Dal raduno dell’Ankon c5 una voce in coro: “Noi tra i favoriti, ma senza pressione. L’obiettivo è riportare in C1 una squadra di Ancona.”
Si è radunata giovedì scorso l’Ankon. Un incontro utile alla società dorica per apporre le firma sui tesseramenti, presentare il nuovo corso e conoscersi un po’. Visto che nel club anconetano parecchio è cambiato sia a livello dirigenziale che a sul piano dell’organico (clicca qui per la nuova pagina facebook ufficiale della società).
Noi di Futsalmarche c’eravamo nel giardino di Via Grotte a raccogliere le voci dei protagonisti di una squadra che si annuncia tra le favorite del girone A di C2, strizzando perché no un occhio anche alla Coppa Marche.
Gran cerimoniere e a fare gli onori di casa c’è Sergio Massi che insieme a Marco Paialunga e Gianluca Buffarini rappresentano la matrice della vecchia Ankon.
Iniziamo allora la chiacchierata proprio con Sergio Massi. Come è nata questo legame con alcuni dirigenti esuli dalla Futsal Ancona? E cosa ci dici dell’addio di Carmine Argenziano che tanto ha fatto discutere negli ambienti del futsal anconetano?
“Ci siamo trovati a fine stagione per fare il punto della situazione. Dopo la seconda finale play off consecutiva persa in trasferta, c’era un certo scoramento. Sia a livello dirigenziale che tecnico con Carmine che aveva chiesto di prendersi un anno sabbatico lontano dalla panchina.
Abbiamo ricevuto così la proposta di alcuni dirigenti uscenti dalla Futsal Ancona, capitanati da Massimiliano Marchegiani, di metterci insieme e condividere il nostro progetto sportivo sotto l’egida Ankon.
Ci siamo così messi alla ricerca di un mister. Dopo diversi tentativi a vuoto, abbiamo provato a convincere mister Argenziano ad accettare il ruolo di co-allenatore da condividere con Andrea Mosca.
Carmine ha accettato inizialmente questo ruolo, ma poi ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni.”
Una rottura traumatica?
“Carmine era, è e rimarrà un caro amico. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni e più volte nell’arco della stessa giornata. A livello sportivo, nel tentativo di costruire questa stagione, non c’è stata sintonia. Inutile negarlo. Me ne dispiace molto.”
Considerando che il mercato non è ancora finito, puoi darci l’elenco dei giocatori sinora in forza all’Ankon?
“Certamente. Portieri Luca Monti, Enrico Paolinelli, Tommaso Perfetti. Giocatori di movimento Tommaso Pinto, Dany Proietti, Luca Quadrini, Francesco Ciavattini, Davide Bilò, Alessio Cicconi, Arber Alushay, Danilo Pereira, Milo Sabatini, Luca Saltamartini, Guido Campofredano, Giovanni Campofredano, Filippo Gigli.”
Con questa rosa direi che è difficile nascondersi…
“E non ci nascondiamo! Sappiamo di essere tra le favorite, del resto abbiamo perso le due ultime finali play off e il nostro obiettivo è fare meglio.
Sono molto contento che dopo qualche titubanza siano rimasti nel roster Pinto e i gemelli Campofredano.”
Rosa ancora incompleta perché manca il regalo dell’Emiro. Si vocifera che tu abbia promesso un super colpo?
“E’ vero. Ci stiamo lavorando, ma non è un obbligo dal momento che la squadra è già competitiva così. Se arriverà questo giocatore sarà dal Sudamerica e sicuramente sarà uno in grado di spostare gli equilibri…”
Lasciamo l’Emiro di Ancona per fare qualche domanda a Momi Marchegiani, cui è stata affidata la costruzione della rosa.
Come nasce l’idea di legarti e legarvi al club di Sergio Massi?
“Con Sergio ci conosciamo da tanto tempo, senza aver mai però incrociate le nostre strade sportive. Ma è un ragazzo di cuore, per cui non ho esitato un secondo ad avviare questo percorso insieme.”
