La storia futsaliera di Gianmario Bruni: "Dagli allievi della Robur Grottamare, all'orgoglio della fascia di capitano del Futsal Prandone."
Novembre 2011, Palasport di Monsampolo. Va in scena una battaglia epica: la colossale sfida per il vertice del girone L di serie D. Csi Stella vs Futsal Prandone.
I cagnacci del presidentissimo Ficcadenti hanno di fronte gli avversari più forti, i galacticos, come li soprannominavo spesso lo scorso anno.
Vincere per gli ospiti sarebbe stato una specie di miracolo. Ma la partita si giocò sul campo. E sul campo ci scesero i leoni.
I leoni hanno sempre un capo branco. Che non per forza di cose è il più sgargiante o appariscente. A volte il Capitano è quello che sa capire esattamente quando è il suo momento.
Così, al 58°, Gianmario Bruni intercetta un pallone ed è li, solo, davanti a sé pochi metri di campo libero e la porta avversaria sguarnita, con tutte la speranze della Futsal Prandone addosso, con tutti i suoi compagni dietro di lui ad aspettare che il miracolo venga compiuto dal silenzioso e umile capitano oro blu.
E proprio così fu, Gianmario segnò il 5 a 4 e la Futsal trionfò nella bombonera monsampolese.
Questo, signore e signori, è un Capitano vero, colui che aspetta quieto, colui che parla poco, colui che non si fa riconoscere se non per ciò che è in grado di dare alla propria squadra. Mai una parola fuori posto, mai una sparata, mai un litigio. Perlomeno in pubblico. Siamo certi che nello spogliatoio si faccia sentire, eccome.
Quest’anno lotta per restare in serie C2 con il suo amato club di cui solo pochi mesi fa narrammo le gesta (clicca qui), l’obiettivo è arduo ma raggiungibile, mancano ancora otto gare e sono cinque i punti che separano i monteprandonesi dalla pericolosa zona arancione, è quasi fatta, insomma.
Futsalmarche.it è lieta di presentarvi il ventisettenne fiero capitano prandoniano. 23 gol in 22 gare e tanta ma tanta sostanza. Anima e cuore dei ragazzi di mister Caimmi.
Benvenuto Gianmario.
“Ciao Rimpia, è sempre un piacere parlare con te.”
Dai raccontaci chi è lo storico Capitano della Futsal Prandone.
“Sono una persona molto semplice. Cerco di dividermi tra il lavoro di agente di commercio, che mi impegna molto, e la mia più grande passione: il futsal. Sono sempre fuori per lavoro, ma nonostante tutto faccio il possibile per fare allenamento con i miei compagni. Per me è molto importante. Come ho del tempo cerco di andare a vedere le partite il sabato in giro. La mia ragazza è una santa: ancora mi sopporta e la ringrazio per questo perché praticamente non ci sono mai!”
Noto con piacere che l’assenza dei personaggi del mondo futsalico nei confronti delle rispettive dolci metà è molto ricorrente, non so perché ma la cosa mi solleva. Dicci brevemente la tua storia sul parquet.
“E’ iniziata tutto per colpa, anzi per merito, di un mio carissimo amico nonché ex compagno di squadra, Paolo Pignotti, a cui faccio un grande in bocca al lupo e gli auguro una pronta guarigione dal suo brutto infortunio. Era l’anno 2002/2003, Robur Grottammare categoria Allievi. E’ iniziato tutto così, con un gruppo di amici incredibile, che ancora oggi è molto unito. A Grottammare ho conosciuto un grande allenatore come Paolo Capriotti, che addirittura ci condusse fino alle final eight nazionali nel campionato juniores l’anno successivo, perdemmo contro la famigerata Scafati a Napoli: l’anno più bello in assoluto, una esperienza indimenticabile.”
Pelle d’oca solo a ripensarci?
“Ci puoi giurare! Poi i play off con la prima squadra in serie D, insomma tanti bei ricordi.”
Verissimo, ma ti sei fatto vedere anche in categorie superiori...
“Si hai ragione. L’anno successivo esordio in C1 con la Termoadriatica sempre a Grottammare, dove da giovane iniziavo a vedere le prime prodezze di un certo Gianni Mora e dove raggiungiamo una facile salvezza.”
Poi l’esperienza ad Ascoli e l’incontro con Marco Capretti.
“Si, grande società e grande gruppo. Proprio lì in quella stagione con loro ho visto giocatori di un altro passo come Davide Bilò ed il grande Juninho del Cus Ancona. Successivamente ho seguito mister e diversi compagni al Porto San Giorgio del duo Urbani e Perosino e ho combattuto altre grandi battaglie sul palcoscenico regionale. Ma poi arrivò il lavoro, o più che altro finirono gli anni dello studio e del divertimento… E sono tornato in serie D a Ripatransone da mister Becco Giordani.”
E quindi la Futsal Prandone in serie D...
“Si, la Futsal e tanti amici ritrovati, da Paolo Caimmi come mister a Emiliano Mora e Igor Castelletti. Il primo anno siamo andiamo vicini alla promozione, quello scorso è stato un campionato bellissimo con la lunga lotta contro il Csi Stella, conclusa con la doppia promozione di entrambe.”
E poi il viaggio a Budapest...
“Si (ride veramente di gusto, ndr), un regalo del nostro grande Presidente. Ed eccoci qua, la prima volta della Futsal in C2...”
