e le supporters sempre presenti alle partite. Un abbraccio infine a Stefano Cameranesi, passato a dicembre al Circolo Collodi. Mi dispiace averlo perso, tecnicamente è bravissimo. Però per esigenze mie tattiche e sue di minutaggio abbiamo pensato entrambi fosse la cosa più giusta prendere strade diverse. L’importante è l’amicizia. Quella è rimasta inalterata!”


Francesco Fabretti

Il Ciclista

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