Fabio Faggiani, presidente dell'Atletic Cagli: " Il mio obiettivo? Trasformare l'Atletic Cagli in un fiore all'occhiello del calcio a 5 regionale."
Non comparirà certamente sul tabellino marcatori, ma la presenza in società da parte del patron Fabio Faggiani è uno dei pochi elementi essenziali per il recente successo dell’Atletic Cagli.
Dal suo ingresso nelle fila Orange, ha totalizzato in poco meno di due stagioni e mezzo la bellezza di 151 punti che hanno permesso la vittoria stracciante della serie D e la disputa dei play off da neo promossa in C2.
Salve presidente, raccontaci il tuo primo approccio all’Atletic: come mai un titolare di un’agenzia viaggi si è avvicinato ad una squadra locale, con una ferita profonda ancora fresca?
“Un saluto a tutti i lettori di Futsalmarche. Mi chiamo Fabio Faggiani e da tre anni sono il presidente dell’Atletic Cagli. Sono stato sempre un appassionato di associazionismo in generale, ho militato per cinque anni nello staff della Cagliese Calcio e sei anni nel consiglio direttivo dell'Associazione Giochi Storici. Mi è sempre piaciuto occuparmi di sfide importanti, di giovani e di tutto quello che ruota intorno alle associazioni.
L'Atletic è stato un colpo di fulmine; quando ho visto la squadra perdere la finale playoff e conseguentemente mister Pieri rifiutare il ripescaggio per riprovarci l’anno dopo sul campo, ho capito che era arrivato il mio momento nell' Atletic. Dopo le dovute analisi con l’allora mister Pieri e con il mio amico e capitano Gago ho preso quella che ritengo un’ottima decisione.”
Sicuramente non sarà stata una scelta facile prendere una squadra, seppur potenzialmente molto forte, in un momento così delicato. Che cambiamenti hai apportato?
“La mia entrata in società si prefiggeva come scopo di dare ordine e alleggerire il carico di pensieri e preoccupazione ai tanti atleti (Azalea e Viti, due giocatori che hanno fondato la squadra figuravano anche tra le fila dirigenziali), che non potevano rendere al massimo perché impegnati anche a livello mentale sulle problematiche della gestione di un'associazione. Principalmente per questi motivi ho deciso di rilevarla portando la mia decennale esperienza nella gestione di un'associazione ai servizi dell’Atletic.
Il primo anno sono stato alla porta, limitando il mio raggio d’azione ai soli problemi economici e organizzativi. L’anno seguente ho dato delle linee guida ben definite che hanno snellito l'organizzazione, inserendo mio babbo Romeo in società e dando spazio a tanti amici imprenditori che non hanno esitato a darci una mano. A livello calcistico sono veramente ignorante, ma come organizzatore e stimolatore penso di avere un'arma in più.”
Cambiamento in dirigenza che faceva presagire una stagione di transizione per di più immediatamente dopo una ferita ancora aperta, e invece…
“Dici benissimo. Il mio primo anno da presidente è stato ricco di soddisfazioni, non potevo chiedere niente di più visto che abbiamo vinto quasi tutto: campionato di serie D (vinto da imbattuti conquistando il titolo con 3 giornate d’anticipo al termine di un cammino caratterizzato da 21 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte), titolo provinciale e se non fosse stato per problemi extra- sportivi sono sicuro avremmo conquistato anche quello regionale. Sono state emozioni forti, veramente una stagione al di sopra di ogni rosea aspettativa. La vacanza premio? Uno sforzo economico importante ma i ragazzi se lo sono proprio meritata e per quello che ne so si sono anche divertiti un mondo.”
