L'aperitivo di Supercoppa con Andrea Maggiori: "Il mio Chiaravalle c'è, pronto a ripartite dalla C2. Certo che se quella finale..."

 

Scatta la stagione ufficiale del calcio a 5 marchigiano. Riparte la Coppa Marche. Con il gustoso antipasto della Supercoppa Marche, questa sera mercoledì 29 agosto alle ore 21,30 presso l’impianto federale Paolinelli di via Schiavoni.

In campo i campioni della C1 2011-2012 Buldog Lucrezia contro i detentori della Coppa Marche della scorsa stagione… che però non esistono più. Quindi niente Ripatransone United.

In campo ci sarà quindi la finalista, battuta ai rigori nell’atto finale delle Futsal Marche Finals Cup 2012. Il Chiaravalle Futsal.

Una società agli antipodi di quella biancorossa ripense. Storia più che ventennale. Un passato glorioso. I passi sempre lungo la gamba. Una pietra miliare per eccellenza del futsal marchigiano. Tanti fior di giocatori creati. Oggi molti dei quali stimati allenatori passati sotto il rosanero presieduto da Massimo Balducci.

Andrea MaggioriTra cui Andrea Maggiori. Intelligenza sovrumana in campo da giocatore trasportata con maestria  in panchina. Con risultati subito importanti.

Nato futsalisticamente proprio a Chiaravalle, per arrivare in serie A in quella Jesina allenata da Roberto Osimani, un altro made in Chiaravalle e cofondatore del sodalizio chiaravallese, oggi Andrea è alla quinta stagione alla guida della società biagiotta.  Scesa in C2 dopo due stagioni di massimo campionato regionale, abbelliti da una finale di Coppa Marche 2012 persa per un soffio.

Oggi, come 22 anni fa, il Chiaravalle riparte dal proprio campionato di spettanza. Con la solita grande dignità di chi accetta sempre il verdetto del campo. Parole che mister Maggiori ci ripeterà più volte nel corso dell’intervista. Oggi, come ieri, e ieri l’altro ancora, Chiaravalle c’è.

 

Ciao Andrea, ben trovato.

“Ciao e bentrovato a te.”

Dunque ad affrontare il Buldog Lucrezia campione di C1 al posto del Ripatransone,  c’è il tuo Chiaravalle. Le tue considerazioni prima da sportivo e poi da allenatore dei rosanero su questa e le altre defezioni che hanno condizionato l’estate del futsal marchigiano.

“C’è una grande amarezza (segue un lungo sospiro, ndr). E’ un grosso errore fare squadroni durevoli solo qualche stagione. Tra l’altro non è che ci voglia poi nemmeno molto. Così si finisce per rovinare i vecchi e i nuovi campionati. E si mette in luce le carenze di questo sport, a cui manca decisamente programmazione. Se nel nazionale però contano certo di più i soldi, mi stupisce quanto accaduto nel regionale. Da allenatore del Chiaravalle sono contento di giocare questa gara, anche se da riserva. Cercheremo, come sempre, di onorare il campo.”

 

Come cambia la vita in otto mesi. La coppa è una parentesi certo particolare, ma a gennaio il tuo Chiaravalle batteva il Buldog ai quarti della Coppa Marche con un sonoro 6-2. I lucreziani oggi sono in B, il tuo Chiaravalle è sceso in C2. Cosa è successo?

“Purtroppo per noi il campo ha dato questo verdetto. Il Buldog è più che meritatamente in serie B, noi siamo retrocessi ai play out. Pagando a caro prezzo i troppi infortuni e alcune gare sbagliate. Comunque abbiamo accettato con serenità il verdetto del campo. Che è l’unico giudice sovrano.”

il Chiaravalle Futsal 2011-2012 alle Futsal Marche Finals Cup

Se potessi cambiare qualcosa della scorsa sfortunata annata cosa cambieresti?

“Assolutamente gli ultimi secondi dei tempi regolari della finale di Coppa Marche. Se avessimo alzato quel trofeo, sono sicuro che ci saremmo salvati. Tra l’altro, rigori a parte, non meritavamo proprio di perderla quella coppa.”

