Alessandro Amorino ci riprova:"I Buldog: una seconda famiglia"
Direttori si nasce, cagnacci si diventa. Con la consueta curiosità, FutsalMarche.it raggiunge ogni angolo delle Marche e intervista uno dei personaggi più eclettici e conosciuti del calcio a 5 marchigiano. Quell'Alessandro Amorino, ideatore e sceneggiatore della pellicola Sporting Lucrezia e ora accasato sull'altra sponda lucreziana: quella dei Buldog.
Dopo gli anni dello Sporting e la breve esperienza allo Sport Calcinelli, il direttore sportivo ci parla del suo passato e della sua nuova avventura da cagnaccio; ma occhio a chiamarlo 'lucretino': potrebbe mordervi!
Ciao Alessandro e benvenuto, partiamo con la domanda che tutti vorrebbero porti.
Come si fermano i cagnacci di mister Renzoni, unica squadra imbattuta dell'intera serie C?
"Si possono fermare, nessuna squadra è imbattibile e tutte, prima o poi, hanno una giornata storta. Certo, la squadra di mister Elia, a guardarla da fuori, sembra non avere punti deboli, ma se io fossi un mister avversario saprei come fronteggiarla.."
Punti deboli? E quali?
"Non lo vengo certo a dire qui, mica sono scemo!"
Allora parliamo di Coppa Marche. La società e l'allenatore cercano di nasconderlo e non se ne parla facilmente, ma tutti gli addetti ai lavori vi danno come grandi favoriti. La vittoria delle Final Eight di coppa è tra i vostri obiettivi o preferite pensare al campionato?
"Tutti danno già per scontato che faremo parte delle otto finaliste di gennaio, ma forse gli addetti ai lavori si sono scordati che per arrivarci dovremo battere una certa Futsal Fano che solo a leggere i nomi del roster di mister Ferri mi fa prendere paura. Poi è un derby e può succedere di tutto, io ritengo la Futsal Fano una delle squadre piu forti di tutta la C1, con gente che ha fatto la storia del futsal fanese, e con due elementi in particolare, secondo me, dotati di grande tecnica come Settanni e Solazz,i i quali si esprimono accanto agli Anselmi,i Bruni e i Vico..
Saranno quindi due grandi partite, ne sono sicuro, e poi, se ne usciremo vincitori e saremo arrivati tra le otto finaliste, proveremo ad alzare la coppa, come del resto, sono sicuro, faranno le altre sette."
Parliamo ora un po' di te: da quest'anno hai intrapreso un nuovo percorso sportivo aderendo all'ambizioso Buldog project. Cosa ti ha spinto ad accettare?
"Dopo tanta passione e tanto tempo dedicato a grandi progetti splendenti come il sole e spariti come se niente fosse, non avevo piu voglia di fare nulla. Un anno fa mi sono sposato, ho un figlio di due anni e uno che, nel momento in cui avrei voluto smettere, stava per nascere e oggi ha quasi un mese. La famiglia va curata e, quel poco tempo che il lavoro mi lascia, volevo dedicarlo a loro.
Poi però è arrivata la chiamata di Elia che mi voleva con lui per far crescere i Buldog e, non è assolutamente retorica, posso dire di aver incontrato una seconda famiglia, una società che prima di essere tale è un gruppo di amici che mette anima e corpo in questo progetto e che, dopo dieci anni, finalmente sta raccogliendo i primi frutti del proprio lavoro. Una volta ricevuto l'ok di mia moglie non ci ho pensato due volte e ho detto di sì ad Elia Renzoni, un ragazzo favoloso e un mister giovane ma preparatissimo. Se penso che fino a qualche mese fa non ci potevamo vedere perchè i nostri occhi non andavano più in là del nostro naso, adesso mi esce anche un po' da ridere.."
Dopo aver contribuito alla fondazione dello Sporting Lucrezia ed essere ora una colonna dirigenziale dei Buldog, possiamo considerare Alessandro Amorino una figura di spicco del calcio a 5 marchigiano, oltre che lucretino?
"Innanzitutto faccio un appello: per favore smettete di chiamarci lucretini, per noi rappresenta qualcosa di offensivo. Noi siamo lucreziani mentre lucretini è il termine dispregiativo usato dai tifosi del Calcinelli durante i mitici derby di calcio a undici!
