Elia Renzoni, il nuovo che avanza: "La promozione del mio Buldog è stata una liberazione."

 

Elia Renzoni, nato il 15 febbraio 1983. L'allenatore più giovane a vincere la serie C2

Alcuni campionati terminano in volata.

Altri si spengono nell'ultimo minuto dell'ultima partita.

Altri invece vengono presi a morsi, scossi, rosicchiati ed infine fagogitati.

Senza la minima esitazione.

O quasi.

I cagnacci si prendono l'osso alla prima giornata del girone A di serie C2 e non lo mollano fino in fondo. Fino alla vittoria contro il Leopardi Falconara di sabato di fronte ad una bella cornice di pubblico.

Una vittoria che significa promozione per mister Elia Renzoni e i suoi Buldog Lucrezia, la seconda promozione del club in due anni. Dalla serie D alla serie C1 con un'autorevolezza impressionante.

In attesa che il Trasformista ci racconti le gesta dei lucreziani nell'editoriale della penultima giornata, abbiamo sentito il trainer Renzoni, giovanissimo condottiero del club gialloblu del presidente Diotallevi.
Per celebrare una vittoria e farci raccontare cosa si prova ad essere il più giovane allenatore a vincere un campionato di serie C2.

 

Ciao mister e ben trovato a FutsalMarche.
Partiamo dalle sensazioni, quelle per cui si lavora tutto l'anno. Cosa hai provato sabato al triplice fischio del Pala Badiali?

"Quando tutti ti dicono per metà stagione che ormai è fatta e che si è già vinto un campionato ancora aperto, non è facile rimanere concentrati e lavorare sodo. Quest'ultimo periodo per noi è stato anche negativo per via della troppa tensione accumulata ed iniziava a subentrare un po' di stanchezza.
Diciamo per cui che al triplice fischio c'è stata una grande liberazione, ma allo stesso tempo una festa ancor più sentita rispetto a quanto sarebbe potuto accadere qualche settimana fa."

 

La vittoria di un campionato è spesso legata ad una, o poche, partite indimenticabili. Dov'è che mister Renzoni ha intuito quale sarebbe stato il finale di questa lunga cavalcata?

"Cito due partite su tutte: la vittoria a Montecchio contro il Città Futura perchè era una partita che temevo molto e poi la vittoria in casa contro il Saltara che fino a quel momento era stata l'unica a batterci. Dopo queste due gare ho decisamente pensato che saremmo arrivati in fondo."

 

Hai mai temuto che le cose vi sfuggissero di mano?

"Ho avuto timore nella sconfitta di Ostra perchè ho visto per la prima volta la mia squadra avere paura di vincere. Il grande Petrolati ci ha fatto un brutto scherzo e lì forse abbiamo temuto che le cose si fossero complicate."

 

In effetti negli ultimi cinque incontri giocati avete conosciuto per due volte in breve tempo il sapore della sconfitta, assaggiato prima solo nella sfida di Saltara del 5 novembre.
Credi che abbiate avuto un calo fisiologico o sei felice che il campionato sia finito così presto?

"Abbiamo avuto un calo sia fisiologico che psicologico. Soprattutto a livello psicologico questo finale è stato molto duro quando, dopo ogni vittoria, l'avversario di turno continua a ripeterti che ormai la linea del traguardo è stata raggiunta. Sentire vicina la vittoria ha fatto aumentare la tensione e ci ha giocato qualche brutto scherzo ma per fortuna ce l'abbiamo fatta."

 

Il Buldog 2010/2011..campione nordista della serie C2!

La vostra grande avversaria è stata l'Ankon Nova Marmi ma il vostro ruolino di marcia è da record. Senza soffermarci su inutili confronti: cosa credi abbiate avuto in più rispetto al team di mister Battistini?

"Innanzitutto permettimi, prima di andare avanti, di salutare e fare i miei sinceri complimenti al mister dell'Ankon Nova Marmi per la sua sportivita durante e dopo le gare in cui ci siamo affrontati. Lui e mister Pianosi sono gli unici ad avermi contattato telefonicamente dopo la vittoria del campionato ed io li stimo molto perchè sono due tecnici che vivono lo sport con la mia stessa passione.
Tornando alla tua domanda, credo che il momento chiave del campionato sia stato dopo la sconfitta di Saltara nel girone di andata. Lì abbiamo inanellato 15 vittorie consecutive con una costanza in trasferta che, a mio parere, ha fatto la differenza. L'enorme risposta psicologica della squadra alla sconfitta di Saltara e poi alla successiva uscita dalla coppa contro la Futsal Fano è stata magnifica ed è culminata con la seguente vittoria proprio sull'Ankon. Una vittoria cruciale dal punto di vista del morale."

