Vent'anni di Lorenzo Manuali, simbolo del futsal osimano: dall'Unione Calcetto Colfiorito al Campocavallo: "Mi fermo qui."
Ciao Lorenzo.
“Ciao Alice.”
Rimarrai all'interno della società?
“Ho un legame affettivo con il territorio, ma vorrei prendermi un anno sabbatico, anche se non ti nego mi piacerebbe rimanere nell'ambiente, seguire i compagni, la squadra.”
Così inizia la mia chiacchierata con Lorenzo Manuali da Campocavallo, frazione del comune di Osimo.
A 41 anni l'addio al futsal giocato nella finale playoff (persa) contro l'Invicta Macerata.
Uno dei primi, parliamo del 1997, a fare il corso allenatori e prendere il tesserino.
Colui che ha dato vita al Cespo, centro sportiva di Osimo (dove a marzo si è giocata la semifinale del Torneo delle Regioni Marche-Piemonte, per intenderci), per molti nessun significato, per il futsal osimano una manna dal cielo.
Uno che ha fatto la storia del calcio a 5 marchigiano.
“Ho iniziato nel settore giovanile dell'Osimana calcio a 11, ma non ho fatto l'ultimo anno di Juniores. Il primo aprile 1989 ho giocato la mia prima partita di calcio a 5, al tempo calcetto ovvero ritrovarsi con gli amici e divertirsi. Da lì è nata una passione senza vincoli di squadra, allenatori, c'era solo il piacere di ritrovarsi. È così che ebbe origine l'Unione Calcetto Colfiorito. Nel 1993, dopo tre, quattro anni di amichevoli nacque un campionato amatoriale con squadre, ma senza arbitri.”
Senza arbitri riuscì bene?
“I primi due anni sì, perché ci si conosceva tutti. Il terzo anno, l'ultimo amatoriale, abbiamo dovuto inserirli. Nella stagione 1995-96 ci siamo iscritti parallelamente alla FIGC. L'Unione Calcetto Colfiorito ha concluso la propria storia nel 2004.”
Come mai?
“E' finita, perché dopo un po' subentra l'ambizione, ambizione che ti porta a fare delle scelte più agonistiche.”
La tua carriera, però non si è fermata.
“Dopo Colfiorito ho fatto una breve apparizione a Numana, poi un anno a Osimo Stazione poi di nuovo a Numana per una stagione in C1 richiamato da Massimiliano Sbacco. Prima di approdare a Campocavallo, sono andato alla TreColli fino a dicembre 2010 dove ho avuto la possibilità di riaffacciarmi al campionato nazionale di serie B che avevo già giocato.”
Il nazionale ti era mancato?
“Lo feci nel 2000 con il CUS Macerata, c'era mister Gianni Bisio, avevo 27 anni, frequentavo l'università. Arrivammo quinti, conquistai il titolo di capocannoniere della squadra con 26 gol.”
Chi erano i tuoi compagni in quella stagione?
“Michelangelo Romano, Fabio Salvi, Cristiano Delcuratolo, Matteo Magnarelli... tutti cresciuti e diventati più forti di me.”
Tra un ricordo e un altro, salta fuori che Lorenzo ha partecipato al Torneo delle Regioni.
“Come allenatore avevo Cristiano Fortini da Fabriano, secondo Francesco Battistini.”
Che esperienza è stata?
“Eravamo in Trentino. Pensi e vivi come un professionista. Il terzo giorno, dopo la terza partita consecutiva, facemmo stretching in camera d'albergo.”
Come andò quell'anno?
“Uscimmo nel girone di qualificazione. Vincemmo con la Lombardia poi una sconfitta e un pareggio. Ma il risultato sportivo va al di là, con i giocatori e gli allenatori rimangono le emozioni condivise.”
Li senti più?
“Via Facebook, qualcuno l'ho rivisto in qualche campo, qualcuno gioca, qualcuno ha altri incarichi. Quest'anno con il Campocavallo ho rivisto Balducci, portiere del Cerreto Calcio.”
Parlando di Torneo delle Regioni mi viene in mente Michele Ristè, allenatore della Rappresentativa Allievi nonché tuo allenatore al Campocavallo.
“L'ho visto crescere facendo l'allenatore. Allenava i pari età nei tornei amatoriali.”
Che mi dici di lui?
“E' molto preparato, la Rappresentativa è una realtà che gli si addice molto. Ha tanta passione, ma non solo, anche tanto sapere tecnico e tattico.”
Come mai per concludere la tua carriera hai scelto Campocavallo?
“Ho rivisto in questa società lo spirito di amicizia che avevo cercato e trovato nel Colfiorito.”
Cosa hai rappresentato per il Campocavallo?
“Sono stato un giocatore di riferimento, sapevo che potevo dare qualcosa in più in termini d'esperienza. Ero un allenatore patentato in campo, un aiuto nello spogliatoio.