Ad ogni modo non credo assolutamente di essere una figura di spicco perchè le figure di spicco, a mio parere, sono altre. Sono tutte quelle persone che con mille difficoltà portano avanti la loro società ma che, per un motivo o per l'altro, non vedono riconosciuti i loro effettivi meriti."
Facci qualche esempio.
"Mi viene in mente Paolo Lucarini dell'Olymipia Cuccurano, in pochi sanno chi è, ma è enorme il tempo e la passione che dedica alla sua società, e mi viene in mente Matteo Martelli della Pieve D'Ico, il quale nella sua piccola città ha creato una bellissima realtà sportiva che ogni anno lotta per salire di categoria. Queste per me sono le persone di spicco del calcio a 5 marchigiano, persone che lavorano nell'ombra, ma che danno tanto a questa disciplina."
E' assodata però l' importanza del tuo ruolo nella realtà calcettistica lucreziana (e non lucretina!): come hai reagito, da pioniere, alla scomparsa dello Sporting?
"Me lo aspettavo, ma fino all'ultimo ho sperato che non succedesse nonostante gli screzi con la persona con cui avevo deciso di dare vita a quel progetto mi avessero portato altrove.
Mi dispiace tanto perchè ripenso a quello che poteva essere, a quello che è stato, alle trentasette vittorie consecutive e alle due sconfitte in due anni. Sono dei ricordi indelebili impressi nel mio cuore e spero ora, con la Buldog, di rivivere momenti simili perchè per chi, come me, si dedica a questo sport per pura passione, i momenti di gioia sono la paga più bella!"
Lo scorso anno, dopo le stagioni allo Sporting Lucrezia, hai lasciato il tuo primo amore e hai provato a far decollare il progetto dello Sport Calcinelli. Ora neanche questa società è più in vita, fusa con l'Omicioli Saltara, ma il tuo matrimonio con la società saltarese si era chiuso in precedenza: quali sono i motivi e cosa ti è rimasto di quella breve esperienza?
"Ero convinto di aver sbagliato io in quella vicenda ma dopo l'allontanamento di mister Palazzi, e adesso di mister Fortini, mi sto ricredendo. Forse avevo agito per il bene della squadra e forse era qualcun' altro a non avere le idee chiare; ma questi sono miei pensieri.
Ho comunque incontrato, anche lì, ragazzi stupendi e un presidente di una sensibilità fuori dal comune. Altre persone, invece, non mi hanno lasciato nulla, gente molto brava a dare fiato alla bocca ma nei fatti sempre priva di coerenza con quanto dichiarato in precedenza."
Chiudiamo tornando ai Buldog.
Renzoni chiama e Amorino risponde, costruendo una squadra che non sfigurerebbe affatto nella massima serie regionale. Ma prima c'è da lottare e vincere il giorne A di questa C2, competitiva e agguerritissima.
Fino ad oggi è andata bene ma il campionato è ancora lungo: la vostra può già essere la fuga decsiva?
"In verità io sono salito sopra al carro già costruito e il merito è tutto della dirigenza dello scorso anno, in particolare di una colonna portante come Dino Diotalevi. Quando mi sono messo all'opera erano già state concordate le conferme di quasi tutto il blocco della promozione ed erano cosa fatta gli arrivi di Fiscaletti e Dani Valente. Il mio unico merito è stato quello di convincere Fabio Valente (giocatore di una intelligenza straordinaria) a far parte di questo progetto.
Per quel che riguarda la classifica non possiamo parlare di fuga, anche perchè Ankon e Leopardi sono molto vicine, ma è certo che adesso siamo da soli in alto e vogliamo rimanerci, quindi faremo di tutto per arrivare agli scontri diretti con un bel vantaggio.."
Abbiamo concluso: lasciaci con un giudizio sul nuovo portale di FutsalMarche. La redazione ti ringrazia e ti fa il più sincero 'in bocca al lupo'!
"Michele Giorgi e Nicola Sassaroli sono due grandi amici, fra i primi che ho incontrato in questo mondo. A loro posso augurare solo il meglio dalla vita e da questo progetto che sta andando alla grande. Il sito è meraviglioso e anche io, come tanti di noi penso, se almeno una volta al giorno non apro FutsalMarche mi sento male! Ciao a tutti!"
Stilnovista
Damiano Vallucci
Commenti
Ciao e grazie
Grazie anche al Nordista ed ai suoi giudizi sempre super partes...
RSS feed dei commenti di questo post.