Il Chiaravalle Futsal visto con gli occhi del dirigente Simone Marani, vero collante di una società che sta festeggiando un quarto di secolo.

 

Com’è vista una società da chi non comanda, non allena, non gioca, ma è come se facesse tutto lo stesso?

Simone Marani

 

Il Chiaravalle dal punto di vista del suo dirigente Simone Marani “spesso il mio ruolo è quello di filtrare i pensieri dei giocatori e riportarli al mister e viceversa. C'è una certa delicatezza nel ruolo. D'estate cerco di contattare i ragazzi, una sorta di campagna acquisti, ma limitata al solo territorio chiaravallese o comunque limitrofo. Ci piace prendere ragazzi del posto.”

 

Ex giocatore di calcio a 11 con il quale inizia all'età di cinque anni. Con il calcio a 5 comincia a 18 anni con il Futsal Chiaravalle. Continua a giocare fino ai 27, 28 anni “poi gli infortuni e il fatto che ero un po' scarso (sorride, ndr) ho smesso di giocare.”

 

Credi, all’interno di una società, nel doppio ruolo?

“Credo sia giusto separarli e chiarire le competenze così da creare meno confusione e più lucidità.”

 

Nello specifico cosa fai?

“Riporto gli umori della squadra. Mi confronto sulle scete di gestione del gruppo, dello spogliatoio. Mi occupo degli sfoghi dei ragazzi sia quando il risultato è positivo che negativo. Cerco di dare un consiglio dalla mia ottica. Spingo sempre al confronto, se c'è qualcosa che non va meglio affrontarlo, meglio non cronicizzare il problema.”


Al mister che aiuto dai?

“Andrea ha molta esperienza, sa come affrontare le situazioni, con lui ho un confronto costante.”

 

Posso chiederti come mai scegliete di fare mercato solo a Chiaravalle e dintorni?

“Una scelta societaria. Non sono mai girati rimborsi, chi viene da noi ha il piacere di giocare qui. Non pagando nessuno, ogni anno è difficile trattenere i giocatori.”


Ora siete a un passo dai play out: se doveste rischiare di andare giù, non prendereste in considerazione di assoldare qualcuno?

“Guardarsi intorno, sempre. Per quanto riguarda la nostra posizione, quella non è la nostra posizione.”


Perché siete lì (per la classifica clicca qui)?

“Siamo in grado di giocarcela con tutti, ma ci manca la cattiveria sul punto a punto. E ci adeguiamo al modo di giocare degli altri, a seconda di chi ci troviamo davanti: con l'Ankon abbiamo giocato una partita super, con squadre di bassa classifica, male. Non impugniamo il nostro modo di giocare. E quando è il momento decisivo non forziamo. Un po' l'indole caratteriale dei nostri, un po' la poca esperienza.”


Siete da play off?

“Non voglio nominarli, visto dove siamo. Siamo da salvezza tranquilla.”


Credi che il girone A sia cambiato rispetto alla scorsa stagione?

“Il girone A è sempre stato di alto livello, quest'anno ancora di più. L'Ankon è una spanna sopra tutte, anche se non ho mai visto partite facili. Non c'è una Cenerentola della situazione. Il livello medio è molto alto. Ci sono molte squadre giovani e dinamiche, Pianaccio e Pietralacroce su tutte.”

Chiaravalle Futsal stagione 2015-16

Chi vince?

“Ankon è la favorita, anche se il  Pietralacroce sta facendo un gran campionato e lo Jesi è una grande squadra.”


Chi arriva ai play off?

“Le due che non vincono il campionato ossia Pietralacroce e Jesi, Real San Costanzo squadra tosta, solida e Pianaccio.”


Vi manca la C1?

“Era bella, divertente, più impegnativa per via dei costi, delle trasferte, ma era bello vivere nuove realtà. Al momento è una chimera, per il futuro chissà, ci vogliono giusti innesti e la maturazione dei giovani.”


In queste ultime interviste l'ho chiesto un po' a tutti: l'idea di un settore giovanile c'è?

“Tre anni fa ero l'allenatore della Juniores. In questa stagione abbiamo iniziato un progetto nelle scuole insieme all'Atletico Chiaravalle. Già ci sono i primi iscritti, bambini dai sei anni in su e c'è una collaborazione con i loro tecnici.

I giovani sono la risorsa che abbiamo e il calcio a 11 e il calcio a 5 dovrebbero essere uniti per davvero, non solo a parole, penso al Brasile, l'Argentina, la Spagna... Sarei a favore del doppio tesseramento, sarei per essere complementari, invece si è sempre in competizione. Entrambi sono sport.”

 

Vai a tutti gli allenamenti?

“Un allenamento a settimana lo faccio sempre poi la partita.”


Una tua giornata di campionato tipica.

“Distinte e maglie le prepara Massimo (Balducci, presidente, ndr) poi si parte.”


Sei scaramantico?

“Non eccessivamente, anche se faccio sempre una cosa prima che i ragazzi entrino in campo, ma è più abitudine che scaramanzia.”


Cosa fai?

“Do ad ogni giocatore una pacca sul cuore e sul sedere, lo faceva Cooper quando era all'Inter anche se non ha portato proprio bene (ride, ndr).


Poi vai in panchina?

“In trasferta si, altrimenti metto la musica e prendo appunti per inviarti il tabellino alla fine e per un commento su un sito chiaravallese.”


Chi sceglie la musica?

“Lo scorso anno la sceglievo io, musica rock per esempio Arctic Monkeys, quest'anno vogliono qualcosa di più grintoso tipo AC/DC...”

 

Stemma

 

 

Cosa auguri alla società?

“Di continuare per tanti anni, anche se ogni anno è sempre più difficile. Mi auguro un settore giovanile, quello sì farebbe la differenza.”



Grazie Simone.

“Grazie mille a te.”


Il Chiaravalle, pochi lo sapranno (non lo sapevo neanch’io prima che me lo dicesse Simone), in questa stagione sta festeggiando il quarto di secolo. Lo sta facendo in modo silenzioso, la loro storia è tramandata dai ricordi e dal rispetto che le altre società hanno di essa.

Perché è sempre la strada percorsa quello che conta di più, le mete non si esauriscono mai.

 

 

Alice Mazzarini

Lady Futsal

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