La base del nuovo corso dell’Ankon?
“Vogliamo fare le cose per bene. In modo serio cercando però di divertirci. L’obiettivo è quelo di portare una squadra di Ancona in C1, dal momento che non c’è e la piazza più vicina è Falconara.”
Siete già al centro di numerose chiacchiere e qualche salace commento anonimo…
“Le chiacchiere e le voci mi hanno sempre interessato pochissimo. Qui contano i fatti. Per cui lasciamo che la gente discuta. Per esempio mi fa ridere chi dice che sarei l’allenatore-ombra. Avessi voluto fare il coach, l’avrei fatto senza problemi…”
Vi sentite tra i favoriti?
“Non ci sentiamo tra i favoriti assoluti alla vittoria. Sicuramente abbiamo una buona squadra, ma è presto per dirlo. Mi pare che anche lo Jesi c5 stia allestendo un ottimo team.”
Cosa manca secondo te a questa Ankon?
“Indubbiamente abbiamo un mister all’esordio che potrebbe pagare qualche dazio in termini d’esperienza. Mi aspetto molto per limare questo aspetto da Davide Bilò.
A livello di organico forse qualcosa ci manca nel ruolo di centrale difensivo…”
Un Momi Marchegiani per esempio… Raccolta ed incassata la battuta salutando, ci apprestiamo a scambiare due domande volanti con un’altra leggenda del futsal marchigiano. Un certo Davide Bilò che presto avremo al nostro taccuino per riprendere la rubrica Ritratti con una lunga e approfondita intervista.
Allora Davide nella tua lunga e onorata carriera ti appresti per la seconda volta a giocare un campionato di serie C. L’ultima volta fu la mezza stagione in C1 ai tempi del Civitanova. Esattamente dieci anni fa…
“Proprio così. Dopo due lustri torno a giocare nelle serie regionali. Speriamo che finisca come al Civitanova, con la serie A conquistata come da programma in 4 anni (sorrisone, con Sergio Massi che da lontano implora scherzosamente il silenzio, ndr).”
Per tutti siete già la squadra da battere. Che ne pensi?
“Mi viene un po’ da ridere. I campionati si vincono in campo. Le chiacchiere non servono a nulla. Ci danno pressione? Fa parte ovviamente del gioco. Ma noi questa pressione la rispediamo al mittente…
La società non ci ha chiesto nulla, se non quello di provarci. E se andasse male ci riproveremo l’anno prossimo. Col sorriso sulla bocca.
Non conosco bene la realtà della categoria, ma ritengo che con il budget che abbiamo per ora a disposizione non si potrebbe mai poter pronunciare la parola fallimento. Comunque finisca il campionato per l’Ankon.”
L’ultima battuta ce la facciamo dare da Francesco Ciavattini, altro innesto eccellente sceso dalla serie B alla corte dell’Ankon.
Lasci la serie B dopo un bel campionato con la Tenax. Una scelta che ha lasciato più d’uno stupiti…
“Ho scelto un campionato dal minor impegno a livello di ore richieste per allenamenti e partite per poter conciliare il lavoro con lo studio. Mi mancano infatti alcuni esami per conseguire la laurea.
E poi mi ha colpito molto questo progetto. Non è la serie B, ma ci sono ugualmente giocatori molto importanti, uno su tutti Davide Bilò.
Per cui non ho esitato molto ad accettare la proposta di una società che mi è sembrata subito molto ambiziosa. A cui spero di dare il mio miglior contributo possibile. ”
Marco Bramucci
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Commenti
Ma per favore.....
Senza considerare poi che meritavo più rispetto per i 4 anni trascorsi in cui siamo passati da una finale play out a 2 finali play off.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti per gli attestati di stima ricevuti in queste settimane.
Sempre un grande dentro e fuori del campo
Ma chi, Monti? Un grande dentro e fuori dal campo? Ahahahahahahaha hahahahahahahah a hahahah
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