Quest'anno,purtroppo ho fatto tre presenze per problemi di schiena, sono sceso in campo nel derby (nell'ultima giornata contro l'Osimo Five 2-2,ndr), con il Cerreto Calcio con l'Invicta Macerata (finale playoff persa 3-1). Giocando dal 1989 in campi diversi, con il calcio a 5 che si trasformava anche nel modo di giocare, schiena e muscoli ne hanno risentito e in quest'ultima stagione non mi hanno fatto esprimere al meglio.”
Dopo un avvio stagionale traballante, alla fine vi eravate ripresi: cosa è successo nella finale playoff?
“Per andare avanti c'erano tutte le condizionitecniche. Credo che una rosa troppo ampia all'inizio non abbia creato quell'amalgama di squadra del quale avevamo bisogno."
Saltando da un argomento all'altro. Lorenzo, oltre che uno stimato protagonista del mondo del futsal, è anche a capo di “Sportware”, un'associazione sportiva attiva su tutto il territorio italiano che organizza tornei amatoriali di calcio a 5 e calcio a 7/8.
Perchè nasce Sportware?
“Per dare spazio a tutti coloro che vivono lo sport come divertimento; per dare spazio a chi non riesce a calcare palcoscenici più importanti per via degli impegni; per dare spazio agli ex giocatori che non riescono a dare continuità e impegno massimo.”
Cosa offrono i vostri campionati?
“Offrono, pur nel divertimento e spensieratezza, uno scopo, la possibilità di ritagliarsi spazi ben organizzati.”
Siete voi che trovate campi, stilate calendari, vi occupate di squalifiche, ricorsi...
“Organizziamo tutto noi. Abbiamo un circuito di centri sportivi con i quali collaboriamo e che si mettono a disposizione delle squadre. Ogni squadra può scegliere on line il centro sportivo più vicino, centro che in qualche modo diventa la propria “casa”, anche se non esistono alternanze per le partite.”
Cosa vi differenzia dalla FIGC oltre allo scopo amatoriale?
“Noi, per esempio richiediamo il certificato medico agonistico e lo controlliamo sistematicamente. Diamo vita a uno sport sicuro sfruttando la postazione informatica. Per noi cultura sportiva vuol dire obbligare l'amatore a fare almeno una visita di base e farcela vedere. Noi seguiamo tre regole: etica, morale, assicurativa. In più le nostre squadre non richiedono per forza la figura dell'allenatore. È ovvio poi ci siano pro e contro, ma quella appena descritta è la filosofia sulla quale ci facciamo forza e con la quale ci presentiamo.”
Come sta andando?
“Il calcio a 5 amatoriale è un po' in declino. Fino al 2005 giocavano a calcetto anche i commercialisti! Difficilmente quei numeri saranno replicabili. Ora, mancando il cortile sotto casa, si mira alla qualità. Per quanto riguarda calcio a 7/8, invece, chi proviene dal calcio a 11 si trova meglio in quei tipi di tornei e i numeri sono in crescita.”
Dopo questa breve parentesi, il suo pensiero va di nuovo al Campocavallo e alla sua scelta di concludere il suo percorso lì.
“Avrei potuto concludere la mia carriera in una squadra dove potevo fare la mattonella, ma mi sono affidato a un allenatore che voleva sperimentare, perché, anche se ho 41 anni, credo non si finisca mai d'imparare. Ho avuto una bella fortuna a chiudere a Campocavallo, squadra locale con gente del posto.”
Grazie Lorenzo e complimenti per tutto il tuo percorso.
“Grazie a te.”
Così si conclude la chiacchierata con Lorenzo Manuali, uno che ha sempre creduto che il calcetto prima e il calcio a 5 poi fosse comunque e dovunque un gran bel divertimento.
Alice Mazzarini
Lady Futsal
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Commenti
E' un piacere avere tue notizie dopo tanto...tantissimo tempo. E' lo spirito che ti spinge laddove non pensavi fosse possibile. Complimenti per la tua meravigliosa esperienza giocata...alla e tale sono sicuro farà seguito un'altra, non meno importante e gratificante, in altra veste...tecnica e/o dirigenziale.
Pensa....io ancora non mi arrendo...amo troppo il campo e mi sono ributtato in campo agonistico.
Un abbraccio Lorenzo....
Rossano
E' passato parecchio tempo e tu ancora ci dai sotto..grande.
Un saluto ed in bocca al lupo per tutto.
Lorenzo
Citazione Rossano Principi:
ti ringrazio per la citazione.. un pò meno per la bugia di essere diventato più forte di te!
Ti abbraccio e spero di rivederti presto in giro per i campi.. di calcio a 5 si intende
Michelangelo
in effetti nella lunga intervista con Alice, per precisare, avevo dichiarato di aver giocato con tanti giocatori che poi sono esplosi e diventati forti..non più forti di me :) Comunque nell'esperienza con il Cus Macerata davvero tanti ragazzi forti a livello tecnico e umano al di là del più o meno forte.
Ci si rivede presto.
Ciao
Lorenzo
Ciao
Lorenzo
Citazione Michelangelo Romano:
RSS feed dei commenti di questo post.