Tenax Sport, nel nome di Carlo Castorina: "Tanti sogni, qualche rimpianto e la squadra nelle mani del Cingolo. Occhio a Schiavoni..."
Campionato che vai, favorita che trovi.
Ma non ditelo a mister e giocatori, e tanto meno al presidente.
La nostra scoperta della nuova serie C fa scalo a Castelfidardo e la parola passa al timoniere della società fidardense Carlo Castorina. In sua compagnia abbiamo studiato il girone B che sarà, dall' annunciata bagarre per riconquistare la massima serie regionale, alle tante debuttanti iscritte al ballo dalla D, passando per le due nobili decadute, Virtus Moie e H.R. Recanati.
L'incertezza insomma sembra regnare sovrana, almeno per ciò che è emerso da questo primissimo bollente scorcio di stagione.
"Sulla carta, sembra non esserci una squadra che ammazzerà il campionato, tutte le squadre saranno comunque in grado di poter mettere qualità importanti in campo, siano esse la tecnica, la tattica, la determinazione o le capacità atletiche."
Eccoci, grazie di essere con noi presidente. La mia curiosità si sposta subito sulla vostra sontuosa campagna di rafforzamento. Qual'è stato il grande colpo?
"Se si analizza bene, abbiamo operato acquisti importanti sull'asse centrale del campo, portiere, centrale difensivo e pivot, ovvero Scarano, Matteucci e Giordano, giocatori che potrebbero ben figurare anche in categorie superiori."
Quindi non si vive di solo Scarano. Sbilanciati, chi risulterà decisivo?
"Se devo sbilanciarmi, ma lo faccio con molta cautela sperando che non me ne vogliano gli altri e soprattutto Bartolomeo, dico che il valore aggiunto potrà essere Giordano, un tipo di giocatore che ci è storicamente sempre un po' mancato, e dal quale sinceramente mi aspetto molto. Tra l'altro ogni volta che ci abbiamo giocato contro ci ha sempre fatto gol, al simpatico Alessandro ho detto che almeno quest'anno l'abbiamo dalla nostra parte."
Assieme a voi, che vi siete certamente rinnovati, ci sono squadre del calibro di Cus Macerata, Virtus Fabriano e Nuova Ottrano, capaci di confermare i propri già competitivi organici, impreziosendoli con qualche innesto. Allora ti chiedo, acquisti a parte, per gioire in aprile conteranno di più gli scontri diretti o la continuità?
"L'esperienza mi dice, visto anche l'ultimo campionato che abbiamo vinto nel 2008/2009, che si vince con la continuità, strappando punti anche in quella giornata in cui tutto sembra andare storto, quella in cui ti trovi in situazioni ambientali difficili, quelle in cui ti ritrovi con pochi giocatori a referto. In quel campionato da me citato, ricordo, pareggiammo all'ultimo istante a Loro Piceno dopo esser stati sotto di due gol sino a due dal termine, di sera con la neve sul campo. Ecco quella sera nessuno lo disse, ma ci fu la sensazione che quel punto sarebbe stato fondamentale, e così fu."
Punti fondamentali, raccolti contro squadre di livello più basso, armate però di grinta. Anche quest'anno, a proposito, ci sarà da sudare con ben sei realtà provenienti dalla serie D.
"Sì, proprio così. Chi proviene dalla serie D ha entusiasmo, voglia di ben figurare e spesso, cosa importante, team collaudati che comunque garantiscono una certa solidità. Ci può stare poi che qualche realtà non sia all'altezza, ma saranno sicuramente eccezioni."
Per evitare sorprese hai messo in panchina il Cingolo, cavallo di ritorno, dandogli un'altra occasione dopo la bella ma sfortunata cavalcata con la Virtus Moie dello scorso anno. Cosa darà - o cosa ha già dato - a tuo giudizio, Stefano Cingolani a questo gruppo?
"In società ci abbiamo molto tenuto che Stefano mettesse la sua esperienza e la sua competenza a disposizione della squadra. Oltre a conoscere l'ambiente e a non guardare in faccia a nessuno, ha una dote che non può mancare in un bravo mister: la credibilità. Già quando giocava con noi era l'allenatore in campo, e quando parlava nello spogliatoio la sua opinione pesava assai. Non a caso, nell'ultimo campionato di serie C1 da noi disputato, il suo grave infortunio a Falconara è coinciso con il nostro tracollo in classifica culminato con la retrocessione."
L'esordio sarà dunque sabato a Villa Musone in quello che può definirsi un derby inatteso. Insidie?
"Il derby è sempre il derby e le difficoltà saranno tante, ma confido nel valore della mia squadra e mi faccio forza nel ricordo dell'ultima partita che disputammo dalle parti del Musone, ultima giornata di campionato, quella che ci diede la matematica certezza della serie C1."
