Francesco Balloni, cuore Bocastrum: "Per la Boca farei di tutto, compreso diventare mister. Ripescaggio? Decide la società."

 

Il Bocastrum United è una delle pietre miliari del futsal marchigiano.

Salito in C1 nel 2008 la società del presidentissimo Ubaldo Di Girolamo ha sempre calcato il massimo proscenio regionale, arrivando addirittura in serie B nel 2015.

La scorsa stagione terminò con il ritorno in quella C2 cui il sodalizio di Castorano mancava da 12 anni. E nel girone C i diavoletti si sono subito fatti valere, vincendo i play off.

Ma il ritorno in C1 non avverrà sul campo perché nel triangolare promozione il saldo attivo tra reti fatte e subite mette comunque fuorigioco la Boca, indipendentemente da come finisca tra Cerreto e Ostrense.

Al nostro microfono c’è Francesco Balloni, insieme al fratello Stefano, una delle icone del club per raccontarci la stagione appena conclusa, i play off, gioie e dolori del ruolo di allenatore.

 

Sei stato un giocatore molto importante per il Bocastrum ed ora hai concluso la terza stagione come allenatore. Come sta andando questa avventura?

“Grazie. Perché ho smesso di giocare? Per questa squadra, questo gruppo, questa famiglia farei tutto per il legame che c'è e sono a disposizione per quel che può servire di più. Così in un momento di grande difficoltà, quando mi è stato chiesto, ho cercato di immedesimarmi in un ruolo nuovo e nella quale metto impegno ed umiltà sapendo che… non sono un allenatore.”

 

Un lungo cammino questo nel 2018-19 culminato con i play off. Un resoconto di questo campionato?

“Lungo! Per quanto ci siano meno squadre una stagione che inizia per noi il 16 agosto e termina con ultima gara il 17 maggio il cammino é stato lungo e intenso, a tratti travagliato ma alla fine con l’ennesima dimostrazione che il lavoro paga e con un bagaglio importante per tutti di maturità ed esperienza acquisita.”

Qualche rammarico ovviamente c'è, perché dei punti li abbiamo lasciati in strada, ma a dire il vero sono contento perché è servito per capire dove dovevamo migliorarci.”

 

Gregorio Firmani è stato il capocannoniere del girone B di C2. Cosa pensi di lui e ti piacerebbe averlo con voi?

“Gregorio è forte, calcia con entrambi i piedi e ha mantenuto costanza realizzativa a mio avviso perché ci prova sempre e riesce ad essere insidioso da più posizioni.

Credo che il Futsal Prandone lo terrà ben stretto.”

 

Il Real San Giorgio ha vinto il campionato. Qualche altra squadra che ti ha colpito?

“Il Real San Giorgio credo abbia meritato per continuità e gioco dimostrato nell'arco della stagione.

Le squadre che hanno partecipato ai play off e la Futsal Silenzi a mio avviso hanno dimostrato intensità e tenacia nell'arco della stagione e anche per questo c'è stato grande equilibrio sino alla fine.”

 

Avete avuto una piccola parentesi in Serie B nel 2015/2016. Puoi raccontarci la tua esperienza?

“Bella Parentesi. Mi chiederai bella e avete fatto 1 punto? Mi sento di dire bella perché è servito anche lì per capire cosa ci mancava e cosa dovevamo fare di più se volevamo ottenere risultati.

Abbiamo giocato delle belle gare e in diverse eravamo in vantaggio nelle prime frazioni di gioco. Il bello della categoria e del livello che si alza è proprio questo e al minimo errore sei punito.

Ricordo la partita fuori casa contro il Real Dem che vinse il campionato ; a fine primo tempo eravamo in vantaggio di 0-1, poi in 2 minuti  3-1. Giusto per ricordare che in questo sport più di altri non si può mai staccare la spina finché il tempo scorre.”

 

Ai play off avete battuto il CSI Stella di Guido Di Russo. Cosa si prova a scontrarsi sul campo da gioco con un ex del calibro di Guido?

“Il Mister ci ha insegnato molto e se riusciamo a dare quel che diamo in mezzo al campo è anche merito di chi come lu,i e tutti gli altri che sono stati alla Boca, ci hanno lasciato qualcosa.

Sul campo si annulla tutto e si lasciano alla spalle pensieri ricordi e altro, ma quando la gara finisce certe cose rimangono.”

State ripensando all’ipotesi ripescaggio?

Questo lo decide la società, io ora penso alle bimbe che devo marcare loro altrimenti anche lì appena ti distrai prendi gol.

Un sentito Grazie a tutti voi per il bel lavoro che fate e gli aggiornamenti che fornite senza il vostro supporto questo sport sicuramente sarebbe meno seguito nelle Marche.”

 

 

Adelaide Lelli