 

Veniamo al presente. Come è cambiata la tua squadra? Ci confermi la defezione illustre di un giocatore faro come Bartolucci?

“Abbiamo perso quattro pedine importanti. Luigi ci ha chiesto di provare l’esperienza della serie B e l’abbiamo accontentato mandandolo al Cus Ancona. Capitano Luminari ha invece deciso di smettere, mentre Nocioni e Bellagamba sono passati al Santa Maria Nuova. Proveremo a supplire a queste assenze con l’innesto di 3-4 ragazzi presi dal calcio. Dovrò essere bravo io ad inculcargli il sacro fuoco del futsal. In prospettiva sono tutti validi elementi.”

 

L’obiettivo stagionale?

“Tutti gli anni dico ai miei ragazzi che l’obiettivo è quello di vincere più gare possibili. Non sarà certo facile visto che, da quanto si sussurra da radiomercato, ci saranno nel girone A di C2 diverse buone squadre. Dico play off.”

 

Ovviamente in un torneo lungo ed ad eliminazione diretta ogni pronostico può risultare pleonastico, ma chi vedi favorito per la Coppa Marche?

“Per quanto letto su Futsalmarche, guardando le presunte campagna acquisiti, dico Adverso Ascoli, Eagles Fermo e Tenax. Ma poi in coppa ci sono le sorprese, con parecchi team di C2 pronti a fare da guastafeste…”

 

Parliamo del tuo campionato, il girone A di C2. Potenziali candidate al titolo?

“Città di Falconara (ride, invitandoci a toccarci, ndr) ed Etabeta mi paiono aver allestito i roster migliori. Ma comunque vedo tante squadre ben organizzate. Alla fine vincerà la più costante e chi saprà di più farsi valere in trasferta. Cosa non facile. Visto le condizioni ambientali (campi all’aperto e di ridotte dimensioni) in cui si giocherà.”

Mister Maggiori al lavoro in un time out

Che ne pensi della questione San Giuseppe che costringerà il girone A ad un surplus di gare e turni infrasettimanali.

“Ci può stare che si decida di salvaguardare una società come il San Giuseppe. Ma a questo punto avrei tutelato anche altre squadre, per esempio ripescando il Real San Costanzo e facendo anche gli altri gironi da 17. Gli infrasettimanali sono un impegno gravoso, specie se (come a noi) ti capitano in trasferte distanti. Possono falsare i valori, perché per lavoro qualcuno dovrà rinunciare all’impiego di giocatori determinanti.”

 

Da esperto uomo di futsal, cosa cambieresti per migliorare un sistema che inizia a perdere colpi anche in un’isola felice come le Marche (quattro rinunce ai campionati nazionali e un girone in meno in serie D)?

“Innanzitutto dico che il problema non è solo economico. Con poco o pochissimo si può fare bene lo stesso, basta avere la giusta voglia. Dal punto di vista federale migliorerei  la comunicazione, con più immediatezza e trasparenza. Inoltre, pur rendendomi conto di quanto non sia facile, cercherei la qualità, agevolando le società più sane.

Per aiutare lo sviluppo della serie D, si potrebbe creare una nuova categoria, chiamiamola C3, che darebbe linfa a quei club che sono a secco di motivazioni gravitanti da troppo nel limbo dell’ultima categoria provinciale.

Infine la crescita del futsal dipende da quella del settore giovanile. In posti dove il calcio è una roccaforte è difficile attecchire. Da allenatore patentato sia di calcio a 5 che di calcio a 11 suggerisco a tutti gli aspiranti calciatori di praticare il futsal fino a 12-13 anni. Poi ciascuno scelga la propria strada. E chi vorrà fare calcio avrà dei grossi vantaggi. Perché così si accrescerebbe il lato tecnico che in Italia, unico paese a non capirlo, è sempre più trascurato. La mia generazione è cresciuta in strada. E lì la tecnica individuale la dovevi imparare per forza…”

 

Parole sagge, come sempre, quelle di mister Maggiori. Un grande in bocca al lupo per la nuova stagione. A partire da stasera per la Supercoppa.

 

Trasformista

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