Paolo Boiani: "Il mio Saltara Calcinelli, da Fortini a Palazzi, dalla ricetta per battere la capolista all'identità di Assassini..."

 

Paolo BoianiAd illustrarci il felice momento del Saltara Calcinelli c’è Paolo Boiani. La nascita estiva della polisportiva neroverde, il valzer di allenatori, la corsa ai play off e qualche valutazione in generale sul girone A di C2. Con qualche gustosa curiosità.

Questa la scaletta in un’intervista da leggere tutta d’un fiato.

 

Ciao Paolo, benvenuto su Futsalmarche.

“Ciao, felice di essere qui.”

Nonostante ultimamente qualche trasferta infrasettimanale vi abbia frenato un po’ il volo, siete splendidi terzi in graduatoria. Non vi sentite la rivelazione del torneo?

“Eh, già. Questi lunedì sera sono infernali per noi, li soffriamo maledettamente. Ad Urbino è stata partita fotocopia di quella persa a Fano. Primo tempo in equilibrio, poi black out inspiegabile ad inizio secondo tempo. E fine dei giochi, con gli avversari in fuga imprendibile.            Rivelazione? Non del tutto. Non ci aspettavamo certo di fare subito così bene, anche se va tenuto conto dei valori che c’erano già nelle realtà precedenti: questo club è figlio del matrimonio tra una squadra giunta ai play off in C2 ed una che aveva vinto la serie D nella scorsa stagione.”

Facciamo un passo indietro. Ad inizio estate c’è stata la fusione tra Omicioli Saltara e Sport Calcinelli. Come è nato questo progetto? E come ci sei finito dentro?

“E’ nata dalla volontà di un amministratore comunale di Saltara, Stefano Brunori, che voleva convogliare le forze locali in un progetto sportivo che desse spazio ai giovani del posto.

Quindi ci si è messi a tavolino, si sono valutate le prospettive, si è messo da parte il campanilismo e visti gli intenti comuni si è dato vita a questa polisportiva che oggi conta su 110 iscritti, la cui attività spazia ben su 5 discipline (calcio a 5 maschile e femminile, calcio a 11, basket, podismo).

Io provenivo da due annate alla Forum in serie D, ma quando sono stato tirato in ballo, essendo cresciuto a Calcinelli, ho accettato subito di buon grado di fare il segretario e di condividere il ruolo di responsabile del calcio a 5 maschile.”

Progetto tecnico inizialmente affidato a Cristiano Fortini, vecchia conoscenza del calcio a 5 marchigiano. Ma qualcosa non è andato ed il tecnico fabrianese è stato sollevato dall’incarico dopo poche giornate. Che è successo?

“Probabilmente Cristiano, pur essendo un allenatore molto bravo e molto preparato, non ha saputo adeguarsi alla nostra realtà. I ragazzi non lo hanno seguito. E siamo stati costretti a cambiare. Pensa che negli spogliatoi qualcuno diceva che era troppo bravo per noi…”

Quindi dopo l’ecatombe interna contro l’Atletico Urbino, l’unico rovescio casalingo contro i feltreschi vostra autentica bestia nera, si è tornati all’antico.

Il Saltara Calcinelli 2010-2011“Si, all’inizio è tornato in panchina Roberto Tonelli che era l’allenatore dell’Omicioli la scorsa stagione. Nel frattempo ci siamo pure avvalsi della collaborazione di Paolo Palazzi, nel 2009-2010 sulla panchina dello Sport Calcinelli.

A fine 2010, per accrescere ulteriormente il livello tecnico tattico, il consiglio direttivo di comune accordo ha messo nelle mani di Paio l’intero comando delle operazioni.”

Il punto di forza di questa squadra, con i play off a questo punto a portata di mano.

“Assolutamente il gruppo, perché anche quando mancano le punte di diamante si riescono a fare risultati molto importanti, vedi la vittoria di Ostra. E l’allenatore poi fa la differenza, a mio avviso, in questa categoria. Avere un mister come Paolo Palazzi abilissimo a preparare e a leggere le partite è un vantaggio consistente”.

I vostri detrattori sostengono che siete quasi imbattibili in casa, ma lasciate a desiderare lontano dalla Ciancamerla. Cosa rispondi loro, in virtù anche di qualche scalpo eccellente esterno.

“Abbiamo fatto buoni risultati anche fuori: vincere ad Ostra non è da tutti, come pareggiare a Pietralacroce. Insomma non si è terzi in classifica solo col fattore casalingo.”

Raccontaci qualche aneddoto su un personaggio storico del palas saltarese, Assassini.

“E’ un personaggio caratteristico che urla dalle tribune del palestra il suo ormai celeberrimo slogan. E lo fa imperterrito, a prescindere da risultato ed avversari. E’il papà di un ex giocatore dell’Omicioli Saltara ed in passato seguiva anche il calcio. Ora però è solo un nostro fedelissimo e folcloristico fan.”

Come si fa a battere la capolista?

scene di ordinaria esultanza: Paolone Boiani abbraccia bomber Baldelli dopo un gol “Bella domanda. In primo luogo, come detto prima, serve il gruppo. Poi ci vuole un grande pubblico, un grande cuore e una grande prestazione. Solo così si può battere uno squadrone come il Buldog Lucrezia.”

Campionato chiuso per il primo posto o c’è spazio per una rimonta?

“Nettamente chiuso. Prime due posizione in cassaforte e che non cambieranno posizionamento.”

Chi si qualificherà ai play off e chi vedi favorito agli spareggi?

“Qua si fa più dura.. (ride, ndr). Le mie candidate sono Ankon, P’73, Saltara Calcinelli e Leopardi Falconara. Favorito per la classifica attuale dico Ankon Nova Marmi, anche se, una volta lì, speriamo di fare qualche scherzetto…”

Quali giocatori ti hanno colpito di più?

“Oltre ai soliti noti della battistrada Buldog, dico Simone Poggiaspalla del Città Futura Montecchio, uno che riesce sempre a trovare il gol con estrema disinvoltura, Federico Rondina, il nome nuovo del campionato, un giocatore totale vero trascinatore dell’Alma Fano, e Matteo Tonucci, che in ogni azione che compie fa vedere di essere di categoria superiore.”

Paolo, siamo in conclusione. Un saluto alla tua squadra e ai nostri lettori.

“Ai miei ragazzi un caro saluto ed un invito a risollevarci subito per raggiungere un obiettivo che sarebbe un’enorme soddisfazione. Per tutti noi e per me in particolare… per un motivo che loro sanno.

Un saluto a tutti i lettori e a voi di Futsalmarche con un immenso ringraziamento per quello che fate per questo meraviglioso sport. Ogni giorno ci date notizie nuove che alimentano la nostra passione. Grazie.”

Grazie a te, Paolo. Ed in bocca al lupo!

Il Trasformista