Lazio corsara, Marche eliminate. Diego Vagnini: "C'è grande rammarico tra di noi. Abbiamo dato tutto in campo, puniti dagli episodi!"
Applausi, tanti applausi. Escono le Marche da questo Torneo delle Regioni ma lo fanno raccogliendo l’ovazione di tutto il PalaBCC. Vince il Lazio con un 3-0 che oggettivamente è pesante per quanto fatto vedere dai nostri ragazzi nel rettangolo di gioco.
Non basta il cuore di Vagnini, la grinta di Luchetti, l’esuberanza di Fioretti e Bronzini. Non bastano le botte prese e date da un eroico Piccinini e le conclusioni tentate da un mai domo Gravina. I ragazzi di Morini e Ristè abbandonano la competizione portando nelle Marche i tanti complimenti degli addetti ai lavori.
Per noi nel post-gara, in esclusiva per Futsalmarche.it ecco Diego Vagnini, centrale del PesaroFano, nel vero senso della parola l’ultimo baluardo a cedere alle offensive laziali.
Ciao Diego, innanzitutto complimenti
“Grazie mille, è veramente una delusione, ci credevo.”
Risultato pesante, e forse bugiardo, cosa ne pensi?
“Sono d’accordo. Siamo stati in partita fino all’ultimo, abbiamo pagato i tre errori fatti. La partita è stata perfetta, abbiamo concesso tre palle goal e siamo stati puniti tutte e tre le volte. Torniamo a casa dopo un torneo giocato benissimo e dopo una gara giocata alla pari fino all’ultimo secondo. Ce l’hanno fatta loro, onore a loro.”
Sei stato l’ultimo a mollare, questo deve renderti orgoglioso …
“Di questo vi ringrazio. Cerco sempre di dare il massimo, per me non esistono squadre favorite e squadre battute già prima del calcio d’inizio. Ce la siamo battuta fino al fischio finale ribadisco, usciamo senza rimpianti.”
In che cosa ha meritato di più il Lazio?
“Loro hanno individualità fortissime. Appena gli lasci la palla giusta, ti castigano. Ci sono giocatori, come Fabozzi e Raubo, di grande esperienza e oggi l’hanno dimostrato”
Cosa manca ancora alle Marche per giocarsi un eventuale scudetto?
“I settori giovanili. Bisogna partire dal basso e lavorare meglio, soprattutto con noi giovani. Bisogna innovare, abbandonare l’idea di un calcio a 5 retrogrado e sposare la modernità. Il metodo di Morini in questo è buonissimo e ha dimostrato che giocando in questo modo possiamo battercela con tutte le avversarie”.
Cosa ti porti a casa da questo TdR?
“Un’esperienza meravigliosa sia dal punto di vista umano, dove incontri persone nuove e ti specchi in una realtà completamente diversa da quella delle squadre di club, sia da quello tecnico/tattico, perché incontri i migliori giovani del panorama nazionale e non puoi che esserne fiero. Non capita tutti i giorni”
C’è un ringraziamento che vuoi spendere?
“Su tutti a Fabrizio Pianosi e Luca Pandolfi della mia società (PesaroFano C5 ndr). Poi a mio padre che mi segue sempre e continuerà a farlo. In ultimo alla mia squadra che mi ha permesso di crescere come ragazzo e come giocatore”
Sentiti orgoglioso Diego, oggi in mezzo a quel campo hai rappresentato tutti noi con la tua grinta e la tua tenacia.
Al prossimo TdR
Peppe Gallozzi Rimpiazzista Futsalmarche