Solo pochi mesi fa proprio col tuo presidente parlavamo di impostazione del gioco, o meglio di cosa andava migliorato dopo il salto di categoria. Quindi cosa è cambiato da quando si combatteva per il primato lo scorso anno ad oggi, nella stagione in cui cercate di consolidare la permanenza in C2?
“Diciamo che la differenza di categoria la sentiamo tanto. L’anno scorso in serie D gli errori non erano mai così decisivi per il risultato. Quest’anno ci sono squadre che non perdonano mai, non puoi fare passi falsi, anche le squadre di bassa classifica ti puniscono quando sbagli. Questo lo scorso anno non succedeva molto spesso.”
Il nuovo palcoscenico regionale della C2 è come te lo aspettavi?
“Beh, direi di si, la classifica rispecchia molto la mia idea di inizio campionato non ci sono particolari sorprese. La lotta per la salvezza è dura ma stiamo scalando la montagna con ottimi risultati.”
Come vedi la lotta al vertice?
“Bella domanda. Sono tutte ottime squadre. Penso che sarà una bella guerra sportiva fino alle ultime giornate anche se ritengo che alla fine la spunterà il Riviera di mister Di Battista.”
Chi ti ha sorpreso di più?
“Sicuramente la Magica: composta da giovani e qualche elemento di esperienza tipo Costantini. Ma soprattutto penso che l’artefice di tutto sia il mister giocatore Marco Melchionna. Non me ne vogliano i giocatori, lo conosco da tempo ed è veramente bravo.”
Torniamo alla tua squadra. Cosa vuoi dire pubblicamente ai tuoi compagni per motivarli ad ottenere la salvezza?
“Beh, cari compagni, sarà molto dura ma non molliamo proprio adesso che mancano, come diceva un mio carissimo amico, otto finali. Un ultimo sforzo da parte di tutti poi faremo i conti.”
Il tuo rapporto col mister?
“Il mister, come detto prima, già lo conoscevo avendoci giocato assieme, una gran bella persona. Molto preparato tecnicamente e tatticamente. Lo sento quasi tutti i giorni per circa mezz’ora al telefono. Lui da tutto per la squadra anche togliendo del tempo alla sua famiglia. Possiamo rinnovargli gli auguri per la nascita del piccolo Nicolò?”
A proposito di nuovi arrivi. Diversi ingressi in estate nella Futsal Prandone?
“Mah, tanti nomi ma pochissimi compagni, nel senso che solo Antonio Fanesi tra gli aggregati in estate è attualmente disponibile. Danilo Clementi per dei motivi di lavoro ha solo iniziato la preparazione. Armend Sulejmani ha esordito con gol e poi ha subito grave infortunio. Non ti dico poi a gennaio! E’ arrivato Scrella (Marco Salvo, ndr), ma anche lui alla seconda partita si è infortunato. Gli unici arrivi presenti sono Roberto Veccia, Luigi Vinciguerra, Luigi Pellicciotti oltre a Matteo Morelli e Achille Benigni che fin da subito si sono messi a disposizione della squadra con impegno per raggiungere il nostro obiettivo: la salvezza.”
E gli addii?
“Ci sono state partenze importanti come quelle di Paolo Pignotti, Alfredino Bruni, Emiliano Mora, Denis Ceccarelli e Gianluca Ricci protagonisti assoluti della nostra promozione l’anno scorso. Per alcuni è stata una scelta imposta dai propri impegni lavorativi. In ogni caso è stata dura rimpiazzarli in campo, ma li ringrazio a nome della società e auguro loro un grande in bocca a lupo.
Sportivamente parlando, dove e come vedi la Futsal Prandone tra 5 anni?
“Spero il più in alto possibile. Il mio sogno è arrivare con questa squadra in C1. Non sarà facile ma se lo meritano tutti, dal pubblico che ci sostiene alla dirigenza e a tutti quelli che ci sono dietro.”
Gianmario Bruni è un prodotto del settore giovanile. Non è che magari riesci a convincere il presidente Ficcadenti a costruire squadre giovanili?
“Magari, sarebbe bellissimo poter valorizzare i giovani del posto. In futuro forse, ma attualmente non credo che la nostra giovane società abbia i fondi necessari per intraprendere un cammino così impegnativo.
Ci siamo Gianmario, un’ultima domanda: come si fa ad essere un Capitano con la C maiuscola come te?
“Bisogna mettere in campo e nello spogliatoio la consapevolezza di essere umili, diffondere e trasmettere con forza valori come correttezza e rispetto. La cosa diventa magari più facile quando la società è giovane e riesce a instaurare dei rapporti di amicizia tra i giocatori e lo staff. E qui alla Futsal sai bene come la pensiamo...”
Siamo ai saluti.
“Innanzitutto ti ringrazio. Poi saluto tutti i miei compagni e tutti quelli che mi conoscono. Un grazie speciale però va agli sponsor che ci permettono ogni anno di continuare a fare ciò che ci piace di più: giocare a futsal!
Grazie Gianmario, una bellissima chiacchierata. In bocca al lupo per tutto!
E in bocca al lupo a tutti voi: viva o futsal!
Rimpiazzista Futsalmarche
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Commenti
Nerio Fares
COL CXXXO CHE PERDEMO?
Toglietemi tutto ma non il mio sponsor....C.C.C.P. uno di noi!!!!
Bravo, sei stato attento!
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