Ok il dominio in serie D, ma la C2 sarebbe dovuta essere tutt’altra storia: non più vittoria del campionato ma salvezza come obiettivo stagionale, ma anche qui altra sorpresa…
“Mister Pieri, insieme allo staff (Liz, Fausto, Cerretini e altri) hanno lavorato duro per sostituire un'ossatura di squadra che spero duri a lungo, rafforzata ogni anno da innesti pregevoli. Eh si, lo dissi due anni fa che la mia avventura era solo all'inizio,anche perché non sono il tipo che lascia le cose a metà. Mi ero prefissato obiettivi ambiziosi e importanti con i miei amici e consiglieri dell'Atletic che ho rispettato e voglio continuare a rispettare. Abbiamo lavorato sodo per far diventare questa società un fiore all'occhiello regionale del calcio a 5, ero sicuro che ci saremmo riusciti!”
Stagione conclusa con la sconfitta ai playoff, che però rappresenta l’epilogo di una stagione vincente sotto tutti i punti di vista. Squadra che vince non si cambia dicevano, mai sentito a Cagli?
“Non è stata una decisione mia, purtroppo per motivi lavorativi abbiamo perso alcuni amici tra cui mister Pieri, un ragazzo d’oro che ci mancherà molto; Fumelli, l’esempio della dedizione; Pagliari partito per un’offerta economicamente importante; Fulli per problemi di lavoro; Felici il cui momento dei giochi era terminato: ora inizia a lavorare! La scelta dei successori non è stata semplice, le eredità erano pesanti come macigni ad inizio estate.
Abbiamo perciò deciso di affidarci a due scommesse come Buroni, proveniente dal calcio a 11 e senza nessuna esperienza di calcio a 5 alle spalle e Saraga reduce da 38 gol l’anno scorso, ma in tutt’altra realtà rispetto alla nostra, oltre a due certezze come il ritorno di Cardinetti e l’approdo di Chiacchiera (Giacomo Barzotti chiamato così per ovvi motivi); il tutto sotto l’approvazione del nuovo mister Filippo Aiudi, un professionista che ha sposato a pieno il progetto Atletic.”
Insolito sentir parlare di programmi nel lungo periodo, addirittura tu parli di “progetto”.Incoscienza e presunzione oppure una scelta studiata?
“Non potrei fare altrimenti. Guardandomi indietro posso solamente constatare di aver appena concluso un biennio da presidente fantastico con il mio amico Pieri al timone, un gruppo di ragazzi che ha dato anima e corpo per questa maglia.”
Obiettivi ambiziosi prefissati ad ogni inizio stagione sempre pienamente raggiunti.
“Abbiamo un progetto che ricordo si pone come obiettivo principale la crescita del calcio a 5 cagliese, la salvaguardia del gruppo e la crescita della squadra. Questi sono i binari in cui la locomotiva Atletic deve correre e sono sicuro che mister Aiudi rappresenterà un macchinista perfetto che ci guiderà in questo nuovo e sicuramente emozionante viaggio! L’Atletic prima di tutto è un'associazione sportiva e pertanto ogni dirigente, giocatore o simpatizzante che sia è parte fondamentale per la riuscita del nostro progetto.”
Progetto vincente in campo, ma che anche fuori dal rettangolo di gioco non si fa mancare nulla…
“Puoi dirlo forte. Abbiamo una dirigenza da serie A, in più da quest’anno cercheremo di tenere aggiornati i sempre più numerosi tifosi attraverso il giornale QuiFlaminia se tutto andrà secondo programma, il giornale tratterà di noi in ogni edizione) e su Facebook (abbiamo deciso di dare maggiore importanza al nostro profilo ufficiale Atletic Cagli e vi consiglio di aggiungerlo agli amici e tenervi aggiornati quotidianamente).
Per questo e tanto altro non posso che ringraziare tutti i giocatori e dirigenti per il loro generoso impegno ma un cenno particolare va a Rommel, il nostro babbo sempre presente ed attento a non farci mancare niente, proprio come un buon padre di famiglia! Non svelerò di certo quale sarà il premio di fine anno, ma di certo al giro di boa potremmo fare due conti e vedere dove ci porterà il cuore, perché senza cuore si perde anche quando si arriva primi. Forza Atletic!”
Luca Rebiscini
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