Un viaggio nel mondo del Bocastrum col presidente Ubaldo Di Girolamo: “La serie B sarebbe un sogno. E ci proveremo dai play off…”
Il Bocastrum United è la squadra del momento (clicca qui). Ma il mondo della società giallo-rosso-blu non è solo la prima squadra, per la prima volta issatasi sulla seconda piazza della C1. Il Boca è giovani, giovanissimi e persino femminile. Per un viaggio a 360° dentro la società di Castorano non potevano che scegliere Ubaldo Di Girolamo. Col Presidente si parte per una lunga e divertente chiacchierata. Con davvero tanti spunti interessanti da prendere come monito per chi vuole gestire un club sportivo. Allacciate le cinture, si parte.
Partiamo dal nuovo ciclo del Bocastrum, scattato nell’estate 2013. Spiegaci quella scelta… “Eravamo in forte difficoltà economica. Ed impossibilitati a confermare diversi giocatori. Allora ci si propose mister Di Russo con un nuovo progetto. Con Guido avevamo sempre mantenuto i contatti ed un ottimo rapporto. La sua idea era di puntare tutto sui giovani e sul settore giovanile. E di mettere come chioccia Vinicius Lona, giocatore che aveva avuto al Portos. Per fungere da maestro, in campo e fuori. L’obiettivo prefisso finale era quello di entrare nei campionati nazionali, dove i giovani sarebbero potuti essere ancor più valorizzati. Accettammo subito, anche se a malincuore dovemmo separarci da Angelo Croci, nostro apprezzato tecnico nelle due stagioni precedenti.”
… ed in estate è tornato anche mister Croci. Com’è andata anche qui? “Il ritorno di Angelo è stato voluto fortemente da Guido. Per noi ovviamente sarebbe stata una grande gioia riaverlo con noi. Oggi Angelo allena la formidabile juniores ed è fisso in prima squadra. La scena emblematica di questa coesione l’abbiamo vissuta nella vittoria a Fano. Un mister urlava da una parte, uno dall’altra. Dando le stesse indicazioni. Fondamentali per vincere una gara delicata.”
Tra tanti ritorni eccellenti per un Boca più United che mai, una partenza estiva eccellente. Quella del capitano Francesco Balloni… “In realtà Francesco non se ne è mai andato da questa società in cui rimane un assoluto punto di riferimento. Ha fatto una scelta personale sportiva per rimettersi in gioco e per dimostrare anche a se stesso di avere ancora molto da dare al futsal. E’ sempre l’amministratore del nostro gruppo whatsapp, il primo a incitarci e spronare, a seguire quando può le trasferte della juniores. E quando può, si allena con noi. E poi, questa è una mia idea che ti confesso, mi sa che quella scelta l’ha fatta anche per responsabilizzare ancor più il fratello Stefano cui ha passato la fascia…” E ci è riuscito? “Assolutamente si. Stefano è diventato sempre più il leader di questo gruppo, punto di riferimento per i giovani. Sta giocando in modo fantastico nonostante, come hai ben sottolineato nei tuoi editoriali, abbia cambiato modo di giocare. Peccato solo per qualche acciacco fisico di troppo.”
Come te lo spieghi l’inizio di stagione a rilento in antitesi con il bel finale di stagione scorso? “Con diverse valutazioni. Innanzitutto non c’erano più due senatori come Francesco Balloni e Daniel Ficcadenti, abituatissimi alla categoria. Rimpiazzati da giovani a digiuno o quasi di calcio a 5. Poi lo addebito anche alla preparazione dura che gli allenatori hanno fatto svolgere. Ora corriamo di più, copriamo meglio il campo ed è clamorosamente migliorata la fase difensiva. Non che giocassimo male. Della prima fase butterei solo la partita di Senigallia. Anche a Torre San Patrizio, pur perdendo sonoramente, qualcosa di buono aveva prodotto. Dopo la vittoria di Falconara tutto è cambiato. I giovani hanno avuto più fiducia, i senatori si sono sentiti più sicuri.”
C’è stato mai un momento nelle prime otto giornate che avete pensato a cambiare qualcosa? Giocatori, impostazione tattica, modulo? “Mai. Facciamo riunione cadenzate con la dirigenza a cui partecipa pure mister Di Russo. Guido ci ha sempre detto di continuare allo stesso modo. Senza guardare ai risultati che sarebbero arrivati a breve. E’ stato ottimo profeta…” Ed è arrivato questo storico secondo posto. Tra poco scendere in campo a Macerata per la super sfida contro il Cus. Che partita sarà? Un prono? “Sarà una partita molto combattuta. Spero a livello emozionale non finisca come la semifinale play off quando ci pareggiarono a tre secondi dalla fine, altrimenti stavolta mi prende un colpo. Battute a parte, speriamo di fare bene contro un avversario forte. I prono non li faccio mai, sono scaramantico…”
Ora che siete in zona play off. Un pensierino alla serie B ce lo fate? “Stasera ci giochiamo tanto e come si dice… l’appetito vien mangiando. Noi ci proveremo sino alla fine. Come lo scorso anno quando sfiorammo per pochi attimi la finale play off. Sarebbe davvero un sogno portare un paesino come Castorano a fare i campionati nazionali.”
