Serie C2/Verso il triangolare. La carica di Tommaso Tonelli: "Ostrense, fin qui abbiamo fatto qualcosa di straordinario"

Tommaso Tonelli, tecnico dell'Ostrense

 

E' tempo di sognare in Serie C2.

Partirà in questo weekend il triangolare promozione che vedrà impegnate Ostrense, Bocastrum e Cerreto d'Esi regine dei playoff dei tre gironi.

Il primo atto vedrà affrontarsi i rossoblu di Tommaso Tonelli con la Boca di Castorano venerdì alle 21.30 al PalaMatteotti di Ostra.

E' grande l'attesa ad Ostra. E per darvene un'idea vi proponiamo l'intervista esclusiva realizzata da Futsalmarche.it a mister Tonelli.

 

 

Tommaso riesci a farci un resoconto della stagione fino a questo momento?

"Questa è stata in assoluto la stagione più intensa da quando alleno, senza ombra di dubbio. Si era partiti con un grande entusiasmo e altrettanto grandi aspettative, che onestamente faccio fatica a dirti fossero esagerate. Io ho vissuto il primo mese di questa stagione e posso assicurarti che raramente ho visto tutta quella qualità in una C2. Poi infortuni molto gravi e pesanti assenze lavorative hanno minato il morale dello spogliatoio e le energie della squadra, che nelle difficoltà e in periodi altalenanti ha sempre trovato il gusto di allenarsi, divertirsi e competere. Da metà stagione il mantra era quello di essere perseveranti nel lavoro e nella convinzione che se avessimo raggiunto i playoff avremmo potuto dire la nostra, vista l’esperienza e la qualità che potevamo concentrare in pochi impegni ma decisivi. Così è stato e non potrei chiedere di più. Personalmente, nonostante i momenti difficili a livello collettivo e personale, posso dire che è l’annata sportiva in cui sono cresciuto di più, sia come persona che a livello tecnico. Ora ci giochiamo due partite difficilissime ma ci arriviamo con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di straordinario".

 

Dopo tanti anni ritorna l'occasione della C1. Durante la stagione 2007/2008 avete rinunciato alla C1, puoi raccontarmi qualcosa in merito?

"Al tempo io ero solo un giovane tifoso, quindi posso dirti veramente poco. Ma dai racconti di chi c’era al tempo posso dirti che la società che militava in una C1 di un livello allucinante, dopo aver raggiunto la salvezza ha deciso di cambiare politica prevedendo che ulteriori sforzi per mantenere la categoria avrebbero potuto danneggiare in maniera esagerata il futuro della squadra. Perciò, dopo un cambio di gestione a tutti i livelli, si è deciso di ripartire con un mix degli ottimi giocatori locali già presenti in prima squadra affiancati da gran parte degli elementi che nel biennio precedente avevano ottenuto ottimi risultati nella Juniores. Scelta azzeccata, visto che l’annata successiva una squadra completamente “autoctona” vinse il campionato e alcuni di quei giocatori sono ancora in campo a difendere questi colori. E’ stata una scelta travagliata, ma chi non ne ha fatte?"

Ostrense 2018-2019

Questa impresa vede due protagonisti in particolare, Petrolati e Piacenti. Cosa ne pensi di questi due?

"Onestamente in una stagione del genere dovrei menzionare uno ad uno i ragazzi, perché ognuno ha contribuito al completamento di questo grande percorso. Hai citato due istituzioni di questa squadra: Marco Petrolati, il capitano, ha vissuto tutta la sua storia sportiva qui. E’ il termometro della squadra e in quest’ultimo mese ha inanellato prestazioni di un livello assoluto, impeccabile. Giacomo (Pacenti), pur avendo vestito altre maglie, è entrato nella storia di questa società a suon di gol. Quest’anno, vivendo problemi fisici altrimenti a lui sconosciuti, ha saputo trovare una dimensione dove poter dare il meglio per sè stesso e per i compagni pur non potendo battagliare per sessanta minuti. E’ stata una grande dimostrazione verso la squadra e questo ha fatto la differenza.

Ma dovrei citarti Pierpaoli che ha trovato una stagione d’oro: una macchina da gol e un trascinatore a 360 gradi in campo per applicazione e dedizione. Le qualità di Giacomini, Balducci e Pacenti (Marco) danno forma alla squadra. Le corse dei Frattesi e Macculi fanno da collante al tutto. Il temperamento e la leadership di Gasparini tengono la squadra in piedi anche nei momenti più bui. Impossibile per me, per come vivo questi ragazzi, mettere qualcuno sopra gli altri".

 

Venerdì si parte con il Bocastrum. Che gara dobbiamo aspettarci?

"Non ho mai personalmente affrontato il Bocastrum ma mi sono documentato. Hanno diversi giocatori che, come noi, sono in squadra da molto tempo e negli ultimi anni hanno vissuto categorie anche superiori. Di sicuro sarà una partita intensa e con la massima volontà da parte di entrambe le formazioni di andarsi a prendere una meritata C1. Poi che vinca il migliore".

L'Ostrense under21

Un'altra bella soddisfazione è il settore giovanile con l’Under 21 come fiore all'occhiello...

"Il settore giovanile è il futuro di questa società che, in maniera lungimirante, qualche anno fa è riuscita a ripristinarlo e con ottimi risultati. Penso che ogni società dovrebbe avere una base da cui attingere per poter dare un ricambio generazionale; cosa ancora più importante, avere un settore giovanile significa far giocare i ragazzi, educarli come persone prima ancora che come giocatori, e questo mi sembra un fine ben più nobile di una vittoria in campo. Negli ultimi due anni i ragazzi hanno raggiunto anche risultati lusinghieri, prima con la gestione Angeloni e quest’anno con Emanuele Chiarizia, che si è destreggiato in maniera eccellente sia come portiere della prima squadra che come tecnico dell’under. Nutro la massima stima per un ragazzo che con dedizione si è messo in gioco e ha dimostrato un impegno fuori dal comune. E’ stato ripagato dall’affetto dei ragazzi e dai risultati in campo".

 

Torniamo alla C2/A. C'è una squadra che ti ha colpito durante questo campionato?

"Diverse squadre mi hanno impressionato ed è difficile per me citartene solo una. Partendo dall’alto, la TreColli per la sua attitudine alla vittoria. Urbino per il progetto messo in piede con dei giovani eccezionali e con un tecnico che farà parlare di sè. Idem per la Dinamis, un cammino impressionante il loro. Il Chiaravalle ha una tenacia disumana, li stimo molto. Se non guardo le zone alte di classifica vedo P73 e Mantovani, hanno fatto due ottimi percorsi con rose molto giovani, e faccio loro i complimenti. A livello individuale ti dico Pierleoni dell’Urbino, Quercetti e Carletti alla Dinamis. Ragazzi con un futuro davanti".

 

E il futuro cosa riserverà?

"Ho imparato a non guardare più in là della punta del naso perchè a fare troppi programmi si perde sempre di vista il presente. Sono assolutamente concentrato nel riuscire ad essere lo strumento migliore per i ragazzi per raggiungere questo traguardo che a tratti durante la stagione sembrava lontanissimo. I miei programmi non vanno più in là di due settimane, anche se ovviamente un’idea futura me la sono fatta. Ad oggi penso solo a vivere queste ultime settimane di stagione con il massimo entusiasmo, grande applicazione e godendo di ogni singolo momento che vivo con i ragazzi, in campo e fuori. Poi un po’ di meritato riposo".

 

Adelaide Lelli