Gabrio Machella, ciò che non ci uccide ci fortifica: "Abbiamo i mezzi per vincere. La C1 al Cus Macerata? Siamo artefici del nostro destino."

 

Serie C2, girone B. Into the C.U.S. Macerata. Special guest Gabrio Machella.

L'intervista telefonica è stata fatta venerdì pomeriggio. Dopo due ore il Cus Macerata sarebbe sceso in campo per la sfida contro la Tenax Sport Club (“l'affrontiamo per batterla e giocarci il campionato”), avrebbe vinto (8-5 con gol anche dell'intervistato), avrebbe guadagnato tre punti (25) e avrebbe conquistato la seconda piazza a pari merito con la Nuova Ottrano, a meno uno dalla vetta, la Virtus Fabriano.

Partiamo da venerdì pomeriggio, prima del fischio d'inizio della decima giornata. Partiamo dalla fine. Al termine dell'intervista gli faccio: “Ma lo sai che, due volte che ho intervistato due giocatori, la sera o il giorno dopo hanno perso la partita (vedi Claudio Perticaroli (C2, girone A), Futsal Ancona-Castelvecchio Monteporzio 5-3, vedi Alberto Fiscaletti (C1), la sconfitta più 'clamorosa', Chiaravalle -Buldog Lucrezia 3-2, perché era da un po' che il Buldog non perdeva)? Potrebbe anche verificarsi il 'non c'è due senza tre'!? Mi risponde: “ Non ti preoccupare, non sono superstizioso, sono nato anche il 17, figurati se mi toccano queste cose!”. La sera, verso le 23 ricevo un messaggio, ma tanta è l'euforia per un'altra vittoria, che lo interpreto male: “Lady Futsal ha colpito ancora confermandosi, però, per noi, la dea della fortuna! Un saluto da Gabrio Machella”. Io, rimbambita dalla stanchezza credo che abbiano pareggiato (chissà poi perché!) e gli rispondo di conseguenza. Il giorno dopo mi arriva un altro messaggio: “ Forse ieri non ho afferrato bene a chi porti fortuna! Anche noi del CUS MC abbiamo vinto contro la Tenax... Gabrio”. Saranno contenti quelli della Tenax...

 

Gabrio MachellaCiao Gabrio, chi sono le squadre favorite al titolo?

Non per peccare di presunzione, ma noi del CUS ci siamo; poi la Nuova Ottrano, anche se credo non sia la favorita per la vittoria diretta, credo perderà posizioni nel tempo, ma questo è un mio pensiero.”

 

Perché pensi possiate farcela?

Siamo gli artefici delle nostre vittorie e delle nostre sconfitte. La nostra squadra è un mix di giovani e non giovani, ma, in teoria potremmo vincere.”

 

Intanto 63 gol in dieci giornate li avete fatti.

Il nostro organico è molto completo e c'è sempre qualcuno che riesce a metterla dentro: questa è la nostra forza. Abbiamo anche una buona difesa, ma ancora non l'abbiamo dimostrato (29 gol subiti).”

 

Una squadra formata la maggior parte da giovani; cosa puoi imparare tu da loro e cosa loro da te?

Nella squadra ci sono ragazzi con sette, otto anni meno di me (e sono quelli più vicini alla mia età) fino ad arrivare a ragazzi con anche diciotto anni in meno; cosa immetto in loro? Cerco di trasmettere un po' della mia esperienza, la mia capacità di leggere le situazioni e, in cambio, ricevo entusiasmo.”

 

Mi dicono che tu sei di una correttezza unica dentro e fuori il campo.

Se così dicono (ride, ndr)... cerco sempre di trasmettere un modello positivo, senza scorrettezze e senza l'utilizzo di 'armi' antisportive, sia dentro che fuori il campo. Quando non riuscirò più a far passare questo modello all'interno del calcio a 5 appenderò le scarpette al chiodo.”

 

La cosa più importante nello sport.

Il divertimento, saper creare un gruppo affiatato, saper stare e lavorare bene insieme.”

 

Il tuo curriculum calcettistico vanta tre stagioni in B con il Futsal Macerata (il CUS di tredici anni fa): che ricordi hai?

Il primo anno di serie B eravamo partiti come CUS, ma i costi erano diventati troppo alti e così venne rilevato un titolo e trasformato in Futsal Macerata. La serie B era, allora come oggi, un traguardo che non pensi mai di poter raggiungere e trovarmi lì è stato davvero bello. Pensare che alcune squadre di allora sono ora in serie A...”

 

Che differenza tra allora e oggi?

Sinceramente non vado più a vedere molte partite. Credo, però che ora la fisicità sia essenziale; in passato i piedi erano più buoni, ora, da soli non bastano più.”

 

Apriamo la parentesi Montegranaro.

In tre anni ho avuto tre allenatori diversi e ho sempre accettato tutte le loro decisioni.”

 

e qui ti fermo chiedendoti, senza voler assolutamente sollevare alcuna polemica, ma tanto per sapere, il perché mister Capretti non ti faceva giocare tanto...

Con Capretti ho vissuto la stagione 2008/2009. Come centrali difensivi, a contenderci il posto c'eravamo io e Bellesi; siamo partiti alla pari, poi Bellesi ha avuto un rendimento più alto, ha giocato una bell' annata e così io sono stato impiegato di meno, ma, ripeto, accetto sempre le decisioni dell'allenatore.”

 

Non hai mai pensato di lasciare perdere e andare a cercare un posto da titolare in un'altra squadra?

Quando si fa parte di un gruppo e, per di più si sta bene, riesci ad accettare tutto. L'importante è farsi trovare pronto.”

 

Il Cus Macerata Nel 2010 l'iscrizione alla C2 non venne regolarizzata e la società fu costretta a ripartire dalla serie D; anche allora accettasti il 'verdetto'.

Eravamo pronti a puntare alla C1, il gruppo era contento di andare avanti, ma non fu possibile per un errore di distrazione. Siamo dovuti ripartire dalla D, è stato un 'anno perso', come lo chiamo io, ma il bello è che, nonostante tutto, siamo ripartiti tutti insieme tranne Riccardo Carpineti che ha voluto fare un'esperienza nella categoria superiore. Una cosa che ricordo bene è che ci fu invece Marco Pizzicotti (nel 2010 con l'Appignano, ndr) che quell'estate si aggiunse a noi convinto di giocare in C2 e che , quando gli fu comunicata la notizia non se ne andò, ma scelse di rimanere.”

 

Come descriveresti il Cus Macerata.

Dal punto di vista umano ho trascorso quasi quindici anni della mia vita qui. È un bell'ambiente, direi molto familiare. Dal punto di vista sportivo un ambiente del genere può andare bene fino a un certo livello, poi quando si sale di categoria, dalla B in sù si potrebbe rischiare di peccare di disorganizzazione, in quanto il lavoro che ci deve essere dietro diventa sempre più grande e di responsabilità.”

 

Fai finta che nessuno, all'interno del mondo futsal marvhigiano ti conosca, come ti descriveresti?

Sono un giocatore corretto, ma questo non significa 'fesso'. Di base sono timido (si sente, ndr), non ho una personalità molto forte nella vita di tutti i giorni, ma nel calcio a 5 riesco a far uscire tutta quella grinta e sfacciataggine che mi manca fuori.”

 

Grazie Gabrio e in bocca al lupo per il campionato.

Crepi!”

 

Lady Futsal

Alice Mazzarini