Un cuore più leggero. Entusiasmo. Stimoli. Ambizione. Questi gli ingredienti del Pietralacroce allo start della C2 ed ora lassù in vetta.

 

“Sii clemente, quest'anno sarà dura”. Queste le parole del presidente del Pietralacroce '73 Giuliano Manna mercoledì 9 settembre al Pala Badiali, in corso la giornata dedicata alla Supercoppa.

Giuliano Manna

 

Noi siamo sempre i soliti, quello che non ha mantenuto la “promessa” è stato proprio lui, Giuliano.

 

I suoi ragazzi, la maggior parte provenienti dalla Juniores dello scorso anno più qualche senatore, al momento hanno macinato sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, trovandosi a condividere il primo posto con l'Ankon di un certo Bilò e trovandosi sul secondo gradino del podio come seconda miglior difesa.

 

 

Cosa state combinando, primo posto in classifica insieme all'imbattibile Ankon?

“Ho sempre gli stessi pantaloni, mai lavati! (ride di gusto, ndr)."


Mi ricordo che a inizio anno mi dicesti “sii clemente, quest'anno sarà dura”.

“Quando ti ho vista, a settembre, pensavo di retrocedere la squadra era, è così giovane. È una sorpresa essere lassù. Mi ricordo che Omar Mascarini, fondatore storico del Pietralacroce '73 mi disse: “Dove via con questa squadra?” ed io: “Guarda che in C2 servono più stimoli che altro!”.


Più entusiasmo e stimoli di così...

“Con questi ragazzi sta succedendo una cosa straordinaria. Abbiamo iniziato a cuor leggero poi le vittorie c'hanno portato quell'entusiasmo così trascinante...”


Veramente, da dove le avete tirate fuori sei vittorie (su otto)?

“La squadra è esplosa, ormai cammina con le proprie gambe. L'abbandono di Sciocchetti, il leader storico, pensavo avrebbe pesato molto di più, invece... Comunque ancora non abbiamo fatto nulla.”

Pietralacroce stagione 2015-16

L'età media della tua squadra?

“Tutti ex Juniores più Sconocchini, Venere, Bonfitto e Ferrante, quest'ultimo, trascinatore nella partenza, nelle ultime tre gare assente per lavoro.”


Ti fa onore aver dato fiducia a un gruppo di ragazzi con zero esperienza nella categoria.

“La Juniores dello scorso anno quindi i ragazzi di adesso sa come si vince, ha l'ambizione e la voglia di dimostrarlo.”


Chi al momento, tra le squadre incontrate ti ha più colpito?

“Il Chiaravalle. Una squadra che gioca sempre a calcio a 5, una squadra che ha una scuola dietro.”


Con il Casine, invece, com'è andata venerdì scorso?

“Il Casine è arrivato deciso a far risultato. 2-0, 3-1, ma loro non ci stavano a subìre fino al 4-3 finale.”


4-3, gol di Cappanera, il figliol prodigo tornato tra le file del Pietralacroce dieci giorni fa.Andrea Cappanera

“Esatto.”


Come mai è tornato?

“Quest'estate lui e Carducci volevano andare alla Tenax e non c'è stato verso di trattenerli (Cappanera e Carducci fino a quel momento erano il presente e il futuro della Juniores dopo l'exploit della passata stagione, con il primo in grado di segnare 62 gol con la Juniores tra campionato, Coppa, finali regionali e nazionali ndr). Carducci è ancora lì, ma Cappanera evidentemente non ha legato con il gruppo poi, pensiero mio, ha visto che noi stavamo vincendo, che si sarebbe potuto divertire così è tornato.”


E tu l'hai accolto così, come se nulla fosse?

“Inizialmente non lo volevo più vedere.”


Poi?

“E' ritornato con la coda tra le gambe ed io ho detto subito di sì. Lui aveva già sondato il terreno all'interno della squadra, il mister ha fatto un discorso e abbiamo risolto subito.”


Chi vince il campionato?

“L'Ankon.”


Credi sia una squadra imbattibile?

“Ha rischiato di perdere solo contro l'Audax, ma non ha perso. Quella squadra lì, con quelle potenzialità lì, con Bilò, anche se giochi una partita storta non perdi. Noi facciamo una partita storta e perdiamo (con il Campocavallo, ndr).

 

Arrivati a questo punto, gli obiettivi sono cambiati?

“Se ti dicessi che puntiamo alla salvezza direi una fesseria. In prospettiva sono ambizioso perché questa squadra, a confronto delle altre col tempo può maturare.”


Non vorrai mica andare in C1?Stemma

“Questo è un grande gruppo, c'è voglia di vincere, ma andiamo con calma. A volte vedi squadre che fanno passi più lunghi della gamba, senza progetti alcuni, voglio vedere poi dove finiranno... Nella stagione 2009/10 se facevi la C1 era obbligatorio avere una squadra Juniores. Quella volta dissi: “Mannaggia devo fare la Juniores!”. Oggi, invece credo sia imprescindibile.”


Siamo giunti al termine, intervista rapida e indolore. Vuoi salutare, ringraziare...

“Vorrei fare un saluto a Simone Cherubini. Avevamo progettato di fonderci con il Brecce Bianche poi alcune incomprensioni non ci hanno permesso di fare il passo.

Vorrei ringraziarvi e augurarvi buon lavoro, perché rendete un servizio che dà valore e risalto all'impegno delle società e delle squadre.”

 

Grazie Giuliano.

 

Alice Mazzarini

Lady Futsal

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