 

Gettiamo uno sguardo all'interno di questa macchina perfetta.
La tua squadra è composta da due gruppi ben distiniti. Da una parte i vecchi Buldogs e dall'altra i nuovi acquisti estivi del d.s. Amorino. Quale incantesimo ha usato mister Renzoni per compattare così in fretta un gruppo tanto nuovo?

"Per prima cosa vorrei complimentarmi con questa società, che è la mia società da quattro anni, e che, a mio modo di vedere, è stata esemplare nel lasciarmi lavorare in serenità per poter creare una compattezza unica in cui il gruppo iniziale è pian piano diventato una famiglia e in cui ragazzi meno utilizzati si sono sentiti vincitori tanto quanto i nuovi acquisti capaci di farci fare quel salto di qualità.
Lasciami aggiungere che tutto questo è stato condito dalla grande professionalità portata quest'anno da un uomo di sport come Alessandro Amorino.
Per quanto riguarda l'incantesimo ti dico che non ne servono e che la parola chiave della nostra stagione è stata' coesione' perchè è stato il primo concetto che ho voluto trasmettere alla squadra. Una squadra in cui chiunque ha dato il suo apporto e in cui, se c'è un segreto, è la comunicazione tra me ed ogni suo componente."

 

Un grande gruppo quindi ma anche e soprattutto un allenatore capace di stupire. Mister Renzoni è il più giovane allenatore a vincere la serie C2. Ti chiedo: cosa ti ha portato a diventare un allenatore alla tua età?

"Questa cosa non la sapevo e questo mi rende molto felice.
Per rispondere alla tua domanda ti dico che ciò che mi ha portato a diventare allenatore alla mia età è stato principalmente il mio lavoro. Faccio il personal trainer e ho una palestra in società con altri ragazzi del posto, per cui il mio lavoro quotidianamente è quello di allenare. Ho deciso, quindi, quasi per vocazione di fare l'allenatore piuttosto che il giocatore, ruolo per il quale non sono mai stato molto portato, nonostante gli inizi al Palextra Fano, società con la quale ho iniziato a fare le prime esperienze da allenatore nelle giovanili.
A questo proposito, voglio aggiungere che il mio pensiero dopo questa vittoria va a due maestri come mister Bargnesi e mister Osimani che ho avuto la fortuna di conoscere nei miei anni fanesi e dai quali ho appreso veramente tanto."

 

Elia Renzoni (a destra), abbraccia il presidente Dino Diotallevi..

Per quanto riguarda la tua carriera ti sei posto degli obiettivi o vivi alla giornata?

"L'obiettivo che mi sono posto è quello di lavorare con la massima serietà e professionalità ma vivendo comunque alla giornata. Il primo obiettivo era allenare nella massima serie regionale e provare a restarci e, per il momento, questo obiettivo va ancora completato dimostrando di essere all'altezza di una serie C1."

 

Guardando un po' anche al futuro, anche se non dovremmo chiederlo a te, ti domando: tutti confermati, allenatore compreso?

"Questo bisogna chiederlo al d.s. Amorino, al presidente Diotallevi o al team manager Ciaramicoli, un uomo che fa stare sia i giocatori che gli allenatori sempre sulle spine. A questa domanda farei rispondere loro, perchè far arrabbiare Ciaramicoli non è una cosa molto produttiva. (ride, ndr)"

 

Allora diciamo, se dovessi restare (ride, ndr), cosa pensi serva per rinforzare questi Buldog?

"Mi piacerebbe ampliare e dare seguito al progetto del settore giovanile inziato due anni fa. Il consiglio che mi sento di dare alla società è quello di mettersi alla ricerca di ragazzi del posto che abbiano voglia di imparare e dedicarsi con passione per fare gli allenatori o gli assistenti come feci io qualche anno fa. Creare una forte struttura giovanile è la base per poter restare in certe categorie molto a lungo."

 

Perfetto mister, ci siamo. FutsalMarche.it ti ringrazia per la disponibilità e ti saluta facendoti un grosso in bocca al lupo per il futuro.
Complimenti per la vittoria del campionato!

"Grazie mille ed in bocca al lupo a voi ed in particolare a te per la partita di sabato. Alla prossima!!"

 

Lo Stilnovista

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