Anche in Coppa siete partiti bene seppur faticando. Eliminati i sambenedettesi di Libertà di Movimento.
"Ero in vacanza e quindi assente alle partite con i sambenedettesi, ma mi hanno riportato che abbiamo fallito una gran messe di gol, alcuni dei quali clamorosi."
Al prossimo giro affronterete il San Severino, poi, in caso di buon esito, ultimo turno prima delle Finals.
"Vedremo. Il mio approccio, per quel che riguarda la Coppa, è quello di prendere ciò che viene, però quando sono lì ci tengo moltissimo a vincere. E' una cosa che mi capita anche quando giochiamo in amichevole."
Forse è anche per questo spirito che, dopo un anno di purgatorio, fuori dai play off, la Tenax Sport torna ad essere protagonista conclamata ed attesa. La mia domanda però si rivolge al recente passato. Quale spiegazione si è dato Carlo Castorina per le ultime due amare retrocessioni dalla C1?
"Me ne sono data più d'una.."
E quali insegnamenti hai tratto da quelle esperienze?
"L'insegnamento che ho tratto da queste esperienze è il seguente: arruolare sempre giocatori che vogliono vincere ad ogni costo. La soddisfazione più grossa per un dirigente è vedere gente in campo che lotta fino alla fine. La delusione più grossa è vedere ragazzi fare quello che, in gergo, chiamiamo il compitino.
Dopo la partita che sancì la nostra ultima retrocessione in C2, da una parte consolavo chi piangeva lacrime vere, e dall'altra ascoltavo chi si accordava al telefonino per andare a ballare. Ecco, forse in passato abbiamo optato per gente che magari sapeva giocare anche bene, ma aveva poco carattere o poca voglia di vincere, mentre nei nostri campionati regionali, a mio parere, la qualità più importante sono proprio gli attributi."
Il sogno sportivo nel cassetto del presidente Castorina?
"Il mio sogno nel cassetto è anche il motore che mi spinge a continuare: quello un giorno di poter disputare un campionato nazionale, così da coinvolgere magari più persone in società e attirare l'attenzione di qualche realtà economica cittadina, visto che, nonostante la crisi, a Castelfidardo abbiamo un polo industriale importante. C'è anche un altro obiettivo, che non è di minor rilievo, nè tanto meno secondario: vestire di biancoverde tutti quei giocatori fidardensi che hanno fatto la fortuna di tante società limitrofe o addirittura in regione. Last but not least, il sogno dei sogni sarebbe quello di avere una struttura propria, ma, visti i tempi, credo che rimarrà nel cassetto. In ogni caso, mai smettere di sognare!"
Puoi dirlo forte. E' un bell'insegnamento da trasmettere ai giovani. A proposito: progetti per il settore giovanile, non ce ne sono?
"Per quello che riguarda il settore giovanile, non nascondo le difficoltà di reperimento dei ragazzi e, tornando al discorso sull'impianto di proprietà, di strutture adeguate per gli allenamenti. Il mio gruppo di ragazzi juniores quest'anno è passato di età e perciò disputeremo il campionato under 21, non senza difficoltà dovute alla giovanissima età e con la speranza di crescere nel triennio che ci attende. Ora ci si dovrà assolutamente attivare fin da ora per costruire un nuovo gruppo di ragazzi sedicenni che possa riaprire un ciclo.
E' scontato che riteniamo basilare poter contare su un buon settore giovanile che possa foraggiare la prima squadra, d'altronde ne abbiamo avuto la conferma l'anno scorso, quando molti juniores venivano convocati e giocavano minutaggi importanti in serie C2, facendo della Tenax una squadra dall'età media molto bassa."
Già..
"Se mi permetti, infine, colgo l'occasione per segnalare un giocatore classe 1992 proveniente dal settore giovanile, ma ormai aggregato alla prima squadra e dal futuro sicuro: Andrea Bob Schiavoni. Mi sbilancio perchè Bob ha tutto, tecnica, testa voglia e una serietà difficilmente riscontrabile in ragazzi della sua età..."
Hai fatto bene a segnalarlo. Noi abbiamo terminato e non mi resta che salutarti. Ti ringrazio per la gentilezza e la disponibilità. In bocca al lupo per la stagione che verrà.
"Grazie a te. Mando un saluto ed un 'in bocca al lupo' a tutti gli sportivi che ci leggono e, soprattutto, a quelli coinvolti nel nostro mondo, con l'augurio che, visto che il futsal è un hobby, indipendentemente dal risultato, ogni partita sia una festa."
Stilnovista
Damiano Vallucci
Commenti
Un immenso "in bocca al lupo" alla Tenax.
Un saluto al mitico Mr.Al ed un "in bocca al lupo" alla sua Montegranarese! !
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