Claudio Perticaroli, il Totem tra passato e presente: "Col Corinaldo un gruppo irripetibile. Qui a Castelvecchio stiamo stupendo."

 

Totem: entità naturale o soprannaturale che ha un significato particolare per una singola persona o clan o tribù e al quale ci si sente legati per tutta la vita.

Claudio Totem Perticaroli è il personaggio in questione. 'Totem' è il nome affibbiatogli dalla redazione di Futsal Marche (non so' chi sia il 'colpevole') e, precisamente non so' neanche il perché. Andando a sbirciare qua e la, andando a ritroso nel tempo, un'idea sul motivo di questo soprannome me la faccio: sette anni a Corinaldo, un anno in serie D, due anni in C2, quattro anni in C1, una media a stagione, nel massimo campionato regionale di circa 45 gol. Una certezza lì davanti, un giocatore in grado di mettere la palla in rete sempre, comunque e dovunque. Un bomber di razza, uno della vecchia guardia che ancora a Corinaldo stanno rimpiangendo.

Quando chiedo il suo numero mi dicono: “Tanto non te la farà mai l'intervista, conoscendolo...”. Gli mando un messaggio al quale mi risponde: “Se le domande hanno come risposta un 'si' e un 'no', accetto”. Io insisto e riesco a convincerlo. Da come me l'avevano descritto, da come ho potuto notare scambiandoci qualche parola è un ragazzo timido, riservato, per nulla interessato 'alla ribalta'. Quando lo chiamo ho il terrore che mi risponda a monosillabi; per fortuna non è così. É un Claudio, sì introverso, ma sicuro di sé, dello sport che ama, del suo passato, presente e futuro.

 

Partiamo dal passato; stagione 2004/05. Promozione del Corinaldo dalla C2 alla C1. 54 gol nella stagione regolare (26 partite), 21 gol in cinque gare di play off, l'ultima contro l'Urbino al Pala Dionigi di Montecchio vinta per 5-11 con sei gol tuoi. Come sei riuscito a fare tutto questo?

Grazie alla mia voglia di vincere.”

 

A Corinaldo sei stato il protagonista di quattro anni di C1: 2005/06 53 gol, 2006/07 43 gol (con infortunio al seguito, ndr), 2007/08 50 gol (secondo cannoniere della stagione dietro a De Sousa, primo tra gli italiani), 2008/09, l'ultimo anno corinaldese, 18 gol.

Ripeto, la mia voglia di vincere m'ha permesso tutto questo, ma se non avessi avuto intorno a me la squadra non ce l'avrei fatta; il merito va anche a loro.”

 

E' cambiato molto il livello della C1 rispetto ad allora?

Si. Il livello si è alzato. I primi anni c'erano quattro, cinque squadre superiori; oggi sono tutte organizzate, più chiuse, con meno spazi. Una volta si giocava a viso aperto, si pensava più a non prendere gol che a farli. Oggi come oggi sarebbe molto difficile anche per me farne 50 a stagione.”

Una vecchia e gloriosa formazione del Corinaldo

Perché la scelta di lasciare Corinaldo ( Claudio, come il 90% dei calcettisti era un giocatore di calcio; inizia a giocare a futsal nel 2001/02, poi è richiamato dalle sirene del calcio a 11 dove rimane per due anni, per poi ritornare nel Corinaldo Calcio a 5, ndr).

La C1 era diventata impegnativa. Nel 2009 era nato Tommaso, mio figlio e avevo smesso. Dopo un anno, però m'aveva preso voglia di ricominciare. C'era l'allenatore del Castelvecchio che da 5 anni mi correva dietro per farmi fare la serie D con loro, senza troppi impegni. E io ho accettato.”

 

Scusa se te lo chiedo, ma anche il Corinaldo aveva una serie D e credo che, vista la stima e il tuo passato ti avrebbero permesso di rallentare i ritmi e continuare a giocare senza troppa pressione.

A Corinaldo, in serie D non c'era, non c'è classifica e a me questo fatto non piaceva; io volevo arrivare a uno scopo, una meta.”

 

Ora come ti trovi?

Questo è il secondo anno che sono a Castelvecchio e mi trovo bene. Faccio un allenamento a settimana e mi lasciano parecchio tempo libero; finché ce la faccio continuerò, anche se tra poco arriverà il secondo figlio e per me che sto fuori casa dalle 6:15 alle 18:30 sarà un po' difficile conciliare il tutto.”

Il Castelvecchio Monteporzio, mentre festeggia la Coppa Marche di serie D

Presente. Il tuo Castelvecchio Monteporzio è primo in classifica con 15 punti (cinque gare vinte, una persa) a pari merito con il Futsal Ancona che incontrerete venerdì in casa loro. Un inizio sparato dopo la scorsa annata ricca di soddisfazioni (secondi in campionato,vincitori dei play off e della Coppa Marche).

Una partenza così non ce l'aspettavamo, visto che siamo una neo promossa e molti di noi non hanno mai fatto una C2. Il gruppo è buono, con due nuovi acquisti che hanno dato un valore aggiunto alla squadra: Boiani come esperienza e Bartolucci come sicurezza. Il nostro obiettivo rimane sempre la salvezza e cercheremo il prima possibile di arrivare a 40 punti. Per quanto riguarda questo scontro al vertice, la Futsal Ancona è una squadra che punta a vincere il campionato e questa volta sarà dura, anche se molto dipenderà da noi, se riusciremo a entrare in campo con la grinta giusta.”

 

Come la vedi questa C2.

Non c'è una squadra sprovveduta: Etabeta, Pietralacroce, Urbino, sono di categoria superiore, perché molti giocatori hanno fatto la C1. Partite facili non ci sono.”

 

Di che cosa sei stato orgoglioso in questi anni?

Di aver fatto parte di un gran gruppo come quello di Corinaldo, troppo bello, un altro così non ce n'è!”

 

La partita che ti è rimasta nel cuore.

Ci sono due partite: quella di finale play off, valida per la promozione in C1 contro l'Urbino a Montecchio vinta per 5-11. La seconda quella dei play out contro il Castelbellino (2-1 in casa, 2-2 fuori); quell'anno era stato tribolato, abbiamo sofferto dall'inizio alla fine.”

 

Il tuo gol più bello.

A Ostra contro l'Ostrense. Loro avevano appena siglato il pareggio, stavano ancora esultando. Palla a centro campo per ricominciare, Joe (Eugenio Balducci) mi dice “Tira, tira subito”, a quei tempi si poteva ancora fare. L'arbitro fischia; ho tirato di punta, un missile, palo, gol e vantaggio. Poi finì pari. Quello è il gol che ricordo più volentieri.”

 

Una qualità che apprezzi in un avversario e cosa, invece non sopporti.

Apprezzo la lealtà, sicuramente. Non mi piace chi è antisportivo, per esempio chi dà le gomitate gratuite quando la palla è lontana."

 

C'è qualcuno nel mondo del Futsal che ammiri?

A livello tecnico mi piacciono molto De Sousa e Juninho; per il resto Massimo Tinti, Francesco Rugini e Bernardo Biagini sono il massimo; di persone così brave non se ne trovano tante in giro.”

 

Alla fine ci prende talmente gusto che mi domanda: “ Quando esce l'intervista?”.

Eccola Claudio e in bocca al lupo 'Totem'.

 

Lady Futsal

Alice Mazzarini