Un occhio alle vostre rivali. La classifica pare abbastanza netta per i play off. C’ è spazio per i rientri. Che squadra temi di più? “Non credo ci sia spazio per qualche altra squadra e sono convinto che si qualificheranno queste 4 società. Mi piace molto l’Etabeta, nonostante in campionato da loro abbiamo vinto, mentre in coppa ci hanno meritatamente eliminato. Sono molto organizzati, hanno una rosa lunga e praticano davvero un bel futsal variegato a seconda dei momenti. Poi ovviamente c’è sempre il Cus Macerata, meno brillante rispetto allo scorso anno credo per via di una rosa più corta.”
Lasciamo la prima squadra per parlare di juniores. La schiacciasassi del girone B: 19 vittorie e una sconfitta… “Pensavamo in estate di poter fare un buon campionato. E magari di qualificarci ai play off, cosa che non ci è mai riuscita. Ma non certo di dominare così questo girone. Ora vogliamo fare il meglio. I ragazzi ci credono fortemente. Tra partite e allenamenti, tra prima squadra e giovanile, sono praticamente tutta la settimana al campo. Col sorriso ed eccitati per potersi misurare tra poco per il titolo regionale.” Camplone, Ciotti, Ficcadenti sono ormai realtà stabili della prima squadra. E prossimi alla convocazione con le Marche. Ma quali saranno le nuove realtà pronte a sfondare che i nostri lettori non conoscono? “Avrà un grande futuro il nostro portiere Damian Di Girolamo di cui si parla poco. Sono 4 anni che gravita stabilmente in juniores, nonostante sia un ’98. E con Francesco Seghetti che lo allena sta facendo enormi progressi. Poi c’è Federico Massa, classe 1996, con capacità atletiche e tecniche fuori dal comune. Peccato abbia avuto qualche problema fisico. Ma ora sta guadagnando minuti in prima squadra. Contro il Corinaldo ha fatto benissimo. Come non segnalarti poi Matteo Croci, giocatore con enormi qualità tecnico-tattiche inusitate per un ragazzo del 1997. E’ fondamentale per dare equilibrio alla squadra.”
Per un Bocastrum sempre più verso la linea verde, da quest’anno al via anche una formazione giovanissimi. “Si, è stata una mia idea. Sapevo che c’erano dei ragazzini della zona che volevano giocare. E abbiamo fatto nascere questa nuova realtà che comprende giovani nati dal 2001 al 2004. E’ stata un’esperienza unica. Che rifaremo il prossimo anno. E’ un piacere vederli crescere allenamento dopo allenamento. Un orgoglio vederli uscire insieme, frequentarsi, fare gruppo.”
Fate pagare qualcosa ai genitori? “Facciamo pagare il minimo indispensabile, 80 euro, serviti all’acquisto del kit sportivo in dotazione ai ragazzi. E’ stato un nostro preciso diktat quello di non far gravare sulle famiglie in questo momento estremamente difficile per la società italiana.”
Per completare il quadro calcettistico a 360° avviata anche una stretta collaborazione con una società femminile, il Gemina. Come è nata? “Il Gemina aveva avuto delle difficoltà in estate a proseguire la propria attività. E aveva contattato Di Russo. Guido, come sempre, si è mostrato entusiasta del progetto. A patto di unirsi. Ma i tempi tecnici hanno proibito una fusione vera e propria. Oggi esiste una collaborazione fattiva, con il nostro infaticabile Francesco Seghetti che funge da allenatore. Le ragazze stanno imparando e migliorando. E’ un futsal ovviamente diverso cui guardiamo egualmente con passione. E abbiamo l’intenzione di proseguire su questa strada.”
Prima di chiudere alcune considerazioni generali. In un calcio a 5 in cui le società durano pochissimo le decane della C1, Corinaldo e Bocastrum. sono in testa al campionato. Qual è la ricetta? “In primis credo sia necessario avere una programmazione precisa. E seguirla nel tempo. Poi è fondamentale fare leva sulle forze autoctone, coinvolgendo il più possibile la realtà locale. Per fare tutto questo è fondamentale avere persone competenti, umili e appassionate che seguano questo percorso. Facendo sacrifici e lavorando col sorriso.”
Credete di esserci riusciti in questo? “Credo proprio di si. Da noi fuori dal campo spesso si esce insieme ed i ruoli societari non esistono più. Spesso anche noi dirigenti giochiamo le partitelle coi giovani. Ed è tutta una risata… Uno come Serafino Scattolini, abitante in Ascoli, è ormai un castoranese doc. E Vinicius mi dice sempre che non credeva fosse possibile cuocere le salsicce direttamente negli spogliatoi…” C’era una volta insomma il Bocastrum brutto e cattivo… “Guardando i comunicati ufficiali negli scorsi anni il nostro pubblico non è mai stato penalizzato più di tanto dalle multe. Tutto nella norma. Segno che proprio incivili non siamo stati. Certo, essendo un piccolo e sperduto paesino in cui le distrazioni non sono molte, il pubblico cerca di sostenere i propri ragazzi al meglio. Ma anche qui abbiamo cercato di lavorarci. La scorsa settimana per esempio abbiamo fatto tributare un bell’applauso al Corinaldo, una società ed una squadra davvero meritevole per quello che sta facendo.”
Siamo ai saluti, Presidente… “Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco di Castorano Daniel Ficcadenti che è stato un nostro giocatore. Ci fa davvero sentire vicina la presenza dell’autorità comunale e avvalla ogni nostra iniziativa sportiva. Un enorme grazie. Lo stesso ringraziamento lo rivolgo al nostro staff tecnico e dirigenziale. Con un gruppo così affiatato e con questa passione la nostra società ha il futuro garantito.” Commenti (2)
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